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Elezioni Regionali in Liguria, aperti i seggi dalle 7 di questa mattina

GENOVA (ITALPRESS) – Si sono aperti alle 7 di questa mattina, i seggi per le elezioni regionali della Liguria. Si potrà votare fino alle 23 di questa sera e dalle 7 alle ore 15 di domani. Nove i candidati alla presidenza: Marco Bucci, Andrea Orlando, Alessandro Rosson, Davide Felice, Francesco Toscano, Marco Giuseppe Ferrando, Nicola Rollando, Maria Antonietta Cella, Nicola Morra. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Liguria, Meloni “L’Italia impari da Bucci”

GENOVA (ITALPRESS) – “Io non smetterò mai di ringraziarlo. So che non è stata una scelta leggera. Quello che Marco sta facendo per la sua città, la sua regione e la nazione intera è un grande insegnamento”. Le parole più calorose per Marco Bucci arrivano dalla premier Giorgia Meloni, colei che l’11 settembre ha fatto la telefonata decisiva per convincerlo a candidarsi e superare così l’impasse in cui era finito il centrodestra. Chiusura di campagna elettorale in grande stile per il sindaco di Genova che mira a fare il salto in Regione, in un evento al chiuso – data anche la pioggia – insieme a tutti i leader della coalizione: in un colpo solo la festa per i due anni del governo Meloni e l’ultimo comizio prima del voto.
“Considero osceno che la salute di Marco Bucci sia stata utilizzata come elemento per attaccarlo – tuona la presidente del Consiglio -. Tutti noi sappiamo che il punto non è mai quanto tempo abbiamo a disposizione, ma come usiamo quel tempo. Quelli che lo attaccano dovrebbero piuttosto imparare cosa sia l’onore e il coraggio di una persona del genere. Quindi siamo fieri di lui, vogliamo ringraziarlo e sappiamo che con Marco possiamo fare un lavoro straordinario”.
“Fino a qualche settimana fa – prosegue la premier – la sinistra già cantava vittoria, noi ci siamo trovati ad attraversare una situazione difficile e loro già pregustavano una vittoria schiacciante. Poi hanno dovuto tornare a fare i conti con la realtà. E la realtà è che il centrodestra in questi anni ha portato una bellissima stagione di sviluppo e rilancio e che i cittadini della Liguria si rendono conto che sarebbe un peccato interrompere quel lavoro”.
“Se siamo qua è anche grazie alla visione di Giovanni Toti e nove anni di buon governo della Liguria. Non c’è niente da cancellare”, sottolinea il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, unico a nominare esplicitamente l’ex presidente ligure che in questa campagna elettorale è apparso solo all’evento elettorale della sua portavoce Jessica Nicolini, candidata nella civica di Buci. Il vicepremier cita uno slogan di Trump: “Too big to rig, cioè troppo grande la vittoria per essere messa in discussione con trucchetti ai seggi. Quindi che nessuno rimanga a casa”.
Concetto simile quello espresso da Antonio Tajani, vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia: “Difendiamo il nostro voto anche quando si fa lo spoglio perchè si rischia anche ai seggi. Sono molto ottimista ma la vittoria non è mai scontata. E non vogliamo che possa essere messa in discussione perchè qualcuno fa il gioco delle tre carte o delle tre schede”. Poi l’attacco alla sinistra: “Basta col vecchio sistema, la Liguria non può tornare la regione dei clienti, di quelli che hanno la tessera di un solo sindacato e vanno a finire da tutte le parti. Guardiamo avanti, guardiamo al futuro con ottimismo”.
“Lasciate perdere chi vuole la Liguria nel passato, tornare al declino. Una buona regione non fa passi indietro”, rimarca Bucci riprendendo lo slogan di Fratelli d’Italia. “Come farà il centrosinistra a fare una singola infrastruttura? Non sono d’accordo su niente e questo i liguri lo devono sapere. Prima si fanno i programmi, poi ci si presenta alle elezioni. Questi prima hanno fatto l’alleanza per prendere il potere, poi si presentano con il programma: è una mancanza di rispetto”. Quindi rivendica la sua scelta: “Io ci ho messo la faccia, non ero nella situazione ideale per farlo ma penso che sia il mio dovere come cittadino ligure, anche più degli altri”. A margine c’è anche tempo per scherzare: “Dove porto Orlando in barca se vinco? Mi piacerebbe portarlo una di queste domeniche ma dipende dal vento e dal mare perchè comandano loro”. Ed è proprio il maltempo la preoccupazione principale in vista del voto del 27-28 ottobre, con la Liguria già in allerta arancione e il timore che l’astensionismo possa trarne giovamento. “Andate a votare anche se piove”, è l’appello finale che accumuna tutti i leader.

– Foto xa8/Italpress –

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Anche la Regione Piemonte alla partenza dei camion di aiuti per Gaza

TORINO (ITALPRESS) – Anche la Regione Piemonte al porto di Genova oggi pomeriggio per la partenza del primo convoglio di aiuti umanitari del programma Food for Gaza. Insieme al vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani erano presenti anche il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cooperazione internazionale Maurizio Marrone. Il convoglio sarà composto di 15 camion, donati dall’Italia al Programma Alimentare Mondiale per un valore di 2.2 milioni di euro e allestiti al centro Iveco di Torino sulla base di richieste specifiche dell’Agenzia Onu e completi di pezzi di ricambio per affrontare il difficilissimo quadro di sicurezza nella Striscia di Gaza e la pessima situazione della viabilità interna. I camion saranno destinati alla distribuzione dei beni umanitari esclusivamente all’interno della Striscia.
“La Regione Piemonte prosegue nel proprio impegno umanitario in soccorso della popolazione civile nelle zone di guerra – dichiara il presidente Alberto Cirio – consolidando una tradizione di solidarietà e impegno che caratterizza le nostre comunità. A giugno da Vercelli erano partite 10 tonnellate di riso destinate alla Palestina e oggi un nuovo blocco di aiuti si prepara a raggiungere le popolazioni in difficoltà”. “La Cooperazione internazionale del Piemonte – aggiunge l’assessore Marrone – segue con apprensione l’evolversi del conflitto in Palestina e in Libano e non rinuncia a dare il suo contributo a sostegno delle popolazioni civili ingiustamente colpite, con particolare attenzione ai bambini che rappresentano la speranza di un futuro di pace”.
La Regione Piemonte porta avanti da tempo iniziative di solidarietà verso le popolazioni colpite dalla guerra. Già ad agosto era stata una delle prime a dare al Governo italiano e alla comunità internazionale la propria disponibilità ad accogliere malati, e in particolare bambini, negli ospedali del Piemonte per poter offrire loro cure adeguate e la rete di assistenza e supporto che il territorio piemontese è in grado di offrire. L’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino aveva infatti accolto un adolescente di 17 anni ed un bambino di 3 anni provenienti da Gaza. Il trasferimento dei pazienti e dei loro accompagnatori era stato effettuato dall’Aeroporto Militare di Bologna a Torino da personale sanitario della Regione, individuato dalla Centrale operativa 118 di Torino, da personale volontario della Protezione civile regionale e da personale della Croce Rossa Italiana.
Il sostegno della Regione Piemonte arriverà presto anche in Libano. Prenderà infatti il via entro l’anno il progetto della Fondazione Circolo dei Lettori “Right to Read – Libano”, sostenuto dall’assessorato regionale alla Cooperazione Internazionale, che insieme al supporto della Fondazione H.Opes vedrà allestire a Beirut aule attrezzate per permettere a tanti bambini in fuga dalle bombe di continuare a studiare, leggere e giocare.

foto: ufficio stampa Regione Piemonte

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Piemonte, Bussalino-Preioni al Terminal Intermodale Domo2 di Domodossola

TORINO (ITALPRESS) – L’Assessore regionale alla Logistica e Infrastrutture Strategiche, Enrico Bussalino, assieme al sottosegretario Alberto Preioni, ha effettuato un sopralluogo al Terminal Intermodale Domo2 di Domodossola, situato nel comune di Beura-Cardezza. L’incontro ha offerto un’importante occasione per verificare le potenzialità strategiche dell’infrastruttura, che si configura come una delle chiavi di volta per il traffico merci intermodale tra l’Italia e la Svizzera.
Il Terminal Domo2, che si estende su una superficie di 1 milione di metri quadrati, rappresenta un asse logistico strategico per il Piemonte e l’intera rete infrastrutturale del Nord Italia. Grazie alla sua connessione diretta con la linea ferroviaria del Sempione, è in grado di gestire un traffico quotidiano di 50 treni diretti verso la Svizzera, facilitando lo scambio di merci tra i porti del Mediterraneo con il cuore dell’Europa settentrionale, rendendo il terminal un’infrastruttura fondamentale non solo per il traffico intermodale internazionale, ma anche per la rete logistica italiana, attraverso il corridoio Reno-Alpi, uno dei principali itinerari di trasporto merci a livello europeo. La sua vicinanza ai nodi urbani di Torino, Milano e Bergamo conferisce ulteriore centralità alla sua posizione, consolidando Domo2 come hub logistico di primaria importanza.
Durante il sopralluogo, l’assessore Bussalino ha avuto modo di osservare i lavori di ampliamento e modernizzazione attualmente in corso presso il terminal da parte dell’azienda Cargo Beamer, che ha presentato un piano di investimento di 60 milioni di euro nello scalo merci ossolano.
“Domo2 non è solo un’infrastruttura di rilevanza regionale – ha dichiarato l’assessore Bussalino – ma un vero e proprio snodo logistico di riferimento per l’intero corridoio Genova-Rotterdam, in un’ottica di sviluppo sostenibile e crescita economica internazionale. I lavori che si stanno portando avanti qui rappresentano un passo essenziale per rafforzare il ruolo del Piemonte nel panorama europeo della logistica”.
Oltre a funzionare come punto di trasbordo diretto tra strada e ferrovia, il terminal di Domo2 in futuro sarà anche una stazione di ingresso per nuovi treni, espandendo la sua capacità operativa e integrando ulteriormente il Piemonte nella rete logistica europea. Un altro aspetto innovativo riguarda la possibilità di movimentare semirimorchi non gruabili, grazie all’implementazione di una particolare tecnologia interna sviluppata da CargoBeamer. Questo permetterà di gestire un’ampia gamma di mezzi su rotaia, contribuendo significativamente al trasferimento su ferrovia di gran parte dei camion che attualmente attraversano le Alpi.
Questi interventi non solo renderanno Domo2 un hub logistico più efficiente, ma contribuiranno a ridurre l’impatto ambientale del trasporto merci su strada, facilitando il passaggio a modalità più sostenibili.
“Il potenziamento di Domo2 rappresenta un’occasione cruciale non solo per il territorio del Verbano-Cusio-Ossola, ma per tutta la regione Piemonte – ha aggiunto Bussalino -, contribuendo a creare nuove opportunità economiche e occupazionali, rafforzando il nostro sistema logistico in modo integrato con le principali rotte commerciali europee”.
“Il potenziamento della linea ferroviaria del Sempione sulla tratta Briga-Domodossola e sul traforo, è di importanza strategica non solo per questo territorio, ma per l’Italia intera e per l’Europa – ha dichiarato il sottosegretario Preioni -. In quest’ottica, la Regione Piemonte intende inserire anche il terminal ossolano Domo2 tra le Zone logistiche semplificate, rafforzando così il sistema portuale e trasportistico del Paese e consolidando il corridoio che collega Genova a Rotterdam, connettendo ulteriormente l’Italia al Nord Europa e al Mediterraneo. Insieme all’ampliamento della linea, questa operazione cruciale sullo scalo ferroviario consentirà un profondo rafforzamento dell’intermodalità, con positive ripercussioni economiche e in termini di sostenibilità, favorendo lo spostamento del traffico merci dalla gomma al ferro e riducendo l’impatto ambientale”.
L’assessore Bussalino ha inoltre sottolineato che, in accordo con la vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino, nei prossimi giorni verrà organizzato un incontro sul futuro occupazionale della DB Cargo Italia.

– Foto: Ufficio stampa Regione Piemonte –
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Successo per la Regione Piemonte al Festival delle Regioni

BARI (ITALPRESS) – Anche la Regione Piemonte è stata presente alla terza edizione del Festival l’Italia delle Regioni, ideato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, che si è svolto a Bari dal 19 al 22 ottobre nei prestigiosi Teatri Piccinni, Petruzzelli e Margherita e abbraccerà l’intera Bari Vecchia, trasformandola in un vero e proprio palcoscenico diffuso. Una quattro giorni ricca di appuntamenti, incontri e confronti che ha permesso alle amministrazioni di lavorare insieme al meglio per “accorciare le distanze” – come recitava il messaggio – e allo stesso tempo far conoscere da vicino le diverse Regioni. Ora il testimone è passato alla Regione del Veneto, che il prossimo anno accoglierà la quarta edizione per continuare a costruire il futuro insieme. Al Festival, dal titolo ‘La Regione del Futuro tra Digitale e Green: quali competenze per azzerare le distanze?’, il presidente Alberto Cirio è stato presente dalla cerimonia di apertura nel pomeriggio di domenica 20 ottobre, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fino a quella di chiusura di martedì 22 ottobre con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano. Ad un incontro sulla salute, ha dichiarato che “dovremmo sterilizzare il tema della salute rispetto alla politica intesa come politica partitica. Se non lo facciamo non ne usciamo: in tutte le Regioni d’Italia ci sono gli stessi problemi ma se si guarda la politica, dove governa uno è colpa dell’altro e viceversa, indipendentemente dal colore politico. In tutte le Regioni d’Italia la sanità pubblica, che è una delle migliori del mondo, è al centro delle polemiche delle opposizioni contro chi governa, a prescindere da chi sia”. Intervenendo ad un incontro sulla formazione, ha il presidente esortato “a valorizzare maggiormente la formazione professionale contro la liceizzazione della scuola” ed ha portato l’esempio del Piemonte, “che ha voluto per quanto riguarda l’alta formazione professionale istituire una serie di Academy che sono legate alle nostre peculiarità, dal gioiello ai tessuti, dall’aerospazio all’intelligenza artificiale. E su questo registriamo un livello di buona efficienza, come pure per quanto riguarda la formazione professionale tradizionale. Ma dove come Paese potremmo fare di più credo sia sulla valorizzazione culturale della formazione professionale, perchè il nostro problema reale è che stiamo assistendo a un fenomeno di liceizzazione della scuola, per cui tutti vogliono fare il liceo e pochi vogliono fare i lavori di cui oggi c’è grande necessità, come il fresatore o il tornitore, perchè culturalmente non è così apprezzato. Però questo è problema dei genitori, non dei ragazzi”. L’assessore ai Trasporti e infrastrutture Marco Gabusi è invece intervenuto al panel “Transizione energetica: Paesi a confronto”: “Ho portato l’esperienza piemontese, un’opportunità per esaminare soluzioni innovative e condividere le esperienze su come affrontare la sfida della sostenibilità con pragmatismo e concretezza. In Piemonte stiamo lavorando per promuovere un modello di sviluppo basato su energie rinnovabili e innovazione tecnologica. Lieto, inoltre, di aver moderato il talk ‘Per una PA che investe sui giovanì, con la presenza del ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, dove esplorare le opportunità e le sfide per una Pubblica Amministrazione sempre più attenta alle nuove generazioni”. Il Villaggio delle Regioni, allestito tra piazza del Ferrarese e la Muraglia, è stato animato da un ricco palinsesto di intrattenimento che ha coinvolto la cittadinanza e tutti i 40.000 partecipanti. Il Piemonte è stato presente con uno spazio a tema “Piemonte the place to experiencè”, nel quale sono stati distribuiti materiali informativi, gadget per grandi e piccini e proiettati filmati promozionali del territorio.
Nell’Area Degustazioni cittadini pugliesi e turisti sono stati accolti con entusiasmo ed omaggiati con materiale promozionale: distribuiti oltre 10mila tra cartoline, mappe, dèpliant, magazine, segnalibri e gadget. I visitatori si sono dimostrati molto interessati a conoscere il territorio piemontese richiedendo al personale della Regione impegnato nello stand consigli e suggerimenti per viverlo in pieno. Anche i prodotti tipici presentati nelle degustazioni sono stati protagonisti del racconto: il pubblico ha apprezzato i prodotti enogastronomici piemontesi grazie al Mercatino del Gusto, che si snodava sulla Muraglia barese, e alla programmazione di show cooking organizzati all’interno dell’ex Mercato del Pesce Tra le prelibatezze raccontate e fatte assaggiare salami Igp, nocciole Igp tostate, grissini (in occasione del Centenario dell’Associazione Panificatori di Torino), marron glacès con marrone dalla Val Susa Igp, cioccolato, torta di nocciole, vino Brachetto docg (‘Vitigno dell’anno 2024″ nell’ambito di un’iniziativa che da alcuni anni punta a valorizzare e raccontare i vitigni autoctoni al grande pubblico) e Asti docg. Ottima anche la risposta del pubblico agli incontri svoltisi nell’Arena Presentazioni, dove i riflettori sono stati accesi sul progetto “La Via Francigena for all”, sui Cammini devozionali, sull’anteprima del programma delle Universiadi Torino 2025 e sull’esibizione del Mago Tito, illusionista e prestigiatore che ha promosso i Campionati del Mondo di Magia in programma a Torino nel prossimo anno.

– Foto: Ufficio stampa Regione Piemonte –

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Toti “La mia colpa è aver fatto il governatore, non rinnego nulla”

MILANO (ITALPRESS) – “La mia colpa è aver fatto il governatore” e di “aver avuto un modello che poi ha portato anche dei risultati”. Lo ha detto Giovanni Toti, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, in occasione dell’uscita del suo libro, “Confesso: ho governato. Dal ponte Morandi alla rinascita della Liguria: un modello contro l’ipocrisia politica”. “Non vuole essere un pamphlet di accuse contro i magistrati – che pure, a mio modo, di vedere hanno sbagliato – ma vuole essere invece un’analisi attenta di che cosa la politica, con un gigantesco meccanismo ipocrita, dal 1993 a oggi ha rinunciato ad essere in questo Paese”, ha spiegato. I magistrati, in un’inchiesta durata quattro anni di intercettazioni e pedinamenti, mettono in discussione un modello di governo” perchè “io non sono accusato di aver preso un euro per aver fatto i fatti miei, perchè gli atti che abbiamo concesso sono legittimi” e “i finanziamenti sono tracciati, nè tantomeno di aver nascosto chi mi dava una mano a fare politica: io e i miei collaboratori siamo accusati di aver costruito un meccanismo che anche solo potenzialmente essere un asservimento della funzione agli interessi di qualche impresa” e questi interessi, “peraltro non espressi, anche solo potenzialmente nell’ordinamento italiano possono essere un reato”, ha sottolineato.
“Non rinnego nulla di quello che ho fatto, anzi: tutto quello che hanno scoperto tramite un sistema di spionaggio molto sofisticato – e immagino anche molto costoso e invasivo della mia vita – lo avrei serenamente confessato, l’abbiamo scritto nero su bianco. Quei contributi di cui sono accusato stanno nei bilanci della fondazione Change e del comitato Toti, in entrata e in uscita: sono pubblici”. Toti ha poi trovato un accordo con la procura per patteggiare una condanna a 2 anni e un mese per i reati di corruzione impropria e finanziamento illecito dei partiti con “1550 ore di lavori pubblica utilità, neanche una condanna penale: la montagna ha partorito effettivamente un topolino, se pensiamo a 4 anni di intercettazioni, di pedinamenti e di filmati nel mio ufficio della Regione per produrre questo. Ho patteggiato innanzitutto per mettere in sicurezza quello che abbiamo fatto questi 9 anni: la magistratura stessa, nella proposta di patteggiamento, ammette che gli atti che abbiamo prodotto e i soldi che abbiamo preso erano legittimi e impegnati nell’attività politica e che quindi nessuno si è arricchito alle spalle dei liguri e questo era importante anche per garantire la continuità amministrativa. La seconda ragione per cui ho patteggiato è che secondo me in quell’aula di giustizia sarebbe andata in scena una pessima commedia e chi ha scritto il copione sarebbe rimasto ancora una volta a guardare da fuori, perchè noi ci saremmo accapigliati per un decennio”.
Oggi “la politica ha un problema serio”, quello del finanziamento ai partiti. “La storia che si pone oggi è una storia che la politica italiana non ha voluto sciogliere: abbiamo tolto il finanziamento pubblico ai partiti e si è deciso che i privati avrebbero sovvenzionato come negli Stati Uniti, però poi nello stesso tempo si sono inventati reati come l’asservimento della funzione, che quello che io ho patteggiato”, ha ricordato. Il Terminal Rinfuse al centro dell’inchiesta di Genova, “che oggi sembra una miniera d’oro del Klondike, era fallito: Spinelli era l’unico imprenditore che aveva rilevato i 200 dipendenti che ci lavoravano e chiedeva al porto di avere una proroga di quella concessione per poter continuare a lavorare. Era qualcosa di doveroso, ma per il solo fatto che fosse uno dei finanziatori del mio movimento – uno delle molte centinaia – evidentemente i magistrati hanno interpretato malevolmente” il suo interesse, ma “altro non hanno fatto che applicare delle leggi che il parlamento ha votato”. Le leggi “non le hanno scritte il procuratore di Genova o il procuratore di Palermo che sta processando Salvini: hanno applicato delle norme del legislatore”. Per Toti, “sono anni che noi stiamo adattando la nostra legislazione a quell’ipocrisia di base per cui la politica ha deciso che debba essere giudicata non più degli elettori ma da qualche Corte di Giustizia”. La riforma di Nordio sulla giustizia “viene presa come un auspicio, non come un’opera legislativa. Per rimediare, serviranno anni: c’è bisogno di una riforma della Costituzione e dell’impianto legislativo”. In questi mesi, sulla vicenda che ha coinvolto Toti, la politica si è divisa “tra l’indifferenza e l’ostilità. La parte sinistra non la prendo manco in considerazione”, mentre il centrodestra “continua a sottovalutare il tema dei temi e fa Consigli dei ministri straordinari solo quando diventa deflagrante. Quello che a me è dispiaciuto è che, per la prima volta, l’inchiesta ligure fa un passo oltre: i magistrati hanno scritto nero su bianco che per un amministratore pubblico il pregiudizio di una procura pesa di più del giudizio degli elettori, finchè non ti dimetti non hai via d’uscita”, ha sottolineato.
“Quello che ha scritto la magistratura mi preoccupa: non è possibile che una regione venga squartata per via di una procura senza nessun riequilibrio e senza che la politica dica nulla. Penso che sia una grave sottovalutazione”. Nei prossimi giorni in Liguria si terranno le elezioni regionali. Il candidato del centrodestra, Marco Bucci, “è una persona che ha lavorato bene”, eredita quella “rivoluzione liberale che noi abbiamo provato a fare in Liguria in modo molto deciso e che ha convinto molti cittadini e ha ovviamente portato a giganteschi successi al centrodestra. Credo davvero che possa fare la differenza”. Il candidato del centrosinistra, Andrea Orlando, “è un dirigente politico che viene dalla storia del Pd, ma la sta perdendo anche sotto la spinta di altri movimenti con cui è alleato”.

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Piemonte, Bongioanni “Un milione per nuovi Distretti del Commercio”

TORINO (ITALPRESS) – La Regione Piemonte su iniziativa dell’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni ha stanziato con una delibera oltre un milione di euro per incentivare la nascita di nuovi Distretti del Commercio e ampliarne così la rete sul territorio. Annuncia Bongioanni: “E’ una misura che segue di pochi giorni l’istituzione in Piemonte del Tavolo del Commercio fra Regione Piemonte, Confcommercio e Confesercenti, e dà seguito alle tante richieste venute dai Comuni e delle Associazioni di categoria per riorganizzare un settore fondamentale come il commercio che deve lasciarsi alle spalle definitivamente la crisi. Con questo provvedimento la Regione Piemonte dà una scossa per promuovere l’istituzione di nuovi Distretti del Commercio e contribuire a sostenerne le spese per l’avvio delle prime attività”.
I Distretti del Commercio in Piemonte sono stati istituiti nel 2020 in piena emergenza Covid. Sono strumenti innovativi ed efficaci per il presidio commerciale del territorio, il mantenimento dell’occupazione e la gestione di attività comuni finalizzate alla valorizzazione del commercio. Attualmente sono 77, suddivisi in quelli urbani su un solo Comune e quelli diffusi su più Comuni: 10 in provincia di Alessandria, 5 in quella di Asti, 2 in quella di Biella, 11 in quella di Cuneo, 3 in quella di Novara, 35 nella Città Metropolitana di Torino, 3 nel Vco, 8 in provincia di Vercelli. La somma stanziata con questo nuovo provvedimento, pari a 1.067.380,99 euro, è destinata ai Comuni, in forma singola o associati, che non avevano costituito un Distretto nella precedente programmazione regionale, al fine di poter presentare una candidatura e conseguentemente di istituire un nuovo Distretto del Commercio.
Spiega l’assessore Bongioanni: “Grazie all’organizzazione e alla capacità di fare massa critica offerte dai Distretti, il commercio di vicinato deve tornare ad essere quel settore forte e vitale che è sempre stato, sia per la sua capacità di produrre ricchezza e lavoro sia per il suo ruolo sociale fondamentale di presidio di comunità, nei piccoli centri minacciati dalla desertificazione commerciale come nelle periferie urbane dove è un baluardo contro il degrado. E infine, ma non ultimo, nel mio progetto i Distretti del Commercio saranno uno snodo fondamentale chiamato a interagire con quelli del Cibo, che stiamo altrettanto profondamente rinnovando, nella costruzione della Filiera Corta del cibo piemontese con la sua capacità di creazione di valore e qualità”.
Cosa può fare un Distretto del Commercio, anche in coordinamento con gli altri attori del territorio? Sviluppare progetti di qualificazione urbana del proprio ambito territoriale; interventi sul design e arredo urbano e gli spazi pubblici per attività commerciali; progetti di sistemazione delle aree mercatali; iniziative di riqualificazione e recupero di immobili con particolare attenzione ai locali commerciali; interventi per il recupero e la valorizzazione dei locali commerciali storici, vetrine, insegne, facciate. E ancora, introduzione di servizi innovativi e di valore sociale nella consegna a domicilio, creazione di itinerari, valorizzazione territoriale in sinergia con il turismo e molte altre opportunità.
La spesa progettuale ammissibile per l’istituzione di un nuovo Distretto ammonta a euro 65.000,00. L’ente promotore si impegna a finanziare il 20% della spesa complessiva, e la Regione il rimanente 80% in conto capitale fino a un massimo di 52.000,00 euro e a esaurimento delle risorse disponibili. Le domande presentate verranno esaminate da un’apposita commissione che formulerà la graduatoria sulla base della quale verranno erogati i contributi.

– Foto: ufficio stampa Regione Piemonte

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Firmato un protocollo antimafia per i cantieri della Torino-Modane

TORINO (ITALPRESS) – E’ stato sottoscritto questa mattina dal prefetto di Torino Donato Cafagna un protocollo di legalità per la realizzazione dell’opera “Adeguamento linea storica Torino-Modane tratta Bussoleno Avigliana”, infrastruttura strategica di interesse nazionale, che assolve al compito di adduzione al tunnel ferroviario di base transfrontaliero della nuova Linea “Torino-Lione”. Uno strumento in più con cui l’attività di prevenzione antimafia viene estesa a tutti i soggetti riconducibili alla filiera imprenditoriale correlata ai lavori: l’istituzione di un’apposita banca dati è finalizzata al monitoraggio dei soggetti che, a qualsiasi titolo, rientrano nel ciclo lavorativo di realizzazione dell’infrastruttura. Al contempo, è previsto anche il costante monitoraggio dei flussi di manodopera. All’intesa hanno aderito il commissario straordinario per la Nuova Linea Torino Lione-Tratta Nazionale Calogero Mauceri, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) e, limitatamente alla parte di interesse, il direttore dell’Ispettorato Area Metropolitana Torino-Aosta, Angelo Serina e le organizzazioni sindacali.
“L’accordo rappresenta un passo ulteriore nella direzione della prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici collegati alla realizzazione dell’opera e individua misure efficaci di protezione e tutela dell’economia legale e della sicurezza dei lavoratori” ha spiegato il prefetto Cafagna.

foto: xn3/Italpress

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