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Dal 30 maggio il nuovo Festival “Giornate di Chiavari”

GENOVA (ITALPRESS) – Non solo Sanremo in Liguria, ma anche a Chiavari si muovono sorprese e segreti di un’Italia che fa i conti con la storia. Le “Giornate di Chiavari” è il nuovo festival ideato e diretto da Massimiliano Finazzer Flory dal 30 maggio al 2 giugno, voluto dal Comune di Chiavari guidato da Federico Messuti e dall’Assessorato al Turismo. Attesi un premio Oscar, la prima notte bianca il primo giugno, un corteo di sax si muove sul lungomare per fare con la gente un flash mob culturale, ma anche altri big e vip attesi a fare diventare molto cool il festival. Il format prevede di mettere in scena date che hanno rappresentato dentro la nostra coscienza una crisi, un cambiamento, una svolta, una rottura. Ho scelto per questo Festival tuttavia due categorie di protagonisti i Maestri di cui abbiamo bisogno e talenti indipendenti, intelligenze naturali contro l’omologazione della nostra formazione.
Si parte dunque il 30 maggio fino al 2 giugno. Tra le date che le “Giornate di Chiavari” inviterà a discutere con la storia l’uccisione di Giacomo Matteotti (10 giugno 1924), con la filosofia la nascita di Emanuel Kant (22 aprile 1724), con uno spettacolo teatrale la morte di Eleonora Duse (21 aprile 1924), con un concerto la vita di Puccini (22 dicembre 1858 – 29 novembre 1924) e l’inizio della prima trasmissione radiofonica 6 ottobre 1924. Un evento in particolare sulla radio avverrà con il coinvolgimento creativo di collegamenti in diretta con le più importanti trasmissioni radiofoniche italiane. “Il Festival è una dedica alla nostra Costituzione, con l’Articolo 9: Promuovere lo sviluppo della cultura, della ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico. Perchè senza umanesimo l’intelligenza artificiale creerà degli stupidi naturali” dichiara Massimiliano Finazzer Flory, regista e attore e consigliere del Piccolo Teatro di Milano.

foto: Agenzia Fotogramma

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Firmato protocollo su nuovo ospedale di Alessandria tra Regione e Comune

TORINO (ITALPRESS) – E’ stato definito oggi al Grattacielo Piemonte il testo del protocollo di intesa tra Regione, Comune di Alessandria e Azienda ospedaliera universitaria di Alessandria per la realizzazione del nuovo ospedale di Alessandria. Il protocollo stabilisce gli impegni e le modalità di collaborazione tra le parti, conferma la localizzazione del nuovo presidio nell’area “Galimberti”, indica le caratteristiche del nuovo presidio ospedaliero, i principi costruttivi da rispettare nella progettazione e le superfici necessarie e avvia un tavolo di lavoro per definire il futuro dell’attuale ospedale.
“Con quest’accordo si sancisce che la realizzazione dell’ospedale di Alessandria è obiettivo condiviso di Regione e Comune e si stabiliscono le modalità di progettazione e anche il modo in cui questo territorio dovrà ‘accoglierè la nuova struttura in termini di viabilità, opere di accompagnamento e urbanistica – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – E’ un altro passo nel percorso di realizzazione dell’ospedale: abbiamo individuato l’area, ci sono le risorse, e ora c’è anche l’accordo con l’amministrazione comunale per inserire, nel miglior modo possibile, il nuovo ospedale nel contesto cittadino e provinciale”.
“Applichiamo anche nel caso di Alessandria il metodo già ampiamente collaudato nelle altre analoghe realtà cuneesi, torinesi e regionali – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, condividendo il percorso di scelte estremamente delicate e strategiche come quelle della costruzione dei nuovi ospedali, che non possono non vedere il coinvolgimento del territorio. Nel caso specifico, porteremo al tavolo il parere di Agenas sulla sostenibilità e convenienza della proposta di partenariato in esame e lavoreremo fin dall’inizio sulle ipotesi di riqualificazione dell’attuale ospedale, in vista della sua dismissione”. “E’ un passo avanti fondamentale per Alessandria e per la sua comunità – sottolinea il sindaco Giorgio Abonante – Per noi è particolarmente importante che l’accordo definisca già da ora il lavoro comune di Regione e Amministrazione per studiare e individuare il futuro dell’attuale ospedale. Il gruppo di lavoro previsto dall’accordo dovrà lavorare per definire quali parti andranno demolite e quali rigenerate con una nuova destinazione d’uso”.
All’interno dell’accordo è prevista l’attivazione di tavoli tecnici tematici sia per la definizione degli interventi di messa in sicurezza idraulica dell’area, sia per la definizione dei collegamenti stradali del nuovo ospedale con la viabilità locale.
All’interno della programmazione regionale, per altro, sono già inseriti gli interventi di sistemazione degli argini per un valore di 6 milioni di euro: si tratta di opere utili alla messa in sicurezza non solo dell’area dell’ospedale, ma di tutto il quartiere. Particolare attenzione viene rivolta poi alla valutazione delle possibili ipotesi di riordino e la riqualificazione degli edifici dell’attuale ospedale, con l’obiettivo di elaborare una proposta di piano urbanistico di riordino condivisa entro la fine del 2024. Il nuovo ospedale si svilupperà su un’area di 115 mila metri quadrati, per 628 posti letto, per un costo stimato di 410 milioni di euro, coperto integralmente dai fondi Inail.
Nelle scorse settimane è pervenuta una proposta di partenariato pubblico-privato su cui, a norma di legge, è ora in corso la valutazione che la Regione ha affidato all’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, che ne sta valutando la correttezza, sostenibilità e convenienza della proposta. Entro marzo Agenas consegnerà il suo parere, sulla cui base sarà poi individuato il percorso con cui proseguire, per arrivare alla scelta entro l’estate. L’ospedale di Alessandria si inserisce nel piano di edilizia sanitaria varato dall’amministrazione regionale che prevede la realizzazione, o l’ampliamento, di 14 ospedali. Oltre ad Alessandria, del piano fanno parte anche le strutture di Cambiano, Ivrea, Savigliano, Torino Nord, i due lotti dell’ospedale di Vercelli, il Parco della Salute di Torino, la Città della Salute di Novara, gli ospedali di Cuneo, Domodossola e Verbania, l’ampliamento dell’ospedale di Borgomanero e la rigenerazione di quelli di Alba e Bra. A questi si aggiungono gli interventi finanziati con il Pnrr – 30 ospedali di comunità, 91 case di comunità, 43 centrali territoriali, 13 cantieri per l’adeguamento sismico – per un valore complessivo di interventi sull’edilizia sanitario pari a 4,3 miliardi di euro.

foto: ufficio stampa regione Piemonte

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A Torino l’ultimo saluto a Vittorio Emanuele di Savoia

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TORINO (ITALPRESS) – È arrivato al Duomo di Torino poco prima delle 15 il feretro di Vittorio Emanuele di Savoia. Nella piazza antistante ad attenderlo circa 300 persone dietro le transenne. Tra i reali accorsi Rebecca Bettarini Romanov, Leka d’Albania, i Principi d’Orleans, la regina emerita di Sofia di Spagna e Alberto II di Monaco. Ad accompagnare nel Duomo la bara il figlio Emanuele Filiberto, preceduto dalla madre Marina Doria e da sua moglie Clotilde Courau. Tra i primi a giungere alla cerimonia, Aimone di Savoia Aosta, capo famiglia, con la consorte. Il feretro una volta giunto davanti all’altare è stato coperto con drappo rosso già usato ieri a Venaria per la cameda ardente. “È stato un padre magnifico e un maestro” ha detto Emanuele Filiberto, che a chi gli chiedeva se gli dispiacesse dell’assenza del sindaco di Torino ha risposto “chi voleva esserci c’era. Gli amici c’erano tutti” ha detto. Durante la cerimonia è stata letta una benedizione del Santo Padre Francesco, arrivata tramite il segretario di Stato Parolin. Ora la salma sarà cremata e poi i resti saranno tumulati nella cappella dei Savoia sotto la basilica di Superga, ma servirà qualche settimana.

-foto xb2 –
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Fdi “accoglie” Renzi a Biella con un dromedario

BIELLA (ITALPRESS) – Un dromedario a Biella. E’ questa l’anomala accoglienza organizzata dal comitato locale di Fratelli d’Italia, in occasione della presentazione del libro di Matteo Renzi in città. A guidare la carovana l’assessore al Lavoro della Regione, Elena Chiorino. Se da un lato Renzi è a Biella anche per chiedere chiarezza sulla vicenda Pozzolo, dall’altra Fdi chiede chiarezza all’ex premier sui suoi rapporti con l’Arabia Saudita, di qui la scelta di portare in piazza un dromedario.
“Ci hanno fatto un gigantesco spot al libro – la replica del leader di Italia Viva durante la presentazione del libro -. Questa è la dimostrazione della differenza tra influencer e politici. Andare al circo a prendere un dromedario… E’ la dimostrazione che non sanno parlare dei contenuti. Mi attaccano sull’Arabia da anni, ma oggi sta emergendo chiaramente l’importanza geopolitica di sostenere le leadership moderate e riformiste della penisola arabica”.

– Foto Fratelli d’Italia Biella –

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Aperta camera ardente di Vittorio Emanuele a Venaria

VENARIA (ITALPRESS) – Si è aperta poco prima delle 13 alla cappella di Sant’Uberto la camera ardente per Vittorio Emanuele, l’86enne figlio dell’ultimo re d’Italia, Umberto II. Poche decine i presenti e rapidamente smaltita dalle guardie d’onore delle tombe reali. Accanto al feretro il figlio Emanuele Filiberto e Serge di Jugoslavia, terzogenito di Maria Pia di Savoia e nipote dell’ultimo re d’Italia. Nessuna autorità civile è presente. Domani alle 15 sono invece previsti i funerali in Duomo a Torino. Nel pomeriggio attesa la visita della moglie di Emanuele Filiperto e delle due figlie. In serata atteso il passaggio della moglie Marina Doria.

Foto: xb2/Italpress

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A Novi Ligure tavolo permanente sull’ex Ilva

TORINO (ITALPRESS) – Un tavolo di crisi permanente sulla crisi dell’ex Ilva insediato a Novi Ligure, luogo simbolico perchè ospita il più grande dei tre stabilimenti del gruppo nella regione che è presente anche a Racconigi e, con una controllata, a Gattinara. E’ questo l’esito della riunione che si è svolta questa mattina a Novi Ligure a cui hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, gli assessori al Lavoro Elena Chiorino e al Turismo, Vittoria Poggio, il presidente della provincia di Alessandria, Enrico Bussalino, i sindaci dei Comuni di Novi Ligure e Racconigi, insieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, i sindacati di categoria Fiom Cgil, Fim Cisl e Uil, e le Rsu. “Quella dell’Ilva è una crisi che non riguarda solo Taranto, ma è di portata nazionale e in Piemonte coinvolge 3 mila lavoratori, tra quelli diretti e quelli dell’indotto. Non accettiamo idea di una piccola Ilva, perchè significherebbe accettare quella di una piccola Italia. Dobbiamo quindi tenere alta l’attenzione e lavorare insieme al governo per salvaguardare e rilanciare un settore strategico non solo per il nostro Paese, ma anche per questa Regione. Per questo motivo abbiamo deciso di insediare qui a Novi un tavolo di crisi permanente che è già riconvocato per la prima settimana di marzo ed è pronto a riunirsi nel caso in cui ci siano sviluppi a livello nazionale” dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
“La Regione Piemonte è pronta a fare la sua parte, a supporto dei lavoratori ma soprattutto alle strategie di rilancio dell’Ilva stessa: non dimentichiamo mai che siamo il retroporto di Genova e abbiamo delle realtà produttive sul territorio che possono essere di supporto alla strategia individuata a livello nazionale” spiega l’assessore al Lavoro Elena Chiorino. La prossima settimana, invece, verrà convocato un tavolo tecnico in Regione per valutare le questioni relative agli ammortizzatori sociali: “Lavoriamo per dare garanzie di sicurezza ai lavoratori con gli ammortizzatori, purchè siano finalizzati al tempo necessario a lavorare allo sviluppo e al rilancio di tutta Ilva. Il territorio piemontese è in prima linea e pronto a fare la sua parte con tutte le misure che potremo mettere a disposizione” conclude l’assessore.
“E’ fondamentale tenere alta l’attenzione sull’Ex Ilva che per questo territorio rappresenta il futuro di centinaia di posti di lavoro e quindi di famiglie. Siamo a fianco di Regione e Governo per difenderla” aggiunge il presidente della Provincia di Alessandria, Enrico Bussalino. Durante l’incontro il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere ha posto l’attenzione sui lavoratori dell’indotto e sulla portata che la crisi dell’Ilva ha sul tessuto economico della cittadina. “Ilva a Novi conta 600 operai, ma sono molte di più le realtà coinvolte se contiamo manutentori, autrasportatori, addetti alle mense e alle pulizie: anche per loro serve un piano di sostegno in attesa che Ilva possa tornare a produrre, con positive ricadute anche sull’occupazione che in questi anni è stata ridimensionata, perchè in tanti hanno lasciato il gruppo, ma che, se i volumi produttivi torneranno a essere quelli di un’azienda sana, dovrà per forza crescere”. Per il sindaco di Racconigi, Valerio Oderda, il potenziale produttivo di questo territorio rappresenta un eccellenza. «A Racconigi esiste un’altra fabbrica siderurgica che, a differenza di Ilva, macina utili e aumenta le sue quote di mercato -spiega- Dobbiamo lavorare perchè anche Ilva possa crescere in termini di produzione, sicurezza e posti di lavoro”.

foto: ufficio stampa regione Piemonte

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Sanità, Gratarola “Liguria laboratorio di cambiamenti necessari”

GENOVA (ITALPRESS) – E’ toccato a Regione Liguria tirare le fila della prima mattinata di lavori della Winter School 2024 di Motore Sanità ‘L’innovazione cambia il futurò, appuntamento che quest’anno si tiene a Villa Erba a Cernobbio. “La nostra Sanità presenta delle peculiarità e delle modalità di intervento uniche nel suo genere e per questo sono state prese ad esempio durante i lavori – ha dichiarato l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola intervenuto all’evento – la sostenibilità del servizio sanitario passa dunque attraverso una riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali che stiamo già ideando. Come Regione con il più alto indice di vecchiaia in Italia, abbiamo dovuto spingerci oltre ragionando da subito sul potenziamento del territorio, da un lato per evitare che il paziente cerchi risposte soltanto negli ospedali e dall’altro affinchè il territorio abbia la funzione di compensazione anche sociale una volta terminata la fase acuta ospedaliera”. L’altro grande punto di svolta – ha sottolineato – è rappresentato dall’assistenza domiciliare integrata ovvero una presa in carico di pazienti cronici che in Liguria nel 2025 raggiungerà 43mila persone pari al 10% della popolazione ligure oltre i 65 anni”.
Nell’intervento è stato messo in evidenza anche il lavoro svolto da Regione Liguria per lo sviluppo della farmacia dei servizi. “Animati dalla logica dello sviluppo della medicina territoriale – ha continuato Angelo Gratarola – già dal periodo abbiamo portato avanti una collaborazione innovativa con le farmacie. Si è creata una piattaforma da subito utile per la prenotazione e la somministrazione di vaccini ma si è presto estesa alla prenotazione di prestazioni sanitarie, cambio medico di famiglia, punto di ricezione delle ricette dematerializzate, screening per il tumore del colon retto e da ultimo la telecardiologia coadiuvando gli ospedali nelle liste d’attesa”.
E proprio le liste d’attesa sono state al centro del confronto e inquadrate come problema di carattere nazionale.
“Si tratta di una tematica innegabile, ma aggredibile – ha aggiunto Angelo Gratarola – Accanto all’aumento delle prestazioni coinvolgendo anche il privato accreditato, Regione Liguria sta agendo necessariamente anche sul versante dell’appropriatezza coinvolgendo i medici di medicina generale, i pediatri e tutti i prescrittori al fine di trovare metodi, anche informatici, che aiutino e supportino il prescrittore nella scelta del percorso diagnostico migliore. Per ottimizzare l’aumento delle prestazioni con un controllo puntuale della domanda e una conseguente modulazione dell’offerta sta poi per essere istituita una cabina di regia tra l’Assessorato, Liguria Digitale, Alisa e le Aziende Sanitarie. In attesa, dunque, di ottenere ulteriori risorse dal Governo, aggrediamo il problema convinti che gli strumenti messi in campo possano già portare alla fine del 2024 un significativo miglioramento”.

foto: ufficio stampa regione Liguria

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Lollobrigida insieme a Cirio a Berlino per promuovere frutta Piemonte

TORINO (ITALPRESS) – La frutta piemontese protagonista a Berlino, per Fruit Logistica, la fiera internazionale, leader per il commercio dei prodotti freschi che si svolge a Berlino fino al 9 febbraio. Allo stand del Piemonte una dozzina di associazioni e aziende hanno accolto oggi il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa. “Il Piemonte ortofrutticolo arriva a Berlino da protagonista, per un’occasione di promozione sul mercato globale della nostra frutta di qualità certificata, insieme a tutti gli altri prodotti di eccellenza della nostra enogastronomia. Si parla molto di agricoltura in questo periodo e il primo modo di stare vicino alle nostre aziende è aiutarle a vendere bene i propri prodotti al prezzo giusto, che si fa con l’eccellenza delle produzioni e con la capacità di promuovere la qualità del nostro agroalimentare sui mercati” sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
“Il sostegno della Regione per favorire la partecipazione dei produttori alle fiere nazionali e internazionali rientra tra le azioni di valorizzazione dei prodotti agroalimentari nostrani, insieme alle attività promozionali nei grandi eventi e alle campagne che l’assessorato all’Agricoltura ha sviluppato a sostegno delle singole filiere. Tra queste a febbraio abbiamo presentato Piemla, a sostegno della mela del Piemonte” dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.
Il Piemonte partecipa alla fiera di Berlino con il progetto “Made in Piemonte. Naturalmente in Piemonte c’è qualità!” che riunisce le principali organizzazioni di produttori ortofrutticoli piemontesi associate a AOP Piemonte – Piemonte Asprofrut, Op Join Fruit, Op Ortofruit Italia, Op Lagnasco Group, Op Jolly Fruit, Cooperativa Ribotta Group, Coop Ag. BioMonviso, VM Marketing, SEPO spa, AZ. agr. Castellino F.lli, AZ. Agr. Cascina Palazzo, Soc. Biofruit Service – insieme ai Consorzi di tutela Nocciola Piemonte Igp, Mela Rossa Cuneo Igp, Castagna Cuneo Igp, Asti Docg e Brachetto d’Acqui Docg.
A occuparsi delle degustazioni allo stand sono i ragazzi della sede di Barge dell’Istituto alberghiero Giolitti Bellisario Paire che nella tre giorni si occupano del servizio catering e accoglienza di visitatori, ospiti e autorità.
Sono circa 3.000 le aziende che aderiscono all’AOP Piemonte (Associazione di organizzazioni di produttori), la prima associazione di organizzazioni di produttori del settore ortofrutticolo riconosciuta dalla Regione Piemonte. Con oltre 20 mila ettari destinati a coltivazioni frutticole, il comparto genera un fatturato di 350 milioni di euro. Tra le principali produzioni abbiamo: le mele per un valore di oltre 120 milioni di euro; i kiwi per 45 milioni; le pesche nettarine per 44 milioni e le nocciole per 17,5milioni.

foto: ufficio stampa regione Piemonte

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