GENOVA (ITALPRESS) – Giovanni Toti è ufficialmente il quattordicesimo presidente di Regione Liguria. E’ stato proclamato ieri dall’ufficio centrale regionale presso la Corte d’Appello di Genova. Con la sua proclamazione si apre ufficialmente l’XI legislatura. Giovanni Toti è al suo secondo mandato, dopo la vittoria alle elezioni del 20 e 21 settembre. Con la proclamazione, Toti diventa effettivamente presidente di Regione Liguria, contestualmente la giunta regionale decade e il governatore assume su di sè tutti i poteri, in attesa del giuramento in consiglio regionale, entro 20 giorni da oggi. Nel giorno del giuramento è prevista anche la nomina, in Assemblea legislativa, del presidente del consiglio regionale, del vicepresidente e del segretario. Entro dieci giorni dal giuramento è prevista la presentazione al consiglio della nuova giunta regionale e del suo programma di governo.
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Liguria, Giovanni Toti proclamato presidente dell’XI legislatura
Cirio come Moro nei volantini Br, denunciati 3 antagonisti
TORINO (ITALPRESS) – La Digos di Torino ha eseguito perquisizioni domiciliari presso le abitazioni dei tre responsabili dell’affissione, nei giorni scorsi, di tre volantini analoghi a quelli realizzati dalle Brigate Rosse per il sequestro di Aldo Moro riportanti pero l’immagine del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Si tratta di un 25enne, appartenente al “Cua – Collettivo Universitario Autonomo”, articolazione universitaria del centro sociale Askatasuna, un 23enne che aveva preso parte alla recente mobilitazione estiva contro la Tav partecipando ad alcune delle iniziative più violente, e una 30enne, recentemente identificata. I tre sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per minacce aggravate.
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Un nuovo laboratorio Covid in Piemonte, lavorerà 1.000 test al giorno
NOVARA (ITALPRESS) – Inaugurato oggi a Novara il secondo dei due laboratori regionali attrezzati per far fronte all’emergenza dei test molecolari per il Covid-19. E’ stato allestito con strumentazione particolare, diversa da quella dei laboratori ospedalieri, e funzionante con qualsiasi tipo di reagenti presenti sul mercato. L’obiettivo è quello di eseguire fino a mille test giornalieri a supporto dell’attività di monitoraggio e di diagnosi. Il personale impiegato ha una competenza tecnologica in grado di modulare in modo appropriato la strumentazione; afferisce all’Università del Piemonte Orientale, in modo particolare dal Caad – Centro di Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni e Allergiche, diretto dal professor Claudio Santoro. Il laboratorio è stato attrezzato grazie alle risorse della Regione Piemonte, di Intesa Sanpaolo e di Assicurazioni Generali. “Se a marzo abbiamo dovuto affrontare una situazione di estrema emergenza – ha detto il sindaco di Novara, Alessandro Canelli – oggi siamo molto più preparati per un’eventuale, ma certo non auspicabile, nuova ondata. E questo laboratorio ne è la conferma: oggi è più che mai è necessario mettere in atto quante più verifiche possibili”. “Stiamo portando a termine un lavoro che è stato difficile perchè non è semplice far partire un laboratorio di questo genere – ha detto l’assessore all’Innovazione e alla Ricerca Covid, Matteo Marnati – Noi siamo fortunati ad avere ottime università che durante il periodo della pandemia ci hanno aiutato. Era necessario avere questi due laboratori, quello fratello di La Loggia e quello di Novara. Questo partirà da domani con i primi test e poi piano piano arriveremo alla soglia di 1000 tamponi al giorno”. “Da oggi – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – i laboratori per processare i tamponi in Piemonte salgono a 28. Ne avevamo ereditati solo 2 a inizio pandemia, in grado di analizzare poche centinaia di test al giorno. In questi mesi con uno sforzo enorme li abbiamo moltiplicati e, adesso, grazie al nuovo laboratorio di Novara attivato in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale, in grado di processare fino a 1000 tamponi al giorno, siamo vicini a un potenziale quotidiano di 15 mila test”.
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Politecnico Torino, un master per l’ICT nelle imprese cuneesi
CUNEO (ITALPRESS) – Formare giovani neolaureati in ingegneria informatica e neoingegneri provenienti da altre specializzazioni, per creare una nuova generazione di specialisti di alto livello in grado di applicare le più avanzate tecnologie nel campo dell’informatica e della trasformazione digitale delle aziende. E’ questo l’obiettivo di un nuovo master “Information & communication technology” presentato da Confindustria Cuneo e Politecnico di Torino, che si rivolge direttamente alle imprese. “Sviluppando un modello duale sul territorio, si rafforza un connubio sempre più imprescindibile, che garantisce da un lato, sbocchi professionali certi, con prospettive di assunzione rapide e carriere gratificanti e, d’altro canto, risorse customizzate e con tempi rapidi di inserimento ottimali, a supporto dell’impresa nello sviluppo dei core business e dei business plan aziendali”, ha spiegato Ines Gaveglio, responsabile del Servizio formazione e Unimpiego di Confindustria Cuneo. A illustrare il progetto formativo Franco Deregibus, coordinatore tecnico dell’Area innovazione di Confindustria Cuneo, ed Enrico Macii, professore ordinario del Dipartimento interateneo di scienze, progetto e politiche del territorio del Politecnico di Torino.
Il requisito per poter partecipare al master, attivato per un minimo di dodici iscritti e non oltre venti, è costituito dal possesso della laurea magistrale in ingegneria e dall’età massima di 29 anni alla data d’inizio del master stesso. Indirizzato ad aziende del settore manifatturiero, il corso prevede tematiche di base della ingegneria informatica e moduli specialistici, legati in particolare alla trasformazione digitale. Il percorso formativo sarà articolato in 400 ore di didattica in aula o laboratorio e in 800 ore presso l’azienda di appartenenza per integrare la formazione in aula e per lo svolgimento di project work e la preparazione della tesi. La restante parte del tempo a disposizione, vale a dire circa 2.300 ore nell’arco dei due anni, sarà impiegato in attività operative pratiche presso l’azienda di appartenenza. Gli apprendisti non sosterranno costi di iscrizione, mentre la Regione Piemonte contribuirà a parte dei costi per la docenza (fondi Por Fse). Le aziende aderenti al progetto avranno a proprio carico i costi legati all’assunzione degli apprendisti, con gli sgravi fiscali e contributivi previsti, oltre a 7.000 euro a integrazione del contributo regionale.
Non si tratta del primo master di questo tipo, come ha spiegato Silvia Merlo, Ad dell’omonimo gruppo che insieme al Politecnico di Torino ne aveva organizzato uno omologo su “Metodologie progettuali e di processo per l’industrializzazione di macchine telescopiche modulari”, a cui hanno preso parte dodici neolaureati magistrali in ingegneria, l’assunzione dei quali al termine del progetto è stata confermata.
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Dalle bollette ai farmaci, a Genova aprono i “Maggiordomi di quartiere”
GENOVA (ITALPRESS) – Aprono i battenti oggi a Genova e nell’area metropolitana 7 sportelli del “maggiordomo di quartiere”, nell’ambito del progetto di welfare territoriale, innovativo a livello nazionale, avviato in via sperimentale nell’estate 2019 in via Luccoli da Regione Liguria. Entro il 15 ottobre saranno aperti complessivamente 18 sportelli su tutto il territorio regionale. Oggi a Genova, in Piazza Palermo, è stato inaugurato il primo dei nuovi sportelli genovesi, gestiti da una Ats (associazione temporanea di scopo) con capofila la Cooperativa sociale Agorà. “Sono orgoglioso di questo progetto – afferma il presidente della Regione Giovanni Toti – a innovativo livello nazionale. Credo sia un bellissimo segnale per Genova e per la Liguria, con la consapevolezza che anche l’attività del maggiordomo di quartiere dovrà svolgersi nel pieno rispetto delle misure previste a tutela della salute e per contrastare la diffusione del coronavirus”. Insieme allo sportello di piazza Palermo, aprono oggi i battenti anche altri 6 sportelli a Genova e nell’area metropolitana; entro il 15 ottobre saranno complessivamente 18 su tutto il territorio ligure. I ‘maggiordomi tirocinantì sono stati selezionati tra persone maggiorenni, in temporanea difficoltà economica con status di disoccupati. Tutti hanno seguito un percorso formativo ad hoc al fine di acquisire specifiche competenze. Il progetto intende dare risposta alle esigenze dei cittadini, specie delle persone più deboli, grazie alla presenza sul territorio e all’ascolto per ritagliare su misura quasi sartoriale piccoli servizi, nell’ottica della sussidiarietà orizzontale. Tra le attività che saranno svolte dai maggiordomi ci sono, ad esempio, il ricevimento di pacchi e la consegna al domicilio, il pagamento di bollettini, il ricevimento della posta, il monitoraggio degli anziani, il ritiro di ricette, la consegna di farmaci, le piccole manutenzioni domestiche, il monitoraggio di case o uffici in caso di assenze prolungate, la cura di piante o piccoli animali domestici, l’aiuto per trovare badanti, colf o babysitter. Gli sportelli saranno aperti per 18 mesi.
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Cirio incontra Lamorgese, “Danni per un miliardo provocati dal maltempo”
TORINO (ITALPRESS) – “Ho appena consegnato al ministro degli Interni Lamorgese una prima rendicontazione dei danni e l’elenco degli interventi di somma urgenza necessari al ripristino in sicurezza del nostro territorio”. Lo scrive in un post Facebook il Presidente del Piemonte Alberto Cirio che prosegue: “Le cifre non sono ancora definitive, ma sommando i danni alle opere pubbliche a quelli subiti dai privati, famiglie e aziende (industria, commercio, artigianato, agricoltura) parliamo di una cifra che si aggira intorno a un miliardo di euro. Ringrazio il ministro per l’attenzione. Il Piemonte ha sempre pagato tanto e ricevuto poco. Ma ora è necessario che il Governo faccia la sua parte”.
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Maltempo, tra i corpi recuperati in Liguria un operaio di Airole
GENOVA (ITALPRESS) – E’ di un cittadino ligure di Airole, Carmelo Alfano, uno dei cadaveri ritrovati negli scorsi giorni nell’Imperiese dopo l’ondata di maltempo che ha colpito l’estremo Ponente della regione. Si tratta dunque della prima vittima del maltempo accertata in Liguria. Il suo corpo era stato ritrovato domenica pomeriggio sulle sponde del fiume Roja a Trucco, frazione di Ventimiglia, ed è stato riconosciuto solo questa mattina dai familiari. Da quanto risulta, nessuno aveva denunciato la sua scomparsa. L’auto di Alfano, che lavorava come operaio alla Docks Lanterna di Ventimiglia, è stata trovata ancora accesa a Porra, nei pressi della cittadina di confine. Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire le ultime ore della sua vita e accertare eventuali responsabilità. “Dal momento che c’era un cittadino di cui nessuno aveva denunciato la scomparsa, sarei prudente. Mi auguro, ovviamente, che il triste bilancio finisca qua”, ha commentato il presidente della Liguria Giovanni Toti. Al momento non si può escludere con certezza che ci siano altre vittime liguri. E’ un cittadino di cui nessuno aveva denunciato la scomparsa prima – ha spiegato Toti – mentre gli altri cadaveri appartengono a cittadini francesi, così almeno ci è stato comunicato, più il caso di una salma divelta da un camposanto. Ovviamente, con tutta la prudenza del caso, aspettiamo che gli investigatori e tutte le squadre facciano il loro lavoro e ci dicano come stanno le cose”, ha concluso.
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In Liguria 107 nuovi contagi, aumentano gli ospedalizzati
GENOVA (ITALPRESS) – Sono 107 i nuovi positivi in Liguria su 1.594 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Complessivamente, da inizio emergenza, sono stati eseguiti 325.764 tamponi e i positivi rilevati in totale sono 13.976. Gli ospedalizzati sono attualmente 204 (+14), 24 i pazienti in terapia intensiva. I pazienti in isolamento domiciliare sono 1.703. Il totale delle persone decedute è pari a 1.610.
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