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Liguria, nasce il Dipartimento metropolitano ortopedico

GENOVA (ITALPRESS) – Implementazione delle prestazioni specialistiche ortopediche con l’introduzione di modelli gestionali finalizzati a rendere più efficienti i percorsi assistenziali e riabilitativi. Questi in pillole i cardini del neo Dipartimento Interaziendale Metropolitano di Ortopedia (Dimo) di Regione Liguria. Obiettivo finale della progettualità, che vede partner con uno specifico accordo Asl3, Asl4 e l’E.O. Ospedali Galliera, il contenimento delle fughe extra-regione attraverso una proposta professionale di eccellenza e anche l’attrazione di pazienti da altre regioni. La nuova realtà prevede il coinvolgimento delle tre Ortopedie: per l’E.O. Ospedali Galliera la S.C. Ortopedia delle articolazioni, diretta da Claudio Mazzola; per Asl3 la S.C. Ortopedia e Traumatologia diretta da Luca Pandolfo; per Asl4 la S.C. Ortopedia Protesica e delle Articolazioni, diretta da Pierluigi Cuomo.
“L’attivazione di questo Dipartimento Metropolitano Ortopedico – dichiara l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola – è un ulteriore fondamentale passo avanti rispetto al progetto attivato poco più di un anno fa tra l’ospedale Galliera la Asl4: grazie alla partecipazione di Asl3 l’obiettivo è incrementare l’offerta di prestazioni ortopediche a favore dei cittadini liguri, attraverso la messa a fattor comune delle migliori professionalità oltre che delle risorse e degli spazi presso l’ospedale N.S.di Montallegro di Rapallo. Si tratta di un modello organizzativo efficace – spiega – che consentirà, con l’aumento sensibile dei volumi di interventi annui, anche e soprattutto di diminuire le liste d’attesa, frenando le fughe dei pazienti verso strutture extra regionali. Un ringraziamento va all’Ospedale Policlinico San Martino che pur non partecipando, al momento, alle attività del neonato Dipartimento svolge un ruolo di supporto per il personale anestesiologico”.
“Ancora una volta si dimostra – aggiunge Gratarola – che il nostro sistema, ancorchè diviso in Asl e Ospedali, è da considerarsi un’unica creatura capace di aiutarsi e di garantire, anche attraverso un contributo sul fronte del personale, prestazioni a garanzia di nuovi progetti come quello del Dimo”.
“Avviamo ufficialmente oggi – spiega Luigi Carlo Bottaro, direttore generale Asl3 – un nuovo modello gestionale che, così strutturato, ci permetterà di incardinare un meccanismo virtuoso e pubblico finalizzato all’abbattimento delle liste di attesa. Stiamo quindi parlando dal punto di vista pratico di un concreto beneficio per i cittadini che potranno avvalersi di una èquipe trasversale caratterizzata da professionisti che rappresentano nel settore una eccellenza. E’ proprio grazie a questo mix di elementi che il nuovo Dipartimento potrà rappresentare anche un importante polo di attrazione didattica”.
“Forte dell’esperienza maturata nel primo anno di attività – commenta Francesco Quaglia, direttore generale E.O.Ospedali Galliera – il Dipartimento interaziendale di Ortopedia si arricchisce della integrazione con i dirigenti medici ortopedici di Asl 3. Nel suo nuovo assetto, il Dipartimento, sotto la guida del dottor Claudio Mazzola, Direttore della Struttura Complessa ‘Chirurgia delle articolazionì presso l’Ospedale Galliera, coinvolge professionisti dello stesso Ospedale Galliera, di Asl 4 e di Asl 3, con l’obiettivo di incidere significativamente sulle liste d’attesa per interventi di ortopedia elettiva. Il Galliera dimostra fattivamente la propria disponibilità all’integrazione e alla collaborazione con le altre Aziende ed Enti del SSR, secondo le indicazioni programmatorie formulate dalla Regione Liguria, per garantire ai cittadini percorsi assistenziali di elevata qualità”.
“A un anno dall’attivazione della collaborazione interaziendale tra Asl 4 e Ospedali Galliera per lo sviluppo della chirurgia protesica ortopedica, constatiamo con soddisfazione il successo del lavoro svolto in comune dai professionisti e dello sforzo organizzativo messo in campo da Asl 4 per fornire l’intero percorso operatorio e di riabilitazione all’interno dell’Ospedale di Rapallo”, dichiara il direttore generale dell’Asl 4, Paolo Petralia. “Nel 2022 – prosegue – sono state prodotte 341 protesi dalle èquipe delle due Aziende, coordinate dal capodipartimento Claudio Mazzola avvalendosi di percorsi omogenei e procedure condivise”.
“Dal 1 luglio – aggiunge – l’Ospedale di Rapallo offrirà uno sviluppo ulteriore delle attività ortopedico-riabilitative, consolidandosi sempre di più come centro di eccellenza in tal senso, anche grazie all’affidamento della direzione di una specifica unità operativa di Ortopedia protesica delle articolazioni al dottor Pierluigi Cuomo, forte dell’esperienza accumulata in un reparto ortopedico d’eccellenza in Italia, e al Royal National Orthopedic Hospital e al Milton Keynes University Hospital di Londra, dove svolge ancora attività di ricercatore presso il Dipartimento di Biomeccanica dell’Imperial College”.
Il neonato Dipartimento, diretto da Claudio Mazzola, costituirà quindi un centro di attività ortopedica in grado di implementare ulteriormente l’offerta di prestazioni ortopediche a favore dei cittadini liguri e al contempo di potenziare l’attività elettiva per gli ortopedici traumatologi delle aziende metropolitane.
Al momento l’attività si concentrerà sull’effettuazione di prestazioni ortopediche per patologie che richiedono sostituzione protesica (es. arti inferiori, revisione o sostituzione di anca o ginocchio).
“In questo progetto il paziente è al centro, ovvero che il paziente abbia risposte efficaci in tempi contenuti. Questo ulteriore ampliamento del progetto alla Asl3 e la collaborazione con i colleghi Cuomo e Pandolfo consentirà di traguardare un abbattimento delle liste d’attesa. D’altronde i numeri parlano chiaro: dal 2021, quando abbiamo iniziato, ad oggi l’attività è cresciuta in modo considerevole e stimiamo di arrivare il prossimo anno ad eseguire circa 550-600 protesi nel polo di Rapallo, a cui vanno aggiunte le 200-250 all’anno eseguite al Galliera. Si tratta di un intervento viene effettuato utilizzando le migliori tecnologie, anche i robot: i vantaggi sono il taglio preciso al millimetro, il minor dolore per i pazienti e una più rapida riabilitazione”.
A questo scopo verrà costituita un’unica lista d’attesa interaziendale di ortopedia elettiva gestita dagli specialisti delle tre aziende. Gli interventi – cui potranno accedere tutti i cittadini liguri – avranno luogo presso il “Polo di ortopedia elettiva” dell’Ospedale di Rapallo, che centralizzerà l’erogazione della chirurgia ortopedica elettiva dell’area metropolitana, favorendo l’abbattimento della mobilità passiva.
Asl3, Asl4 e Ospedali Galliera metteranno a disposizione i propri staff che potranno operare anche con èquipe miste, in un’ottica di collaborazione che in futuro potrà anche essere estesa ad altri ambiti della chirurgia ortopedica.

– Foto Ufficio stampa Regione Liguria –

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Piemonte, a Biella primo ambulatorio veterinario sociale della regione

TORINO (ITALPRESS) – E’ stato inaugurato questa mattina, a Biella, in via Don Sturzo 20, il primo Ambulatorio veterinario sociale del Piemonte – centro veterinario gratuito per le persone più fragili – alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dell’assessore regionale al Benessere animale, Chiara Caucino, che ha voluto fortemente la realizzazione del progetto, del sindaco della città laniera, Claudio Corradino, del dg dell’Asl Biella, Mario Sanò, delle associazioni che si occupano della cura degli animali e di tante altre importanti autorità locali, civili e militari.
“Si tratta di un fiore all’occhiello per il Piemonte e, allo stesso tempo – si legge in una nota -, di una pietra miliare nel sostegno alle persone più disagiate per le quali un animale di affezione rappresenta molto più di un amico, ma un vero e proprio compagno di vita, una figura sempre presente che dona amore e affetto, con comprovati effetti anche terapeutici sull’umore e contro il senso di solitudine che spesso attanaglia le persone più fragili”.
All’ambulatorio biellese, così come a tutti quelli del Piemonte, potranno accedere gli animali intestati alle persone in carico ai servizi sociali.
Oltre a Biella saranno presto inaugurati altri 14 nuovi Centri: Torino, Novara, Arona, Vercelli, Borgosesia, Alessandria, Asti, Verbania, Omegna, Domodossola, Collegno, Settimo Torinese, Moncalieri e Cuneo.
“Il tutto è stato reso possibile – è spiegato ancora nella nota – grazie alla volontà di tutti, con il coordinamento dell’assessorato al Benessere Animale, di fare squadra, in primo luogo le Asl dei vari territori e le associazioni, oltre ovviamente ai Comuni. La spesa complessiva, per la Regione, ammonta infatti a 310mila euro, segno che le risorse sono importanti, ma ancora più importante è la dedizione e la voglia di fare insieme qualche cosa di concreto per i più fragili e i loro amici a quattro zampe”.
“Ci occupiamo del benessere animale perchè abbiamo a cuore quello delle persone”, ha commentato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. “E’ provato scientificamente – ha continuato – quanto la compagnia e la vicinanza di un animale d’affezione siano importanti per le persone, soprattutto per quelle più fragili. Sono molto orgoglioso che il Piemonte sia tra le prime Regioni in Italia, se non la prima, a offrire questo genere di prestazione: qui e in altri 14 ambulatori che saranno aperti in Piemonte entro l’estate, le persone in carico ai servizi sociali, che hanno difficoltà a sostenere le spese veterinarie dei loro animali da compagnia, potranno farli curare gratuitamente. Oggi iniziamo un percorso che va in una direzione ben precisa: le cose si fanno per gradi, ma posso dire che questo è un primo, fondamentale e importantissimo passo verso la ‘mutua per gli animalì”.
“Sono felice – ha spiegato Caucino – di questo importantissimo risultato e di dare il via proprio dalla mia città, Biella, alla Rete regionale che si comporrà di 15 ambulatori veterinari sociali. La situazione dopo la pandemia, di profonda crisi economica, ha inciso pesantemente sui soggetti fragili in stato di bisogno seguiti dai servizi sociali piemontesi che, in molti casi, sono detentori di animali d’affezione. Per tale ragione – ha continuato Caucino – gli obiettivi di questa misura sono molteplici: evitare gli abbandoni degli animali, magari perchè non si hanno le risorse per curarli, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico per il sopraggiungere di una malattia al proprio animale ed evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà”.
“Tengo a ricordare – ha aggiunto Caucino – che tutto questo è stato possibile anche grazie al fondamentale lavoro del dipartimento veterinario dell’Asl di Biella e in particolare del dottor Luca Sala che insieme ai referenti dell’Asl di Novara, Vercelli e Vco hanno creato una vera e propria rete composta da ben sei ambulatori solo sull’area inter aziendale che ci appresteremo ad inaugurare”.
“Questo centro veterinario – ha spiegato il sindaco di Biella, Claudio Corradino – sarà gestito da un team di professionisti dedicati, che si prenderanno cura dei nostri animali con competenza e amore. Saranno disponibili servizi di base come le vaccinazioni, le visite di controllo, le cure preventive e la sterilizzazione. Inoltre, grazie alla generosità dei nostri sponsor, potremo offrire anche trattamenti più complessi, come interventi chirurgici e terapie specializzate. Questo progetto non sarebbe stato possibile senza il sostegno e l’impegno di molti. Desidero ringraziare il personale municipale, gli sponsor, le associazioni animaliste e tutti coloro che hanno contribuito a rendere questo servizio una realtà. E’ grazie alla vostra dedizione che oggi possiamo offrire una risorsa preziosa per la salute degli animali e il benessere della nostra comunità”.
“L’inaugurazione di questo primo Ambulatorio Sociale Veterinario da parte dell’Assessorato alle Politiche della Casa, della Famiglia e del Benessere Animale e della Regione Piemonte stessa – osserva il DG dell’Asl di Biella, Mario Sanò – costituisce un traguardo importante, perchè apre la possibilità di rispondere ad un bisogno che fino ad ora non trovava risposta nella maggior parte delle realtà a livello nazionale, ossia supportare i cittadini seguiti dai servizi sociali, anche attraverso la presa in carico della salute dei loro animali d’affezione. Ringrazio e mi complimento con l’Assessore Chiara Caucino per la sensibilità e la determinazione con la quale in pochi mesi ha dato attuazione a questo progetto, che consentirà di tutelare il benessere degli animali da compagnia dei cittadini più fragili, con ricadute positive anche in termini di salute pubblica”.

– Foto Ufficio comunicazione Assessore Benessere animale e Pari opportunità Regione Piemonte –

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Crollato tetto vecchia stazione Porta Susa a Torino

TORINO (ITALPRESS) – E’ crollato il soffitto della vecchia stazione di Porta Susa in centro a Torino. L’edificio è in disuso da anni e in attesa di riconversione da parte della Wastint Hospitality, che dovrebbe farne un hotel. La societa milanese ha avviato il cantiere, iniziando le demolizioni e poi avrebbe dovuto mettere in sicurezza l’edificio in attesa degli ulteriori lavoro. Non è successo, infatti subito dopo il crollo due persone, di probabile origine maghrebina sono fuggite. I vigili del fuoco spiegano che le unità cinofile non hanno rilevato la presenza di altre persone sotto le macerie, ma ora bisognera rimuovere tutti i materiali per avere la sicurezza assoluta, e serviranno 12 ore. Altre persone senza fissa dimora potrebbero trovarsi all’interno, ma per ora viene escluso. Anche il sindaco Stefano Lo Russo è giunto per un sopralluogo, la srazione XVIII dicembre della metropolitana è chiusa, regolare il traffico ferroviario.

Foto: ufficio stampa Vigili del Fuoco

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Donazioni di sangue, Marzi “Valle d’Aosta esempio di solidarietà”

AOSTA (ITALPRESS) – In occasione della Giornata del donatore di sangue, l’assessore alla Sanità della Valle d’Aosta Carlo Marzi traccia il quadro della donazione di sangue in Valle d’Aosta.
“La Valle d’Aosta è esempio di solidarietà, di sensibilità e di responsabilità per quanto attiene la donazione di sangue – dichiara l’assessore Marzi -. Prima Regione in Italia per percentuale di produzione di medicinali derivati dal plasma raccolto, la Valle d’Aosta raggiunge il primato anche nel rapporto donatori/popolazione, con 3 mila 196 volontari. In questa giornata ritengo quindi corretto e doveroso rivolgere ad ogni donatore, così come alle associazioni e alle federazioni che li rappresentano un ringraziamento per l’impegno e per il contributo profusi in favore di tutto il sistema sanitario e dell’emergenza. Un impegno che ci permette di mantenere livelli di eccellenza del nostro servizio trasfusionale, garantendo l’autosufficienza regionale di plasma e consentendoci di sostenere anche la rete trasfusionale nazionale”.
“E’ oggi anche l’occasione di evidenziare che – prosegue l’assessore alla Sanità Carlo Marzi – a breve sarà sottoposta all’approvazione della Giunta regionale e poi sottoposta all’iter consiliare la nuova normativa in tema di attività trasfusionali. Con la nuova disciplina ribadiremo con forza il ruolo delle associazioni e delle federazioni regionali, così come l’importanza della loro attività associativa nel quadro del sistema sanitario regionale per un ulteriore potenziamento degli obiettivi legati alla donazione del sangue”.
Domani, in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, di concerto con l’Assessorato alla Cultura, è stata predisposta l’illuminazione straordinaria di rosso del Castello di Aymavilles.

– Foto Agenziafotogramma.it –

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Piemonte, Caucino “Partiti tavoli per il Family Audit”

TORINO (ITALPRESS) – Si sono svolte ieri le prime due riunioni dei gruppi di lavoro relativi al Family Audit, la certificazione voluta dall’assessore regionale alla Famiglia e al Personale del Piemonte, Chiara Caucino, che fa parte di “tutte le azioni, alcune già messe in pratica, per rendere il Piemonte una regione ‘a misura di famiglià”, è spiegato in una nota. Si tratta, in sostanza, di condividere le buone pratiche sulle politiche famigliari, adottate dal “modello Trento”, un progetto divenuto nazionale che ha reso la Provincia Autonoma all’avanguardia in tema di welfare e famiglia. Ora, per la Regione Piemonte, si tratta di lavorare per ottenere la certificazione, che non è un mero atto formale, bensì sostanziale e che richiede un percorso molto rigoroso. A tal proposito sono già stati individuati i referenti del progetto ed è stata presentata, già tempo fa, la domanda finale.
A occuparsene saranno due gruppi di lavoro, coordinati ovviamente dall’assessorato alla Famiglia e al Personale.
Il Family Audit è uno strumento di management e gestione delle risorse umane a disposizione delle organizzazioni pubbliche e private che, su base volontaria, intendono certificare il proprio impegno per l’adozione di misure volte a favorire il bilanciamento degli impegni vita e lavoro dei propri occupati.
L’iter d’applicazione della certificazione richiede tre anni e mezzo e si svilupperà così: sei mesi di Audit-progettazione-valutazione che porterà all’elaborazione del piano aziendale, tre anni di attuazione ed implementazione delle azioni contenute nel piano. L’intero percorso, che dovrebbe concludersi ad aprile 2026, sarà monitorato da due professionisti esterni, un consulente ed un valutatore.
Il procedimento per la certificazione Family Audit prevede quindi, tra gli attori coinvolti all’interno della organizzazione, i Gruppi di lavoro interni che proprio ieri si sono riuniti per la prima volta.
I gruppi hanno il compito, tra gli altri, di analizzare la politica e le iniziative già esistenti nell’organizzazione in materia di conciliazione vita e lavoro, evidenziando i bisogni e fornendo proposte di misure di miglioramento.
I gruppi, ai sensi delle Linee Guida dello standard “Family Audit”, devono rispecchiare la realtà aziendale ed essere composti da dipendenti di aree differenti, sulla scorta del modello tedesco dove i dipendenti partecipano alle decisioni e alle strategie dell’azienda, e sufficientemente rappresentativi delle diverse classi di età e di genere e da dipendenti con diverse tipologie di carichi di cura, nonchè da dipendenti senza carichi di cura.
“Il nostro obiettivo – spiega Caucino – è quello di aumentare il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie e, di conseguenza, la produttività e la natalità, rendendo la Regione Piemonte sempre più flessibile e attenta alle esigenze di chi lavora all’interno dell’Ente. Sono convinta che, al contrario di quanto si va spesso dicendo – ovvero che il pubblico dovrebbe ‘prendere esempiò dal privato – questa volta sia proprio un Ente come Regione Piemonte a proporre un modello che potrebbe essere adottato dalle aziende, che ne potrebbero ottenere indubbi benefici. Inizia infatti il percorso che, sono certa, porterà alla certificazione, ma soprattutto favorirà l’adozione di pratiche a tutto vantaggio del benessere dei dipendenti favorendo, di conseguenza, un aumento qualitativo della produttività, come dimostra l’esperienza trentina”.

foto: ufficio stampa regione Piemonte

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Presidente della Liguria Toti incontra ambasciatore d’Israele in Italia

GENOVA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha ricevuto e incontrato l’ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar, a cui ha donato la bandiera ufficiale di Regione Liguria.
“Al centro dell’incontro – si legge in una nota della Regione – la cooperazione e i solidi e storici rapporti di amicizia e vicinanza tra Liguria e Israele, i temi della portualità e degli scambi commerciali tra realtà affacciate sul Mediterraneo, quelli dell’innovazione, dell’high tech e della cyber security, su cui Liguria e Israele hanno forti affinità. Oltre a questo la Liguria è stata la prima Regione italiana ad approvare un ordine del giorno in Consiglio regionale per chiedere l’adozione, da parte dell’Italia, della definizione operativa di antisemitismo sancita dall’Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto”.

Foto: regione Liguria

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Valle d’Aosta, Testolin incontra il presidente del Coni Malagò

AOSTA (ITALPRESS) – Il presidente del Coni Giovanni Malagò è stato ricevuto oggi a Palazzo regionale della Valle d’Aosta dal presidente della Regione Renzo Testolin e dai rappresentanti del Governo regionale. Un incontro istituzionale che si è inserito nel visita in Valle d’Aosta del presidente Malagò per l’evento Milano-Cortina 2026 nelle scuole che ha fatto tappa a Courmayeur.
Ad accompagnare Malagò vi erano la dirigente territoriale del Coni Cecilia d’Angelo e il presidente Coni Valle d’Aosta Jean Dondeynaz. All’incontro, oltre agli assessori Luigi Bertschy, Marco Carrel, Luciano Caveri, Giulio Grosjacques, Carlo Marzi e Davide Sapinet, erano presenti il presidente dell’ASIVA Marco Mosso, il presidente dell’Associazione valdostana Maestri di sci Giuseppe Cuc e il presidente dell’Union Valdostana Guide Alta Montagna Ezio Marlier.
Nel ringraziare Malagò per aver accolto l’invito del Governo regionale, Testolin ha sottolineato che “l’appuntamento di oggi è per noi un’occasione speciale, perchè si parla di qualcosa che ci appartiene: il nostro territorio, la montagna, che oggi è rappresentata dai referenti delle professioni e delle realtà che la frequentano e la vivono”.
“E’ per noi motivo di orgoglio – ha aggiunto il presidente della Regione – rilanciare la nostra disponibilità a collaborare e ad essere di corollario alle Olimpiadi di Milano-Cortina, soprattutto per quanto riguarda l’ospitalità delle squadre per gli allenamenti. Ma al tempo stesso vogliamo ribadire il nostro interesse a essere terra di manifestazioni e di quei grandi eventi sportivi che il nostro territorio ospita da sempre”.
Nel corso dell’incontro è stato concordato che, con il raccordo del presidente del Coni Valle d’Aosta Dondeynaz, saranno raccolte le disponibilità di strutture, infrastrutture ed alberghi valdostani che potranno essere inseriti nella lista internazionale di accoglienza per gli allenamenti e gli eventi pre-Olimpiadi.
Tra gli eventi di rilievo che riguarderanno la Valle d’Aosta, è stata ricordata l’assegnazione del Trofeo invernale CONI 2025 alla regione.

foto: ufficio stampa regione Valle d’Aosta
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Il Comune di Genova intitola la prima strada d’Italia alle Pro Loco

GENOVA (ITALPRESS) – Intitolata a Genova la prima strada dedicata alle Pro Loco d’Italia che è situata nel quartiere Cornigliano (tra via Lodovico Antonio Muratori e Villa Bombrini).
La targa è stata scoperta nel corso della cerimonia d’inaugurazione organizzata dal Comune di Genova alla presenza, fra gli altri, dell”assessore al Commercio, Artigianato, Pro Loco e Tradizioni cittadine di Genova, Paola Bordilli, del presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco, Antonino La Spina, del Commissario Unpli Liguria, Ignazio Di Giovanna, e del presidente del consorzio Pro Loco Genova, Enrico Mendace; presenti anche Ilaria Cavo, deputata nazionale, Marta Brusoni, assessore al Personale, Politiche dell’Istruzione, Servizi Civici e Informatica di Genova, Cristina Pozzi, presidente Municipio VI Medio-Ponent e i rappresentanti della Società per Cornigliano Spa.
“Accogliamo con felicità e un pizzico d’emozione l’intitolazione di una strada alle Pro Loco d’Italia, alle 6300 associazioni che ogni giorno, da una parte all’altra della penisola, profondono il massimo impegno per la promozione e valorizzazione dei territori”, ha commentato il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina. “Un’azione – ha proseguito – che va dall’accoglienza e informazione turistica, alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio immateriale culturale, all’esaltazione dei prodotti tipici: missione spessissimo svolta al fianco dei Comuni; le Pro Loco, inoltre, in molte aree, fungono anche da insostituibile ruolo di collante sociale. L’intitolazione della strada non è semplicemente un riconoscimento simbolico, ma rappresenta la magnifica cornice del protocollo d’intesa siglato a Genova tra Anci Liguria e il comitato regionale dell’Unpli: un documento che riconosce e valorizza il ruolo delle Pro Loco, aprendo a prospettive di ancora maggiore collaborazione a tutto vantaggio di Genova e dei territori dell’intera Liguria”.
La cerimonia di intitolazione è stata inserita nell’ambito delle iniziative dell’assemblea regionale del Comitato Unpli Liguria che si tiene oggi.
“Questa intitolazione rappresenta oggi il giusto riconoscimento dell’attività delle Pro Loco di cui la città di Genova si fa portavoce a livello nazionale”, ha dichiarato l’assessore al Commercio, Artigianato, Pro Loco e Tradizioni cittadine di Genova Paola Bordilli. “Questa via – ha proseguito – è un simbolo, non solo formale, bensì carico di contenuti e valori che le Pro Loco rappresentano nelle nostre città: un patrimonio umano e associativo, punto di riferimento delle comunità, con un crescente ruolo di collante sociale. Genova, inoltre, è l’unico caso nazionale ad avere diverse associazioni di Pro Loco riunite in un unico consorzio, parliamo di 11 Pro Loco e di migliaia di volontari che sono un esempio che si tramanda di generazione in generazione. Grazie alla delega affidatami ho potuto lavorare con orgoglio, in meno di un anno, a un protocollo di collaborazione che oggi firmiamo con cui riconosciamo nei fatti la valenza che a livello sociale le pro loco hanno svolto nella nostra città ma che soprattutto – conclude – potranno svolgere in sinergia con l’amministrazione”.
Tra ieri e oggi, inoltre, sono stati siglati i protocolli d’intesa fra Anci Liguria e Unpli Liguria e tra il Comune di Genova e il Consorzio Pro Loco di Genova.
“Come amministrazione abbiamo il dovere di ricordare chi si impegna ogni giorno per valorizzare la nostra città e chi ha contribuito, con il proprio lavoro, a migliorarla – ha commentato l’assessore ai Servizi civici Marta Brusoni -. Con l’intitolazione di una via alle Pro Loco d’Italia oggi riconosciamo il valore del volontariato svolto da tanti genovesi, e rafforziamo lo stretto legame tra Pro Loco e Comune di Genova”.
Il percorso per l’intitolazione di una via, o di una piazza, alle Pro Loco d’Italia partì da un’idea dell’allora consigliere comunale della Lega Davide Rossi, e nel 2021 il Consiglio comunale di Genova approvò all’unanimità la mozione, per concretizzare il progetto in uno spazio “importante” scelto tra via Muratori e Villa Bombrini a Cornigliano, dove oggi è nata ufficialmente via Pro Loco d’Italia.
Scoperta la targa di via Pro Loco d’Italia l’assessore Paola Bordilli ha regalato al presidente nazionale UNPLI Antonino La Spina la bandiera di Genova.

– foto ufficio stampa Unpli –

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