TORINO (ITALPRESS) – La Giunta regionale del Piemonte ha approvato una delibera che consentirà di rafforzare le competenze del personale occupato utilizzando le opportunità dei fondi Pr Fesr 2021/2027.
La misura, che incrementa il panorama di opportunità messo a disposizione delle imprese da parte della Regione Piemonte, mira a supportare l’ampliamento delle capacità e delle competenze interne delle mPMI (micro, piccole e medie imprese), attraverso quei percorsi formativi che si inseriscono nell’ambito di progetti di sviluppo aziendale e connessi ad attività di RSI (responsabilità sociale d’impresa). Per “percorso formativo” si intende il raggiungimento di servizi qualificati e specialistici in grado di rafforzare le proprie competenze, oggetto della domanda di agevolazione, a supporto del progetto di sviluppo aziendale. Per “progetto di sviluppo aziendale” si intende il piano che l’impresa ha intrapreso e che comprende lo sviluppo o l’integrazione di tecnologie, soluzioni, prodotti o processi innovativi (attività di RSI).
La misura sostiene le azioni regionali a supporto della formazione per occupati, con particolare riferimento alle Academy di filiera, che coinvolgono direttamente le imprese nel sistema formativo stabilendo un raccordo organico e continuo tra lavoro e formazione, e all’apprendistato per l’alta formazione e ricerca, che consente ai giovani fino al compimento dei 30 anni di accedere al mondo del lavoro e nel contempo di svolgere attività di ricerca o conseguire un titolo di studio terziario accademico o non accademico.
“La sfida delle competenze è di fondamentale importanza per favorire la competitività delle imprese e garantire la crescita di un’occupazione stabile e qualificata. Saranno a disposizione maggiori risorse per rafforzare le Academy delle filiere Tessile, Green Jobs e Automotive, già avviate con ottimi risultati, e altre nove Academy di filiera a regime nel 2024. E per valorizzare il sistema dell’apprendistato duale di alta formazione e di ricerca, che offre la possibilità alle imprese di assumere un giovane già inserito in un percorso di alta formazione o di Istruzione Tecnica Superiore. Due modelli formativi con cui stiamo costruendo un futuro certo per i nostri giovani. E per garantire competenze specializzate ai nostri lavoratori e al sistema produttivo che diventano imprescindibili per la crescita dell’Italia” dichiara l’Assessore a Lavoro, Istruzione e Merito e Formazione Professionale, Elena Chiorino.
Nelle molteplici visite alle aziende che ho realizzato sul territorio piemontese – conferma l’Assessore alle attività produttive Andrea Tronzano – uno degli elementi che mi sottopongono spesso gli imprenditori è la ricerca di personale competente e qualificato. Compito di un’amministrazione, e la nostra Regione ha investito parecchio in questo settore, è stato quello di lavorare per rafforzare le competenze e i modelli formativi; così facendo – continua l’assessore Tronzano – aiutiamo il sistema imprenditoriale a essere di alto profilo e competitivo”.
Le risorse messe a disposizione a favore dei soggetti che presenteranno la domanda: mPMI, comprese le start up innovative, con sede operativa/produttiva in Piemonte, sono 5 milioni di euro. L’agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto con un’intensità di aiuto variabile tra il 60% e l’80% dei costi ammissibili, in ragione della dimensione dell’impresa.
Le attività potranno essere erogate dai seguenti soggetti: Università, istituti di ricerca, centri di competenza e di trasferimento tecnologico rientranti nella definizione di Organismi di Ricerca; enti e società di formazione accreditati presso i sistemi regionali per la formazione professionale o in possesso di certificazione ISO 9001 EA37, operanti nel settore da almeno 5 anni; incubatori certificati iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese presso le Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, ex art. 25 D.L. 179/2012; altri centri di competenza ad elevata specializzazione quali ad esempio i Competence Center di cui al Piano nazionale Industria 4.0.
I soggetti erogatori dovranno inoltre aver realizzato nel triennio precedente almeno tre servizi analoghi a quelli oggetto di agevolazione. Le proposte progettuali dovranno essere comprese tra un minimo 5.000,00, massimo 70.000,00. Durata: da 6 fino a 24 mesi (36 nel caso di Dottorato Industriale).
-foto Agenzia Fotogramma –
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Piemonte, 5 mln da Regione per rafforzare competenze personale occupato
Liguria, Toti “Manovra completa, sulla sanità è massimo storico”
GENOVA (ITALPRESS) – “La manovra di quest’anno è tra le più complete in assoluto. In otto anni mai una legge di stabilità, in un momento così complesso, importante e carico di opportunità, è andata esattamente nella direzione che serve per continuare il trend di crescita della Liguria”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Giovanni Toti presentando i documenti di bilancio in apertura della sessione di fine anno del Consiglio regionale. In particolare, ha aggiunto Toti, “sulla sanità pubblica il bilancio della Liguria e ai massimi della sua storia, grazie ai 3 miliardi del Governo e grazie ai fondi che abbiamo stanziato direttamente. Il piano di edilizia sanitaria per gli ospedali, il piano di edilizia territoriale, le assunzioni fatte nel 2023 che andranno avanti nel 2024, garantiscono al sistema pubblico tutti i finanziamenti che ci sono senza nessun taglio”.
Poi ha aggiunto: “Siamo ben consapevoli che la situazione intorno a noi è complessa. Sono particolarmente soddisfatto del lavoro fatto da giunta e consiglio, con tutti gli stakeholder del sistema. E’ una legge che porta crescita e sviluppo, senza dimenticare l’equità. Credo che quest’anno, in un contesto particolare di difficoltà e opportunità, sia uno sforzo che porterà benefici. E’ una legge che continua a sostenere la crescita della Regione, con molti investimenti che si aggiungono a quelli del Pnrr, che mantiene una domanda interna importante e dall’altra parte garantisce alle famiglie più fragili una serie di servizi che non esistevano per sostenerne i redditi”. Le proposte delle opposizioni? “Le valuteremo se sono proposte coerenti e non propagandistiche”, conclude Toti.
foto: Agenzia Fotogramma
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Tav, al via tratta italiana tunnel Torino-Lione, un cantiere da 3 miliardi
CHIOMONTE (ITALPRESS) – Costerà circa tre miliardi realizzare il tratto italiano del tunnel di base della Torino-Lione dal confine a Susa. Lo apprende Italpress, a margine del via ai lavori che è stato dato dal ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini. A realizzare l’opera il consorzio UXT, che raggruppa tre imprese: Itinera come mandataria, Ghella e Spie. In tutto andranno scavati 12,5 chilometri della galleria in due canne, in parte con la tecnica classica con l’esplosivo, ma per la maggior parte saranno utilizzate due frese che lavoreranno in parallelo scendendo verso Susa. Prevista oltre alla discenderia già realizzata a Chiomonte, che a lavori ultimati servirà da condotta di aerazione, anche la galleria Maddalena 2 per la movimentazione delle frese. In tutto circa 50 chilometri di nuove gallerie, per un costo netto di 1,1 miliardi solo per lo scavo.
Nel momento di picco dei lavori saranno impiegate 700 persone, che dormiranno in alcuni edifici della Valle di Susa, si calcola un indotto diretto di 1,4 miliardi e 1,5 di indotto indiretto per un totale di circa 26 mila giornate lavoro. Complessivamente il tunnel di base, lungo 57 chilometri tra Saint-Jean-de-Maurienne e Susa, costerà circa 12 miliardi, comprendendo anche i lavori già svolti che assommano a quasi due miliardi tra Italia e Francia, sono infatti stati già scavati 35 dei 162 chilometri complessivi previsti, comprese le discenderie. Sono attivi al momento 11 cantieri, di 4 per il tunnel di base incluso quello avviato in queste ore. La consegna del solo tunnel di base, secondo Telt che sta gestendo l’intera opera, avverrà nel 2032. Per quella data non è però scontato che siano concluse anche le tratte da Torino a Susa per 50 chilometri, e soprattutto quella da Lione a Saint-Jean-de-Maurienne per 160 chilometri, che sono di competenza dei due Stati, seppure cofinanziate dall’Unione Europea, così come il tunnel di base. Anche in occasione dell’odierno avvio dei lavori, le imprese in realtà sono già operative dal primo dicembre, un gruppo di manifestanti No Tav si è avvicinato al blindatissimo cantiere di Chiomonte, intonando cori contro il ministro e contro l’opera in generale.
foto: xb2/Italpress
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Liguria, con “Prenoto Prevengo” parte lo screening sul tumore del colon
GENOVA (ITALPRESS) – Aumentare la partecipazione dei cittadini alle campagne di screening, rendendole sempre più semplici e veloci. E’ questo l’obiettivo di “Prenoto Prevengo”, il nuovo sistema sviluppato da Liguria Digitale insieme ad Asl 3 Genovese che permetterà, in pochi semplici passi, di ridurre al minimo i tempi e gli spostamenti per il ritiro dei kit e per la consegna dei campioni per partecipare ai programmi di prevenzione. Il sistema sarà operativo a partire dalle ore 8.00 di martedì 19 dicembre, in forma sperimentale in questa prima fase sul territorio della Asl3 Genovese e si applicherà allo screening dedicato alla prevenzione del tumore del colon retto. Come già avviene oggi, ogni cittadino o cittadina nella fascia d’età compresa fra i 50 e i 69 anni riceverà dalla propria Asl una lettera d’invito a prendere parte allo screening. Anche chi non avesse ricevuto la lettera di convocazione, attraverso il sistema Prenoto Prevengo potrà chiedere di essere inserito, purchè si trovi tra gli aventi diritto: abbia cioè un’età compresa fra i 50 e i 69 anni e non abbia preso parte allo stesso screening negli ultimi due anni. A partire dal 2024, poi, lo screening verrà esteso alle persone fino a 74 anni. In tutti i casi, la partecipazione alla campagna di screening è completamente gratuita.
A questo punto, l’utente avrà tre alternative per ritirare il kit di raccolta dei campioni: potrà recarsi agli sportelli di Asl 3 Genovese dedicati (opzione questa che quindi resterà attiva. I nuovi servizi di Prenoto Prevengo, infatti, si affiancheranno al canale di ritiro già presente, senza sostituirlo); potrà scaricare la app o collegarsi al sito Prenoto Prevengo e scegliere di farsi recapitare per posta il kit direttamente a casa; potrà recarsi in una delle 159 farmacie aderenti al progetto e dislocate su tutto il territorio di Asl 3 Genovese, individuabili sulla mappa e nell’elenco presenti sia sulla app che sul sito Prenoto Prevengo. Indipendentemente dalla modalità scelta per il ritiro del kit, dopo aver raccolto il campione per l’esame, l’utente potrà scegliere se: consegnarlo presso uno degli sportelli dedicati della Asl 3 Genovese; consegnarlo in una delle farmacie aderenti, che potrà anche essere diversa da quella presso la quale ha ritirato il kit.
In caso di esito positivo dell’esame, la procedura resta quella attuale e si verrà contattati direttamente da un operatore dell’Asl 3 Genovese per fissare ulteriori approfondimenti. In caso invece di esito negativo, l’utente riceverà il referto via posta. Chi avrà scaricato la app o si sarà registrato sul sito, riceverà l’esito in tempo reale e quindi molto più rapidamente rispetto alla trasmissione postale. Ulteriori funzionalità disponibili per chi avrà scaricato la app sono la possibilità di consultare l’elenco di tutte le campagne di prevenzione attive in quel momento, verificando i criteri di partecipazione, consultare la lista delle faq presenti e delle news diffuse dalle Asl e da Regione Liguria. L’innovazione più importante è però il cambio di paradigma che si realizza con il nuovo sistema Prenoto Prevengo: grazie al digitale, non è più l’utente a doversi avvicinare alla prevenzione, ma è la prevenzione che arriva al cittadino, negli orari e nelle modalità che preferisce.
“Con il nuovo sistema Prenoto Prevengo – afferma il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – proseguiamo con decisione sulla strada della digitalizzazione utile ai cittadini. L’obiettivo resta quello di semplificare le procedure, rendendo sempre più accessibile e capillare ogni servizio offerto dalla sanità regionale. In questo caso, poi, è ancora più importante visto che si parla di prevenzione. Questa sperimentazione sarà infatti estesa alle altre Asl e agli altri tipi di screening, arrivando a coprire tutte le attività di prevenzione, sfruttando le potenzialità del digitale”. “Sappiamo bene quanto sia importante una diagnosi precoce – dichiara l’assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola – in special modo nel caso di malattie oncologiche, come il tumore del colon retto. Con Prenoto Prevengo vogliamo proprio innalzare i numeri dell’adesione dei cittadini alle campagne di screening perchè una sanità che funziona passa anche dalla capacità di prevenire le forme più gravi, così da permettere trattamenti meno invasivi e più efficaci. Non ultimo, grazie agli screening preventivi, si può anche ottenere un abbassamento del numero di visite specialistiche prescritte autonomamente, con la conseguente riduzione delle relative liste d’attesa”.
‘Si tratta – spiega il direttore generale di Asl 3 Luigi Carlo Bottaro – di un’importante rivoluzione a favore del cittadino che consentirà di aderire in maniera facilitata allo screening per la prevenzione del tumore al colon retto. Passiamo con oggi da un sistema che richiedeva all’utente uno specifico impegno di tempo, oltre alla volontà di aderire, a una formula che mira a semplificare tutti i passaggi e quindi a incentivare la partecipazione offrendo varie opzioni, come per esempio la possibilità di ricevere a casa il kit con la provetta o di ritiralo in farmacia. La tecnologia ha un ruolo strategico e ringrazio per questo Liguria Digitale per il fondamentale supporto, perchè consente di velocizzare sia la consegna del referto che l’esito. E’ bene ricordare e sottolineare che la prevenzione può davvero salvare la vita: i tumori del colon retto, in particolare, si collocano al terzo posto per incidenza tra gli uomini con circa 30.000 nuovi casi ogni anno e al secondo tra le donne con 19.000 nuovi casi ogni anno”.
“Con il lancio di Prenoto Prevengo e il progetto sullo screening per la prevenzione del tumore al colon retto – spiega il direttore della S.C. politiche del farmaco, dispositivi medici, protesica e integrativa di Alisa Barbara Rebesco – si dà ulteriore impulso alla farmacia dei servizi e si conferma l’importanza centrale di tutti gli attori coinvolti, con Alisa che nel suo ruolo di governance ha definito diverse attività e declinato il protocollo operativo per l’attivazione del servizio di screening attraverso le farmacie”. ‘Il nostro coinvolgimento in questo progetto si inserisce nel contesto della ‘Farmacia dei servizì – commenta Giuseppe Castello, presidente di Federfarma Genova e vicepresidente di Federfarma Liguria – aggiungendosi a quel pacchetto di nuovi servizi per la cittadinanza che la rete delle farmacie eroga e che hanno lo scopo di favorire l’accesso di sempre più utenti alle varie campagne. I dati ci dicono che quello del colon retto è il secondo più diffuso fra i tumori, pertanto siamo lieti di portare il nostro contributo nella lotta a una malattia con un’incidenza così elevata. Il numero delle farmacie aderenti in questa prima fase è già elevato ma naturalmente il progetto verrà poi esteso a tutta la regionè.
“Un grande vantaggio di Prenoto Prevengo è che ne beneficeranno tutti i cittadini – aggiunge l’amministratore unico di Liguria Digitale Enrico Castanini – anche coloro che non usano strumenti informatici. Grazie alla sofisticata infrastruttura digitale che governa da dietro le quinte l’intero processo logistico, integrando tutte le numerose funzioni e attori, il cittadino potrà usufruire comunque di tutti i principali vantaggi, anche non usando niente di informatico. Potrà decidere se ritirare il kit agli sportelli Asl oppure se recarsi nelle farmacie a lui più comode. Il referto poi, se negativo, gli arriverà per posta mentre, se positivo, riceverà la chiamata dalla Asl per gli ulteriori approfondimenti. Chi deciderà di usare anche gli strumenti digitali, cioè la app o il sito, potrà usufruire dell’invio per posta del kit di raccolta e, dopo l’analisi, riceverà l’esito on line in tempo reale in caso di negatività. In questo modo, sarà il cittadino stesso ad assumere un ruolo proattivo nel percorso di prevenzione, essendo anche più informato e consapevole grazie a una comunicazione sempre diretta e personalizzata, che permetterà la sua ‘presa in caricò da parte della struttura già in questa fase”.
foto: ufficio stampa regione Liguria
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Tecnologia, presentato il progetto Smart City Genova
GENOVA (ITALPRESS) – Intelligenza artificiale, Internet of Things e software avanzati per trasformare Genova nella smart city più evoluta in Italia. E’ stato presentato questa mattina nella Sala Trasparenza della Regione Liguria il progetto Smart City Genova, dedicato alla Smart Mobility. Il progetto è stato messo a punto da Movyon, la società di tecnologia, innovazione, ricerca e sviluppo del Gruppo Autostrade per l’Italia, insieme al Comune di Genova, a Liguria Digitale e ad altri partner, con l’obiettivo di programmare e applicare nuove strategie di pianificazione urbana e nuove modalità di gestione operativa della mobilità, sviluppando ed erogando servizi innovativi dedicati sia al cittadino sia alla municipalità e più in generale alla pubblica amministrazione. La missione del progetto include, tra i molti obiettivi, la riduzione dei fenomeni di inquinamento e di congestione nell’area genovese, la possibilità di garantire equità di accesso ai servizi a tutti i cittadini e di favorire l’utilizzo del trasporto collettivo, dei veicoli elettrici e della sharing mobility.
Il progetto Smart City prevede la realizzazione di un sistema “data-driven” capace di acquisire dati dal territorio attraverso tecnologie IoT (Internet of Things) ed elaborare i dati raccolti con tecniche di intelligenza artificiale, per rendere disponibili al cittadino servizi evoluti – come la previsione del traffico a seguito di imprevisti e la disponibilità di parcheggi liberi in tempo reale – e alla pubblica amministrazione informazioni puntuali e sistemi di supporto alle decisioni, accessibili all’interno di control room tecnologiche.
Smart City Genova è parte di un programma più ampio che si articola in tre ambiti progettuali per la mobilità urbana e portuale: Progetto Smart City Genova, Progetto Mobility as a Service (MaaS) e Progetto Smart Logistics, dedicato alla logistica portuale.
“Quanto abbiamo potuto vedere oggi – ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – mostra come la tecnologia ci può aiutare sempre di più a guidare anche le scelte di pianificazione strategica. Smart City Genova può essere il punto di partenza per estendere il concetto di smart city al resto del territorio e offrire servizi digitali sempre più innovativi a tutti. Abbiamo chiesto a Liguria Digitale di valorizzare tutto quello che, in termini di innovazione, è già stato fatto sul territorio, sia dalla Regione che dal Comune di Genova. Progetti sistemici come questo danno alle istituzioni l’opportunità di coinvolgere più soggetti del territorio per fare sintesi e valorizzare ogni buona pratica disponibile e, al contempo, favorire l’indotto locale”.
“Siamo felici di essere partner di questo progetto che ci aiuterà a trasformare Genova in una vera smart city – dichiara l’assessore alla mobilità integrata, trasporti e ambiente del Comune di Genova Matteo Campora – Le nuove tecnologie, dalla digitalizzazione alla data analytics, stanno cambiando il modo di erogare i servizi al cittadino e alle aziende, rendendoli più efficienti dal punto di vista operativo e ambientale. La mobilità, in particolare, è un settore che sta vivendo grandi trasformazioni e che può dare un esempio positivo a tutti gli altri ambiti economici e sociali”.
“Snellire il traffico, agevolare l’utilizzo del trasporto pubblico, favorire la sharing mobility sono obiettivi e, insieme, strumenti essenziali per concretizzare il processo di transizione ecologica: grazie a una più attenta raccolta, gestione ed elaborazione dei dati, è possibile offrire maggiori opportunità di benessere ai singoli individui e di sviluppo alle organizzazioni pubbliche e private”.
“Siamo orgogliosi di mettere a disposizione le nostre competenze per un progetto unico che si propone di rivoluzionare la mobilità e la vivibilità della città di Genova, per renderla la più evoluta Smart City in Italia, ed allo stesso tempo un laboratorio di eccellenza nazionale – spiega Sabino Titomanlio, Business Director di Movyon- La missione è sviluppare una visione integrata della città che, attraverso una piattaforma aperta, intelligenza artificiale per la gestione di grandi quantità di dati e servizi innovativi e semplici da usare, permetta di ottenere i benefici attesi dai cittadini e dall’amministrazione: ridurre inquinamento e congestione, favorire l’utilizzo del trasporto collettivo, stimolare la mobilità condivisa e dolce, garantire l’equità di accesso ai servizi, valorizzare il tessuto urbano, il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico”.
“Questo progetto – aggiunge Riccardo Battaglini, direttore della business unit PA e Mercato di Liguria Digitale – riguarda soprattutto la Smart Mobility ed è uno dei pezzi più importanti che andranno a comporre la Smart City. Liguria Digitale mette a fattor comune le infrastrutture, dal data center alla rete. Uno degli obiettivi della collaborazione è permettere a Movyon di valorizzare il lavoro già fatto sul territorio e, successivamente, rendere disponibile quanto prodotto per la città anche a favore della Regione, degli altri comuni e delle autorità di sistema portuali”.
foto: ufficio stampa Regione Liguria
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Toti al Villaggio del Ragazzo a Chiavari “Caposaldo sistema sociale”
CHIAVARI (ITALPRESS) – “Il Villaggio del Ragazzo è un pezzo fondamentale del sistema sociale e sanitario della nostra Regione, dall’assistenza alla formazione professionale, con una lunghissima tradizione alle spalle e animato da professionisti e operatori di altissimo livello”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenuto questa mattina al Centro Benedetto Acquarone di Chiavari in occasione della Festa di Natale del Villaggio del Ragazzo. “L’integrazione tra realtà come questa e l’impegno del pubblico nel sostenerle ricoprono un ruolo fondamentale nel garantire la qualità della vita dei cittadini, in particolare delle fasce più fragili della popolazione”.
-foto ufficio stampa Regione Liguria –
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Piemonte, palazzo di piazza Castello ospiterà uffici Corte dei Conti
TORINO (ITALPRESS) – Passaggio di consegne oggi al Grattacielo Piemonte per la sede aulica della Regione in piazza Castello che da oggi è nella disponibilità della Corte dei conti. L’operazione è possibile grazie a un accordo siglato da Agenzia del Demanio e Regione Piemonte che prevede il trasferimento a favore dello Stato del Palazzo della Regione in Piazza Castello che ospiterà la nuova sede della Corte dei conti e tra qualche mese anche gli uffici dell’Avvocatura dello Stato, per un totale di circa 200 persone che lavoreranno nel palazzo oltre ai visitatori che quotidianamente frequentano questi uffici. Presenti alla firma il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il Direttore Regionale Piemonte e Valle d’Aosta dell’Agenzia del Demanio, Sebastiano Caizza, e il Segretario Generale della Corte dei conti, Franco Massi. La Regione Piemonte ha ceduto lo storico immobile allo Stato, tramite l’Agenzia del Demanio, al prezzo di 25,7 milioni di euro. I primi 22 milioni vengono corrisposti oggi, gli altri tre tra cinque anni quando lo Stato prenderà la proprietà del bene.
A questo passaggio di consegne si è giunti a seguito delle trattative avviate a partire dallo scorso mese di marzo. L’atto sottoscritto oggi prevede che la Corte dei conti, oltre all’acquisto, finanzi anche l’attività di riqualificazione del palazzo. L’obiettivo è contribuire alla razionalizzazione e la riqualificazione dell’immobile secondo innovative logiche di sostenibilità, efficientamento energetico e mobilità green. Il Palazzo risponde alle esigenze di spazio della Corte: si sviluppa su una superficie lorda di circa 16 mila metri quadrati su sei piani fuori terra con un piano ammezzato e un piano sottotetto e si trova nel cuore del centro storico, con affaccio diretto su Palazzo Reale e Palazzo Madama. Il trasloco nel Palazzo di piazza Castello, che avverrà nelle prossime settimane, consentirà anche alla Corte dei conti di abbattere le spese di affitto di 310 mila euro annui in edifici privati che hanno ospitato fino a oggi i suoi uffici. In accordo con la Corte dei conti, resta all’interno del Palazzo, nella sua attale sede, il punto di informazione turistica, alla luce del suo posizionamento strategico a servizio di turisti e visitatori del centro città.
“Con questo passaggio di proprietà la Regione mette a disposizione dello Stato la sua sede aulica, ormai vuota dopo il trasferimento dei dipendenti al Grattacielo, perseguendo quello che è stato da subito il nostro obiettivo: ovvero destinare il palazzo a una funzione pubblico-istituzionale. E’ quindi motivo di grande soddisfazione il fatto che ora vada a ospitare la Corte dei conti è nata a Torino, è uno tra i più alti organi istituzionali e svolge un fondamentale ruolo di vigilanza e di controlllo e da adesso in poi avrà la sua sede nel cuore della città e nella sua piazza più bella. Ospitare uffici in quel palazzo significa poi garantire un presidio nel centro e lavoro alle attività commerciali della zona” dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano. “L’atto sottoscritto in data odierna consentirà l’acquisizione al patrimonio dello Stato di un immobile che oltre a consentire una migliore allocazione degli uffici territoriali della Corte dei conti in un compendio di antico prestigio e simbolo di Torino permetterà un cospicuo risparmio di spesa in termini di locazione passiva, garantendo una sede nel rispetto degli standard di sostenibilità ed assicurando un notevole risparmio anche in termini di costi di esercizio”, aggiunge il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Sebastiano Caizza.
“La Corte dei conti, anche con questo atto, dimostra per l’ennesima volta che il controllo sul corretto impiego delle risorse pubbliche si può estendere ad una vera e propria azione maieutica, fondata su paradigmi concreti: l’intero sistema di finanza pubblica, alla cui salvaguardia la Costituzione Italiana chiama in primis la Corte dei conti, viene tutelato al massimo livello implementando sempre più le sinergie gestionali fra i plessi istituzionali centrale, regionali e locali” sottolinea il segretario generale della Corte dei conti, Franco Massi.
foto: ufficio stampa Regione Piemonte
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L’8 gennaio a Genova “My name is Luca. Ballata per Vialli”
GENOVA (ITALPRESS) – E’ in programma per lunedì 8 gennaio alle ore 21 al Teatro Carlo Felice di Genova la serata benefica “My name is Luca. Ballata per Vialli” fortemente voluta dalla Fondazione Vialli e Mauro per celebrare Gianluca Vialli, a un anno dalla sua morte. L’evento, organizzato con il patrocinio e il sostegno della Regione Liguria, nasce per portare l’ennesimo abbraccio della città di Genova al suo campione, che sarà il protagonista di appassionanti testimonianze e coinvolgenti momenti di intrattenimento. Il format e la produzione dello spettacolo sono a cura di Elastica. A condurre la serata Ilaria D’Amico e Tommaso Labate, che daranno ritmo alle tante voci del racconto, rievocando in maniera suggestiva le tre grandi direttrici della vita di Gianluca: il calcio, la musica e le relazioni umane. Il tutto nel segno di quello che è stato forse il suo principale “talento” negli ultimi vent’anni: un’intensa attività di raccolta fondi per la ricerca sulla SLA e il cancro.
Ripercorreremo insieme i momenti topici della carriera sportiva, con la Sampdoria dello Scudetto ’90-’91, con alcuni protagonisti della Juventus che nel 1996 conquistò la sua ultima Champions League guidata proprio da capitan Vialli, con l’azzurro della Nazionale raccontati da Giorgio Chiellini, Gianluigi Buffon e dalla mitica voce di Bruno Pizzul. Protagonisti il calcio e i suoi cantori migliori, da Sky Paolo Condò e Giorgio Porrà, accompagnati anche da un punto di vista insolito e prezioso come la voce di Pierluigi Collina, ma anche la musica con Dario Brunori, Lodo Guenzi e i virtuosismi del maestro Mario Brunello. La Ballo Band – direttamente dal programma Splendida Cornice di Rai 3 – sarà la colonna sonora vivente della serata e le parole di “My name is Luca” diventeranno vive con le interpretazioni e i monologhi di Marco D’Amore, Valerio Aprea e Paolo Nori.
“Con questo evento puntiamo a porre l’accento sull’aspetto solidaristico che ha contraddistinto gli ultimi vent’anni della vita di Gianluca. Abbiamo dato vita alla Fondazione Vialli e Mauro nel 2003 per mettere la nostra popolarità e il nostro impegno al servizio della ricerca, sulla SLA e sul cancro. Allora ci ponemmo il dubbio: ma cosa c’entrano due calciatori con la ricerca scientifica? E ci siamo risposti che era la cosa giusta da fare per i nostri figli e per un Paese civile. Con questa iniziativa abbiamo l’ambizione di dare il via a una nuova tradizione e crediamo che possa diventare la prima di tante a cui penseremo per la festa di Gianluca”, commenta Massimo Mauro, Presidente della Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport onlus.
Il ricavato della serata sarà devoluto dalla Fondazione Vialli e Mauro a sostegno del progetto “MOMALS: monitoraggio e analisi multi-omica della SLA”, dei Centri Clinici NeMO di Milano e Arenzano (GE) che mira a dare una forte accelerazione nel percorso di ricerca e comprensione delle basi molecolari e di progressione della SLA nel tempo.
“Questo studio di ricerca clinica è espressione del modello di cura dei nostri Centri, che vede nell’approccio multidisciplinare la possibilità di affrontare con efficacia i bisogni di cura complessi e specifici di ogni paziente. E per una malattia neurodegenerativa grave come la SLA, l’approccio di ricerca non può che essere integrato, dove la ricerca di base e la tecnologia si integrano con l’esperienza di presa in carico clinica, capace di valorizzare la storia di malattia della persona”, dichiara Valeria Sansone, Direttore medico-scientifico Centro Clinico NeMO Milano. Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta così l’iniziativa: “Siamo felici e orgogliosi che Genova possa ospitare uno spettacolo, unico evento ufficiale in Italia, in ricordo del campione Gianluca Vialli: il volto sorridente della Sampdoria dello scudetto, ma anche un uomo che ha saputo rappresentare il grande calcio italiano, prima indossando la maglia azzurra e poi, dopo il ritiro dal campo, con il suo ruolo nel management della Nazionale. Ma Vialli era molto di più: un uomo che si è sempre impegnato a sostenere le persone in difficoltà di fronte alle sfide della vita. Regione Liguria, grazie a questo evento, sosterrà i progetti benefici per cui Vialli si era impegnato tramite la sua fondazione, in particolare quello per la ricerca sulla SLA. Siamo certi che la Liguria saprà rispondere con entusiasmo e generosità a sostegno di questa importante iniziativa”.
E’ possibile acquistare i biglietti per assistere allo spettacolo “My name is Luca. Ballata per Vialli” presso la biglietteria del Teatro Carlo Felice e sulla piattaforma Vivaticket, nella pagina dedicata.
foto: ufficio stampa Regione Liguria
(ITALPRESS).









