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Incendi, rinnovata la collaborazione tra la Regione Piemonte e i Vvf

TORINO (ITALPRESS) – E’ stata rinnovata per gli anni 2024/2025 l’intesa tra la Regione Piemonte ed il Corpo nazionale Vigili del fuoco in materia di incendi boschivi, attraverso la sottoscrizione di uno specifico Accordo che conferma l’ottima sinergia, già testata negli anni precedenti, tra le componenti del Sistema regionale antincendi boschivi.
La Regione ha ritenuto opportuno infatti proseguire la collaborazione con il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, il cui apporto nella lotta attiva agli incendi boschivi si conferma fondamentale, con particolare riferimento: alla gestione ed al coordinamento tecnico operativo della Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP), al coordinamento delle operazioni di spegnimento a terra, alla direzione delle operazioni di spegnimento aereo degli incendi boschivi, attraverso l’impiego di mezzi statali e regionali. Il Corpo nazionale Vigili del fuoco interviene contro gli incendi boschivi insieme all’altra componente operativa del Sistema antincendi boschivi regionale – il Corpo Volontari AIB Piemonte, da molti anni convenzionato con la Regione Piemonte per attività di prevenzione e spegnimento – e con i Carabinieri Forestali per quanto concerne le attività di vigilanza e repressione del fenomeno incendi boschivi.
L’Accordo, prevede inoltre la collaborazione tra Regione e Vigili del Fuoco attraverso: esercitazioni congiunte, anche in ambito internazionale; scambio di informazioni e di dati relativi agli incendi boschivi verificatisi nel territorio piemontese, banche dati e strumenti cartografici e previsionali del rischio.
“Anche nella prevenzione e lotta agli incendi il Piemonte eccelle perchè in grado in grado di fare fronte comune tra varie istituzioni. Siamo consapevoli che solo una collaborazione tra Regione, Vigili del Fuoco e AIB possa consentirci di migliorare l’efficacia dei nostro sistema” afferma l’Assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi.
“Il nuovo accordo di programma è frutto di un lungo percorso intrapreso con Regione Piemonte teso ad integrare sempre più l’attività dei Vigili del fuoco nel sistema di gestione della Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) e nella Direzione delle Operazioni di Spegnimento (DOS), con le componenti del Corpo volontari AIB del Piemonte e dell’intero sistema di protezione civile regionale.
Questo obiettivo assicura una piena attuazione delle direttive nazionali in tema di pianificazione della lotta agli incendi boschivi. La prossima convenzione consentirà altresì lo sviluppo di presidi rurali dei Vigili del fuoco anche per il maggiore tutela dei parchi” il commento del Direttore Regionale dei Vigili del fuoco del Piemonte Alessandro Paola.
Esprime il suo apprezzamento anche il Prefetto di Torino Donato Cafagna: “Le azioni previste dall’Accordo sono rivolte a rendere ancora più coordinata e mirata la lotta agli incendi boschivi, con l’obiettivo di assicurare pienamente la tutela sia del patrimonio boschivo, del quale è ricco il nostro territorio, sia del tessuto economico e della pubblica incolumità.”

Foto: Agenzia Fotogramma –

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Torino, riaperta la linea ferroviaria per l’aeroporto di Caselle

TORINO (ITALPRESS) – Al via da domani la nuova linea ferroviaria Torino-Aeroporto-Ciriè-Germagnano, inaugurata dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, dal ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dall’amministratore delegato di RFI, Gianpiero Strisciuglio, dall’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi e al Direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale di Trenitalia, Maria Annunziata Giaconia, al presidente di Enac, Pierluigi Umberto Di Palma, alla presidente di Sagat-Torino Airport Elisabetta Oliveri, e all’amministratore delegato di Sagat-Torino Airport, Andrea Andorno e a tutte le istituzioni locali. Il treno permetterà ai viaggiatori di raggiungere l’aeroporto di Torino e di Proseguire fino a Ciriè con collegamenti ogni mezz’ora. Tra le stazioni torinesi di Lingotto, Porta Susa, Rebaudengo Fossata e Grosseto e l’aeroporto di Torino viaggeranno 58 treni al giorno, con un tempo di percorrenza di 31 minuti da Porta Susa. Finanziata con oltre 230 milioni di euro, di cui 35 stanziati direttamente dalla Regione Piemonte, l’opera ha previsto la realizzazione della nuova galleria di oltre 3 chilometri, costruita a doppio binario a partire dalla stazione Rebaudengo Fossata, sotto Parco Sempione, corso Grosseto e largo
Grosseto, ove la nuova tratta si immette sulla linea storica per raggiungere l’aeroporto e le Valli. Il progetto era stato approvato nel 2012 e i lavori sono stati appaltati nel 2017 da Ser, la società di committenza regionale, ed eseguiti dall’associazione temporanea d’impresa Itinera spa e Consorzio. La linea, che collega Torino Porta Susa all’Aeroporto di Torino Caselle e alle Valli di Lanzo, è entrata ufficialmente a far parte del network di Rete Ferroviaria Italiana dallo scorso 1° gennaio. Lungo i 42 km di binari, oltre alla realizzazione della nuova tratta, sono stati eseguiti anche importanti lavori di adeguamento agli standard europei per garantire la circolazione in sicurezza dei treni. Inoltre, sono state rese accessibili in autonomia a tutti i passeggeri le nuove stazioni di Torino Aeroporto, Venaria Reale Rigola Stadio e Torino Corso Grosseto, e sono state ricomprese nel circuito Sala Blu le stazioni di Venaria Reale Reggia, Caselle Torinese, Cirie, Mathi e Lanzo. Per Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rfi, «l’acquisizione del ramo d’azienda piemontese di Gtt rientra nella più ampia strategia di Rfi di integrare nel network nazionale le reti regionali, dando a tutti i territori le stesse opportunità di accessibilità e di collegamento. Abbiamo assorbito 110 risorse e avviato lavori per circa 200 milioni di euro. Investimento per potenziare e adeguare la rete agli standard europei, a cui si aggiungono gli investimenti della Regione Piemonte. Un esempio positivo di collaborazione tra istituzioni”. “Il collegamento che presentiamo oggi concretizza ulteriormente gli impegni di Trenitalia nel trasporto regionale, per offrire una migliore risposta alla crescente domanda di mobilità, anche turistica. Abbiamo un piano di investimenti al 2026 da oltre 1 miliardo di euro all’anno che si focalizza sul rinnovo della flotta e sull’avvio di soluzioni sempre più adatte alle esigenze dei viaggiatori. Con l’inaugurazione di questo nuovo servizio, salgono a 20 gli aeroporti collegati con le stazioni via treno, bus, people mover e airlink” dichiara l’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi. Le attuali linee del Servizio Ferroviario Metropolitano 4 (tra Alba e Torino) e 7 (tra Fossano e Torino) proseguiranno il percorso verso l’aeroporto di Torino, con fermate in tutte le principali stazioni ferroviarie del nodo di Torino e di Venaria Reale Rigola Stadio, utile per raggiungere comodamente l’Allianz Stadium e Venaria Reale Reggia, da dove sarà facilmente raggiungibile la residenza sabauda. Sulla direttrice tra Alba e l’aeroporto viaggeranno 25 treni al giorno, tra Bra e l’aeroporto 27, tra Fossano e l’aeroporto 25.
Con il prolungamento delle linee SFM4 e SFM7 saranno facilmente collegati all’aeroporto non solo il territorio delle Langhe, ma anche a Fossano, Trofarello, Carmagnola e Bra.

foto: ufficio stampa regione Piemonte

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Fondazione CRT, Manuel Follis a capo della comunicazione

TORINO (ITALPRESS) – A partire dal 1 marzo Manuel Follis assumerà l’incarico di capo della comunicazione e delle relazioni esterne di Fondazione CRT. In tale veste coordinerà anche le attività internazionali dell’ente. Follis, 48 anni, giornalista professionista, ha svolto per molti anni l’attività in ambito economico finanziario all’interno del gruppo Class, nella redazione di MF e Milano Finanza. Successivamente si è occupato di economia e finanza nelle pagine nazionali di economia de La Stampa.

Foto: ufficio stampa Fondazione CRT

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Ecobonus, truffa da 12 milioni nel torinese

TORINO (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto una truffa nei confronti dello Stato: eseguite 5 misure cautelari, sequestri per oltre 12 milioni di euro, 66 persone segnalate alla Procura di Ivrea. E’ il frutto dell’operazione Eldorado, che ha tratto origine da una denuncia presentata dall’Ufficio Antifrode di Poste Italiane in relazione ad alcuni prestanome che avevano illecitamente fruito dell’Ecobonus per ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie. Quattro gli ideatori della frode, che hanno monetizzato crediti d’imposta fittizi per un valore complessivo di oltre 12,5 milioni di euro, tramite un dipendente dell’ufficio postale di Venaria Reale. Tramite i prestanome i crediti fittizi venivano ceduti 6 società. Due persone si trovano ora in carcere, due sono ai domiciliari e per una è scattato l’obbligo di dimora.
-foto ufficio stampa Gdf-
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Toti “Turismo asse portante sviluppo paese, Liguria trainante con +4%”

GENOVA (ITALPRESS) – “Il turismo è un asse portante dello sviluppo economico del paese, non figlio di un Dio minore ma comparto trainante e valorizzante. La Liguria è più avanti del resto d’Italia sia dal punto di vista della crescita, con un + 4% nel 2023 traguardando 16 milioni di presenze, sia dal punto di vista dell’aggressione ai mercati internazionali, con un aumento significativo dei turisti stranieri (+21% nei primi nove mesi del 2023), sia per l’integrazione con altri settori. Siamo la seconda regione d’Italia per crescita del reddito pro capite, la quarta per crescita del Pil, siamo tra le prime cinque regioni d’Italia per crescita dell’occupazione, con le esportazioni che hanno superato i 10 miliardi di euro di valore (+33% rispetto al 2021). La Liguria è tra le regioni trainanti a livello nazionale non solo per il turismo, ma anche per la nautica da diporto, in termini di cantieri che realizzano le imbarcazioni e di porti che le ospitano, per l’agroalimentare e anche per la cultura. In questo territorio si realizza quindi un’integrazione di settori che porta crescita, sviluppo e tanta occupazione”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenuto al Forum Internazionale del Turismo italiano organizzato a Genova da Il Sole 24 Ore.
Al governo “chiediamo di continuare a promuovere il nostro Paese – ha aggiunto Toti – che ha tantissime potenzialità e vocazioni, dalle città d’arte all’agroalimentare, dalle spiagge alle montagne: abbiamo bisogno di essere presenti sui mercati internazionali, dove i nuovi player mondiali sono sempre più presenti e competitivi. Abbiamo tante carte in più da giocare e dobbiamo saperle giocare bene. Dobbiamo continuare a lavorare sulla destagionalizzazione, in modo che il turismo si rafforzi come industria trainante del Paese 12 mesi l’anno e non solo nelle stagioni balneari o sciistiche”.

foto: ufficio stampa regione Liguria

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Piemonte, Marrone “Estirperemo qualsiasi infiltrazione mafiosa sul nostro territorio”

TORINO (ITALPRESS) – In Piemonte si è festeggiato oggi per la prima volta il “16 Gennaio – Giornata regionale della Gratitudine alle Forze dell’Ordine per il contrasto alle Mafie” anniversario dell’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro.
La Giornata, istituita nel 2023 dal Consiglio Regionale su proposta dell’assessore della Regione Piemonte con delega al contrasto delle mafie Maurizio Marrone, raccoglie lo spunto arrivato dal premier Giorgia Meloni all’indomani dell’arresto di Messina Denaro, ed è finanziata con un capitolo di bilancio ad hoc per sostenere le iniziative dei comuni piemontesi con 43.500 euro.
“Le celebrazioni odierne, insieme ad altri importanti iniziative come riavvio dei Bandi per il riutilizzo dei beni confiscati ai mafiosi e lo sblocco dei fondi anti-usura per le persone sovraindebitate, sono segnali chiarissimi rivolti alla malavita organizzata per chiarire che la contrasteremo sempre fino ad estirpare qualsiasi infiltrazione sui nostri territori” dichiara l’assessore al contrasto delle mafie Maurizio Marrone.
All’evento, organizzato dal Comune di Carmagnola, presso l’Istituto Baldessano Roccati, hanno partecipato l’On. Wanda Ferro – Sottosegretario di Stato – Ministero dell’Interno, Ivana Gaveglio Sindaco del Comune di Carmagnola; Maurizio Marrone – Assessore della Regione Piemonte con delega al contrasto delle mafie, Maria Enrica Cavallari Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Baldessano Roccati”, Michele Lastella – VicePrefetto, e Vincenzo Ciarambino Questore di Torino. Dopo un incontro con i ragazzi dell’istituto Baldessano Roccati con il Tenente Colonnello Pasquale Ambrosino (Guardia di Finanza di Torino), il Maggiore Marco Amengoni (Compagnia Carabinieri di Moncalieri) e il Vicesindaco di Carmagnola Alessandro Cammarata, per anni sotto scorta per le minacce ricevute da parte della criminalità organizzata, le autorità hanno consegnato le targhe di “gratitudine” agli uomini e alle donne in divisa che ogni giorno combattono le mafie.
La giornata ha visto svolgersi eventi e incontri nelle scuole anche nei comuni di Courgnè, Giaveno, Trana, Chivasso, Crevoladossola.
-foto ufficio stampa Regione Piemonte –
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Ambrosetti, Liguria al top per crescita, ma ritardi opere costano 2 mld

GENOVA (ITALPRESS) – “La Liguria, che per molti decenni è stata una regione piuttosto sonnacchiosa, oggi guida la classifica di quasi tutti i principali indicatori economici. Siamo la seconda regione d’Italia per crescita del reddito pro capite, la quarta per crescita del Pil, tra le prime cinque per crescita dell’occupazione, la seconda per le crociere, la principale per traffici portuali col 35% del Paese”. Così il presidente Giovanni Toti commenta gli ultimi dati elaborati da The European House – Ambrosetti, presentati oggi durante la prima sessione del 2024 a Genova in vista del forum che si terrà a luglio. “I dati dell’osservatorio Liguria 2030 mettono in mostra una realtà del tessuto economico regionale molto positiva – spiega Valerio De Molli, managing partner e Ceo di The European House – Ambrosetti -. L’andamento del Pil è a tassi di crescita superiori alla media nazionale e tra i primi d’Italia, l’export del sistema regione ha passato i 10 miliardi per la prima volta nella storia e anche i dati congiunturali più recenti mostrano una dinamica tre volte meglio della media del Paese. Anche l’occupazione, sia maschile sia femminile, restano su posizioni di crescita superiori alla media nazionale”.
In particolare il tasso di crescita del reddito pro capite in Liguria nel 2021 è stato del 4,9%, superato solo dalla Lombardia (5,1%) e maggiore della media nazionale (4,5%). La crescita del Pil nel 2022 si è attestata al 5,1% contro una media italiana del 3,7% e anche per il 2023 si stima una crescita superiore a quella nazionale (0,9% contro 0,7%). “Il meglio deve ancora venire – sottolinea Toti – perchè le opere infrastrutturali in corso, che ci pongono ben al di sopra delle altre regioni per investimenti del Pnrr, del Pnc e del Fsc, faranno sì che anche quei limiti strutturali vengano superati. Quindi una regione che cresce tanto, senza lasciare nessuno indietro”.
Proprio le infrastrutture però si confermano il tallone d’Achille della regione. The European House – Ambrosetti stima che, senza i ritardi accumulati da molte opere in via di realizzazione, l’impatto degli investimenti sul Pil (passato da 49,8 miliardi a 56,6 miliardi dopo il Covid) sarebbe stato superiore di 2,3 miliardi di euro calcolati al 2030. Questi ritardi non sono solo causati da incapacità locali ma anche dal rapporto centro-periferie e da una pluralità di attori – puntualizza De Molli -. Ma, come dico sempre per chi esprime critiche sul Pnrr, dobbiamo guardare il lato positivo. Il Pnrr è il doppio del piano Marshall sulla dimensione economica dell’epoca. Se anche riusciamo a mettere a terra l’80% di tutto il piano facciamo una cosa senza precedenti”.
Gli altri punti deboli? “La parte di struttura demografica e anagrafica resta una croce. Bisogna stimolare di più l’attrattività per giovani famiglie”, osserva De Molli. Peggiorano gli indicatori su popolazione giovane, percentuale di laureati, start-up innovative, speranza di vita, bambini iscritti al nido. Le persone a rischio povertà sono il 17,8% della popolazione, in crescita di 1,5 punti percentuali (0,1 punti a livello nazionale). La Liguria risulta inoltre l’ultima regione italiana per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (in ulteriore diminuzione) e perde terreno anche sul conferimento dei rifiuti in discarica.

foto: Agenzia Fotogramma

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Cirio “Meloni ridà credibilità all’Italia. Pronto al secondo mandato”

TORINO (ITALPRESS) – Alberto Cirio, 51 anni compiuti il 6 dicembre, è al Governo della Regione Piemonte dal 2019 e quest’anno, salvo colpi di scena imprevedibili, correrà anche per un secondo mandato. Albese di nascita, fieramente di Forza Italia, ha affrontato, come tutti gli italiani, cinque anni tra i più complessi della storia recente, la storia è quella con la S maiuscola. In un’intervista esclusiva con Italpress, traccia un primo bilancio e rilancia la sua sfida per essere rieletto per altri cinque anni. ” Io vengo da una terra che mi ha insegnato ad essere ottimista – afferma – Michele Ferrero è stato il più grande ottimista. Che non vuol dire essere sognatori, vuol dire essere pragmatici, coi piedi per terra, ma vedere che, se c’è un ostacolo, c’è anche sempre la forza di poterlo superare. Il vedere il bicchiere mezzo pieno. Qualcuno ironicamente dice che ad Alba noi vediamo il bicchiere mezzo pieno, perchè l’altro mezzo ce lo siamo bevuto. E’ solo una battuta, che però testimonia un modo di vedere i problemi. Quando sono diventato presidente della Regione, dopo 5 mesi è arrivato il Covid e ho incontrato per due anni della mia vita persone che mi dicevano, “non vorrei essere al tuo posto”. Ecco questo “non vorrei essere al tuo posto” mi risuonava nella testa e mi faceva capire quanto era complicato il momento”.
“Però – aggiunge – abbiamo lavorato giorno per giorno, abbiamo lavorato con determinazione. Il Covid a me ha insegnato tantissimo, come credo abbia insegnato a tutti, anche alla politica italiana e mondiale in generale. A me ha insegnato anche a ragionare in un’ottica in cui bisogna dare la priorità a quelli che sono gli obiettivi legati alla sanità, delle persone e della loro salute: ogni volta che si pensa di risparmiare tagliando sulla sanità, prima o poi ti viene presentato il conto, ed è un conto che si paga in vite umane”.
Cirio crede “nel valore del centrodestra unito. Ci credo perchè è stato, e in questi momenti mi commuovo sempre un pò perchè penso al Presidente Berlusconi e questo è il primo anno che inizio senza di lui, che ci ha insegnato che il valore del centrodestra unito è un valore fondamentale. Noi siamo diventati competitivi a livello nazionale nel governare il Paese, le Regioni e i Comuni proprio quando abbiamo imparato a stare insieme. E quindi questo è un valore irrinunciabile, è un valore che ho trovato nella mia coalizione, nella mia giunta e nella mia maggioranza. A me hanno sempre poco interessato quelle che erano le diatribe per capire chi è più forte, chi è meno forte. Quando il mio alleato è più forte sono contento, perchè sono forte anch’io. Io l’ho sempre pensata così, forse sono albese anche in questo modo di vederla: se chi corre con me, corre veloce, vuol dire che corro veloce anch’io. Per cui la prospettiva io la vedo il centrodestra starà insieme. Sta governando in un momento delicatissimo con una premier di grandissimo valore, perchè Giorgia Meloni sta dimostrando nella quotidianità delle sue azioni, di saper interpretare realmente quello che è il ruolo di guida del governo. Non di guida di una maggioranza o guida di un partito, ma guida di un Governo, ridando anche credibilità al nostro Paese, riaffermando il valore dell’Italia nelle politiche. Pensiamo dell’acciaio. C’è stato chi, voleva che da una parte noi fossimo l’Italia della manifattura, ma dall’altra parte vendeva gli indiani tutta quanta la filiera dell’acciaio del nostro Paese. Ecco, oggi si inverte la tendenza nella cessione dell’acciaio, il Paese, lo Stato e il Governo devono essere in prima linea perchè l’acciaio è strategico. Pertanto, vedo un futuro roseo, naturalmente.
Sempre però con grande impegno e determinazione, perchè la fiducia delle persone va conquistata giorno per giorno”.
In vista del secondo mandato “non voglio promettere nulla – precisa Cirio -. Io voglio impegnarmi per far accadere le cose e soprattutto parlare con i numeri accanto. Perchè di parole in politica se ne dicono troppe. Noi oggi registriamo per la prima volta dopo decenni il Pil del Piemonte, cioè la ricchezza della regione, che cresce più della media nazionale. Eravamo il fanalino di coda del Nord, non era mai successo. Oggi succede e accade per tanti motivi. E accade anche perchè la ragione ha saputo, è un concetto un pò einaudiano, accompagnare lo sviluppo sostenendo le infrastrutture, sbloccando quelle che erano bloccate, e questo ha dato maggior ricchezza e minor disoccupazione rispetto agli ultimi decenni, è ciò che ci deve far ben sperare e ci dice che la strada è quella giusta.
Naturalmente, risolvere i problemi che hanno radici in decenni precedenti, in pochi anni è difficile. Ma allora sì, conta la tendenza, e la tendenza è che noi poniamo in essere sul tema così importante della sanità. Noi chiudiamo il 2023 avendo incrementato il personale sanitario di quasi duemila unità in Piemonte. Vuol dire che, rispetto a quando sono diventato Presidente lavoravano duemila persone in meno rispetto a quelli che lavorano oggi nella sanità della nostra Regione. E molte volte mi si dice che bisognerebbe fare di più. Mi fa sorridere che a volte lo dicono quelli che hanno governato per anni prima di me, e nei 5 anni di governo del centrosinistra dal 2014 al 2019, le assunzioni erano state -400, da noi sono più duemila. Sono sufficienti? No, dobbiamo ancora fare di più, ma abbiamo invertito una tendenza”.
“I posti letto che sono stati tagliati durante il periodo precedente – aggiunge – sono 1.563, cioè quel centrosinistra che oggi molte volte punta il dito dicendo, dovete sgomberare i pronto soccorso, dovrebbe rendersi conto per sgomberare i pronto soccorso, io devo avere luoghi in cui ricoverare le persone, cioè posti letto disponibili. Durante i 5 anni dal governo del centrosinistra sono stati ridotti di 1563 unità i posti letto, dopo quattro anni noi ne abbiamo ricreati 1.381 in più. Allora il dato qual è? Che non bisogna puntare il dito, sempre per vedere di chi è la colla, ma bisogna lavorare giorno per giorno, ricordandosi che la salute dei piemontesi è un diritto e io non dormirò serenamente la notte fintanto che ci sarà un piemontese che non ha trovato e non avrà potuto trovare la propria visita, la propria prestazione ambulatoriale. Ed è il motivo per cui quest’anno metto 25 milioni in più a disposizione dell’abbattimento della lista d’attesa, perchè la salute è un diritto da garantire a tutti”.
-foto Agenzia Fotogramma-
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