VERCELLI (ITALPRESS) – Ammontano già a qualche centinaio di milioni di euro, solo per le infrastrutture pubbliche, i danni provocati dal maltempo che si è abbattuto nel fine settimana sul Piemonte. Lo ha detto il presidente della Regione, Alberto Cirio, che domani porterà alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese una prima stima. “Domani a porterò a Roma la voce di un Piemonte profondamente colpito dall’ennesima emergenza che, è arrivata a ottobre invece che a novembre come in passato. Quindi abbiamo urgenza assoluta di interventi, perchè altrimenti a novembre ci troveremo di fronte a un’emergenza ancora più grave”, ha spiegato Cirio durante la tappa vercellese del suo tour della regione per constatare in prima persona i danni. “Ho appena avuto una lunga telefonata con il premier Conte – ha aggiunto – Domani presenterò al ministro dell’Interno Lamorgese i documenti che stiamo raccogliendo dai sindaci, con una prima stima dei danni. E attendiamo a ore la dichiarazione dello stato d’emergenza, grazie a cui avremo i poteri per poter intervenire. Ma servono risorse, perchè da soli non ce la facciamo” aggiunge. “Il danno al comparto pubblico sono nell’ordine di grandezza di qualche centinaio di milioni di euro, ma ci sono anche i privati. A loro dico di fotografare i danni, e consiglio di tenere le pezze giustificative degli interventi che fanno, perchè li sosterremo e li aiuteremo” conclude.
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Cirio “Danni per centinaia di milioni, da soli non ce la facciamo”
Covid, in Piemonte il 22% del personale sanitario è stressato
TORINO (ITALPRESS) – Il 22% del personale medico piemontese è stressato e ansioso per colpa della pandemia. Una percentuale che sale al 27% se si guarda solo a chi interagisce direttamente con i pazienti malati di Covid-19, e tra questi il 53% ha sintomi chiari di un problema psicologico.
E’ questo il quadro che emerge da una ricerca che sarà presentata dall’Ordine degli psicologici del Piemonte nel corso di tre incontri sul tema “Il diritto alla salute psicologica”, previsti da domani a venerdì nell’ambito delle iniziative per la Giornata nazionale della psicologia, che si celebra il 10 ottobre.
Lo studio, realizzato tra maggio e giugno, ha coinvolto 4.550 operatori del comparto sanitario piemontese ed è stato coordinato dall’Università di Torino che insieme all’ordine degli psicologi ha intervistato il personale di tutte le Asl piemontesi.
“Sono numeri importanti, perchè nella norma, solo il 12% della popolazione ritiene di avere bisogno di un aiuto psicologico, qui invece la percentuale è doppia. Ed è altrettanto significativo che non vi sia una grande discostamento tra i numeri di chi ha operato a stretto contatto con i malati, e gli altri operatori sanitari”, ha spiegato Georgia Zara, vicepresidente dell’ordine regionale degli psicologici.
Il presidente, Giancarlo Marenco, ha invece illustrato le tematiche che verranno affrontate: domani alle 9 presso il Villino Raby di corso Francia a Torino, si parlerà di Psicologia e cure primarie per la promozione della salute mentale, giovedì focus sul rapporto scuola-psicologia, e venerdì infine l’analisi dell’assistenza psicologica negli ospedali durante la pandemia. Decine i relatori del programma, con interventi a tutti i livelli nazionali e internazionali.
Durante la presentazione dell’evento, è stata anche resa nota l’ultima rilevazione dell’ordine nazionale degli psicologi, dello “stressometro” degli italiani.
Stando ai dati raccolti, il 50% degli italiani si dice mediamente stressato, contro il 37% che si ritiene molto stressato. Tra le cause, l’emergenza coronavirus resta al primo posto con il 25% delle risposte, ma sono in forte crescita la situazione lavorativa al 23% e la condizione economica al 22%.
Solo al 6% l’organizzazione famiglia-lavoro, e al 5% la condizione di salute.
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Maltempo, Confindustria Cuneo vicina a territori e aziende danneggiate
108 Comuni colpiti in Piemonte, molti dei quali nella provincia di Cuneo. Confindustria Cuneo esprime “la propria completa vicinanza, che si concretizzerà nel massimo impegno operativo al fianco delle aziende alluvionate associate, alla popolazione e al tessuto produttivo che certo non avevano bisogno di affrontare una simile nuova prova in questo anno 2020 così negativo. Nelle difficoltà, tanto più se estreme, emerge la capacità di reazione e la voglia di non arrendersi. Nella nostra provincia queste sono caratteristiche dello stesso Dna delle persone che l’abitano e, ancora una volta, esse verranno fuori, anzi stanno già emergendo a poche ore dal cataclisma, superato il comprensibile momento di scoramento”. Confindustria Cuneo “moltiplicherà l’impegno per sostenere le imprese e con gli altri attori del territorio, pubblici e privati, lavorerà perché sia celere ed efficace l’intervento dello Stato e della Regione da un lato per la riparazione dei danni e un equo indennizzo, dall’altro perché prosegua e venga potenziata al massimo quell’opera di prevenzione sopra citata”.
In particolare, l’associazione si è messa subito in contatto con i Sindaci, il Presidente della Provincia, il Presidente della Regione e la Protezione civile, per assicurare il proprio fattivo contributo alla risoluzione dei problemi maggiori.
Confindustria Cuneo ha invitato le aziende associate a segnalare le proprie prime necessità per riprendere l’attività, come opere di ripristino, riattivazione reti di luce/gas, reti telefoniche/dati e viabilità, potendosene fare portavoce grazie alla rete di contatti di cui dispone.
È altresì garantito “il supporto nella valutazione di chiusure straordinarie e per trattamento del personale nelle varie ipotesi di sospensione obbligata dell’attività aziendale.
I vertici associativi hanno già concordato con la Regione la richiesta di calamità naturale e Confindustria Cuneo seguirà l’evoluzione delle richieste di fondi straordinari per aiutare le realtà più colpite”.
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Fiumi esondati in Valle d’Aosta, Vvf volontario muore per crollo albero
AOSTA(ITALPRESS) – Tragedia legata al maltempo in Valle d’Aosta.
Ad Arnad, a causa della caduta di un albero per il forte vento, è morto un vigile del fuoco volontario. Si tratta dell’incidente più grave provocato dall’ondata di maltempo che ha colpito la regione dove i danni sono rilevanti. Al momento risultano chiuse la SR 44 a Gaby, per il crollo del ponte sulla regionale e esondazione del torrente Niel, la SR 30 a Ollomont per caduta piante, la SR 2 di Hòne per Champorcher, a causa di caduta massi e acqua sulla carreggiata, la SR 47 di Cogne per esondazione del torrente a Epinel (ora riaperta), la SR 36 da Nus a Saint-Barthèlemy per caduta piante, la SR 44 a Gressoney -Saint-Jean per esondazione. E’ chiusa la SS 26 al km 56+600 (Comune di Bard) per caduta alberi. Sono chiuse anche alcune strade comunali a Gressoney-Saint-Jean, Cogne, Issogne e Quart. A Pontboset, nella notte sono state evacuate in via precauzionale 9 persone da una struttura ricettiva. Nel corso della notte la Dora Baltea è esondata a Donnas, ma ora le acque sono rientrate nell’alveo fluviale e la situazione è sotto controllo. In via precauzionale sono stati chiusi al pubblico il castello di Issogne, il maniero di Verrès e il sito di Pont d’Aèl nel comune di Aymavilles. I livelli dei corsi d’acqua sono aumentati notevolmente nelle ultime ore, in particolare sulla Dora Baltea dove è stata superata la soglia di moderata in corrispondenza degli idrometri di Aymavilles e Hone; nelle valli laterali si segnalano superamenti di soglia nelle Valli di Gressoney, di Champorcher, di Cogne, Valsavarenche, Valpelline e Gran San Bernardo. Dissesti segnalati dal corpo forestale: Gaby ponte asportato su strada regionale; chiuse le vallate di Lillaz e Valnontey; esondazione del Grand-Eyvia in loc. Epinel; Champorcher strada regionale chiusa; Donnas allagamenti in zone antropizzate (loc.
Pramotton); caduta di piante su tutto il territorio; Valpelline strada regionale per Ollomont chiusa per caduta piante; Nus chiusura della strada regionale per Saint-Barthèlemy; Chàtillon pietre isolate cadute sulla Strada dell’envers e Dora esondata nei prati al ponte di Pontey. La Protezione civile raccomanda alla popolazione di spostarsi solo se necessario.
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Nord Ovest flagellato dal maltempo. Due morti in Valle d’Aosta e Piemonte
Il maltempo continua a flagellare il Nord Ovest. Paura in particolare in Piemonte, dove un 36enne è morto letteralmente inghiottito dalle acque del fiume Sesia. Tragedia anche in Valle d’Aosta, dove ha perso la vita a causa della caduta di un albero ad Arnad un vigile del fuoco volontario. Poi ancora dispersi, torrenti esondati, allagamenti e frane, paesi isolati, case devastate, strade interrotte, mareggiate su Genova e Levante, alluvione a Ventimiglia.
In Piemonte per tutta la giornata si sono cercate 22 persone disperse, 21 delle quali (19 italiani e 2 tedeschi) ritrovate a sera a Vievola, sul fronte francese. Manca però ancora all’appello un margaro caduto con la sua auto in un torrente. Il presidente della Regione Alberto Cirio sottolinea la preoccupazione per gli enormi danni al territorio che i sindaci delle aree piu’ colpite – con i quali e’ in contatto da stanotte – descrivono in alcuni casi peggiori del ’94. Cirio ha sentito il capo dipartimento della Protezione Civile Borrelli e si e’ confrontato con il Governatore ligure Giovanni Toti, insieme chiederanno lo stato d’emergenza.
Torrenti esondati, allagamenti, frane, paesi isolati e danni sulla costa in Liguria. Grave in particolare la situazione a Ventimiglia, dove sono esondati il Roja – dopo il rilascio delle dighe di Breil e Casterino – e il Bevera che hanno allagato le strade e trascinato con sè automobili e detriti. Crollata la passerella Squarciafichi, uno dei simboli della città.
Risveglio drammatico nell’alta valle del Roja dove già ieri pomeriggio era crollata la strada per Vievola, mentre durante la notte è collassato un ponte lasciando isolato l’abitato di San Dalmazzo di Tenda. Crolli e frane sono segnalati anche in territorio francese. Esondato anche il Nervia nel comune di Dolceacqua. A Sanremo esondato il torrente Armea e isolata la frazione di Borello a causa di una frana. Nel Savonese paura per la piena dei fiumi Arroscia, Neva e Centa. E sono ancora in corso a Bergeggi le ricerche di un anziano che è stato visto scavalcare la ringhiera verso la scogliera per poi svanire nel nulla.
A Genova sono decine gli interventi dei vigili del fuoco per gli alberi abbattuti dal forte vento. I problemi maggiori dovuti alla mareggiata si registrano nel Tigullio. Le onde hanno danneggiato diverse imbarcazioni a Rapallo, dove il lungomare è stato allagato. Situazione simile a Santa Margherita Ligure.
“Rivolgo un commosso pensiero a Rinaldo Challancin, il vigile del fuoco volontario che ha perso la vita in Valle D’Aosta a causa del forte maltempo che si sta abbattendo in queste ore nelle regioni del Nord – scrive su Facebook il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte -. Un abbraccio ai familiari, ai suoi cari. Siamo vicini a tutti i volontari e a tutte le forze in campo impegnate nelle difficili operazioni di soccorso. Sono in costante contatto con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Stiamo assicurando un monitoraggio continuo, in pieno coordinamento con i territori, di questa emergenza, con particolare riguardo alla Valle D’Aosta, al Piemonte e alla Liguria. L’attenzione del Governo è massima”.
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Piemonte, Regione vieta aborto farmacologico nei consultori
TORINO (ITALPRESS) – A seguito dell’emanazione, ad agosto, da parte del Ministero della Salute delle Linee di indirizzo sull’interruzione farmacologica volontaria di gravidanza, come noto, la Regione Piemonte ha avviato una verifica di carattere giuridico sulla compatibilità di tali Linee con la legge 194/1978 che disciplina la materia. Alla luce dei nodi critici emersi dagli approfondimenti – spiega una nota – la Regione ha voluto confrontarsi, in questi giorni, con esponenti delle diverse realtà sanitarie e sociali, tra le quali la Federazione Federvi.Pa. e il dottor Silvio Viale, responsabile del Servizio Unificato Ivg dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, con i quali è stata condivisa l’opportunità di emanare una circolare di chiarimento e indirizzo destinata ad Aso e Asl piemontesi, che nei contenuti prevede il divieto di aborto farmacologico direttamente nei consultori piemontesi, riservando l’attuazione dell’interruzione di gravidanza – anche farmacologica – alle strutture tassativamente elencate nell’art. 8 della legge 194, ovvero in ambito ospedaliero. La circolare, inoltre prevede in attuazione dell’art. 2 lett. d della Legge 194, l’attivazione di sportelli informativi all’interno degli ospedali piemontesi, consentita ad idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita. Per quanto riguarda l’aborto farmacologico, le modalità di ricovero sono valutate dal medico e dalla direzione sanitaria. Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e e l’assessore agli Affari legali Maurizio Marrone sottolineano che tali indirizzi rispondono alla volontà, unanimemente condivisa dalla Giunta regionale e dai Presidenti dei Gruppi Consiliari di maggioranza, di garantire il pieno rispetto di tutte quelle disposizioni della legge nazionale 194/1978 poste a: garanzia della piena libertà di scelta della donna se interrompere volontariamente la gravidanza o se proseguirla superando le cause che potrebbero indurre all’interruzione con la tutela sociale della maternità; garanzia del perseguimento di pratiche abortive rispettose dell’integrità fisica e psichica della donna, della sua dignità personale e meno rischiose per l’interruzione della gravidanza.
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Allerta rossa per maltempo in Liguria, attesi venti fino a 100 km/h
GENOVA (ITALPRESS) – Si trasforma in rossa da ora fino alle 24 l’allerta sulla Liguria, ad eccezione di Genova e Savona dove resta arancione e dove non esistono bacini medi e grandi dei fiumi. Lo ha comunicato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, a seguito delle previsioni emanate dal centro meteo Arpal della Liguria e del punto sul maltempo effettuato anche con il sindaco di Genova Marco Bucci. “Ci aspettiamo nelle prossime ore – ha detto Toti – precipitazioni importanti soprattutto nel corso del tardo pomeriggio e nella notte fino a domattina, e vento forte con raffiche fino a 100 km/h con un moto ondoso potente. Una situazione da affrontare con grande prudenza, soprattutto nelle zone rosse, dove ci sono bacini medi e grandi e dove ci possiamo attendere fenomeni di burrasca anche molto potenti”. Le piogge che ci sono state nella notte sono state particolarmente forti, nell’entroterra del Tigullio dove sono caduti fino a 240 millimetri. I danni comunque sono stati modesti con una frana che sta isolando una frazione intorno a Casarza Ligure e alcuni dilavamenti che sono controllati dagli addetti alla Protezione civile. Il quadro sarà perturbato su tutto il territorio fino alle prossime 16/18 ore. Nella notte in Valbisagno a Genova sono caduti 80 millimetri di pioggia che hanno determinato un innalzamento del Bisagno di 70 cm. Non ci sono notizie di criticità nella città di Genova. Sono attesi venti di burrasca fino a 100 km/h. Massimo impegno in questo momento viene prestato dalle squadre di volontari sul territorio per risolvere l’isolamento delle persone soprattutto nella frazione di Bargone a Casarza Ligure dove vi è un nucleo isolato in casa e dove si sta lavorando per costruire una viabilità pedonale. Questa sera alle 18, unica regione a ripetere le valutazioni, è previsto un nuovo esame dei modelli previsionali. E’ già stata attivata dal dipartimento di protezione civile la colonna mobile, sia quella di Santo Stefano Magra, sia quella di Villanova d’Albenga, per supportare le squadre di volontari comunali. Per il momento i Comuni hanno fatto fronte all’emergenza con forze proprie, senza bisogno di personale aggiuntivo. Dichiara Francesca Giannoni (responsabile centro meteo Arpal): “Sono attese nelle prossime ore precipitazioni copiose e un peggioramento consistente, con un aumento dell’umidità su tutta la regione”.
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Piattaforma covid, in Piemonte 715 mila test e 12 mila utenti abilitati
TORINO (ITALPRESS) – In Piemonte oltre 12 mila utenti abilitati, 420 mila soggetti testati, 405 mila contatti di cura tra eventi ospedalieri, isolamenti, quarantene e decessi, 715 mila test registrati (tamponi e sierologici), 37 mila test veloci sul personale scolastico: sono alcuni dei dati registrati al 27 settembre dalla piattaforma regionale Covid 19 realizzata dal Csi, la cui attività è stata oggetto dell’audizione del Consorzio da parte del gruppo di lavoro che svolge l’indagine conoscitiva sulla gestione della pandemia. La piattaforma, che in termini tecnici conta 25 applicazioni e 30 server che gestiscono una media di 78 richieste al minuto, è nata a marzo, su richiesta dell’Unità di crisi, per rispondere in tempo reale alle esigenze emergenziali, dal tracciamento della domanda e della risposta sui tamponi, al monitoraggio della disponibilità di posti letto ospedalieri, alla rilevazione dei fabbisogni di dispositivi di protezione individuale da parte delle aziende sanitarie per gli acquisti centralizzati. “I numeri sono cresciuti in modo esponenziale – è stato spiegato – sia rispetto alla popolazione sanitaria monitorata, sia rispetto agli utenti che usavano la piattaforma, Servizi di igiene e sanità pubblica (Sisp), Forze dell’ordine, Sindaci, laboratori che processano i tamponi e i test sierologici, medici di medicina generale e pediatri, Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), che sono stati così messi nelle condizioni di poter dialogare tra loro e scambiarsi informazioni sui decorsi dei pazienti”. Tra i processi sviluppati in piattaforma non solo quelli legati agli aspetti sanitari veri e propri, ma anche quelli relativi agli acquisti dei dpi, al loro stoccaggio e distribuzione, ai bandi di concorso e all’assunzione di personale medico e infermieristico. Inoltre, un modulo specifico è stato dedicato alle residenze sanitarie assistite, per la rilevazione dei posti letto occupati, la dotazione di personale sanitario, il numero di ospiti sospetti e isolati, eccetera. Da luglio, finita la fase critica dell’emergenza, si è lavorato al consolidamento dell’interoperabilità con i laboratori, alla gestione dei medici sostituti, alle richieste legate al mondo della scuola. Hanno posto domande i consiglieri dei gruppi Pd, Luv, Forza Italia e Lega. I consiglieri di Pd e Luv hanno chiesto ulteriori approfondimenti per conoscere quali siano stati, nelle fasi emergenziali, i tempi medi intercorsi tra la segnalazione da parte dei medici di medicina generale dei casi sospetti Covid ai Sisp e la successiva richiesta di tampone in capo a questi ultimi.
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