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Arrivato in piazza De Ferrari a Genova il grande albero di Natale

GENOVA (ITALPRESS) – E’ arrivato questa mattina in piazza De Ferrari il grande albero di Natale che sarà protagonista delle festività genovesi. Il trasporto è partito ieri da Ponte di Legno in provincia di Brescia, grazie al Patto di Amicizia siglato tra Liguria e Lombardia: si tratta di un abete rosso (Picea Excelsa, della famiglia delle Pinaceae) alto circa 18 metri e con un diametro del tronco di 35 centimetri. Il proprietario ne aveva chiesto l’abbattimento in quanto la pianta era vicina ad un fabbricato e quindi potenzialmente pericolosa in caso di eventi atmosferici estremi. A partire da oggi l’albero, posizionato vicino a Palazzo Ducale, verrà preparato e addobbato per essere pronto l’8 dicembre. “Nel giorno dell’Immacolata – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – il centro di Genova si illuminerà con il countdown come per l’albero di Natale al Rockfeller Center di New York per dare il via alle festività natalizie in tutta la Liguria. Voglio ringraziare la Lombardia per averci donato anche quest’anno l’albero simbolo del nostro Natale, insieme al Presepe storico che troverà posto nel Palazzo della Regione. Con questo bellissimo abete si inizia a respirare l’atmosfera del Natale che sarà di gioia, di festa e di luci, per tutti i genovesi e i liguri e anche per accogliere i turisti e sostenere le nostra attività commerciali e produttive”.
L’8 dicembre piazza De Ferrari sarà animata da un grande spettacolo di luci, musica e colori, allestito in collaborazione con Comune di Genova e Iren. Già dalle 16 si entrerà nell’atmosfera natalizia con la distribuzione di focaccia e pandolcini. Alle 17 salirà sul palco il Coro delle Voci Bianche del Carlo Felice che introdurrà il Christmas Show, un vero musical stile Broadway e Radio City Hall con ritmi, costumi, coreografie, arrangiamenti da grande orchestra e un cast di dodici artisti, otto danzatori e quattro voci soliste che accompagneranno la città fino al momento clou della serata, il countdown per l’illuminazione del grande albero di Natale: i palazzi in Piazza De Ferrari si illumineranno uno alla volta fino all’accensione del grande abete decorato a festa. Chiuderà l’evento il coro Gospel delle SisterArs, formato da quindici coriste dirette da Irina Arozarena con i classici spiritual natalizi.

foto: ufficio stampa regione Liguria

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Toti “Liguria è simbolo di un’Italia che cambia, ne siamo orgogliosi”

GENOVA (ITALPRESS) – “Oggi la Liguria rappresenta il simbolo di un’Italia che cambia e dobbiamo esserne orgogliosi. Stiamo infatti attraversando tempi di grandissimi cambiamenti, dal cantiere della Diga, il Terzo Valico, le fibre ottiche che sbarcano sulla nostra costa, la capacità dei nostri centri di competenza. Parte delle imprese che rappresentiamo oggi appartengono a un mondo che storicamente era stato diviso da un muro, all’epoca il Muro di Berlino, ma oggi si tratta di un muro che non vediamo e che divide la nostra società tra chi crede nel futuro e chi invece vive questo momento di cambiamento come un elemento di paura. Noi abbiamo il dovere di stare dalla parte giusta del muro, quella per cui la transizione ecologica sarà un momento di crescita, ricerca e benessere per le nostre imprese. Sono il coraggio e la fiducia delle persone a costruire il futuro e il mercato: Genova ha saputo, dal Ponte San Giorgio in poi, rappresentare quella fiducia nel futuro anche nei momenti più difficili che abbiamo vissuto. Come diceva Churchill, dentro le crisi ci sono anche gigantesche opportunità da cogliere”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso dell’Assemblea Pubblica di Confindustria Genova “Prospettive”, in cui sono stati affrontati temi cruciali quali la digitalizzazione, l’innovazione, la sostenibilità, la decarbonizzazione in una logica di filiera, creando nuove forme di partenariato tra grandi player industriali e le PMI.

Foto: ufficio stampa regione Liguria

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Regione Liguria dona scuolabus al comune di Torriglia

GENOVA (ITALPRESS) – “Oggi abbiamo presentato il nuovo scuolabus che sarà a servizio di circa 160 bambini dato in dotazione dalla Regione Liguria a Torriglia, come capofila di 8 Comuni delle Aree interne. Dall’inizio del mandato i fondi del PSR sono destinati alle esigenze della cittadinanza, in questo caso circa 80mila euro dalla misura 7.4 dedicata agli investimenti finalizzati all’introduzione, al miglioramento e all’espansione di servizi di base a livello locale per la popolazione rurale. I collegamenti che garantirà questo progetto interesseranno Torriglia, Montebruno, Rondanina, Fascia, Fontanigorda, Gorreto, Rovegno e Propata”. Così il vice presidente della Regione Liguria con delega allo Sviluppo dell’Entroterra Alessandro Piana a margine della cerimonia di inaugurazione del nuovo scuolabus presso il Parco de “La Torriglietta” a Torriglia nella mattinata di lunedì 27 novembre.
“Per noi sindaci – ha aggiunto il sindaco di Torriglia, capofila Associazione Comuni, Maurizio Beltrami – misure come queste sono fondamentali perchè incidono direttamente sulla vita dei cittadini. Ringraziamo il vice presidente Alessandro Piana e la Regione Liguria per questo sostegno concreto alle necessità dell’entroterra. Tra l’altro colgo l’occasione per annunciare un’altra pratica ammessa a finanziamento per un importo di oltre 93mila euro dalla sottomisura 8.3 del PSR con cui acquisteremo un trattore dotato di trincia e un biotrituratore per la cura delle aree verdi e dei bordi delle strade oltre che per ridurre il rischio incendi”.

– foto: ufficio stampa Regione Liguria –

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Liguria, Piana “Adesioni importanti per la campagna Io Cammino Sicuro”

GENOVA (ITALPRESS) – Presentati risultati della campagna 2023 di sensibilizzazione alla sicurezza e alle buone pratiche in montagna “Io Cammino Sicuro”, realizzata da Regione Liguria con Soccorso Alpino e Speleologico, CAI e FIE in collaborazione con Comune di Genova, Enti Parco regionali e Agenzia in Liguria. La campagna di sensibilizzazione all’autoprotezione ha previsto diversi presidi tra aprile e settembre 2023 presso le Aree Protette (delle Mura, di Portofino, di Montemarcello Magra Vara, dell’Antola, dell’Adelasia, del Beigua, delle Alpi Liguri e dell’Aveto), coinvolgendo centinaia di persone. Allo stesso tempo, è stato portato avanti un sondaggio di valutazione sulla preparazione degli escursionisti che ha visto l’adesione di 520 soggetti: dai questionari si evince che il 63% degli intervistati tende a sovrastimare le proprie capacità, il 50% conosce i segnavia, il 17% è in grado di calcolare i tempi di percorrenza di un determinato percorso e, ciò nonostante, solo una persona su quattro ha dichiarato di effettuare escursioni in gruppo o con accompagnatore.
“L’attività di sensibilizzazione e di informazione è stata indispensabile e proficua – spiega il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Escursionismo, ai Parchi e al Marketing territoriale Alessandro Piana – ed è sicuramente la precondizione per approcciarsi correttamente al mondo dell’outdoor. Dall’analisi dei risultati sono emersi diversi aspetti: il percorso più amato è l’Alta Via dei Monti Liguri, mentre sul profilo strettamente connesso con la sicurezza inizia a diminuire il numero delle persone che richiedono soccorsi, dato stabilizzatosi dopo l’impennata di interventi degli anni scorsi. Ora dobbiamo invertire la rotta e per farlo occorre consapevolezza e supporto da parte delle Istituzioni, delle associazioni e dei volontari. Ringrazio in particolare per i presidi di questa estate il Soccorso Alpino e Speleologico, il Cai, la Fie, i Guardiaparco regionali e i nostri Uffici per le attività di informazione svolte nei punti di maggiore frequentazione degli escursionisti, per le pratiche dimostrative sull’equipaggiamento, per la distribuzione dell’utile decalogo sulla sicurezza e per l’attività di sensibilizzazione ad ampio raggio. Iniziative sicuramente da ripetere e rafforzare”.
“Un approccio consapevole alle attività all’aria aperta nel nostro bellissimo entroterra è fondamentale non solo per prevenire eventuali incidenti ma anche per vivere a pieno le bellezze naturali delle vallate – dice il consigliere delegato alle vallate del Comune di Genova Alessio Bevilacqua – insieme al Cai, alla Fie e a tantissime associazioni attive sul territorio vallivo abbiamo avviato, attraverso apposite convenzioni, un percorso virtuoso per rendere sempre più accessibile il territorio, con interventi manutentivi e di installazione di apposita segnaletica, anche grazie al lavoro di volontari, facendo rete. Come amministrazione comunale stiamo puntando molto sulla valorizzazione della sentieristica e dell’entroterra anche in chiave turistica e, nella prospettiva di un aumento dei fruitori delle strade bianche, è fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione come quella Io cammino sicuro, che può portare anche suggerimenti migliorativi per indirizzare gli interventi da parte degli enti locali”.
“I volontari del CAI hanno dato il loro contributo ad ogni tappa, raccogliendo interesse e attenzione – dice Roberto Manfredi, presidente CAI Liguria – Tante le famiglie e i nuovi appassionati di escursionismo e di trekking che si sono rivolti a noi per informazioni e che ci hanno contatto anche in seguito per approfondimenti. Abbiamo avuto modo di far riflettere sull’importanza di diverse componenti, principalmente la preparazione fisica, la conoscenza dei percorsi e l’esperienza nelle attività outdoor oltre alla gestione in sicurezza dell’esperienza escursionistica. Ricordo che i soci del Cai nella sola Liguria sono oltre 11 mila e da decenni collaboriamo con Regione Liguria per la messa insicurezza e la promozione del nostro versante green”.
“L’esperienza di Io cammino sicuro è stata molto positiva – dice Roberto Canese, presidente del Soccorso alpino e speleologico Liguria – Grazie a questo progetto abbiamo potuto avvicinare molte persone e dare informazioni utili sulla sicurezza. Da parte dei camminatori c’è stato molto interesse sia per l’argomento che per il territorio. In molte occasioni ci sono stati chiesti anche consigli per itinerari, luoghi da visitare, attività da fare. Oggi i parchi regionali fanno registrare un numero di frequentatori liguri ben più alto rispetto al passato. Per questo siamo ben disponibili a proseguire anche in futuro questa attività di sensibilizzazione che da qualche anno portiamo anche nelle scuole sia del Ponente che nel Levante della Liguria per avvicinare i bambini alla natura e fare in modo che siano frequentatori dei sentieri consapevoli”.
“Innanzitutto, crediamo che sia doveroso un ringraziamento a tutti coloro che intervengono nel soccorso con grande disponibilità- spiega il presidente del Comitato regionale della Federazione Italiana escursionismo Paolo Puddu – e, diciamolo, pazienza anche nei casi in cui le operazioni si svolgono in situazioni e contesti ben lontani da quelli a cui abbiamo sempre associato il Soccorso Alpino, e questo per una frequentazione dei monti diversa da quella del passato. La nostra realtà sentieristica e la relativa componente segnaletica, ormai verso il secolo di età, hanno sempre offerto un supporto fondamentale: possiamo essere orgogliosi della nostra tradizione. Le Associazioni FIE nel programmare le loro attività curano molto l’aspetto della sicurezza dando specifiche informazioni in tal senso ai partecipanti all’escursione prima e durante il suo svolgimento. Inoltre, il nostro Comitato organizza corsi di formazione per Accompagnatori Escursionistici. Gli accompagnatori sono volontari, tesserati FIE, che prestano a titolo gratuito le loro conoscenze a favore degli escursionisti tesserati nelle proprie associazioni o degli Enti che ne facciano espressa richiesta. Ci piace pensare che la sicurezza possa divenire il primo tassello di un percorso di consapevolezza di sè, dei nostri compagni di sentiero e del mondo che andiamo ad “esplorare”, perchè la consapevolezza porta a un criterio di cittadinanza attiva e di passione e difesa dei nostri luoghi. Grazie a tutti, ricordando che la FIE fa sempre la propria parte”.

foto: ufficio stampa regione Liguria

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Piemonte, 1,75 milioni per 46 comuni montani del cuneese

TORINO (ITALPRESS)- Risorse derivanti da canoni idrici che rimangono sul territorio e che si aggiungono ai 2,2 milioni destinati alle Provincia.
“Continua il nostro impegno nel sostenere e potenziare le infrastrutture nelle zone montane, migliorando la qualità della vita dei cittadini”, dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alle opere pubbliche e difesa del suolo Marco Gabusi.
E’ stata firmata oggi la determina che assegna risorse significative alla territorio provinciale cuneese, nell’ambito della legge regionale n. 19/2020: un bando con una dotazione di 1,75 milioni di euro aperto ai Comuni cuneesi totalmente montani.
“Sono 46 i comuni della Granda che beneficeranno di questi contributi derivanti dal pagamento dei canoni idrici e che rappresentano una corretta restituzione delle risorse ai territori che le generano”, concludono il presidente Cirio e l’assessore alle opere pubbliche e difesa del suolo Marco Gabusi.
Anche la Provincia di Cuneo risulterà beneficiaria di risorse derivanti dai canoni idrici. In particolare si tratta di un finanziamento di 2,2 milioni di euro, destinato alla rete di viabilità provinciale, mirato a promuovere interventi di messa in sicurezza, manutenzione ordinaria e straordinaria, nonchè la ripresa della pavimentazione bitumata e il recupero della viabilità.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Liguria, ok a Piano Sociosanitario dopo oltre 24 ore in consiglio

GENOVA (ITALPRESS) – Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato con 19 voti a favore e 12 contrari il piano sociosanitario 2023-2025 della Liguria, al termine di una discussione-fiume in aula durata più di 24 ore. La svolta era arrivata ieri in tarda serata con l’emendamento “canguro” presentato dalla maggioranza per sostituire l’intero testo e scavalcare di fatto gli oltre 120 emendamenti depositati dalla minoranza. Il dibattito è proseguito però sugli ordini del giorno, circa un centinaio, presentati dalle opposizioni: tutti bocciati, tranne quello di Pippo Rossetti (Azione) sullo scorrimento della graduatoria degli Oss e l’organizzazione di nuovi corsi gratuiti, modificato dalla giunta.
“Lei sta facendo la stessa cosa che ha fatto la presidente Meloni con la manovra – ha accusato il capogruppo del Pd Luca Garibaldi rivolgendosi a Toti quando è giunta la notizia del maxiemendamento depositato alla fine della discussione generale -. Questa non è una prova di forza, ma un ulteriore elemento di debolezza. È un modo di salvarvi la pelle ancora una volta, non vi prendete la responsabilità di discutere il piano nel merito. Questa è la prova che non si fida della sua maggioranza”. “Quello che sta avvenendo è sconcio”, ha commentato Ferruccio Sansa che poi ha chiamato in causa l’assessore Angelo Gratarola: “Si vergogni anche lei e chieda scusa”. Per Fabio Tosi, capogruppo del M5s, “con questo super emendamento non fate un torto a me ma a tutte le persone venute per sei mesi in commissione Sanità”. “Avete voluto alterare le regole del gioco, ma non mi meraviglio del presidente Toti, che considero una persona amorale”, ha aggiunto Gianni Pastorino di Linea Condivisa. “Questa situazione fa schifo – rimarca Pippo Rossetti di Azione -. Non si tratta di rispettare il regolamento, ma di mettere le mani nel piatto della questione. La gente che aveva qualche speranza è stata fregata dal maxi emendamento”.
“Avete trasformato quest’aula in una specie di maratona di resistenza. Sta ai diritti dell’opposizione decidere di fare filibustering, ostruzionismo, talvolta anche un gesto eclatante – ha replicato il presidente Giovanni Toti -. A me stupisce che poi si stupisca se lo stesso regolamento viene usato dalla minoranza per i propri diritti di visibilità e tribuna e poi invece ci si indigna quando invece la maggioranza cerca di portare a casa un provvedimento. Mi stupisce la capacità che avete di applicare una doppia morale che non riesco ad applicare neanche a me stesso. Vi chiedo che nell’esercitare in modo molto muscolare i vostri diritti d’opposizione almeno non vi indigniate troppo, altrimenti c’è qualcosa che non mi torna”.
“Non ho sentito una parola di apprezzamento – ha aggiunto l’assessore Angelo Gratarola -. Il piano sociosanitario è stato enfatizzato e confuso col funzionamento dei singoli ospedali. Non è una bacchetta magica. È un documento che si muove all’interno del Pnrr” che “rappresenta un’occasione unica e irripetibile per una rivoluzione del territorio e dare agli ospedali la possibilità di recuperare la funzione originaria per cui sono stati costruiti”. In apertura della seduta il Pd aveva chiesto di rinviare il provvedimento in commissione denunciando vizi di tipo procedurale e annunciando il ricorso al Tar. In particolare, secondo i dem, la delibera non poteva essere votata perché i 15 emendamenti della giunta non erano stati portati in commissione Sanità, a differenza di quanto disponeva il documento votato a marzo dalla giunta stessa. Il presidente Giovanni Toti ha respinto l’istanza e ha chiesto anzi alla maggioranza di bocciare tutte le proposte dell’opposizione senza attendere il suo parere. In mattinata era andato in scena il presidio di protesta lanciato dal Fronte Comune Ligure per la sanità pubblica.

Foto: Xa8/Italpress

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In Consiglio Liguria una sedia rossa in memoria di Giulia Cecchettin

GENOVA (ITALPRESS) – Per la prima volta in Italia una sedia rossa, simbolo della campagna contro la violenza sulle donne, è stata inaugurata nella sede di un consiglio regionale. La cerimonia è avvenuta questa mattina a Genova, nella sede dell’assemblea legislativa della Liguria. L’opera d’arte, realizzata dalla scultrice Patrizia Tummolo, verrà dedicata a Giulia Cecchettin, la studentessa di Vigonovo uccisa dal fidanzato Filippo Turetta. La sedia rossa è parte di un progetto dell’artista Deborah Riccelli – che ha letto un monologo dedicato a Jennifer Zacconi, uccisa dall’amante al nono mese di gravidanza – e dell’avvocata Gabriella De Filippis, in collaborazione con Socrem Genova. “Alla luce di quello che è appena caduto in un’Italia sconvolta dal femminicidio di Giulia questa iniziativa assume ancora un carattere ancora più pesante” ha commentato il presidente del Consiglio regionale della Liguria Gianmarco Medusei.
“Oggi deve essere un momento di riflessione per tutte le istituzioni, a cominciare dalla famiglia e dalle scuole. Bisogna fare più prevenzione culturale, soprattutto nei giovanissimi, perchè non dobbiamo limitarci a un simbolo, ma la sensibilizzazione deve essere 365 giorni all’anno” conclude Medusei. “Il progetto sedia rossa è partito a Pieve Ligure nel giugno del 2022, questa è la diciassettesima che mettiamo in Liguria – spiega Deborah Riccelli -. L’abbiamo messa a Palazzo Tursi, Palazzo Ducale, in vari comuni e siamo molto felici oggi di essere qua perchè è il primo Consiglio regionale in Italia ad aver preso una posizione ferma contro il femminicidio tenendo un presidio permanente. Io mi occupo in particolare delle famiglie, dei familiari, delle vittime di femminicidio e degli orfani. Oltre a chi sta provando ad uscire da una situazione di violenza dovremmo pensare anche a queste famiglie che si trovano a dover badare a questi nipotini senza poter neanche piangere le loro figlie. Non ultimo il caso di cui stiamo parlando in questi giorni, quello di Giulia Cecchettin. Ho chiesto una deroga per dedicare questa sedia proprio a lei, perchè è successo pochi giorni fa”. Le vittime di femminicidio in Liguria, negli ultimi 5 anni, sono state 29. L’ultima vittima solo pochi giorni fa, il 29 ottobre, a Savona: una donna, madre di 4 figli, è stata strangolata dal marito.

foto: xa8/Italpress

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Una firma per semplificare, accordo Regione Piemonte – Ministero

TORINO (ITALPRESS) – Semplificare leggi e procedure per agevolare cittadini e imprese. E’ questo lo scopo del Protocollo d’Intenti siglato oggi a Torino, al Grattacielo Piemonte, dalla ministra per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, accompagnato dall’assessore alla semplificazione Maurizio Marrone, per individuare di comune accordo interventi normativi in grado semplificare le procedure e ridurre la burocrazia per cittadini e imprese nei loro rapporti con la Pubblica Amministrazione. Quello della semplificazione è, tra l’altro, uno degli obiettivi del Piano di Ripresa Resilienza volto a rimuovere gli ostacoli amministrativi che penalizzano la competitività del sistema economico italiano anche sul piano internazionale. Con la firma del protocollo Regione e Ministero condividono l’istituzione di un Tavolo tecnico paritetico che avrà il compito di individuare produrre vere e proprie norme anti burocrazia.
La Regione Piemonte con questo protocollo si impegna a segnalare al ministero quegli interventi di semplificazione normativa di competenza statale che ritiene possano avere ricadute positive per cittadini e imprese. Per parte sua il Ministero valuterà le proposte facendosi parte attivare per la loro approvazione da parte del governo. L’obiettivo condiviso è infatti “assicurare, per quanto di rispettiva competenza, la ‘pulizià dell’ordinamento attraverso il riassetto normativo, statale e regionale, eliminando incongruenze e antinomie rispetto ai diversi settori legislativi, cancellando norme già implicitamente abrogate e verificando in concreto se sia realmente necessario fare una norma per raggiungere il fine pubblico conseguitò, si legge nel testo dell’accordo.
“Questo è il quarto protocollo di intesa che come Ministro per la semplificazione normativa firmo con le Regioni italiane – ha sottolineato Elisabetta Casellati – uno strumento necessario ad ascoltare e raccogliere quelle che possono essere le esigenze dei territori. Abbiamo costruito tavoli tecnici dove i nostri esperti delle Regioni e del Ministero andranno a individuare le priorità: da un lato una sorta di ‘pulizia normativà delle leggi regionali, ma anche un intervento sulle leggi nazionali. E’ un modello di intervento che presto si potrà avvalere anche di uno strumento innovativo e mai applicato in questo campo, come l’Intelligenza Artificiale”.
“Una sperimentazione che ho voluto annunciare proprio qui, a Torino, dove presto nascerà la Fondazione per l’intelligenza artificiale, perchè sono convinta che la tecnologia possa aiutarci ad avere un quadro normativo migliore, senza sostituirsi all’uomo nella creazione delle leggi, ma supportandolo con le sue enormi potenzialità. La burocrazia è uno stalker per cittadini e imprese, ‘un nemico che abbiamo in casà: appena nasce un bambino, non facciamo in tempo a godere della nascita che ci sono 4 documenti da redigere in 3 uffici diversi. Per aprire un bar o qualsiasi tipo di attività occorrono circa 72 adempimenti in 26 uffici diversi. Tutto questo è inaccettabile” conclude il Ministro Casellati. “Semplificare le procedure e ridurre la quota di burocrazia con cui cittadini e imprese devono confrontarsi ogni volta in cui si trovano ad avere a che fare con la pubblica amministrazione è un dovere che abbiamo nei confronti del nostro Paese, dei cittadini e degli imprenditori per i quali troppo spesso i ‘muri di cartà sono causa di mancati investimenti, ritardi e complicazioni – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Accade così anche all’interno della stessa pubblica amministrazione. La prima applicazione di questo accordo in Piemonte avrà l’obiettivo di individuare una serie di deroghe e semplificazioni per realizzare nei tempi certi le scuole e gli ospedali finanziati con le risorse del Pnrr. E’ già al lavoro un gruppo di tecnici della Regione e di Scr, la nostra stazione appaltante, per individuare gli ambiti di intervento e arrivare all’approvazione di una legge regionale all’inizio del 2024″.
Il Piemonte questa amministrazione ha voluto una delega specifica per la semplificazione nella convinzione che sia un dovere nei confronti di cittadini e imprese. Abbiamo da poco introdotto il meccanismo della ‘diffida amministrativà che permette finalmente alle imprese di non subire sanzioni se ottemperano al rispetto dei regolamenti entro un mese. La Regione però ha un’autonomia legislativa limitata e necessita quindi di un’azione congiunta a livello nazionale per influire sulla legislazione” aggiunge l’assessore alla semplificazione Maurizio Marrone.

foto: ufficio stampa Regione Piemonte

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