GENOVA (ITALPRESS) – “Credo che l’accordo politico trovato in queste ore sia un accordo equilibrato che ovviamente lascerà qualcuno soddisfatto, qualcuno meno. Ma tutti potranno ritenersi parte di questo progetto con lo stesso spirito degli ultimi cinque anni”. Con queste parole il presidente ligure Giovanni Toti ha annunciato in diretta Facebook la composizione della nuova giunta per i prossimi cinque anni. Tre assessori appartengono alla lista “Cambiamo con Toti presidente”, due alla Lega e due a Fratelli d’Italia. Esclusa invece Forza Italia, che avrà la segreteria della presidenza del consiglio.
Cinque dei sette assessori sono stati riconfermati dalla vecchia giunta con gli stessi compiti: si tratta di Andrea Benveduti (Lega) con delega a sviluppo economico, energia e porti; Ilaria Cavo (Toti presidente) che avrà scuola, cultura e formazione; Giacomo Giampedrone (Toti presidente) alla protezione civile, infrastrutture e lavori pubblici; Marco Scajola (Toti presidente) per urbanistica e demanio; Gianni Berrino (Fratelli d’Italia) riconfermato a turismo, lavoro e turismo.
Le new entry sono Simona Ferro (Fratelli d’Italia) che si occuperà di personale, scuola e animali, e Alessandro Piana (Lega), ex presidente del consiglio, con delega ad agricoltura, caccia e pesca. Toti terrà per sè le deleghe a bilancio e sanità. L’accordo con gli alleati prevede inoltre che la Lega esprima la presidenza del consiglio regionale.
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Liguria, presentata giunta Toti-bis: 5 conferme ma non c’è Forza Italia
Salgono i numeri del Covid, Piemonte chiude centri commerciali nei weekend
TORINO (ITALPRESS) – “Stiamo per varare una delibera che prevede delle restrizioni nei centri commerciali, che saranno chiusi sabato e domenica. Resteranno aperte solo le attività alimentari e le farmacie”. Lo ha detto il presidente del Piemonte Alberto Cirio, annunciando la decisione della regione di chiudere i centri commerciali nei fine settimana. I numeri dell’emergenza Covid in Piemonte non sono positivi. Sei i decessi nelle ultime 24 ore con 1.396 nuovi casi. “Nel nostro contesto epidemiologico, abbiamo istituito delle misure di grande rigore, che si aggiunge alla chiusura di tutte le attività da mezzanotte” ha aggiunto Cirio, spiegando che gli interventi devono essere chirurgici. “I tamponi vanno fatti quando servono, e nel periodo estivo avevamo meno esigenze. Oggi abbiamo un dato che è di più diecimila tamponi al giorno, l’obiettivo è di undicimila” ha spiegato. I posti in terapia intensiva, sono saliti da 327 a quota 614, che sono attivabili. “Il piano del Governo, ha dato le autorizzazioni alle Asl il 10 ottobre per fare i posti in terapia intensiva. E noi il piano per gli interventi l’abbiamo mandato a inizio luglio”, ha concluso Cirio.
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Toti “Per Genova no a coprifuoco ma zone a divieto sosta per persone”
GENOVA (ITALPRESS) – “Non parliamo di coprifuoco che significa
stare in casa. Noi stiamo al dettato del Dcpm che prevede
l’istituzione di alcune zone di divieto di transito alle persone,
non utilizzabili per la sosta ma solo per recarsi alla propria
abitazione o ai locali legittimamente aperti”. Lo ha precisato il
presidente della Liguria Giovanni Toti, a margine di una
conferenza stampa a Genova, dove sono in corso le valutazioni per
ulteriori misure restrittive per contenere l’espansione del
coronavirus. “Alisa sta lavorando insieme al comitato tecnico
scientifico della Regione – ha spiegato Toti – Nel pomeriggio
cominceremo a valutare le prime proposte che ci faranno e la
definizione di alcune aree di contagio. Dopodichè il sindaco,
come stabilisce il Dpcm, d’accordo col prefetto, potrà decidere
ove e quando stabilire le misure in queste aree”.
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Da Intesa Sanpaolo 10 milioni a Zegna Baruffa con garanzia Sace
La Zegna Baruffa Lane Borgosesia SpA, azienda biellese/valsesiana che da 170 anni rappresenta un’eccellenza nella creazione e nella produzione di filati pregiati per la maglieria, ha ottenuto da Intesa Sanpaolo un finanziamento di 10 milioni di euro, garantito in tempi brevi da SACE tramite Garanzia Italia, lo strumento del Decreto Liquidità destinato al sostegno delle imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Il finanziamento, come previsto dal Decreto, ha una durata di 6 anni ed è finalizzato a sostenere il capitale circolante e la copertura dei costi del personale.
La Zegna Baruffa è un punto di riferimento della fashion industry, 100% Made in Italy. Tre le linee di prodotto, unica la filosofia: ogni passaggio avviene in Italia. Questo valore aggiunto, oltre all’utilizzo di materie prime di altissima qualità e alla continua ricerca e sperimentazione sui colori e sulle fibre, permette un’elevata personalizzazione del prodotto.
Intesa Sanpaolo, fin dall’inizio dell’emergenza, ha immediatamente messo in atto una serie di misure concrete per dare supporto alle imprese: dopo aver elevato a 50 miliardi di euro l’ammontare di risorse in termini di credito messe a disposizione del Paese, sospeso le rate dei finanziamenti e aderito all’anticipo della Cassa integrazione in deroga, è operativa su tutte le possibili soluzioni previste dal Decreto Liquidità, fornendo così il supporto necessario alle imprese di piccole, medie e grandi dimensioni. “L’operazione a sostegno delle strategie di sviluppo della Zegna Baruffa conferma la presenza concreta del nostro Gruppo al fianco del mondo imprenditoriale piemontese. Siamo e vogliamo continuare a essere il motore per lo sviluppo dell’economia reale del territorio e, ancor più in questa fase di emergenza, sentiamo il dovere di impegnare ogni risorsa per dare il massimo supporto alle nostre imprese” commenta Teresio Testa, Direttore Regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo.
“Il nostro intervento attraverso Garanzia Italia – sottolinea Enrica Del Grosso Responsabile Mid Corporate del Nord-Ovest di SACE – ha permesso di fornire nuova liquidità in favore di un’eccellenza del territorio come Zegna Baruffa, che nonostante la fase particolarmente complessa continua a essere simbolo del Made in Italy nel mondo. SACE è orgogliosa di sostenere le attività dell’azienda, specializzata in un settore così importante per il nostro Paese come quello della moda”. Alfredo Botto Poala, presidente della storica società Zegna Baruffa, aggiunge: “Pur considerando il solido profilo patrimoniale dell’azienda, abbiamo ritenuto interessante lo schema di intervento previsto da Garanzia Italia; il presente è oggettivamente complesso per tutto il sistema tessile moda in conseguenza di un evento del tutto imprevedibile, anche se, in 170 anni di attività, possiamo sicuramente affermare di aver attraversato altri momenti difficili. Ci complimentiamo con Intesa Sanpaolo e con SACE per la qualità dell’assistenza, la snellezza delle procedure e la rapidità di erogazione del finanziamento”.
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Confindustria Piemonte incontra parlamentari, Gay “Serve concretezza”
TORINO (ITALPRESS) – “E’ stato un pomeriggio importante, di condivisione e di metodo, durante il quale abbiamo definito obiettivi e urgenze”. Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, è soddisfatto del confronto odierno avuto con i deputati e senatori piemontesi, riuniti in videoconferenza in ossequio alle norme anti-Covid. “Siamo tutti consapevoli che non dettiamo noi le linee, ma saremo noi a dover progettare su queste linee. Bisogna far sì che in questa programmazione ci sia spazio importante per il Piemonte” aggiunge Gay, parlando con Italpress in vista delle prossime scadenze politiche, e dei vari programmi economici di sostegno all’economia: Next Generation Eu, programmazione europea 2021-2017, legge di bilancio, cui si aggiungono le risorse già stanziate durante la pandemia da marzo in poi, a sostegno delle imprese e dei lavoratori. Industria 4.0, infrastrutture materiali e immateriali, oltre alle politiche attive, “che sono fondamentali a livello nazione e regionale” sottolinea Gay, che nelle settimane scorse ha avviato anche con la Regione un confronto serrato su questi temi. Tre gli ambiti principali delle proposte avanzate dagli industriali per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR: contenuti per il Piano Transizione 4.0 e capitale umano, ITS e istanze in tema di lavoro, Infrastrutture e Corridoi Europei. “L’industria deve essere al centro di qualsiasi strategia, altrimenti si va in una direzione assistenzialista, impensabile per le nostre aziende e il nostro Paese, specie pensando al piano Next generation Ue. Dobbiamo invece essere concreti fin da subito, servono politiche industriali. Mi pare sia stato condiviso l’appello che abbiamo lanciato in questo senso, c’è con la classe politica una volontà di lavorare insieme, e noi auspichiamo che in questo momento, vengano messe da parte le logiche di partito. Stiamo ricostruendo e ripartendo, i parlamentari lo hanno recepito e condiviso” aggiunge Gay. Il timore degli industriali, è che gli impegni presi restino tali senza concretizzarsi, ma Gay è ottimista alla luce del confronto di questo pomeriggio: “E’ una buona prima volta, c’è voglia di una collaborazione vera tra privato e pubblico, in un momento straordinario. L’impresa piemontese può fare bene, ma il tempo è limitato, ecco perchè entro Natale ci sarà un’altra sessione come quella odierna per fare il punto e valutare l’avanzamento delle proposte, la valenza o no di quanto discusso. Noi non faremo mancare il nostro supporto e l’attenzione a ogni passo che verrà compiuto”.
Tra i temi principali richiamati dagli industriali, il sostegno all’industria in ottica di trasformazione digitale. Per quanto riguarda i Poli di Innovazione, l’obiettivo è proseguire l’esperienza positiva dei cluster anche nella programmazione 2021-2027. In ottica di Transizione verde, infine, vanno attuati interventi per perseguire la sostenibilità e la tutela ambientale nei processi industriali. Fondamentale mettere in campo azioni per il consolidamento e la crescita del sistema ITS e definire ambiti formativi coerenti fra ITS e Università. Infine le infrastrutture, con il completamento del disegno europeo TEN-T delle linee AV in Italia, la crescita della logistica e lo sviluppo della retroportualità piemontese.
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Turismo, alla Valle d’Aosta il premio “Regione più accogliente”
AOSTA (ITALPRESS) – La Valle d’Aosta, presente alla fiera del turismo Ttg di Rimini, ha ricevuto dalla società “The data appeal company” il premio “Regione più accogliente”, ossia la regione in cui il tema dell’accoglienza registra il gradimento maggiore da parte dei visitatori nei comparti considerati ed è risultata tra le Regioni, insieme alla Provincia autonoma di Trento e alla Provincia autonoma di Bolzano, con la migliore reputazione, ossia con un sentimento elevato nei comparti considerati, in relazione alla quantità media di contenuti per punti di interesse attivi. “Siamo molto soddisfatti del riconoscimento ricevuto – afferma il dirigente della Struttura Promozione e Progetti Europei per lo sviluppo del settore turistico Remo Chuc – che attesta il grande impegno degli operatori del territorio che, nonostante le difficoltà legate al periodo, hanno continuato a collaborare e lavorare in sinergia con la pubblica amministrazione”. Alla manifestazione riminese ha partecipato una collettiva valdostana organizzata dall’assessorato al Turismo, Sport, Commercio e
Beni culturali, in collaborazione con la Chambre Valdòtaine e comprendente i consorzi turistici della Regione e i tour operator incoming. All’iniziativa hanno preso parte 12 realtà valdostane: i consorzi turistici di Cervinia Valtournenche, Chamois, Saint-Vincent, Gressoney, Ayas, La Thuile, Pila, i tour operator Benetour e Nuova Valtravel, le reti di imprese Grande Balconata del Cervino e Green Vallèe d’Aoste e la struttura alberghiera Cogne Vacanze. Gli operatori presenti hanno avuto la possibilità di presentare la propria offerta nel contesto dello stand istituzionale della Valle d’Aosta e l’occasione di incontrare tour operator e buyer italiani e, in modalità virtuale, anche esteri.
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Toti “Escluso il coprifuoco, ipotesi Dad per gli studenti più grandi”
GENOVA (ITALPRESS) – “Stiamo lavorando ad alcuni interventi che al momento escludono il coprifuoco modello francese e ulteriori strette a bar e ristoranti, tra le attività più colpite dalla crisi, che però devono continuare a rispettare le regole con grandissimo rigore. Per agevolare il trasporto pubblico invece potrebbe essere introdotta un pò di didattica a distanza a rotazione per le ultime classi degli istituti superiori e incentivato lo smart working”. Lo ha scritto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook, al termine della la riunione tra le Regioni e il Governo, con il Ministro della Salute Speranza e quello dei Rapporti con le Regioni Boccia. “La nostra sanità oggi è molto più preparata a reggere l’urto del Covid rispetto alla scorsa primavera – aggiunge – e la Liguria ha già messo in campo strumenti su cui adesso si lavora anche a livello nazionale, come l’accordo con i medici di famiglia, che ringrazio ancora per la collaborazione. Sappiamo che la situazione è seria e va gestita con attenzione ma senza lasciarsi travolgere dall’emotività e dalla paura. Anche stavolta supereremo tutto, come siamo abituati a fare”.
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Piemonte aspetta test rapidi per scuole, ma no a chiusure
C’è un piano ma la velocità di diffusione della seconda, prevista, ondata del coronavirus sta complicando la gestione dei positivi anche nelle scuole piemontesi. Nessuna chiusura però è prevista, come capitato in Campania. “Oggi l’8% dei tamponi è positivo, si è in piena epidemia, seppur in fascia moderata” sottolineano dalla regione. A fare il punto ci ha provato Antonio Rinaudo, ex magistrato e commissario coordinatore dell’Area Scuola dell’Unità, anticipando i contenuti di una circolare di indirizzo che sarà inviata alle Asl, in attesa dell’ordinanza regionale attesa a breve che recepirà l’ultimo Dpcm del governo, che da domani prevede lo stop alla vendita degli alcolici dopo le 21, la riapertura l’unità di crisi in corso Marche a Torino e la registrazione dei clienti anche nei ristoranti. Tornando alla scuola, secondo le nuove norme, nel caso ci sia un positivo in una classe, tutti i compagni saranno posti in isolamento per 14 giorni.
Affidandosi alle ultime evidenze scientifiche, se non insorgeranno sintomi, non sarà per loro necessario fare il tampone, poichè oltre il 97% dei positivi esaurisce la propria carica infettiva entro 10 giorni. Questo in attesa dei test rapidi, che ancora non ci sono e che sono attesi la prossima settimana, garantisce Rinaudo, che invece velocizzeranno l’iter portando a un controllo al decimo giorno dell’intera classe, e in caso di positività si procederà al tampone, che dà esiti certi.
Solo ieri in Piemonte si sono registrati 83 studenti positivi, dal 20 settembre il totale è di 650, su 8.152 fatti nelle scuole. “Pur essendo uno dei luoghi più sicuri, la fascia d’età 0-24 anni oggi genera il 27% dei positivi, contro il 18% degli over 65 anni” ha spiegato Rinaudo. La lotta più improba è quella contact tracing, ovvero l’analisi di tutti coloro con cui gli studenti risultati positivi sono entrati in contatto, visto che oggi il 90% dei malati di Covid-19 è asintomatico, per questo la regione però può contare su mille persone assunte in questi mesi, che provvedono anche al controllo di chi si trova in quarantena.
Il nuovo dpcm, comunque al 21esimo giorno senza più sintomi, stabilisce che anche i positivi possano tornare a scuola e al lavoro, poichè la carica virale è a quel punto nulla. Bartolomeo Griglio, responsabile del Settore prevenzione dell’Assessorato alla Sanità, per il futuro però non fa previsioni: “Siamo pronti a misure di contenimento che potranno cambiare da un giorno all’altro, l’obiettivo è ridurre il movimento delle persone”. Il rischio overbooking di positivi è infatti dietro l’angolo, con conseguenze su terapie intensive e ricoveri. Ecco perchè, i presidi delle scuole non potranno mettere in quarantena una classe, ma toccherà agli enti sanitari competenti.
(ITALPRESS).









