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Regione Piemonte acquista aree su cui sorgerà l’ospedale di Cambiano

TORINO (ITALPRESS) – Prosegue la procedura di realizzazione del nuovo ospedale dell’Asl Torino 5 a Cambiano. La Regione Piemonte ha deciso di far valere, nei termini previsti dal bando dell’Agenzia del Demanio, il diritto di opzione relativo all’acquisto del terreno su cui sorgerà l’ospedale. L’area, che verrà acquistata dalla Regione Piemonte e poi trasferita all’Asl To5, è di 110.500 metri quadrati ed è la parte più consistente dei terreni su cui verrà realizzato l’ospedale unico. L’acquisto dei terreni da parte del pubblico è un passaggio essenziale nell’iter di realizzazione dell’opera e consentirà, con il via ai lavori, procedure più snelle. Nel frattempo, prosegue l’iter della gara per la progettazione, lanciata a dicembre 2023. La Commissione costituita per valutare gli 8 gruppi di progettisti che hanno partecipato alla gara di selezione per la realizzazione del progetto di fattibilità tecnica economica, sta procedendo con le valutazioni delle offerte. Entro il 15 aprile giungerà ad una decisione e sarà affidato l’appalto per la progettazione.
“La disponibilità del terreno e l’individuazione del gruppo dei progettisti permetteranno di giungere alla realizzazione del Pfte entro la fine dell’anno – dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – confermando i tempi di realizzazione di un ospedale che il territorio attende da molti anni e che questa amministrazione ha localizzato, finanziato e che ha un iter individuato per la realizzazione. Dopo anni di stop all’edilizia sanitaria, la Regione ha messo in campo un piano di realizzazione di nuovi ospedali senza precedenti che si sta realizzando passo dopo passo, con serietà, determinazione e rispetto dei tempi”. “Quotidianamente aggiungiamo tasselli nella realizzazione di questo ambizioso progetto – aggiunge con soddisfazione il direttore generale dell’Asl To5, Angelo Michele Pescarmona -; ringrazio la Regione per quest’ulteriore atto concreto che ci permette di proseguire spediti su un percorso ormai davvero irreversibile”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Liguria, ok a riforma fiscale. Toti “Aiuto a fasce più deboli”

GENOVA (ITALPRESS) – Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato la riforma fiscale varata dalla giunta Toti che annulla la maggiorazione regionale sull’addizionale Irpef sui redditi fino a 28mila euro, con un risparmio sul prelievo fiscale che va da 50 a 150 euro annui. Il provvedimento è stato approvato con 16 voti a favore (maggioranza), 4 contrari (Linea Condivisa e Lista Sansa) e 6 astenuti (Pd, M5s e Azione). “Quello che abbiamo deciso di fare è adeguarci al primo modulo della riforma rimodulando le aliquote regionali in senso coerente con la fiscalità nazionale – ha detto Toti -. Se non possiamo fare tutto questo non ci esenta dal fare qualcosa – ha spiegato Toti nel suo intervento in aula -. Nel complesso ci aspettiamo un gettito pressochè invariato. Non credo che ridurrà particolarmente nè aumenterà particolarmente la pressione fiscale sulle famiglie, ma anzitutto ridurrà le imposte alle famiglie che maggiormente hanno visto il loro tenore di vita intaccato dall’ondata di inflazione che oggi tende a fermarsi ma che ha fatto danno ai salari più bassi, segnerà uno spartiacque di proporzionalità tra chi la vivrà come beneficio e chi invece è chiamato a dare un contributo un pò maggiore, e poi contribuirà allo sviluppo; le fasce più basse sono più propense al consumo e quindi mi aspetto una spinta sul Pil”. Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha contestato la mancanza di un progetto strutturale e la scarsa progressività del nuovo sistema. Per Pippo Rossetti, astenuto, “vale la pena sfidare la giunta” per capire come evolverà il progetto. “Votiamo convintamente contro questa manovra – ha dichiarato Roberto Centi (Lista Sansa) – che è un mero adeguamento alla politica fiscale nazionale, una politica sbagliata nella sua essenza”. “La pacatezza e la poca convinzione di Toti ci hanno convinto ad astenerci”, ha detto invece Fabio Tosi (M5s). Giudizio negativo dal Pd: “La Regione sceglie per sei mesi di applicare una rimodulazione di alcune aliquote e per non perderci alza le altre – osserva il capogruppo Luca Garibaldi -. Per aiutare i redditi più bassi si potevano rimodulare anche quando c’erano quattro scaglioni. L’invarianza finanziaria è su questo provvedimento, vedremo a novembre”. Nelle more del processo di riordino della fiscalità degli enti territoriali, utilizzando la finestra concessa dal governo fino al 15 aprile per la rimodulazione delle fasce di reddito, Regione Liguria ha adeguato il proprio sistema fiscale a quello adottato dal governo, accorpando le prime due fasce di reddito: per il 2024 l’azzeramento della maggiorazione regionale sull’Irpef, finora previsto in Liguria per i redditi fino a 15mila euro, si estende a tutti i contribuenti con un reddito fino a 28mila euro, a prescindere dalla composizione del nucleo familiare, con un evidente riduzione della pressione fiscale sulle fasce di reddito medio basse. Il beneficio derivante da questa modifica normativa mantiene i suoi effetti in parte anche sui contribuenti della fascia di reddito successiva per effetto della progressività cui è improntato il sistema fiscale. Solo i contribuenti con redditi a partire da 65mila euro (il 4% del totale) avranno un moderato e progressivo aumento del prelievo, non superiore a circa 130 euro annui. “Questa manovra è coerente con le altre azioni che abbiamo messo in campo quest’anno a favore, sostanzialmente, delle stesse fasce di popolazione. Mi riferisco alla gratuità del trasporto ferroviario regionale per tutti gli studenti fino a 19 anni e lo sconto del 50% fino a 26 anni e la gratuità degli asili nido per migliaia di bambini, con evidenti positive ricadute anche sotto il profilo occupazionale. Credo davvero che abbiamo ampiamente recuperato la perdita di potere di acquisto che ha colpito le famiglie a causa dell’inflazione e credo anche che la Liguria sia la regione più avanzata in termini di azioni a sostegno dei redditi più fragili”, ha concluso Toti.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

In Piemonte nasce la Vehicle Valley

TORINO (ITALPRESS) – “Lavorare insieme e comunicare all’esterno la forza di una filiera e di un comparto che non ha eguali in Italia e all’estero sono gli obiettivi per cui oggi nasce la Vehicle Valley Piemonte che, sul modello di quanto è cresciuto in questi anni nella Motor Valley emiliana, punta a sviluppare, consolidare e promuovere il distretto tecnologico automotive e della mobilità. Qui ci sono eccellenze imprenditoriali, conoscenze scientifiche e d’innovazione senza pari e una filiera d’eccellenza in grado di crescere, di attrarre nuove imprese, ma anche di creare un’offerta turistica e legata alla cultura di impresa per la promozione del territorio” ha dichiarato il Presidente del Piemonte Alberto Cirio, a margine dell’inaugurazione della quarta edizione di Vtm, Vehicle & Transportation Innovation Meeting al Lingotto di Torino. L’Associazione Vehicle Valley nasce grazie all’intuizione e all’idea portata avanti da aziende come Italdesign e Pininfarina, a cui aderiscono il sistema imprenditoriale come Unione Industriale Torino, Api, Camera di Commercio di Torino, ANFIA e la Regione Piemonte che insieme danno vita a un’unione strategica, anche alla luce del recente report del Financial Times che attesta il Piemonte quale sesta regione attrattiva per investimenti in Europa. La Vehicle Valley ha lo scopo di creare una rete diffusa di aziende, enti di ricerca e Istituzioni su tutto il territorio piemontese finalizzata a indirizzare, promuovere e valorizzare le attività culturali, di formazione e di ricerca nel settore automotive e della mobilità in genere, attrarre investimenti e diffondere conoscenze e competenze dei soggetti operanti nel settore, favorendo lo sviluppo e la crescita di eccellenze del territorio regionale, anche valorizzando le complementarietà e creando sinergie negli investimenti. L’Associazione si propone, inoltre, di favorire le sinergie e il mutuo rafforzamento con le iniziative finalizzate a valorizzare il virtuoso connubio tra l’offerta turistica e le eccellenze del territorio.
Il rapporto con il mondo dei motori e dell’automotive da sempre è nel Dna di Torino e del Piemonte – prosegue l’Assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano – qui l’automobile è nata e si è sviluppata e ha fatto la storia dei trasporti diventando una vera e propria bandiera, non solo economica ma anche di identità culturale. Fare sistema e impresa con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista della ricerca, dello sviluppo dell’evoluzione del sistema dei trasporti può diventare anche un veicolo promozionale, su cui vogliamo puntare, proprio nell’anno in cui Torino è Capitale della Cultura d’impresa 2024, per valorizzare la qualità e la capacità di impresa del nostro territorio».
L’associazione ha come soci fondatori Italdesign, Pininfarina, Unione Industriali Torino, Api, Camera di commercio di Torino, Anfia e Regione Piemonte. Nelle prossime settimane sarà definito e costituito il direttivo, realizzato il marchio e l’operatività della struttura. L’obiettivo è organizzare un primo evento pubblico in occasione del Salone dell’Auto in programma a settembre a Torino.

foto: ufficio stampa regione Piemonte

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Diga foranea Genova, Webuild e Acquario insieme per l’ecosistema marino

GENOVA (ITALPRESS) – Tutelare l’ecosistema marino nel cantiere subacqueo della Nuova Diga Foranea e promuovere un approccio eco-responsabile nel settore delle infrastrutture: con questo obiettivo il consorzio guidato dal Gruppo Webuild che sta realizzando l’opera ha promosso una collaborazione con l’Acquario di Genova, per la salvaguardia di organismi marini prelevati dai fondali marini dove si sta operando, attraverso il trasferimento nelle sue strutture, in vista della loro successiva ricollocazione nelle stesse acque al largo di Genova al termine dei lavori.
La collaborazione tra Webuild e l’Acquario di Genova, promossa e autorizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, prevede lo spostamento temporaneo di organismi marini censiti nel corso di analisi subacquee effettuate lungo tutto l’asse della nuova diga, in coordinamento con operatori scientifici e biologi marini esperti. “La conservazione dell’ecosistema circostante è un aspetto fondamentale del progetto, strategico per il sistema portuale italiano e realizzato dal consorzio guidato da Webuild, con Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra, per conto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale”, si legge in una nota.
Alcuni esemplari di gorgonie, invertebrati coloniali appartenenti alla specie Leptogorgia sarmentosa, sono già stati prelevati dal fondale dove sorgerà la nuova diga e trasferiti all’Acquario, dove sono seguiti da un team di biologi nelle loro fasi di acclimatamento e monitoraggio. Le gorgonie vivono fino a profondità di 200 metri e sebbene la loro forma possa far pensare ad una pianta, in realtà sono animali marini (invertebrati coloniali) che, come i coralli, sono costituiti da molti piccoli animali, i polipi, che cooperano tra loro come un solo organismo.
Nei fondali dove sorgerà la nuova diga, al momento, procedono in parallelo le attività tecniche, dove sono state già realizzate oltre 2.400 colonne di ghiaia sommerse e sono state posate circa 1,2 milioni di tonnellate di materiale; proseguono anche le operazioni di bonifica bellica subacquea, che si prevede di ultimare entro l’estate.
La Nuova Diga Foranea di Genova è stata progettata per migliorare l’accessibilità del porto di Genova anche alle moderne navi “Ultra Large”, consolidando la crescita e il ruolo nel contesto europeo del sistema portuale della città. L’opera è parte del Corridoio Reno-Alpi della rete di trasporto transeuropea TEN-T in cui rientra anche il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, realizzato anche questo da Webuild.
L’accordo con l’Acquario di Genova riflette l’impegno del Gruppo Webuild nel promuovere pratiche costruttive sostenibili e collaborazioni per la conservazione ambientale in tutto il mondo, dal megaprogetto idroelettrico Snowy 2.0 in Australia, ai grandi interventi per potenziare l’alta velocità e l’alta capacità ferroviaria nel Sud dell’Italia.

– Foto ufficio stampa Webuild –

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Toti “Fondamentale bypass Aurelia per accesso all’Hub portuale Savona”

SAVONA (ITALPRESS) – “Oggi è una giornata importante. Quest’opera, con gallerie e viadotti per circa 4 chilometri, costa quasi 100 milioni di euro ed è sostanzialmente completata, al termine di un percorso molto tormentato a causa del fallimento di un’impresa e alle difficoltà per la ripartenza del cantiere. Questo dimostra quanto ancora ci sia da fare e quanto si sta già facendo per semplificare le procedure di appalto e di subentro in un Paese che oggi sta investendo 4 o 5 volte quello che nel passato si è investito in infrastrutture e in una Liguria dove si sta investendo più della media del Paese. Sono contento che gli operai stiano lavorando. E’ importante stabilire in modo definitivo anche il tracciato dell’ulteriore lotto che dovrà essere appaltato, in modo che questo straordinario bypass possa assorbire il traffico che ancora oggi abbiamo sul tracciato storico dell’Aurelia verso Savona”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che oggi, insieme al viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, al Commissario straordinario di Governo Matteo Castiglioni e all’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, ha effettuato un sopralluogo nel cantiere della variante alla strada statale 1 Aurelia bis per la viabilità di accesso all’Hub portuale di Savona, interconnessione tra i caselli della A10 di Savona e Albisola Superiore e i porti di Savona e Vado, i cui lavori sono stati sbloccati dopo il fallimento dell’originario appaltatore e l’avvio delle procedure commissariali. Presenti anche i sindaci di Savona Marco Russo e Albisol.
“E’ un bypass fondamentale per questa provincia oltre che per la Città Metropolitana e per tutto il ponente, in una Liguria che cresce quasi il 2% all’anno con un carico di traffico merci e turistico importante e in crescita” ha concluso Toti. Presenti anche i sindaci di Savona Marco Russo e Albisola Superiore Maurizio Garbarini e la responsabile della Struttura territoriale Anas Genova Barbara Di Franco. “Quest’opera rappresenta un grande lavoro che Regione Liguria, insieme al Commissario Castiglioni, ha portato avanti in questi anni – aggiunge l’assessore Giampedrone – per recuperare un’infrastruttura fondamentale che purtroppo era stata abbandonata e forse pensata anche con delle carenze che oggi stiamo colmando insieme al viceministro Rixi. Il sopralluogo di questa mattina è la conferma ulteriore dell’importanza del grande lavoro di squadra che stiamo svolgendo, con una visione comune di sviluppo infrastrutturale, fondamentale in una regione che ne ha certamente bisogno. In questo come in altri casi, queste opere sono importanti anche come alternative solide in risposta ad esigenze legate alla Protezione civile”.

foto: ufficio stampa regione Liguria

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I capolavori di Capodimonte alla Reggia Venaria, Sangiuliano “Felice matrimonio”

TORINO (ITALPRESS) – “Un felice matrimonio, nel segno della cultura, tra Capodimonte e Venaria. Abbiamo presentato la mostra “Capodimonte da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol””. Così sui social il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, oggi alla Reggia di Venaria, a Torino, per la presentazione dell’evento.
La Reggia di Venaria, complesso monumentale alle porte di Torino patrimonio Unesco, ospita dal 29 marzo al 15 settembre 2024 alle Sale delle Arti “Capodimonte da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol”, una grande mostra con oltre sessanta capolavori provenienti dalle collezioni artistiche di Capodimonte che annoverano grandi maestri da Masaccio a Parmigianino, da Tiziano a Caravaggio, per citarne alcuni.
Un percorso espositivo imperdibile alla scoperta di una collezione straordinaria, ma anche di una storia affascinante: quella di una Reggia divenuta un grande Museo che, nel corso dei secoli, ha preservato alcune tra le più raffinate raccolte d’arte di tutta Europa. La mostra è resa possibile grazie all’intervento del Ministero della Cultura e realizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte e i Musei Reali di Torino in virtù di un rapporto eccezionale ed esclusivo tra prestigiosi enti culturali di valenza internazionale.
A ricordare gli stretti rapporti tra i Savoia e i Borbone, apre il percorso espositivo una sala dal titolo Artisti ‘napoletanì per la corte sabauda con importanti prestiti dalle collezioni dei Musei Reali di Torino.
Opere scelte di Francesco Solimena (Canale di Serino 1657 – Barra di Napoli 1768), Sebastiano Conca (Gaeta 1680 – Napoli 1764), Corrado Giaquinto (Molfetta 1703 – Napoli 1766) e Francesco De Mura (Napoli 1696 – 1782) rappresentano qui la grande stagione settecentesca, orchestrata dall’architetto Filippo Juvarra nella capitale del regno durante gli anni di Vittorio Amedeo II e Carlo Emanuele III. Tra gli artisti contemporanei delle diverse scuole pittoriche, i maestri napoletani furono infatti grandi protagonisti attivi per gli altari di corte e i cantieri delle Residenze Sabaude: dal Palazzo Reale di Torino al Castello di Rivoli fi no alla Reggia di Venaria.
-foto ufficio stampa Mic-
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Salute, Icardi “Obesità fenomeno con dimensioni epidemiche”

TORINO (ITALPRESS) – L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, è intervento questa mattina al convegno “L’obesità nel 2024: nuovi modelli e traguardi di cura”, organizzato a Saluzzo dalla Società italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche per fare il punto sulle prospettive delle terapie farmacologiche e della chirurgia bariatrica. “Il fenomeno dell’obesità ha raggiunto dimensioni epidemiche – ha osservato l’assessore Icardi -, circa una persona su sette convive con questa patologia che impatta negativamente sulla salute e il benessere globale dell’individuo. I rischi e le comorbidità associati sono tali da determinare una significativa riduzione dell’aspettativa e della qualità di vita che risulta lesa anche dall’isolamento e dal malessere generalizzato a cui i pazienti affetti da obesità sono sottoposti a causa dei pregiudizi e degli stigmi sociali”.
Ciò che però deve destare maggiore preoccupazione e motivare ad un cambiamento radicale, sia in termini di prevenzione che di trattamento, è il costante trend di crescita alla quale stiamo assistendo. “Secondo le ultime stime della World Obesity Federation – ha detto Icardi -, nel 2035 saranno 4 miliardi le persone in tutto il mondo con sovrappeso o obesità con una drammatica estensione anche alle fasce più fragili della popolazione, in particolare bambini e anziani. Anche la situazione europea non è incoraggiante: dai dati emersi dall’Organizzazione mondiale della Sanità la prevalenza dell’obesità negli adulti in Europa risulta più alta che in qualsiasi altra Regione, fatta eccezione per le Americhe”.
Il convegno ha messo in evidenza come l’avvento della terapia farmacologica antiobesità, in un programma globale che includa la dietoterapia e l’attività fisica, risulti un solido alleato nella strategia terapeutica. Ma oltre alla terapia farmacologica, gli standard di cura per il paziente obeso comprendono anche la chirurgia bariatrica.
“In provincia di Cuneo – ha informato l’assessore Icardi – si sta creando un polo ad hoc, attraverso un percorso interaziendale tra l’Asl Cn1 e l’Asl Cn2 al fine di creare una rete capillare di offerta di cura, che ottimizzi le risorse e possa dare una risposta ai tanti cittadini che attualmente si recano fuori dalla Regione Piemonte per affrontare la chirurgia bariatrica. L’obiettivo è avviare un percorso all’insegna delle multi professionalità e delle reti presenti in questo territorio (chirurghi, dietologi, endocrinologici, dietisti, psichiatri, psicologi, fisiatri, distretti etc…) per raggiungere elevati standard di cura e ottenere efficacia e sicurezza per il paziente”.

foto: ufficio stampa regione Piemonte

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In auto con 18 kg di cocaina, arrestati due corrieri in Liguria

SAVONA (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando Provinciale di Savona hanno arrestato due corrieri italiani e sequestrato oltre 18 chilogrammi di cocaina, diversi telefoni cellulari, denaro contante e due auto di grossa cilindrata. Sono
state individuate due auto, una Mercedes ed una Porsche,
che viaggiavano lungo la tratta autostradale Ventimiglia/Genova con alla guida due cittadini romani di rientro dalla Spagna.
I finanzieri, una volta fermati i due conducenti, ravvisando evidenti segnali di nervosismo dei due, procedevano ad un approfondito controllo delle auto che consentiva di scoprire, nella parte posteriore della Porsche, in un vano occulto appositamente realizzato, l’ingente quantitativo di cocaina confezionata in panetti sotto vuoto. I due corrieri sono stati condotti presso la casa circondariale di Genova Marassi, a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti atti a verificare chi fossero i destinatari dell’ingente partita di droga che, una volta messa in vendita sulle piazze di spaccio, avrebbe generato profitti illeciti per oltre 1 milione e 300 mila euro.

– Foto: uffico stampa Guardia di Finanza Savona –
(ITALPRESS).