Saranno disponibili da domani, sul nuovo portale regionale dedicato, i primi bandi di finanziamento per le attività culturali 2019 realizzate da enti, associazioni ed enti locali del Piemonte: in particolare, si tratta di quelli relativi ad attività espositive, rievocazioni e carnevali storici e divulgazione culturale. In merito alle istituzioni culturali Piemontesi, inoltre, la Giunta regionale ha approvato oggi il sostegno regionale agli enti culturali, sia partecipati sia in convenzione, per l’anno in corso, per un totale di oltre 22,3 milioni di euro. Un risultato importante che, come sottolinea l’assessora regionale alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi, dà seguito alla ferma volontà della Giunta di concludere il mandato garantendo, per il settore culturale, la sicurezza dei fondi e la possibilità di lavorare con serenità e con risorse certe per il 2019.
Un lavoro che, inoltre, ha permesso di anticipare l’uscita dei bandi rispetto agli anni precedenti, dando la possibilità agli operatori culturali del territorio di programmare con maggiore anticipo le proprie attività. Grazie al nuovo testo unico, inoltre, a partire dal 2020 la programmazione sarà pluriennale, permettendo un altro passo in avanti sul fronte della programmazione e sostenibilità economica per il sistema culturale piemontese.
Il calendario dei bandi in uscita nelle prossime settimane prevede il 24 maggio cinema, danza, musica e teatro (rassegne e festival), promozione del libro e della lettura, valorizzazione dei beni librari e il 31 maggio artisti di strada e circo contemporaneo, archivi, teatro professionale, patrimonio linguistico, musica popolare tradizionale, perfezionamento musicale e nello spettacolo, educazione delle persone adulte, corsi pre accademici di perfezionamento musicale.
PIEMONTE, AL VIA BANDI FINANZIAMENTO CULTURA
VAL D’AOSTA, 8 BORSE PER MEDICI SPECIALIZZANDI
La Giunta regionale della Val d’Aosta ha determinato, per l’anno accademico 2018/2019 il fabbisogno di medici specialisti nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale con l’attivazione di otto contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali nelle scuole di specializzazione di area sanitaria dell’Universita’ degli Studi di Torino.
È stato, inoltre, approvato il finanziamento di otto contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali nelle seguenti specializzazioni: un contratto aggiuntivo regionale nella scuola di specializzazione in anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore della durata di cinque anni; un contratto aggiuntivo regionale nella scuola di specializzazione in ginecologia e ostetricia della durata di cinque anni; un contratto aggiuntivo regionale nella scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare della durata di quattro anni; un contratto aggiuntivo regionale nella scuola di specializzazione in medicina d’emergenza-urgenza della durata di cinque anni; un contratto aggiuntivo regionale nella scuola di specializzazione in oftalmologia della durata di quattro anni; un contratto aggiuntivo regionale nella scuola di specializzazione in ortopedia e traumatologia della durata di cinque anni; un contratto aggiuntivo regionale nella scuola di specializzazione in pediatria della durata di cinque anni; un contratto aggiuntivo regionale nella scuola di specializzazione in psichiatria della durata di quattro anni.
Ai fini dell’assegnazione dei contratti aggiuntivi regionali è richiesto il possesso, oltre che della laurea in medicina e chirurgia e dell’abilitazione alla professione medica, anche dei seguenti ulteriori requisiti specifici stabiliti dall’art. 2 della legge regionale 11/2017: iscrizione all’Ordine dei medici-chirurghi e degli odontoiatri della Regione autonoma Valle d’Aosta alla data di inizio delle attività didattiche delle scuole di specializzazione; residenza in Valle d’Aosta da almeno tre anni, alla data di presentazione della domanda di partecipazione al concorso di ammissione alla scuola di specializzazione.
LIGURIA, DOPO 18 ANNI NUOVO PIANO ATTIVITA’ DI CAVA
Presentato dall’assessore regionale all’Urbanistica, Marco Scajola, il nuovo piano territoriale regionale delle attività di cava. All’incontro, nella sede di Regione Liguria, erano presenti le Associazioni di categoria, i Comuni liguri e Confindustria.
Dopo 18 anni dall’approvazione del precedente piano Regione Liguria si dota di un nuovo strumento.
Il nuovo piano assicura l‘ordinato e razionale approvvigionamento dei materiali da costruzione necessari al fabbisogno regionale per le opere edili, infrastrutture, ripascimenti costieri e difese spondali e mette insieme l’ interesse economico e strategico dello sfruttamento dei giacimenti con la pianificazione del paesaggio, la tutela del suolo e delle biodiversità.
Negli ultimi anni l’attività estrattiva ha subito la crisi del settore edilizio e il nuovo piano affronta anche il tema dell’economia circolare cercando una sinergia tra settore estrattivo e recupero di inerti per preservare la riserva dei giacimenti quale risorsa non rinnovabile.
Il piano non prevede nessun nuovo polo estrattivo, riduce del 30 per cento il numero di cave e del 50 per cento il numero dei depositi degli scarti da estrazione dell’ardesia, però consente di recuperare i materiali necessari nelle attività che già operano nel settore, nelle quali si prevedono ampliamenti per il 14 per cento dei casi.
Si passa infatti dalle attuali 75 cave previste dal piano del 2000 a 53, di cui 8 con ampliamento, 17 con modifiche per renderle più compatibili con il territorio, 28 confermate, per un totale di 22 cave eliminate.
Inoltre il Piano contempla una disciplina paesaggistica e una normativa progettuale che prevede una particolare modalità di coltivazione dei giacimenti per consentire la migliore ricomposizione ambientale e paesaggistica al termine dello sfruttamento.
In alcuni casi le modifiche previste sono orientate proprio a riprendere la coltivazione in modo da consentire una migliore riassetto finale del sito.
Viene stabilito infatti l’obbligo per le cave che hanno esaurito l’attività estrattive di ricomporre il paesaggio e l’ambiente demandando ai Comuni la definizione delle destinazioni urbanistiche di tali aree, nell’ottica di una valorizzazione dei siti a fini turistico-ricreativi.
“Sono lieto-afferma Scajola – di presentare questo nuovo Piano molto atteso, un risultato fondamentale che riordina anche il mondo produttivo garantendo nuove prospettive per questo settore importante”. Il piano passerà ora all’esame delle commissioni consiliari dove verranno audite anche le associazioni di categoria, per poi approdare in consiglio regionale, per l’approvazione definitiva entro fine anno”.
PIEMONTE, VOLATA FINALE PER CAMPAGNA ELETTORALE
Comincia in Piemonte l’ultima settimana elettorale. Domenica oltre che per le europee si voterà anche per le regionali, oltre che in 19 comuni sopra i 15 mila abitanti e in altri 807 comuni con meno di 15 mila abitanti. La sfida più attesa è quella per il rinnovo del consiglio regionale, i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 e andranno 3,5 milioni di piemontesi. In corsa per la poltrona di governatore sono in quattro: il presidente uscente e due volte sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che guida una coalizione di centrosinistra; Giorgio Bertola, per il Movimento 5 Stelle; Alberto Cirio, candidato del centrodestra; Valter Boero, per il Popolo della Famiglia.
Fino a un mese non sembrava esserci quasi competizione, con Cirio dato in largo vantaggio da tutti i sondaggi, davanti a Chiamparino e Bertola. Nelle ultime settimane però si è registrata una ripresa per il presidente uscente, anche grazie al possibile aiuto degli elettori grillini, che potrebbero indicarlo a governatore, sfruttando la possibilità del voto disgiunto tra liste provinciali e candidato presidente. Un arrivo in volata secondo alcuni, tanto che proprio questa settimana a sostegno di Cirio potrebbe arrivare in extremis anche Silvio Berlusconi. “Quando si gioca a bocce, i punti, si contano alla fine” continua a ripetere Chiamparino, che nel capoluogo ha un forte appoggio, mentre Cirio è in vantaggio lontano da Torino. Bertola è l’outsider, e proprio come Chiara Appendino nel 2016, potrebbe essere la vera sorpresa, ma alle comunali si votava su due turni. Per la presidenza della regione invece si decide tutto domenica, anche se lo spoglio dei voti comincerà lunedì 27 dalle 14 in poi, concluso lo scrutinio per le europee. La legge elettorale piemontese prevede l’elezione di 40 consiglieri regionali tramite i voti raccolti dalle varie liste provinciali, cui si aggiungono il presidente e i dieci nominativi del cosiddetto “listino”, per un totale di 51 seggi.
Questa mattina i quattro candidati si sono ritrovati nel primo di una serie di confronti che scandiranno questi ultimi 5 giorni di campagna elettorale. Già questa sera è previsto un bis presso l’associazione Libera di Don Ciotti, e domani sarà la volta di un forum organizzato da “La Stampa”. Padrona di casa stamane è stata Rete Imprese Italia, che in Piemonte raggruppa 321.758 imprese per un 1.304.274 addetti, esclusa l’agricoltura. Un mondo che dal 2014 ha registrato un calo di 11.401 imprese del commercio, di 5.412 tra ricettività e ristorazione, mentre le imprese artigiane sono calate di 6.089 unità. Confcommercio, Cna, Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani, chiedono maggior accesso al credito, sostegno all’innovazione, accesso ai fondi europei, politiche ambientali più vicine ai loro interessi, più attenzione su costruzioni e turismo.
Bertola ha promesso che si impegnerà perché il Piemonte sappia gestire meglio e raccogliere più fondi nella prossima programmazione Ue 2021-2027 a sostegno anche delle piccole imprese, e sul fronte ambientale, ha promesso politiche che superino quelle emergenziali oggi in atto, come i blocchi alla circolazione, grazie a una maggiore pianificazione. Boero ha invece preventivato di erogare più risorse per le imprese artigiane che assumono le mamme, ipotizzando chiusure domenicali delle attività commerciali, per favorire i commercianti di prossimità. Anche Chiamparino ha parlato dei fondi Ue: “Dobbiamo migliorare la capacità di utilizzarli, l’obiettivo è quello di raggiungere i livelli della Baviera (pari al 110%, ndr) grazie a una progettazione concertata”. “Anche sull’ambiente dobbiamo fare di più – ha proseguito – puntando sullo sviluppo della ferrovia, dalla Tav alle linee di metropolitana urbana passando per la rete regionale. Al contempo dobbiamo creare una massa critica di risorse con le altre tre regioni del bacino Padano (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, ndr) per favorire l’acquisto di veicoli a basso impatto, non guardando all’ottimo, ma alla tecnologia migliore. Infine dobbiamo lavorare sulla riqualificazione urbana”.
Cirio sul tema dei trasporti, conferma la sua posizione Sì Tav, annunciando a Italpress un’iniziativa inedita: “Nei prossimi giorni presenterò le 200 dichiarazioni di tutti i candidati delle liste collegate al mio nome, che si dicono a favore della Torino-Lione. Sono l’unico a poterlo fare. La Tav è un’opera che farà il Governo, non la regione, e avere la Lega Nord con me, è la prima garanzia perché la Tav diventi realtà: non ho timori sulla loro lealtà al programma”. Se eletto Cirio prevede inoltre un forte lavoro di lobby a Bruxelles, e ha annunciato per settembre la volontà di organizzare un incontro tra la regione e i direttori degli enti comunitari per presentare i programmi della regione in vista dell’erogazione dei fondi Ue dal 2021 in poi.
NASCE IL NUOVO NOTIZIARIO NORD OVEST DELL’ITALPRESS
Liguria, Piemonte e Val D’Aosta: tre regioni unite in un solo notiziario multimediale quotidiano che abbraccia tutte le realtà del Nord Ovest. Nasce oggi il nuovo notiziario dell’agenzia Italpress dedicato a quest’area del Paese.
L’agenda politica, i dati macroeconomici, le notizie del mondo delle imprese e dal sindacato, la pubblica amministrazione. Ma anche le news dai palazzi delle Regioni e dai Consigli regionali, le interviste ai protagonisti della vita delle amministrazioni pubbliche, centrali e locali, gli approfondimenti sui principali avvenimenti dell’agenda quotidiana, sette giorni su sette, 17 ore al giorno. E poi l’Economia: qual è lo stato di salute del ‘sistema’ Nord Ovest? Qual è l’andamento dell’occupazione? Quali sono le opportunità che vengono dall’Europa e dai fondi comunitari? E ancora studi, ricerche, statistiche, indicatori economici da una pluralità di fonti, sempre aggiornati, 365 giorni all’anno. Focus e speciali sulle aziende, sulle associazioni di categoria, il sindacato, sulle principali vertenze locali, le opportunità economiche e finanziarie per i territori. Con uno sguardo privilegiato al mondo del credito e a quello dei trasporti e delle infrastrutture.
“Ogni nuova voce che va ad aggiungersi a quelle già esistenti, arricchendo il dibattito e l’approfondimento va accolta con i migliori auguri e con un sincero in bocca al lupo”, dice il governatore della Liguria, Giovanni Toti. “Diamo quindi il benvenuto a questa nuova iniziativa editoriale che ci risulta particolarmente cara perché si occuperà del nord ovest, una delle aree strategiche del nostro paese, di cui a volte si parla troppo poco”.
“Il notiziario di Italpress dedicato al Nordovest è un’ottima notizia, che conferma l’importanza di questo territorio – dice il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. “Nei prossimi anni ci aspettano crocevia decisivi, come già successo nella lunga storia di questa regione. Oggi affrontiamo una nuova sfida: far tornare centrale e dinamico un Piemonte alle prese con una situazione demografica difficile e una economia che per rilanciarsi ha bisogno di rafforzare le infrastrutture, la formazione di alto livello e di accrescere la sua attrattività”.
“Torino è una città che da sempre rappresenta un avamposto tecnologico e di integrazione, e ciò è avvenuto anche nei periodi più complessi della sua storia. Il presente è quello di una città ancora in transizione, ecco perché l’innovazione sociale è oggi al centro di molti progetti che l’amministrazione che rappresento sta portando avanti. Proprio nel solco di quest’impegno alla coesione, accogliamo con piacere l’arrivo del nuovo notiziario Nord Ovest dell’agenzia di stampa Italpress”, commenta il sindaco di Torino, Chiara Appendino.
I Saluti di Chiara Appendino
I Saluti di Giovanni Toti
La pluralità della libera informazione è un bene essenziale della nostra democrazia, forse il più prezioso. Per questo ogni nuova voce che va ad aggiungersi a quelle già esistenti, arricchendo il dibattito e l’approfondimento va accolta con i migliori auguri e con un sincero in bocca al lupo. Senza giornali, televisioni, agenzie di stampa, riviste e senza il lavoro quotidiano dei tanti giornalisti che con le loro domande e i loro approfondimenti contribuiscono a portare alla luce la verità dei fatti, la nostra democrazia, non solo non sarebbe la stessa ma non potrebbe esistere: diamo quindi il benvenuto a questa nuova testata che ci risulta particolarmente cara perché si occuperà del nord-ovest, una delle aree strategiche del nostro paese, di cui a volte si parla troppo poco. Spero che questa sia l’occasione per porre il nord ovest ancora di più al centro del dibattito politico, economico e culturale, anche perché il porto di Genova è prima di tutto lo scalo di questa macro area del Paese, e, come la Liguria tutta, ha bisogno più che mai di essere raccontato.
Giovanni Toti, presidente Regione Liguria









