TORINO (ITALPRESS) – Ha avuto luogo oggi a Torino la tappa del roadshow dedicato al territorio per diffondere e promuovere la cultura della gestione dei cyber risk tra le aziende di piccole e medie dimensioni, con la presentazione del Rapporto Cyber Index PMI Piemonte. Cyber Index PMI realizzato da Generali e Confindustria, con il supporto scientifico dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano e con la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, evidenzia e monitora nel tempo il livello di conoscenza dei rischi cyber all’interno delle organizzazioni aziendali e le modalità di approccio adottate dalle stesse per la gestione di tali rischi. L’evento è il quarto appuntamento territoriale dell’anno in corso.
Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia, ha dichiarato: “Come Partner di Vita delle persone in ogni momento rilevante, vogliamo essere presenti sul territorio, vicini alle persone e assumendoci la responsabilità rispetto alle comunità in cui operiamo. E’ con questo spirito che oggi siamo ospiti di Confindustria Torino: per mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza contribuendo concretamente a diffondere tra le imprese la cultura del cyber risk e sensibilizzare circa l’importanza dell’adozione di adeguati sistemi di protezione, oltre a sistemi assicurativi innovativi. Un impegno reso possibile grazie alla consulenza di valore della nostra Rete, presente su tutto il territorio nazionale”.
Nunzia Ciardi, vicedirettore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ha dichiarato: “Le piccole e medie imprese costituiscono il tessuto connettivo del nostro Paese e della nostra economia. E per noi che siamo impegnati a costruire la resilienza del nostro ecosistema digitale è fondamentale diffondere, in questo settore, sia una corretta cultura della sicurezza sia ogni informazione necessaria a cogliere tutte le
opportunità che mettiamo a disposizione per rendere le nostre imprese sempre più robuste e quindi più competitive nello scenario europeo e internazionale”.
Angelo Cappetti, direttore di Unione Industriali Torino: “Rafforzare la cultura della protezione digitale, in particolare fra le Pmi, è un elemento imprescindibile per accelerare la trasformazione digitale che, insieme a quella ecologica, è una delle grandi sfide del nostro tempo per poter essere competitivi sui mercati internazionali. In un’epoca in cui la vera grande ricchezza sono i dati, la loro protezione rappresenta un fattore decisivo e più ancora che una questione tecnica si tratta di un tema culturale. Le minacce sono sempre più insidiose e “raffinate” e moltissime imprese ne sono colpite, con un’esposizione marcata delle Pmi. La maggior parte delle vittime di questi attacchi, infatti, è costituita da aziende con meno di 500 dipendenti, dato che evidenzia come i bersagli più piccoli e numerosi siano anche i più vulnerabili. Per difendersi da questi rischi occorre, quindi, accrescere la formazione digitale dei dipendenti e far sì che sia sempre più capillarmente diffusa anche fra noi imprenditori e manager. Ma, soprattutto, dobbiamo andare nella direzione di un vero e proprio approccio strategico alla materia che preveda la definizione chiara e puntuale di investimenti, di professionalità specifiche, e una formalizzazione delle responsabilità”.
Delle PMI piemontesi che hanno partecipato alla survey per monitorare lo stato di consapevolezza delle loro organizzazioni aziendali sui rischi cyber, il 44% (14 p.p. rispetto alla media nazionale) è fornitore di multinazionali e imprese sopra i 1.000 dipendenti, il 17% ha Relazioni con la Pubblica Amministrazione e il 10% ha sede o impianti all’estero. Il 79% delle imprese coinvolte ha dichiarato di fare ricorso all’utilizzo di strumenti digitali per supportare la propria attività produttiva e l’8% ha subito violazioni negli ultimi 4 anni. Inoltre, dal Rapporto emerge come le PMI piemontesi siano maggiormente esposte a rischi legati alle terze parti (ovvero gli attacchi informatici che prendono di mira la catena di fornitura dell’impresa per compromettere la sicurezza di un sistema o di un’organizzazione) rispetto alla media nazionale.
Cyber Index PMI Piemonte deriva da una valutazione su tre diverse dimensioni: l’approccio strategico, la capacità di comprendere il fenomeno e le minacce (identificazione), l’introduzione di leve per mitigare il rischio (attuazione). Il Rapporto evidenzia come le PMI piemontesi dimostrino un buon livello di consapevolezza e preparazione con un punteggio medio di 53 su 100, in linea con la media del Nord Italia (54 su 100) e superiore alla media nazionale (51 su 100). Un dato coerente con la valutazione delle tre diverse dimensioni: in termini di approccio strategico, ovvero la definizione di investimenti e la formalizzazione di responsabilità da parte della popolazione aziendale, le PMI piemontesi ottengono un punteggio medio di 56 su 100; rispetto alla capacità di comprendere il dominio aziendale e la filiera, monitorando le risorse e gli asset aziendali, ovvero l’identificazione, il punteggio medio è di 44 su 100, in linea con la media nazionale; per quanto riguarda le leve di attuazione, ovvero la selezione del corretto mix di competenze e modelli organizzativi e di implementazione di iniziative concrete in termini di persone, processi e tecnologie, le PMI piemontesi ottengono un punteggio medio molto vicino alla sufficienza, ovvero 59 su 100.
I rispondenti, rappresentativi dell’intera popolazione di PMI piemontesi, possono essere raggruppati in 4 livelli di maturità:
il 19% (vs. 14% nazionale) è considerato maturo: ha un approccio strategico alla materia, è pienamente consapevole dei rischi ed è in grado di mettere in campo le corrette leve di attuazione con iniziative che riguardano persone, processi e tecnologie;
il 28% (vs. 31% nazionale) può essere definito come consapevole: è in grado di comprendere le implicazioni dei rischi cyber, ma con una capacità operativa spesso ridotta per poter mettere in campo le corrette azioni; il 35% (vs. 35% nazionale) è informato: non pienamente consapevole del rischio cyber e degli strumenti da mettere in atto, si approccia al rischio cyber in modo “artigianale”; il 18% (vs. 20% nazionale) può essere definito principiante: poco consapevole dei rischi cyber e con una quasi nulla implementazione delle misure di protezione.
-foto ufficio stampa Generali Italia –
(ITALPRESS).
Piemonte, il 79% delle Pmi adotta strumenti digitali
Commercio e artigianato, Toti “Nuovo patto per l’occupazione”
GENOVA (ITALPRESS) – Aprire un dialogo costante tra Regione, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali per arrivare ad un nuovo Patto per il lavoro nei settori del commercio e dell’artigianato. E’ l’obiettivo condiviso durante il dibattito pubblico, organizzato da Regione Liguria e Camera di Commercio di Genova a Palazzo della Borsa di Genova, con gli interventi del presidente della Regione Giovanni Toti, degli assessori regionali allo Sviluppo economico Alessio Piana, al Lavoro e Politiche attive dell’occupazione Augusto Sartori e alla Formazione Marco Scajola, del presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio insieme al segretario generale Maurizio Caviglia e dei rappresentanti delle associazioni sindacali e di categoria.
“Dal Patto per il lavoro nel turismo, il primo firmato in Italia e di cui siamo stati i precursori a livello nazionale, abbiamo fatto scuola per proporre alle categorie del commercio e dell’artigianato un patto più sofisticato – dichiara il presidente Toti – che prevede garanzia al credito, risorse a fondo perduto e sostegno alle assunzioni per sostenere il settore delle piccole botteghe, dei piccoli proprietari che certamente hanno pagato un prezzo molto alto, prima adi tutto al covid e al commercio on line. Credo sia opportuno aiutarli, non solo perchè sono motore di crescita e sviluppo ma anche perchè sono un pezzo di quella rigenerazione urbana e di quel presidio del territorio di cui c’è bisogno. Cerchiamo insomma di dare un sostegno. Non si ferma certamente l’acqua con una piccola diga, tanto più che il commercio è uno dei settori in grande trasformazione dell’età moderna ma cerchiamo di affinare gli strumenti per far emergere chi riesce a stare sul mercato e ha la capacità di farlo”.
“Dopo le misure già introdotte dalla Regione nella programmazione dei Fondi Strutturali – Cassa commercio e Garanzia artigianato – il nuovo pacchetto che oggi la Regione Liguria ipotizza vuole finanziare gli interventi delle imprese commerciali e artigianali in formazione e occupazione – afferma Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova -. Oltre alla rinnovata forte attenzione per l’entroterra, questa proposta valorizza le forme di associazionismo d’impresa. Tutto questo grazie al dialogo costante e fruttuoso fra la Regione Liguria ed il sistema economico che noi tutti rappresentiamo: Camere di Commercio, Associazioni di Categoria e Sindacati”.
“L’occasione odierna è importante perchè ci consente di presentare, in sinergia ad altri due assessorati, misure strategiche per l’artigianato e il commercio, settori che insieme rappresentano la maggioranza delle imprese liguri – ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana – In particolare, per quanto riguarda il dipartimento dello Sviluppo economico, abbiamo riaperto il 1º marzo scorso gli strumenti finanziari per l’accesso al credito agevolato, Garanzia Artigianato Liguria e Cassa Commercio Liguria. Strumenti che nelle precedenti edizioni hanno coinvolto circa 1800 imprese e che consentiranno, fino fine 2026, alle attività economiche liguri di richiedere finanziamenti a tassi agevolati e garantiti da Regione Liguria. In più, alcune tipologie di imprese (femminili, under35, neo-costituite, storiche, di qualità o dell’entroterra) potranno accedere a un fondo perduto a copertura del 50% dell’investimento, con contributi concedibili che potranno arrivare in alcuni casi fino ai 30 mila euro”.
“Segnali importanti di attenzione, che si affiancheranno ai patti d’area e alle intese del commercio, che grazie alla nuova legge regionale (prossima all’approvazione) saranno ancora più efficaci, con cui intendiamo salvaguardare e accompagnare la crescita delle nostre imprese. La definizione di un prossimo ‘Patto del Lavorò nei settori dell’artigianato e del commercio, a cui si sta lavorando – aggiunge l’assessore Alessio Piana – certamente è un ulteriore passo per soddisfare le esigenze espresse dalle associazioni di categoria e dalle sigle sindacali, assieme a una rispondente offerta formativa. Ringrazio quindi gli assessori Sartori e Scajola per aver dimostrato da subito interesse e disponibilità a lavorare congiuntamente a questo ampio obiettivo”.
Il nuovo Patto avrà l’obiettivo di sostenere le micro imprese nel commercio e nell’artigianato, che, con maggiori difficoltà a causa delle piccole e piccolissime dimensioni, hanno subito maggiormente le conseguenze negative dalla pandemia e dall’espansione delle compravendite sui portali on line: nel periodo 2019-2023, si è registrata una flessione del numero di imprese del Commercio registrate e delle nuove iscrizioni mentre i dati sulla durata dei contratti di lavoro a tempo determinato nel Commercio in Liguria hanno evidenziato che la maggior parte dei contratti a tempo determinato (73,4%) ha una durata fino a 6 mesi. “Sulla scorta del Patto del Lavoro nel Turismo, che ha rappresentato e rappresenta tuttora un efficace strumento per garantire un’occupazione stabile e di qualità in un comparto caratterizzato dalla stagionalità, su istanza del Sistema Camerale ligure abbiamo avviato le interlocuzioni con le associazioni datoriali e i sindacati per la definizione di un Patto del Lavoro a sostegno dei settori del Commercio e dell’Artigianato ligure. Lo strumento individuato è quello del bonus all’assunzione in favore delle imprese: la finalità – spiega l’assessore regionale al Lavoro e Politiche Attive dell’Occupazione Augusto Sartori – è la valorizzazione delle attività che si rivolgono direttamente al cliente al fine incentivare le assunzioni e una maggiore durata dei contratti, così da mantenere vivace il tessuto economico delle nostre città e dei nostri borghi, valorizzando anche l’associazionismo di impresa”.
“Attraverso il Fondo sociale europeo stiamo investendo risorse senza precedenti a favore dei cittadini, ma anche delle imprese – ha sottolineato l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola -. Abbiamo già programmato circa 150 milioni, sui 435 disponibili nella programmazione 2021-2027, coinvolgendo 25mila persone nei nostri progetti. Di questi moltissimi sono direttamente collegati con il mondo del commercio e dell’artigianato, oggi protagonista. Formazione continua per lavoratori e aziende in crisi, formazione per apprendisti, bando ‘Formare per occuparè, ‘Match Point’, ‘Piano dell’economia, del mare e del turismò sono solo alcune delle tante opportunità rivolte alle aziende che si vanno a sommare ai nostri corsi Its e all’attenzione particolare all’entroterra e alle aree interne. L’obiettivo generale che stiamo perseguendo è quello di fornire alle persone gli strumenti per inserirsi o per migliorare la propria condizione nel mercato del lavoro. Continueremo a seguire questa strada e anzi implementeremo l’aiuto alle imprese del commercio e dell’artigianato con gli interventi di cui discutiamo oggi lavorando insieme alle associazioni di categoria”.
foto: ufficio stampa regione Liguria
(ITALPRESS).
Toti a cena con 630 sostenitori “Non torneremo alla Liguria del passato”
GENOVA (ITALPRESS) – “Il 2025 è molto lontano, ma certamente quello che dirò a tutti è che non siamo disponibili a fare un passo indietro e a tornare alla Liguria del pessimismo, dell’appiattimento, dell’invidia e dell’odio sociale. A noi piace la Liguria della produzione, dell’occupazione, del lavoro, non la Liguria di chi ha dimostrato di non essere capace di gestirla e di portarla verso un percorso di sviluppo. Ci sarà certamente la volontà di andare avanti”. Lo ha detto il presidente ligure Giovanni Toti arrivando alla cena di finanziamento del suo comitato elettorale a Villa Lo Zerbino, location esclusiva a Genova. Oltre 630 i partecipanti in lista che hanno pagato 450 euro per partecipare all’evento: tra loro molti imprenditori del porto e dello shipping, manager della sanità pubblica e privata, professionisti, esponenti del mondo della cultura. Tra i politici, oltre a parlamentari liguri di centrodestra, sindaci e assessori, presenti i segretari regionali di Forza Italia e Fratelli d’Italia, Carlo Bagnasco e Matteo Rosso, e l’assessore regionale Alessio Piana in rappresentanza di Edoardo Rixi (Lega) richiamato da impegni istituzionali. “Un appuntamento consolidato che si rinnova con un vigore che neanche noi ci aspettavamo: un numero straordinario di partecipanti, più di quanti avremmo potuto accoglierne, quindi abbiamo dovuto dire anche qualche no – ha detto Toti -. Questo appuntamento – ha ricordato il governatore – c’è ogni anno, finanzia un comitato che ha supportato non solo le campagne elettorali del governatore e del centrodestra in generale ma anche di molti sindaci civici di questo territorio, oltre alle iniziative che periodicamente facciamo in termini di progetti e incontri. E’ il finanziamento alla nostra parte politica che è fatta da una potente gamba civica e dai nostri amici alleati che saranno con noi”. “Questa che abbiamo imboccato è la strada su cui dobbiamo continuare – ha aggiunto Toti riassumendo il discorso rivolto ai partecipanti -. Il nostro non è l’ottimismo della volontà, ma della ragione. I numeri ci dicono che la Liguria cresce più delle altre regioni, che il nostro modello di sviluppo funziona, che questa è una regione di crescita ma anche di equità. Questa è la Liguria della classe dirigente che sa mettere a frutto i soldi che arrivano, non per nulla è la prima regione per investimenti pubblici in questo periodo. Questa è la strada che abbiamo intenzione di continuare a percorrere e, se lo facciamo, lo facciamo anche grazie al loro sostegno e fattivo contributo”. (ITALPRESS).
Foto: xa8
Premio Odone, Toti “Ricordo dovuto per suo impegno sviluppo territorio”
GENOVA (ITALPRESS) – “Un ricordo dovuto, non solo in ragione dell’impegno e dell’amore che Paolo Odone ha dedicato a questa città nei vari ruoli che ricoperto, da presidente di Confcommercio a presidente della Camera di Commercio, fino a quello di presidente dell’aeroporto Colombo, ma un momento per ricordare ciò per cui ha lavorato durante la sua vita: Odone era un uomo che si è sempre impegnato per la crescita e la grandezza di Genova, per modernizzare la nostra città e per far crescere insieme le tante categorie che compongono il mosaico sociale ed economico del nostro territorio. Credo quindi che ricordarlo sia un atto giusto e doveroso: significa ricordare colui che è stato un caro amico per molti di noi, ma anche rammentare a noi stessi gli obiettivi che non possiamo mancare di raggiungere, anche in sua memoria”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenuto questa mattina al convegno “Odone: visione, cultura, genialità” svoltosi al Palazzo della Borsa di Genova per ricordare la figura di Paolo Odone a un anno dalla scomparsa. Al presidente Toti la prima edizione del neonato ‘Premio Odonè, istituito per riconoscere figure che si siano distinte in iniziative culturali, politiche o imprenditoriali e per lo sviluppo del territorio.
foto: ufficio stampa regione Liguria
(ITALPRESS).
Piemonte, dalla Regione nuove misure di sostegno per le aziende agroalimentari
TORINO (ITALPRESS) – «Dalla Regione nuove misure concrete per le filiere agroalimentari dei settori zootecnico, ortofrutticolo e vitivinicolo, in difficoltà a causa degli effetti del cambiamento climatico e dell’andamento dei mercati internazionali. Dopo la richiesta di riconoscimento di calamità naturale per la siccità del 2023, avanzata nell’ambito del confronto con i principali rappresentanti del mondo vitivinicolo, come Vignaioli Piemontesi, Piemonte Land of wine, Associazione dei Comuni del Moscato e alcune cantine sociali, ci siamo attivati anche per rispondere alle istanze dei viticoltori del Brachetto e dei produttori dell’ortofrutta, come quelli della Mela rossa Cuneo Igp, e della carne di razza piemontese: così ci siamo rivolti al presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per richiedere, a favore dei comparti colpiti dalla siccità, la proroga al 31 luglio dello stato di emergenza idrica, dichiarato con le delibere del Consiglio dei ministri del 4 luglio e del 28 dicembre 2022». Lo comunicano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, commentando le nuove misure di sostegno alle aziende agroalimentari.
La Regione ha inoltre richiesto la deroga al riconoscimento stesso della calamità naturale: le aziende agricole colpite possono effettuare la ricognizione dei danni subiti anche al fine di ottenere la moratoria dei mutui. «Dai numerosi incontri con le organizzazioni agricole, i consorzi di tutela e le associazioni di produttori – hanno aggiunto il presidente Cirio e l’assessore Protopapa – è emerso che le filiere hanno registrato negli ultimi anni una grave crisi di mercato dovuta al cambiamento climatico e, in particolare, alla siccità, oltre che all’andamento dei mercati internazionali. E adesso la loro sopravvivenza è a rischio. E’ quindi fondamentale l’intervento del Governo: queste produzioni di qualità certificata sono strategiche per l’economia del Piemonte e del Paese».
Come già comunicato, si conferma che le aziende agricole hanno tempo fino al 18 aprile per trasmettere ai Comuni di riferimento i dati relativi all’entità dei danni da siccità subiti nel 2023. I Comuni, a loro volta, qualora i danni segnalati siano superiori al 30% della produzione lorda vendibile aziendale, trasmetteranno le informazioni alla Regione entro la fine del mese.
– Foto: ufficio stampa Regione Calabria –
(ITALPRESS).
Sequestrati 3 kg di droga, due arresti a Savona
SAVONA (ITALPRESS) – I Finanzieri del Comando Provinciale di Savona hanno arrestato per detenzione illecita di sostanze
stupefacenti il titolare di un negozio di ortofrutta e la sua convivente, trovati in possesso di circa 3 kg di hashish,
oltre ad un quantitativo di cocaina, pari approssimativamente a 6 dosi. I militari, dopo aver notato movimenti sospetti nelle adiacenze dell’attività commerciale in una via del centro della città, hanno avviato una specifica attività di osservazione, acquisendo chiari indizi in merito alla possibilità che il locale fosse utilizzato quale luogo di custodia del narcotico.
La perquisizione del negozio, effettuata con l’ausilio di una unità cinofila, ha portato al rinvenimento di 5 panetti di hashish, del peso complessivo di circa 500 grammi, e di circa 6 grammi di cocaina occultata all’interno di una cassaforte e avvolta in un sacchetto di caffè, nel vano tentativo di eludere il fiuto dei cani antidroga. La successiva perquisizione condotta presso l’abitazione dei due soggetti ha permesso di rinvenire ulteriori 4 panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un peso complessivo di circa 2,5 kg. Nel corso delle attività è stata, inoltre, rinvenuta una bilancia di precisione utilizzata per la suddivisione delle singole dosi. In casa degli arrestati, oltre allo stupefacente, è stata rinvenuta e sequestrata, benchè abilmente occultata, una considerevole somma di denaro contante pari a circa 7.000 euro, verosimilmente, provento dell’attività illecita.
– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).
Turismo, Toti “Genova come Miami, riferimento per l’economia del mare”
GENOVA (ITALPRESS) – “Genova, La Spezia e Savona, i tre poli crocieristici della Liguria, confermano la loro leadership in Italia e rappresentano insieme il principale hub dell’economia del mare a livello europeo, nonchè uno tra i più dinamici punti di riferimento nel mondo. Un settore in ottima salute, riconosciuto anche Oltreoceano dopo il successo di Clia cruise week e Clia innovation expo, che con quasi 200 aziende coinvolte ha anticipato i temi del Seatrade in Florida. Le previsioni per il 2024 confermano la leadership ligure del 2023, quando aveva superato gli oltre 3 milioni di passeggeri movimentati. Stando ai primi dati, abbiamo addirittura raggiunto qualche punto in percentuale in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”. Questo il commento del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti all’articolo apparso oggi sul quotidiano La Repubblica “Crociere, Genova-Miami, la stagione decolla. Liguria prima regione”.
“La Liguria è attrattiva, lo è anche per il turismo crocieristico – prosegue Toti – e fa da home port alle principali compagnie del mondo. Una scelta che genera benessere e sviluppo per tutto il tessuto economico. Altrettanto positivi i dati nazionali, con ricadute in Liguria, che parlano di 1,6 miliardi di investimenti sulla crocieristica entro il 2026, di cui un’importante fetta relativa a infrastrutture a servizio delle crociere, come dimostrano i casi di Genova e La Spezia”.
Foto: Agenzia Fotogramma
In Piemonte 181 nuovi medici di famiglia
TORINO (ITALPRESS) – La Regione Piemonte ha reclutato 181 nuovi medici di famiglia destinati ad altrettante zone che risultavano scoperte. L’assegnazione è avvenuta al termine di un avviso che ha visto la partecipazione di circa 200 aspiranti medici di medicina generale, la grande maggioranza dei quali ha accettato l’assegnazione.
“Da mesi la Regione Piemonte è al lavoro per garantire la presenza dei medici di famiglia nelle zone che sono rimaste scoperte a causa della carenza di professionisti – dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – molti medici in questi anni sono andati in pensione e non sempre si riesce a garantire il turn over a causa della mancanza di professionisti in arrivo dalle scuole di medicina. In questo difficile contesto, che riguarda tutte le regioni italiane, garantire l’assistenza sanitaria territoriale è per noi una priorità e infatti già la prossima settimana è previsto un nuovo avviso per ulteriori assegnazioni aperto a medici già nella graduatoria regionale, ai trasferimenti da fuori regione e a eventuali nuovi idonei che abbiano acquisito i titoli”.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).









