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Liguria, inaugurato lo sportello “Maggiordomo di quartiere”

La spezia (ITALPRESS) – E’ stato inaugurato oggi il nuovo sportello del servizio “Maggiordomo di Quartiere”, ospitato nel centro culturale Dialma Ruggiero della Spezia. Il servizio, nato in forma sperimentale nel 2019 e ampliato a tutta la Regione nel 2020, è pensato per aiutare i cittadini in varie incombenze quotidiane, come portare a termine una pratica amministrativa, ritirare pacchi e pagare le bollette: tutte attività che, soprattutto nel caso di famiglie o persone anziane, possono far sorgere la necessità di un supporto. Grazie alla formula “sportello diffuso”, alcuni dei 25 centri attivati in Liguria sono organizzati su più sedi, portando così i punti di erogazione del servizio a oltre 50; nel territorio dello Spezzino sono presenti 4 punti, distribuiti sul territorio in 12 “sportelli diffusi” per raggiungere il maggior numero possibile di cittadini. I “maggiordomi di quartiere” entreranno in servizio a pieno regime a partire dal 2 novembre.
“Il progetto “Maggiordomo di Quartiere” è in grado di offrire un aiuto molto concreto per anziani e famiglie – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Grazie al Fondo Sociale Europeo la Regione ha scelto di puntare ancora di più sul progetto, aumentando gli sportelli a disposizione su tutto il territorio, nell’ottica di renderlo un servizio strutturato. In questi anni i “maggiordomi” hanno dimostrato la loro importanza nell’informare, aiutare e assistere i cittadini, in particolare i più fragili, oltre a rappresentare un vero e proprio presidio sociale sul territorio. Si tratta insomma di un servizio apprezzatissimo dai cittadini, che meritava di essere reso ancora più capillare strutturato”.
“Il progetto Maggiordomo di Quartiere riparte in tutta la Liguria con oltre 50 punti di erogazione, di cui 12 nello spezzino, con degli operatori che hanno visto ampliata la propria formazione – spiega l’assessore regionale alle Politiche Sociali Giacomo Giampedrone – Proprio lo sportello del centro Dialma Ruggiero, unico in Liguria insieme a quello in piazza Manzoni a Genova, sarà arricchito in via sperimentale con un servizio aggiuntivo: gli operatori forniranno informazioni e assistenza ai cittadini sul tema della raccolta differenziata dei rifiuti, diventando insomma dei “maggiordomi ecologici”.
“Un servizio richiesto dal Comune, molto apprezzato dalla cittadinanza già nella prima fase, che va incontro ai soggetti più vulnerabili della nostra comunità e alle difficoltà che possono incontrare nello svolgere le più semplici mansioni quotidiane, fornendo anche uno strumento di supporto in più per affrontare il problema della solitudine che molte persone vivono, in particolare gli anziani – dichiara il sindaco Pierluigi Peracchini – “Il Maggiordomo di Quartiere” risponde a queste necessità aiutando i cittadini gratuitamente e concretamente, un gesto di vicinanza e di attenzione di cui la nostra società ha sempre più bisogno”. “Il progetto maggiordomo di quartiere e custodi sociali rappresenta un’azione concreta e innovativa che viene realizzata sul territorio. Il lavoro di condivisione e collaborazione tra Terzo Settore e Regione Liguria ha permesso di realizzare un progetto che ha l’obiettivo di andare incontro alle esigenze delle persone con attività di informazione, supporto e sostegno alla cittadinanza, ma anche di aiuto nelle situazioni di fragilità e soprattutto vuole garantire un presidio attraverso la presenza di una “persona” sulla quale poter contare – commenta Andrea Rivano, direttore Agorà e Responsabile Progetto Maggiordomo di Quartiere e Custodi Sociali – Il coinvolgimento di un’ampia rete di enti del terzo settore, associazioni e cooperative che da sempre operano in Liguria, conoscendone punti di forza e criticità, che collaborano in modo continuativo con i comuni e i servizi territoriali, permetterà di integrare al meglio le attività proposte, con il preciso obiettivo di offrire una risposta sempre più ampia ma principalmente sempre più adeguata alle esigenze dello specifico territorio, anche con un occhio di riguardo per tutti quei piccoli comuni dell’entroterra ligure dove spesso le distanze rendono difficile garantire riposte efficaci ma che, con un lavoro comune, le figure del maggiordomo e del custode Sociale potranno garantire un supporto vero e concreto”.
Presso gli sportelli del “Maggiordomo di Quartiere”, a Spezia come nel resto della Liguria, sarà riservata un’attenzione particolare ai cittadini più anziani. Gli operatori sono stati formati nell’individuare eventuali situazioni di fragilità, in modo da dare informazioni utili agli utenti ed indirizzarli verso i servizi territoriali competenti, anche con la finalità di attivare il servizio del “custode sociale”. Si tratta di una figura professionale che viene attivata dall’assistente sociale per gli anziani, ancora autosufficienti, che iniziano però ad aver bisogno di un supporto strutturato, al fine di garantire la migliore qualità di vita possibile al proprio domicilio. Negli sportelli sarà promosso anche il servizio Informanziani, il numero verde regionale 800593235 pensato per dare assistenza ai cittadini più in là con gli anni, dando così occasione agli utenti di conoscere il servizio.
Il progetto, della durata di due anni, è stato potenziato e finanziato grazie alle somme del Fondo Sociale Europeo 2021 – 2027 per un investimento complessivo di 6 milioni di euro. Grazie all’attività di co – progettazione con il Terzo Settore, con la cooperativa sociale Agorà nel ruolo di capofila e più di trenta enti e associazioni coinvolti sul territorio, l’iniziativa “Maggiordomo di Quartiere e Custodi Sociali” sarà animato da circa 250 operatori in tutta la Liguria, tenendo conto e azioni di coordinamento, gestione, amministrazione e rendicontazione necessarie al funzionamento del progetto.

– fotyo: ufficio stampa Regione Liguria –

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La Liguria protagonista al Fort Lauderdale International Boat Show

FORT LAUDERDALE (ITALPRESS) – Liguria protagonista al Flibs 2023, il più grande salone nautico in acqua del mondo, che conta 100.000 visitatori per ogni edizione: la nostra regione rappresenta l’Italia del turismo tra mortai, panorami della nostra terra e un evento dedicato a tour operator e agenzie di viaggio. All’interno dello spazio Italia promosso da ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, fino al 29 ottobre la Liguria – unica regione italiana presente – è il simbolo del Bel Paese e ha colto l’occasione per promuovere la propria terra e la propria offerta turistica attraverso le eccellenze del territorio.
Un centinaio di persone tra tour operator, agenzie di viaggio e stampa specializzata ha preso parte alla presentazione della destinazione Liguria “The Italian Riviera”, ieri sera, presso il ristorante genovese di Miami, “Battubelin”, di recente premiato con il “Piatto d’argento” dall’ Accademia Italiana della cucina per la qualità della sua offerta. Alla presentazione della destinazione è seguita una tappa del Campionato mondiale di Pesto al Mortaio, secondo il format che sta diventando famoso e apprezzato in tutto il mondo.
Il vincitore ha acquisito il diritto a partecipare alla Finale del Campionato, che si terrà a Genova a fine marzo 2024. Conclusa la tappa del campionato, è iniziato a tavola un viaggio gastronomico tra i sapori e i profumi della nostra terra. Alla serata ha preso parte anche il console generale d’Italia a Miami, Michele Mistò.
“E’ stata una serata splendida, con i tanti presenti entusiasti di assaggiare le prelibatezze della nostra terra magistralmente preparate dallo staff del ristorante che ha ospitato l’evento – dichiara l’assessore regionale al Turismo Augusto Sartori – Il clou è stato raggiunto con la tappa a sessione competitiva del Campionato mondiale del pesto al Mortaio. Abbiamo deciso di organizzare questa serata qui a Miami, in occasione della presenza dello stand di Regione Liguria all’importantissimo salone nautico internazionale di Fort Lauderdale, sia perchè nel 2023 abbiamo avuto un grande incremento di turisti americani (da gennaio a settembre quasi 460 mila presenze con un netto aumento del 26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) sia per ribadire il legame della nostra regione con i tanti liguri che si sono trasferiti negli States e con i tantissimi discendenti di emigrati che alla fine del XIX secolo partirono dalla Liguria per venire qui in cerca di fortuna”.
“A tal proposito abbiamo voluto anche ricordare che il 2024 è stato dichiarato dal Ministero della Cultura e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ‘Anno delle radicì: l’anno prossimo quindi come Regione punteremo molto sulla destagionalizzazione e sulla valorizzazione dell’offerta turistica dei nostri borghi dell’entroterra, luoghi di origine di molti italo-americani” conclude Sartori.
“Il Campionato del Pesto al Mortaio, con la sua formula esperienziale e coinvolgente, sta diventando un vero e proprio marchio di fabbrica con cui possiamo promuovere in modo davvero originale la nostra terra – spiega il Segretario Generale della Camera di Commercio di Genova, Maurizio Caviglia -, offrendo qualcosa di unico, che ci differenzia dagli altri. In questo modo, le nostre specialità diventano il pretesto per parlare delle bellezze della nostra terra, ma sono anche veicolo di diffusione della cultura del mangiare bene e della qualità del prodotto made in Italy nel mondo”. Il Salone di Fort Lauderdale è tra le manifestazioni dedicate alla nautica da diporto più importanti al mondo. Si sviluppa su un’area totale di oltre 270 mila metri quadri con una media di circa 1.000 espositori e 1.300 imbarcazioni in esposizione, per un valore di oltre 1 miliardo di dollari. Copre diverse tipologie di prodotto, dagli yacht ai prodotti per la cantieristica e la movimentazione, i bunkeraggi marini, le antenne satellitari, gli accessori e arredamenti nautici, le divise da equipaggio fino ai nuovi prototipi di imbarcazioni.

foto: ufficio stampa regione Liguria

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Maltempo, crolla muraglione a Genova. 16 sfollati

GENOVA (ITALPRESS) – Un muraglione è crollato ieri sera a Genova e due palazzine sono state evacuate per precauzione. E’ successo a Quinto, nel Levante cittadino, intorno alle 23. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno accertato l’assenza di persone sotto le macerie. In tutto 16 le persone sfollate, costrette a passare la notte fuori casa. Si trattava di una struttura di contenimento di un terrapieno in area privata, alta 12 metri e larga 25, ceduta probabilmente a causa delle forti piogge delle ultime ore. In giornata saranno fatte ulteriori verifiche per capire se esista il rischio di altri crolli e se gli abitanti potranno tornare a casa.(ITALPRESS).

Foto: Vigili del Fuoco Genova

Liguria, Scolmatore del Bisagno, Toti firma decreto variante migliorativa

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GENOVA (ITALPRESS) – Arriva la talpa nel cantiere per lo scolmatore del torrente Bisagno: il Commissario straordinario di Governo per la mitigazione del rischio idrogeologico e presidente della Regione Giovanni Toti ha firmato oggi il decreto di approvazione definitiva della variante migliorativa sul progetto dell’opera. “Quello di oggi rappresenta un momento di svolta perché chiude un percorso tecnico molto particolare svolto nell’ultimo anno e mezzo e mette oggi tutti di fronte agli obblighi a cui vengono richiamati – dichiarano il presidente e Commissario Toti e l’assessore alla Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone -. Dopo la firma che sancisce l’accoglimento della proposta migliorativa formulata dall’appaltatore, infatti, le condizioni tecniche affinché questo cantiere possa svoltare ci sono tutte. Ora ci aspettiamo che anche da parte delle aziende arrivi un segno tangibile soprattutto in considerazione del fatto che su un cantiere così importante per la sicurezza della città, con un valore complessivo oltre i 200 milioni di euro, abbiamo appena ottenuto dal Governo ulteriori risorse per 27 milioni di euro. Segno dell’attenzione costante che la Struttura commissariale pone su quest’opera, nonostante le difficoltà finora riscontrate. Questi ulteriori fondi saranno utilizzati principalmente per compensare l’aumento del costo dei materiali oltre che per le esigenze che dovessero nascere visto che si tratta di un’opera fondamentale per il territorio e tra le più importanti a livello nazionale”.
L’oggetto principale della variante riguarda l’utilizzo di un diverso modello di “talpa” per scavare il tunnel dello Scolmatore del Bisagno: l’introduzione di questa macchina assicurerà tempi di scavo più contenuti anche attraverso l’impiego di conci prefabbricati di calcestruzzo per la realizzazione del rivestimento della galleria, i quali garantiranno un incremento della qualità dell’opera.
Rimangono inalterati i tempi di realizzazione complessivi dell’opera previsti a livello contrattuale. Con la variante migliorativa, l’esecutore dei lavori rinuncia a tutte le riserve inerenti la richiesta di maggiori oneri economici.
La firma di oggi arriva dopo una serie di interlocuzioni che la struttura commissariale ha tenuto per un aggiornamento costante sia con le parti sociali che con il Comitato di monitoraggio istituito presso il Municipio IV Media Val Bisagno.

Foto: ufficio stampa regione Liguria

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Novartis investe in Piemonte, 100 mln per ampliare il polo di Ivrea

IVREA (ITALPRESS) – Novartis investe in Piemonte e rafforza la sua presenza sul territorio con l’ampliamento del polo di Ivrea, fiore all’occhiello per l’Italia nell’innovazione oncologica, situato presso il Bioindustry Park di Colleretto Giacosa. Inaugurato un nuovo stabilimento, su cui andrà un investimento di 84 milioni di euro nei prossimi 3 anni, per potenziare le attività di ricerca, sviluppo e produzione di radiofarmaci a scopo terapeutico, in particolare nel tumore alla prostata. Stanziati ulteriori 20 milioni di euro per la costruzione di un nuovo edificio che ospiterà la produzione di prodotti diagnostici, oltre che attività di ricerca e sviluppo.
Il polo di Novartis rappresenta l’ultima frontiera della medicina nucleare di precisione in oncologia, con un approccio innovativo basato sui radioligandi, ossia radiofarmaci in grado di riconoscere selettivamente le cellule tumorali ed eliminarle attraverso l’uso di particelle radioattive, senza danneggiare le cellule sane. Un’innovazione che affonda le sue radici nella ricerca Made in Italy, svolta proprio a Colleretto Giacosa da Advanced Accelerator Applications (AdAcAp), realtà all’avanguardia del Gruppo Novartis che ha sviluppato le prime terapie con radiofarmaci al mondo. Qui, infatti, è stato scoperto e sviluppato il primo farmaco a base di radioligandi che è stato approvato e immesso in commercio in Europa e negli USA (anno 2017) per il trattamento di un tumore raro neuroendocrino; cui è seguita l’approvazione FDA e EMA (anno 2022) per la prima terapia di questo genere indicata per il trattamento del carcinoma prostatico progressivo metastatico resistente alla castrazione e PSMA-positivo. Il programma di sperimentazioni di Novartis nell’ambito della medicina nucleare di precisione con i radioligandi si sta concentrando su altre neoplasie, alcune delle quali considerate big killer, come il tumore al seno e al polmone.
“Oggi si riconferma quanto il nostro Paese abbia i numeri per attrarre risorse ed essere competitivo a livello europeo e mondiale in un settore particolare come quello delle Scienze della Vita, che richiede grande professionalità e know-how specifici – commenta Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia -. Questo si traduce in un beneficio che nel medio-lungo periodo favorisce la crescita non solo a livello economico, ma anche sociale oltre che scientifico. Il Governo sta lavorando senza sosta per far sì che le aziende continuino a investire nel nostro Paese come punto di riferimento nel panorama mondiale, aperto all’innovazione e al talento. Sono inoltre orgoglioso di come la mia regione di origine, il Piemonte, si posizioni da leader nel contesto internazionale per ricerca e produzione di terapie altamente innovative e che possono davvero cambiare la vita delle persone che affrontano un tumore”.
La produzione e logistica delle terapie con radioligandi richiedono un assetto organizzativo strutturato e rigoroso: il processo produttivo viene avviato di volta in volta per il singolo paziente, per il quale viene attivata una catena organizzativa unica nel suo genere, che ne garantisce la consegna entro 120 ore dalla produzione. Al momento il sito di Ivrea è uno dei 3 stabilimenti al mondo, 2 dei quali in Europa – nonchè unico in Italia – in grado di produrre e distribuire in tutto il mondo questa tipologia di terapie.
L’azienda inaugura un nuovo stabilimento per la medicina nucleare di precisione contro i tumori, con l’obiettivo di potenziare le strutture produttive già esistenti, oltre ad allargare gli spazi dedicati alla ricerca e sviluppo. La superficie complessiva è di 3.000 metri quadri, di cui 2.200 metri quadri sono dedicati alle funzioni produttive e 800 metri quadri agli uffici. Sul sito inaugurato è previsto un investimento di 84 milioni di Euro nei prossimi 3 anni, per sostenere e ampliare la produzione di terapie a base di radiofarmaci innovativi. L’investimento consentirà di aumentare la produzione di oltre il 20% e quindi la quota di fatturato generato dall’export dal 60 al 90%. Inoltre, è previsto un aumento del 40% dei posti di lavoro entro il 2023.
“Iniziative come queste confermano l’importanza delle scelte e delle azioni messe in campo dalla Regione Piemonte per favorire la creazione di un ecosistema di innovazione virtuoso, di cui il Bioindustry Park è un esempio, accanto al ricco patrimonio di poli universitari, centri di ricerca e di eccellenza nel settore sanitario e farmaceutico che il Piemonte possiede – evidenzia Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte -. Una rete d’eccellenza che in futuro potrà contare anche sul nuovo Parco della Salute come luogo di innovazione sanitaria. Riteniamo che sia importante continuare a valorizzare la collaborazione tra pubblico e privato e continuare a lavorare affinchè nuove opportunità, come quella che oggi salutiamo grazie a Novartis, possano crearsi per lo sviluppo dei territori. Condividiamo in questo senso anche l’impegno e la volontà di dare piena attuazione in Piemonte al nuovo Piano Oncologico Nazionale”.
La scelta dell’ampliamento deriva dal fatto che, fin dalla sua fondazione, questa sede ha costituito un centro di eccellenza ed è stata un punto di riferimento per la ricerca e sviluppo di tutto il Gruppo Novartis. La strategia dell’azienda, quindi, è quella di rafforzare in modo significativo il polo piemontese, capace di attrarre importanti investimenti esteri, dato il ruolo di primaria importanza che esso ha assunto sui mercati globali, perchè sede di eccellenza manifatturiera a beneficio della crescita del Paese. In questo sito infatti ricade la produzione non solo per il mercato italiano, ma anche per Europa, USA, Canada, Giappone, Cina, Corea del Sud, Singapore e Taiwan, con prospettive di business anche per i paesi sudamericani. Si calcola che, nel 2022, oltre il 75% della produzione è stata destinata all’estero.
La strategia prevede inoltre di potenziare ulteriormente il polo di Colleretto Giacosa nel prossimo futuro. Infatti, sempre nell’ottica di rafforzare il ruolo del Polo italiano nel campo dello sviluppo e produzione di radiofarmaci, Novartis ha già stanziato altri 20 milioni di euro per la costruzione di un nuovo edificio, che ospiterà le attività di Molecular Imaging, dedicata allo sviluppo e produzione di marcatori per la diagnostica per immagini di precisione e che permette ai medici di individuare le cellule tumorali, scegliere le terapie personalizzate e monitorare i progressi della terapia.
“Oggi si conferma l’impegno concreto di Novartis nel guidare l’innovazione in oncologia attraverso lo sviluppo di piattaforme terapeutiche innovative – come i radioligandi – che rappresentano un unicum nel panorama italiano e internazionale, non solo a livello terapeutico, ma anche a livello di produzione e distribuzione – commenta Valentino Confalone, Country President e Amministratore delegato di Novartis Italia -. Un impegno ad investire in Italia da un lato valorizzando l’altissima professionalità italiana, dall’altro aumentando la competitività del settore nell’ambito europeo e mondiale. In questo contesto, abbiamo confermato alla Regione Piemonte la nostra volontà e l’impegno a dare concreta attuazione anche in questo territorio al Piano Oncologico Nazionale, di recente approvato dal Ministero della Salute”.

– foto ufficio stampa Omnicom PR Group –
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Scajola “Bolkestein è tema politico, serve confronto col governo”

GENOVA (ITALPRESS) – L’assessore e Coordinatore del tavolo sul Demanio marittimo della Conferenza delle Regioni Marco Scajola ha incontrato questa mattina in videoconferenza gli assessori al Demanio marittimo di tutte le regioni italiane. Al centro del dibattito il tema della Direttiva Bolkestein e la prossima scadenza della proroga sulle concessioni, prevista il 31 dicembre 2023. “Una riunione per fare il punto su una situazione delicata e importante, che riguarda oltre 35.000 aziende in tutta Italia, imprese radicate e tradizionali – spiega Scajola – Le Regioni, come sempre, continuano a esprimere un messaggio univoco e unitario: il tema delle concessioni demaniali marittime, in questo caso, non è solo tecnico, ma anche e soprattutto politico. E’ necessario un confronto politico con il Governo, e sapere quale sia la posizione in merito da parte dell’Esecutivo: per questo, dopo la riunione di oggi, scriverò a breve una lettera al Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga perchè si attivi per programmare un incontro. Il tempo, purtroppo, non è moltissimo”.
“Questa proposta di percorso – aggiunge Scajola – è condivisa da tutte le regioni, che sono allineate su questa posizione. Il lavoro del Tavolo tecnico nazionale è stato fruttuoso grazie all’approfondito e prezioso contributo dei funzionari regionali, nonostante il fatto che non sia stato concesso ai rappresentanti politici delle Regioni di intervenire. I risultati hanno dato, come è ovvio, solo indicazioni tecniche, che però a questo punto rendono necessaria l’espressione di una scelta politica da parte del Governo, da assumere nel più breve tempo possibile: i Comuni e le imprese non possono essere lasciati soli”.

foto: ufficio stampa regione Liguria

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Liguria, 10 milioni per l’ultima tranche di risorse per maltempo 2019

GENOVA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Liguria e commissario delegato di governo per gli interventi contro il dissesto idrogeologico Giovanni Toti ha firmato oggi la richiesta al Dipartimento Nazionale di Protezione civile per il via libera al finanziamento di interventi strutturali – ripristino di strade, ponti e attraversamenti; opere idrauliche; messa in sicurezza di frane; interventi strutturali su cimiteri, fognature e acquedotti – in 68 Comuni su tutto il territorio per un totale di 10 milioni di euro (9.947.180,75 euro) quale ultima tranche di risorse legate all’emergenza maltempo del 2019, che ha cubato complessivamente circa 200 milioni di euro. Anche in questo caso, come nei precedenti riparti, le priorità di intervento sono state individuate attraverso il confronto con gli enti locali coinvolti. Le risorse serviranno a finanziare interventi strutturali di messa in sicurezza indicati come terze priorità da Comuni, Province o la Città Metropolitana di Genova quali enti attuatori. Non appena il Dipartimento nazionale darà il suo via libera, il piano sarà immediatamente esecutivo e si potrà procedere con l’apertura dei cantieri come comunicato oggi da Regione Liguria.
“Nessuna risorsa destinata alla Liguria per la messa in sicurezza del territorio è stata sprecata, neanche un euro: con questo ulteriore riparto – sottolinea il presidente Toti – andiamo ad utilizzare anche i residui precedenti in modo da chiudere in modo virtuoso la programmazione regionale di protezione civile legata all’emergenza 2019, la più ingente dopo la mareggiata del 2018 in termini di interventi strutturali. Anche in questo caso si tratta quindi di opere che andranno ad aumentare la ‘resilienzà del nostro territorio, secondo quel principio che questa Regione ha attuato per prima in Italia per ridurre l’impatto futuro di possibili eventi calamitosi che dovessero verificarsi”.
“Fin dall’emergenza 2018 – ricorda l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – al netto delle somme urgenze e delle prime emergenze che sono state sempre finanziate, il criterio per il riparto delle ulteriori risorse è stato sempre quello di individuare le priorità da finanziare in maniera condivisa con i territori. In questo momento andiamo a finanziare le terze priorità che ci hanno indicato. Tutti gli interventi che abbiamo programmato sono andati in porto: nulla viene lasciato indietro in modo da spendere tutti i fondi disponibili, a dimostrazione della grande capacità di messa a terra degli interventi da parte di questa regione”..
Nello specifico, nell’area della Città Metropolitana genovese sono previsti interventi strutturali in 15 Comuni per 1 milione e 250mila di euro complessivo. I più significativi riguardano la ricostruzione dell’attraversamento del rivo in località Campazzo e relativo ripristino della viabilità comunale interrotta nel Comune di Campo Ligure (200mila euro); il miglioramento degli interventi per il contenimento di regimi franosi con regimazione delle acque e setto drenante nel Comune di Sestri Levante (200mila euro complessivi in seguito ad aggiornamento 2022). Nel Comune di Mezzanego è stata inoltre ripristinata una porzione della carreggiata in località Brinchetti per un costo complessivo di 128mila euro. Nell’imperiese sono previsti interventi strutturali in 20 Comuni per circa 4 milioni di euro. I più significativi riguardano l’agibilità dell’edificio scolastico nel Comune di Ospedaletti in seguito al crollo della muratura di sostegno dell’area del complesso e collasso sull’impianto sportivo sottostante (905mila euro) e il Comune di Pieve di Teco con la messa in sicurezza per 700mila euro del ponte sulla strada Muzio-Ligassorio, frazione fortemente colpita dalle alluvioni sia del 2019, che del 2020. Ingenti interventi alla viabilità anche nel Comune di Ventimiglia, sulla strada comunale che porta alla frontiera italo-francese (345mila euro) e a Ceriana, lungo la strada del rio Caranelli, per 300mila euro. Medesima cifra al Comune di Molini di Triora, dove è stato realizzato il consolidamento del versante in località Glori per movimenti franosi.Due i comuni spezzini, Sesta Godano e Varese Ligure, per un contributo complessivo di 336mila euro relativi rispettivamente a opere idrauliche e viabilità. In provincia di Savona sono 31 i Comuni interessati da lavori per oltre 4 milioni e 400mila euro indirizzati a ripristino viabilità, ponti e attraversamenti, movimenti franosi, acquedotti, fognature e depuratori e opere idrauliche. Nello specifico, si segnalano gli interventi nel Comune di Quiliano per la stabilizzazione e messa in sicurezza della strada comunale Quiliano-Cadibona e quelli nella frazione di Castagnabuona del Comune di Varazze, con il fine di ripristinare la viabilità ordinaria in seguito a movimenti franosi (345mila euro). Anche nei Comuni di Bormida e Pallare sono previsti interventi rispettivamente da circa 300mila e 200mila euro. Ammonta a 250mila euro invece il sostegno al Comune di Stella per il ripristino della strada in località Favini-Barbè interrotta a causa di cedimento strutturale.

foto: Agenzia Fotogramma

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Immigrazione, Geo Barents a Genova con 63 persone a bordo

GENOVA (ITALPRESS) – E’ arrivata nel porto di Genova questa mattina poco dopo le 7 la nave Geo Barents di Medici senza frontiere. A bordo 63 migranti salvati nella notte tra il 14 e il 15 ottobre nel Canale di Sicilia: tra loro anche un uomo ferito da un proiettile in Libia, quattro donne, di cui una incinta, e una decina di minori di cui una ragazza di 14 anni e un bimbo piccolo con la mamma. Arrivano da Bangladesh, Sudan, Nigeria, Eritrea, Ghana, Ciad, Niger, Costa d’Avorio, Mali e Guinea Bissau. I migranti, come hanno spiegato sul posto il prefetto Renato Franceschelli e l’assessore comunale alla Protezione civile Sergio Gambino, saranno accolti in strutture della Liguria, eccetto metà dei minori che andranno fuori regione. Solo una piccola parte rimarrà a Genova. Le operazioni di sbarco, iniziate intorno alle 8.30, finiranno nel pomeriggio. Dopo gli screening sanitari, la prima assistenza e le procedure di identificazione e fotosegnalazione partiranno i pullman destinati ai centri nelle altre province.(ITALPRESS).

Foto: xa8