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Boom di visitatori a Genova, la città balza al sesto posto in Italia

GENOVA (ITALPRESS) – “Continuano ad arrivare segnali che testimoniano l’estrema vitalità del turismo in Liguria, a cominciare dal nostro capoluogo: secondo un’analisi di Sociometrica, Genova è sesta nella top ten delle città italiane che negli ultimi anni hanno registrato la maggior crescita percentuale di presenze. Un’ulteriore conferma dell’eccellenza della nostra offerta turistica, a Genova come nel resto della Liguria, che si va ad aggiungere ai tanti studi e rilevazioni che confermano il sempre più grande interesse per la Regione da parte di italiani e stranieri. Si sta rafforzando l’immagine della Liguria come meta ricca di opportunità, dal mare record di Bandiere Blu alle bellezze dell’entroterra, e di Genova come grande città d’arte e cultura: da questa tendenza non possono che giungere grandi opportunità di crescita, lavoro e sviluppo”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, a commento dei dati diffusi da Sociometrica (azienda specializzata in studi socio economici) e riportati oggi sul Secolo XIX: dal 2014 al 2022 Genova ha visto una percentuale di crescita delle presenze del 30%, il sesto miglior risultato a livello italiano.
“Il grande risultato registrato a Genova in questi ultimi anni è il frutto dell’ottimo lavoro di squadra fatto da Regione e Comune in termini di promozione: tanti eventi si sono svolti in città, portando ad un notevole miglioramento dei servizi e ad un aumento esponenziale dell’offerta ricettiva sia a livello quantitativo che qualitativo – aggiunge l’assessore al Turismo Augusto Sartori – A riprova di ciò vi è il conseguimento della quinta stella da parte dell’hotel Bristol, che fa salire a quattro il numero degli alberghi extralusso del capoluogo. In generale, tutta la Liguria sta vivendo un momento d’oro: la nostra regione sta diventando meta di un turismo sempre più internazionale, basti pensare al numero crescente di ospiti stranieri anche d’oltreoceano, e ed è sempre più richiesta anche al di fuori dei tradizionali periodi estivi”.

foto: Agenzia Fotogramma

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In Piemonte 3 milioni per migliorare la qualità dell’aria in classe

TORINO (ITALPRESS) – “E’ come sempre una priorità assoluta garantire nelle scuole del Piemonte la tutela della salute e la sicurezza dei nostri studenti, degli insegnanti e di tutto il personale scolastico: introdurre degli ulteriori migliorativi per il loro benessere è un passo avanti che dimostra la nostra massima attenzione. La scuola è il luogo dove i nostri figli trascorrono la maggior parte del loro tempo e per questo dobbiamo garantire loro luoghi confortevoli, accoglienti e adatti per le attività didattiche. Con questa nuova misura sperimentale, finanziata con 3 milioni di euro, in sinergia con gli amministratori locali, verranno installati sistemi di purificazione/ventilazione meccanica dell’aria in classe con l’utilizzo di strumenti innovativi di ultima generazione”. Cosi l’assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino, commenta la nuova misura sperimentale il cui bando è già online e che assegnerà contributi per migliorare il comfort micro climatico negli edifici scolastici.
Comuni capoluogo di Provincia, Amministrazioni Provinciali e Area metropolitana potranno presentare progetti per un massimo di quattro edifici scolastici, mentre gli altri Enti Locali potranno richiedere il contributo per un solo fabbricato. Le sedi scolastiche ammissibili sono Scuole statali dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado.
Gli interventi finanziabili sono dispositivi di purificazione e sanificazione (1 milione di euro), impianti fissi di aereazione (1 milione di euro), tinteggiatura con vernici fotocatalitiche (1 milione di euro). Per evitare di esaurire le risorse in un numero limitato di interventi per gli edifici scolastici più grandi, la Regione ha stabilito un tetto massimo di contributo per intervento di 300 mila euro, ridotto a 100 mila euro per gli edifici privi di verifica di vulnerabilità sismica. Inoltre, considerata l’attuale congiuntura che, per i combinati effetti del patto di stabilità e della diminuzione della possibilità di indebitamento, riduce la capacità di spesa di tutti gli Enti locali, non sarà richiesto il consueto cofinanziamento degli interventi da parte dell’ente proponente. Le domande potranno pervenire a partire da domani, mercoledì 9 agosto fino a martedì 19 settembre.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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A La Spezia sequestrati 1600 articoli di design contraffatti

LA SPEZIA (ITALPRESS) – Complessivamente oltre 1600 articoli del valore commerciale di diversi milioni di euro sono stati sequestrati a La Spezia dai funzionari del reparto antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i militari del gruppo Guardia di Finanza, che hanno intercettato due diversi carichi, provenienti dalla Cina, contenenti diverse centinaia di articoli di design come lampade, sedie, poltrone e complementi di arredo, risultati contraffatti. La merce, destinata a una società importatrice italiana ma gestita da un soggetto di nazionalità tedesca, è risultata contraffatta e violava diritti d’autore e di proprietà intellettuale di note società del settore, sia italiane che europee.
I funzionari doganali ed i finanzieri del comando provinciale della Spezia hanno quindi effettuato ulteriori approfondimenti al fine di ricostruire la filiera e tracciare il mercato di sbocco degli articoli di arredo, individuando precedenti spedizioni della stessa tipologia, già pubblicizzate sul sito dell’importatore come repliche dei prodotti originali e destinate alla vendita online prevalentemente presso il mercato tedesco. Gran parte è stata rinvenuta in un magazzino in uso alla società ma il cui utilizzo era “occulto”, in quanto non dichiarato nè all’Agenzia delle Entrate nè alla Camera di Commercio. L’importatore, già noto ad alcune delle società lese, aveva anche ricevuto diverse diffide e decreti di Tribunali italiani che ordinavano la cessazione della vendita di alcuni degli articoli sequestrati poichè, appunto, contraffatti. L’importatore è stato così denunciato per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti contraffatti, aggravato dalla reiterazione nel tempo, nonchè per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.

– foto Gdf e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli –
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Monica Giuliano Commissario Agenzia regionale Liguria per i rifiuti

GENOVA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha nominato il sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano Commissario dell’Agenzia regionale per i rifiuti (ARLIR). Il Commissario, oltre ad essere rappresentante legale dell’Agenzia, avrà il compito di effettuare la ricognizione complessiva delle attività, del personale, dei beni e delle risorse finanziarie e strumentali necessarie per lo svolgimento delle funzioni dell’Arlir, oltre che di svolgere tutte le azioni necessarie per avviare e dare piena operatività all’ente stesso. Il Commissario assume il ruolo a partire da oggi, 4 agosto, e resterà in carica fino alla nomina di un direttore. La nomina odierna segue l’approvazione da parte del consiglio regionale, il 28 giugno scorso, del disegno di legge di istituzione dell’Agenzia Regionale Ligure per i Rifiuti (ARLIR), già approvato ad aprile dalla Giunta.
“Con la nomina del Commissario – spiega il presidente Toti – la nuova Agenzia regionale per i rifiuti è pronta a operare, guidata da una figura di comprovata esperienza come Monica Giuliano, a cui faccio le mie congratulazioni e auguro buon lavoro. L’obiettivo che ci siamo posti creando questo strumento, all’interno del vasto programma pensato per dare risposte a lungo termine sul tema dell’economia circolare legata alla gestione del ciclo dei rifiuti, è ambizioso e importante per il futuro dei liguri: l’agenzia è il braccio operativo che concretizzerà il piano regionale di gestione dei rifiuti per arrivare alla chiusura del ciclo e rendere così la Liguria autosufficiente. L’obiettivo finale – conclude Toti – è arrivare in prospettiva a una riduzione della Tari a carico dei cittadini”.
“Istituire l’agenzia regionale significa far passare a un livello superiore il sistema di governo della gestione integrata dei rifiuti urbani e delle funzioni di Autorità d’Ambito territoriale ricoperte da Regione – aggiunge l’assessore al Ciclo dei rifiuti Giacomo Giampedrone – La funzione primaria dell’Arlir è traguardare la realizzazione degli impianti previsti dalla pianificazione di settore per la chiusura del ciclo, coordinando tutte le procedure necessarie. Oltre a questo, l’agenzia si occuperà della gestione del sistema di regolazione tariffaria e del controllo sui costi, come previsto dall’Autorità nazionale ARERA”.
“Ringrazio il Presidente per la nomina alla guida dell’Agenzia – commenta il neo Commissario Monica Giuliano – un impegno che fin da subito concentrerò sulle azioni ben delineate dalla legge istitutiva dell’Agenzia stessa, azioni che hanno come obiettivo finale condurre la nostra regione verso un sistema impiantistico integrato d’eccellenza, funzionale al raggiungimento di un’economia circolare che assicuri un vantaggio concreto per tutti e rappresenti, sia dal punto di vista ambientale, con il superamento di alcune criticità strategiche, sia da quello economico, in termini di riduzione dei futuri piani tariffari all’utenza, un best practice virtuosa tra i diversi livelli di governo territoriale”.
Il compenso per il Commissario è pari a quello di un vicedirettore di struttura regionale (125mila euro lordi annui). L’affidamento e la gestione dei servizi di raccolta rimarranno invece di esclusiva competenza degli enti locali territoriali, così come richiesto nelle interlocuzioni dei mesi scorsi anche dal Comitato delle Autonomie Locali. La nuova legge prevede la garanzia di partecipazione all’attività di governo del sistema da parte di tutti gli enti interessati, anche tramite le Assemblee locali, che saranno composte dai sindaci delle diverse aree territoriali indicate dai piani di livello provinciale o metropolitano e avranno una funzione di supporto, propositiva e consultiva. Il soggetto incaricato delle decisioni strategiche del ciclo dei rifiuti rimane il Comitato d’ambito.

foto: ufficio stampa Regione Liguria

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In Piemonte nasce il comitato di monitoraggio sul tunnel di Tenda

TORINO (ITALPRESS) – Nasce il Gruppo di monitoraggio dei lavori per il Tunnel del Tenda. Sarà composto dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Cuneo, dal Comune di Cuneo e da quelli di Limone Piemonte, Vernante, Robilante, Roccavione, Borgo San Dalmazzo e dalla Camera di Commercio.
“E’ vero che la Regione, la Provincia e i Comuni non hanno competenza diretta su quest’opera, e quindi hanno poteri limitati, ma hanno comunque il dovere di rappresentare le istanze del proprio territorio. Per questo oggi abbiamo deciso di dar vita a questo gruppo con l’obiettivo di parlare con una voce sola che rappresenti in modo compatto il territorio e abbia un ruolo attivo per fare proposte che rappresentino le esigenze delle nostre comunità”, ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
“Tutte le volte in cui questa terra si è mossa in maniera compatta ha raggiunto i risultati – ha ricordato – e sarà così anche in questo caso, perchè tra di noi non ci sono divisioni, ma la volontà comune di centrare l’obiettivo che è la conclusione dei lavori e l’apertura del nuovo Tunnel per il beneficio di tante famiglie e tante imprese”, ha aggiunto Cirio al termine dell’incontro che si è svolto in Provincia a Cuneo a cui hanno partecipato anche il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, la vice prefetto Marinella Rancurello, il vice presidente della Camera di Commercio Luca Chiapella, i sindaci di Limone, Massimo Riberi, Vernante, Gian Piero Dalmasso, Robilante, Massimo Burzi, Roccavione, Germana Avena e Borgo San Dalmazzo, Roberta Robbione, e i consiglieri regionali della zona Paolo Bongioanni, Paolo De Marchi, Matteo Gagliasso e Maurizio Marello.
“Ho informato personalmente della nascita di questo Gruppo il viceministro Rixi che ringrazio per il forte impegno in prima persona in questa complessa e delicata vicenda. Rixi ha condiviso la nostra iniziativa riconoscendo l’importanza di garantire un rapporto sempre più diretto e collaborativo con il territorio”, ha spiegato Cirio che ha sentito telefonicamente il viceministro durante la riunione.
Come primo atto il Gruppo chiederà che sia illustrata ufficialmente l’ipotesi di aprire il tunnel in modalità safety car a dicembre, sulla quale, in base alle informazioni informali circolate finora, il territorio nutre forti dubbi. Sarà chiesta ad Anas anche una data certa per la fine dei lavori, con la richiesta di anticipare il più possibile rispetto alla data di giugno 2024, e anche di valutare, una volta completato il tunnel di consentire il transito in entrambi i sensi di marcia, in attesa della seconda canna.
“L’attività di monitoraggio di un’opera strategica come il Tunnel del Tenda da parte degli enti locali rappresenta la risposta alle esigenze delle comunità locali che da troppo attendono il completamento dei lavori. Con questo strumento saremo in grado di agire in maniera compatta nei confronti di Anas e della Conferenza intergovernativa”, ha aggiunto il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo.

– Foto: Ufficio stampa presidente della Regione Piemonte –

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Toti “Dal fondo sanitario nazionale 3,4 miliardi alla Liguria”

GENOVA (ITALPRESS) – “Come Conferenza delle Regioni abbiamo approvato con grande senso di responsabilità il riparto del Fondo Nazionale 2023. Alla Liguria spettano 3,4 miliardi di euro con un incremento rispetto al 2022 di circa 70 milioni. Riteniamo sia un primo positivo risultato non sufficiente però a coprire i maggiori costi anche dovuti alle spese energetiche”. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti interviene così dopo l’approvazione da parte della Conferenza delle Regioni del riparto del Fondo Sanitario 2023.
“L’auspicio – continua Giovanni Toti – è che le risorse, come peraltro evidenziato anche dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, vengano implementate per far fronte al fabbisogno di personale e agli oneri contrattuali, inflattivi ed energetici”.
“Pur rimarcando la necessità di implementare il fondo nazionale e quindi anche la parte attribuita alla Liguria – afferma l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, presente a Roma alla Commissione Sanità delle Regioni – è stata riconosciuta alla nostra regione la peculiarità dei maggiori costi rispetto ad altre per un indice di vecchiaia molto elevato: per ogni ragazzo under 14 in Liguria ci sono quasi tre over 65. Per questa specifica voce è stata così riconosciuta una quota pari a 107 milioni di euro. In altre parole è stato evidenziato che gli anziani, che sono la parte più fragile della popolazione, sono maggiormente soggetti a malattie con un elevato costo di mantenimento. Siamo ora fiduciosi che il Governo possa trovare ulteriori risorse da impiegare per rendere più agevole la gestione del servizio sanitario regionale”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Riapre a dicembre il Museo di Scienze naturali di Torino

TORINO (ITALPRESS) – La galleria dei reperti, l’arca con gli animali, lo scheletro di balena, l’elefante Fritz, tornano ad abitare gli spazi del Museo di Scienze naturali di Torino. A dieci anni dall’esplosione che ha reso necessaria la chiusura del palazzo e determinato una lunga serie di interventi strutturali, di ristrutturazione e di messa a norma degli impianti, si è svolto un sopralluogo per verificare l’avanzamento dei lavori in vista dell’apertura degli spazi a dicembre.
“Una meraviglia del Piemonte, di livello nazionale e internazionale – hanno sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Vittoria Poggio – deve essere fruibile e quindi noi riapriremo questo museo per i torinesi, per i ricercatori, per gli studiosi e per i turisti che verranno a visitare Torino e il Piemonte. La vicenda del Museo di Scienze naturali è una di quelle che abbiamo trovato bloccate quando ci siamo insediati, come la Tav, il grattacielo della regione, l’autostrada Asti-Cuneo: questo museo era chiuso da 10 anni. Abbiamo lavorato duramente per riaprirlo e messo a posto anche questo, nel rispetto dei vincoli della soprintendenza e riapriremo questa perla di Torino, del Piemonte e dell’Italia entro l’anno spendendo 8,3 milioni e stanziandone altri 4 per tutti gli interventi a completamento dell’operazione. Da oggi Torino sarà più forte di ieri grazie a questa nuova meraviglia che riaprirà entro l’anno”.
“Questo – ha detto il sindaco Stefano Lo Russo – è un luogo straordinario che viene restituito alla città, grazie all’impegno della Regione, con cui stiamo lavorando in sinergia sui grandi progetti di infrastrutturazione culturale. Torino è una città che ha dato tantissimo alle storie delle scienze naturali, grazie a scienziati come Quintino Sella, alle fondazioni mineralogiche, all’attività di ricerca dell’Università degli Studi. La riapertura del Museo di scienze naturali darà il via ad un 2024 di straordinaria grandezza per la cultura torinese con il bicentenario del Museo Egizio, un’altra importante collezione che, come questa, attrae gli appassionati ma abbraccia anche un pubblico più generalista, grazie alla sua capacità di arricchimento culturale e divulgazione”.
“L’Università di Torino – ha sottolineato il vicerettore dell’Università di Torino, Cristopher Cepernich – ha accolto con entusiasmo la notizia della riapertura del Museo di Scienze Naturali, che presto tornerà a valorizzare le sue collezioni di straordinario interesse storico e scientifico. Si potenzia così di molto il tessuto museale a tema scientifico che è una grande risorsa per il territorio, dove anche il ricco sistema museale di Ateneo contribuisce alla vocazione di Torino come città della scienza. Nella città centro del Positivismo italiano, nella quale ha lavorato Piero Angela, è d’obbligo fare un passo in più. Costruire quella narrazione unitaria di Torino come città della scienza che incontra più che mai l’interesse di un pubblico numeroso, giovane, fatto di attenti e sensibili osservatori dell’ambiente e della natura”.
L’esplosione avvenuta nella notte del 3 agosto del 2013 ha comportato, oltre a una serie di opere di ripristino e messa in sicurezza della zona coinvolta dallo scoppio, anche strutturali interventi di adeguamento complessivo dell’edificio. Opere particolarmente complesse, poichè inserite in un contesto architettonico antico e di particolare pregio.
La completa riorganizzazione degli spazi ha convinto il Museo a riunire, in una unica sede, anche i reperti delle collezioni paleontologiche che erano precedentemente conservati a Palazzo Carignano: ora tutto il patrimonio del Museo si trova quindi in un unico luogo che sarà visitabile al pubblico. Qui sono stati puliti e ora sono conservati anche reperti di grandi dimensioni, tra cui alcune zanne di mastodonte lunghe oltre 2 metri. A dicembre è prevista l’apertura delle sale al piano terreno che riguardano il Museo storico di Zoologia, l’Arca e lo spazio denominato Esposizioni temporanee con la sistemazione del nuovo ingresso da via Accademia Albertina: gli interventi di allestimento delle sale riguarderanno le teche storiche con gli esemplari zoologici di recente restaurati collocati per continente geografico, il radicale rinnovamento dell’Arca con il racconto dei viaggi che nel corso del Settecento e dell’Ottocento hanno portato al Museo torinese reperti di rilevante valore scientifico e delle modalità attuali di arricchimento delle collezioni, la realizzazione di un’esposizione temporanea volta a valorizzare elementi significativi delle collezioni paleontologiche, entomologiche, botaniche e mineralogiche con un significativo focus sul Piemonte.
Gli interventi, avviati a partire dal 2015, sono stati intrapresi dalla Regione Piemonte anche attraverso una serie di convenzioni con la Società di Committenza Regionale, realizzati dal Settore Tecnico e Sicurezza ambienti di lavoro della Direzione Risorse Finanziarie e Patrimonio e dal Settore Museo Regionale di Scienze Naturali della Direzione Cultura e Commercio della Regione Piemonte. Gli interventi hanno riguardato in particolare lavori di ripristino della struttura, di adeguamento degli impianti a servizio dell’edificio (impianto antincendio, elettrico, termico, condizionamento, Evac…) e per la messa in sicurezza dell’edificio. Oltre ai danni materiali, si è infatti reso necessario acquisire nuovamente l’agibilità dell’intero edificio, attraverso la messa a norma degli impianti ormai non più conformi alle norme vigenti. Sono stati poi realizzati anche interventi edili di abbattimento pareti, spostamento e sostituzione porte antincendio e controsoffitti, oltre al riallestimento delle sale in corso di completamento.
Nel complesso per il ripristino e il restauro di impianti e locali sono stati investiti oltre 8,3 milioni di euro, di cui buona parte a partire dal 2020. In particolare: 2,3 milioni sono stati spesi per la messa a norma degli impianti e l’agibilità dopo l’esplosione tra il 2015 e il 2017. Altri 2 milioni per interventi impiantistici ed edili necessari per il rilascio del certificato di agibilità dei locali dell’Arca, dello Storico Museo di Zoologia, della Crociera Manica Sud piano terreno e dei locali “Esposizione Permanente Paleontologia” tra la fine del 2017 e il 2021: i lavori oggetto di questo finanziamento si sono svolti in piena pandemia su una parte dei locali che saranno visitabili a dicembre.
Nel 2020, sempre in piena pandemia, sono stati autorizzati altri 2,2 milioni di lavori, di tipo impiantistico ed edile per il recupero e l’allestimento di spazi e depositi visitabili per la conservazione e la tutela di reperti di particolare valore storico e scientifico presso il Museo: i lavori, consegnati a giugno 2022, e sono tuttora in corso.
In occasione del sopralluogo sono stati consegnati ulteriori lavori per 1,7 milioni: si tratta degli interventi di sistemazione dell’ingresso già presente su via Accademia Albertina, realizzato negli anni 30 del Novecento per accedere alla parte del museo dedicata alle collezioni di zoologia. Tale ingresso, non più utilizzato da molto tempo, richiede interventi di tipo edile, impiantistico e di recupero degli spazi, con inserimento di una nuova biglietteria con bookshop, nuovi servizi igienici, nuovo guardaroba, affrontando innanzitutto il tema del superamento delle barriere architettoniche. Questo ingresso, ora necessario per consentire la visita al pubblico dei locali dell’Arca, dello Storico Museo di Zoologia e dell’Esposizione temporanea, manterrà la sua importanza anche quando, nel prossimo futuro, l’ingresso principale tornerà a svolgere la sua funzione, previo completamento di alcuni interventi allestitivi sulla manica di via Giolitti.

– Foto: Ufficio stampa Presidente Regione Piemonte –

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Dalla Regione Liguria 2 milioni in più per arti e spettacolo

GENOVA (ITALPRESS) – Un aumento di 2 milioni di euro in finanziamenti al comparto culturale per un totale di oltre 8 milioni stanziati da Regione Liguria nel 2023 per promuovere arti e spettacolo. Questo quanto approvato dal Consiglio regionale ligure in fase di assestamento di bilancio, su proposta del presidente di Regione Liguria e assessore alla Cultura Giovanni Toti. In particolare, è stato previsto un aumento del contributo al Teatro Carlo Felice di 1 milione e 250 mila euro, mentre 250 mila euro sono destinati al Teatro Nazionale di Genova. Per le iniziative dedicate alla figura di Italo Calvino, in occasione del centenario della nascita e nell’ambito del riconoscimento “Genova Capitale del Libro 2023”, Regione ha previsto un contributo di 150 mila euro al Comune di Genova come ente organizzatore. Significativi interventi anche a favore di Orchestra Sinfonica di Sanremo, Genova Liguria Film Commission, Teatro della Tosse, Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, nonchè a favore delle più rilevanti iniziative nell’ambito delle attività cinematografiche, culturali e di spettacolo. A questi numeri si aggiungono i fondi del PNRR: quasi 18 milioni di euro, dei quali si evidenziano i 15 milioni sul bando per le architetture rurali e i 2 milioni per digitalizzazione del patrimonio culturale pubblico. Il bilancio della cultura è quindi di 26 milioni di euro.
“Lo spettacolo – spiega il presidente di Regione Liguria e assessore alla Cultura Giovanni Toti – occupa un posto strategico nei progetti di Regione Liguria. Abbiamo voluto impegnarci particolarmente nell’aumentare lo stanziamento a sostegno delle principali iniziative di rilievo nell’ambito delle attività cinematografiche, culturali e degli spettacoli che si svolgono sul nostro territorio, oltre a continuare a sostenere le maggiori strutture operanti nello spettacolo in Liguria. Tutto ciò ha determinato anche l’incremento delle produzioni di film che vedono nella nostra regione il set ideale, sempre più attrattiva per fiction e serie tv internazionali, con importanti ricadute economiche e numerosi comuni coinvolti”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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