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Liguria, Toti incontra ambasciatore moldavo in Italia Anatolie Urecheanu

GENOVA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha incontrato oggi l’ambasciatore della Repubblica di Moldova in Italia, Anatolie Urecheanu, impegnato in questi giorni in una visita istituzionale tra il Tigullio e Genova. Al centro del colloquio, tenutosi nella sede della Regione in piazza De Ferrari, la volontà di instaurare rapporti di sempre maggior collaborazione con la Moldavia. Tanti i temi affrontati durante l’incontro, dalla situazione della regione moldava della Transnistria e le tensioni legate al conflitto in Ucraina, passando per il riconoscimento in Italia dei titoli di studio acquisiti in Moldavia fino alla candidatura avanzata dal Paese per entrare nell’Unione Europea.
“E’ stato un piacere incontrare l’ambasciatore moldavo Anatolie Urcheanu – commenta il presidente Toti – si è rivelata un’occasione preziosa per rinsaldare i rapporti delle Liguria con la Moldavia, resi già solidi grazie alla presenza dei tanti cittadini moldavi che da anni vivono e lavorano nel nostro territorio. Rapporti che siamo pronti a potenziare con una collaborazione ancora più stretta in tema di commercio, logistica e turismo. Quella moldava è una delle comunità più integrate: nell’ambito delle nostre competenze come Regione, mettiamo a disposizione strumenti di formazione per potenziare ancora di più questa integrazione nel mondo del lavoro”.
All’incontro hanno partecipato anche il console onorario della Repubblica di Moldova Roberto Galanti, il console di Moldova Vladimir Sacagiu, il consigliere regionale Sandro Garibaldi e il referente organizzativo della visita Alberto Sanguineti.
-foto ufficio stampa Regione Liguria-
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Genova è la capitale del libro 2023

ROMA (ITALPRESS) – Genova Capitale Italiana del Libro 2023. La proclamazione, avvenuta oggi presso la sede del Ministero della Cultura, ha visto il capoluogo ligure ottenere il titolo con la seguente motivazione: per l’ampiezza e l’organicità della sua proposta culturale. La scelta ha tenuto presenti i programmi di valorizzazione e integrazione tanto dell’articolato sistema bibliotecario del territorio comunale quanto, più in generale, delle collezioni e del patrimonio storico, artistico e letterario attraverso iniziative che vanno dalle visite virtuali delle strutture bibliotecarie alle mostre temporanee, dalle attività formative del corpo docente al coinvolgimento di giovani e anziani nei programmi di lettura.
Sono state anche apprezzate iniziative già consolidate – dal Festival della Storia a quello della Scienza fino alle mostre dell’editoria e alle fiere del libro – che contribuiscono a rendere il libro anche strumento di crescita civile e di integrazione sociale. In particolare poi è stata apprezzata la capacità di “fare sistema” attraverso il ricorso ad energie pubbliche e private in grado di contribuire alla realizzazione di un programma idoneo a generare un ritorno per la città sia di immagine sia in termini economici. Tra le città finaliste Firenze, Lugo (Ra), Nola (Na), San Quirico d’Orcia (Si), Salvo (Ch). Istituito con Legge 13 febbraio 2020 n. 15, il conferimento del titolo ha durata annuale. La prima Capitale italiana del Libro è stata Chiari (Bs), nel 2020, alla quale il Consiglio dei Ministri ha attribuito il titolo per le attività di promozione della lettura quale strumento indispensabile per sostenere la comunità.
Il racconto è avvenuto attraverso i canali social dell’amministrazione comunale durante il difficile periodo del lockdown. Nel 2021, la città che prevalse nella selezione fu Vibo Valentia; l’anno seguente, invece, fu la volta di Ivrea. Il progetto della città a cui verrà conferito il titolo di Capitale italiana del libro 2023 verrà finanziato con 500.000 euro dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore erogati tramite il Centro per il libro e la lettura. “Io ritengo che il libro, oltre che uno strumento culturale, sia anche un momento di crescita etica e morale per i cittadini, noi ci miglioriamo attraverso la lettura e ci saranno dei cittadini migliori se si saranno formati attraverso i libri”, afferma il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della conferenza stampa che ha visto la partecipazione del direttore generale della DG Biblioteche e Diritto d’Autore, Paola Passarelli; il presidente della Giuria, Francesco Perfetti; il presidente del Centro per il Libro e la Lettura, Marino Sinibaldi.
“Sono commosso, contento e orgoglioso di quello che ha fatto la città di Genova. Siamo riusciti a creare una rete, un sistema integrato di cultura. La ricaduta è unica sulle persone, il fatto di essere la Capitale italiana del Libro è una cosa importante e di cui siamo orgogliosi”. Così Marco Bucci, sindaco di Genova, in videocollegamento ringraziando il team di lavoro, “persone importanti che si sono tirate su le maniche per la nostra città, quando le cose si fanno insieme si crea quella rete sinergica e si ottengono risultati”, aggiunge. Il progetto vincitore, “A Pagine spiegate!”, mette in rete l’intera città con lo scopo di consolidare il sistema culturale e, attraverso questo, aumentare la coesione territoriale. Tra gli obiettivi di sviluppo e trasformazione che questo progetto intende perseguire c’è il lavoro con e per le comunità, che vede il libro e quanto idealmente da esso deriva come motore verso la consapevolezza. Il titolo scelto è mutuato dal linguaggio marinaro e dalla tradizione marittima che da sempre caratterizza la città di Genova: le vele si spiegano per raccogliere tutto il vento possibile. Così può accadere per questa città: le pagine vengono spiegate – aprendo i libri, rendendoli accessibili, dando forma a storie e memoria – per essere strumenti, proprio come vele al vento, di conoscenza, valorizzazione e crescita ma anche di cittadinanza e movimento verso il futuro.
-foto xb1-
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Liguria, firmato il nuovo patto per il lavoro nel turismo per il 2023

GENOVA (ITALPRESS) – E’ stata sottoscritta oggi la sesta edizione del Patto per il lavoro nel settore del Turismo, l’accordo tra Regione Liguria, sindacati e categorie datoriali (CGIL – Regionale Liguria, Filcams CGIL, CISL – Unione Sindacale Regionale della Liguria, Fisascat CISL, UIL – Liguria, UILTuCS, Confindustria Liguria, Confcommercio Liguria, Confesercenti Comitato Regionale Ligure, Confartigianato Liguria) per l’attuazione degli interventi a sostegno delle imprese del settore per il 2023. La misura, finanziata attraverso il Fondo Sociale Europeo, mira, attraverso l’erogazione di bonus assunzionali, ad incentivare le aziende turistiche affinchè garantiscano l’apertura dell’attività per periodi più lunghi, con un aumento sia in termini numerici che di durata dell’occupazione degli addetti.
Quest’anno i bonus potranno essere richiesti dalle imprese per assunzioni a decorrere dal 1 marzo 2023 con contratti di durata non inferiore a sette mesi e per un importo complessivo di 6 milioni di euro. L’apertura dello sportello per la richiesta dell’incentivo è prevista il 28 giugno con chiusura al 31 dicembre. “Il Patto per il lavoro nel turismo è una delle forme più avanzate di collaborazione che Regione Liguria mette in campo tra il mondo delle imprese, soprattutto quelle turistiche, sulle quali abbiamo molto puntato in questi anni in termini di sviluppo, e il mondo della formazione e delle professionalità che servono per migliorare sempre di più la nostra offerta turistica – afferma il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Si tratta del primo accordo del genere sottoscritto in Italia, uno strumento importante per aiutarci a trovare le professionalità adatte a migliorare la qualità della nostra offerta turistica anno dopo anno”. “Durante il covid lo abbiamo autorizzato per dare una mano alle imprese che hanno molto faticato. Oggi l’obiettivo del Patto, che quest’anno prevede bonus per assunzioni con contratti di almeno sette mesi che diventeranno otto dal 2024, è quello di aiutare le imprese del settore a tenere sotto controllo il costo del lavoro, a dare stabilità alla stagione turistica e a garantire a tutti coloro che dedicano la vita a lavorare nel settore un’occupazione sempre più lunga e stabile. Di questo tutto il comparto potrà usufruire e avvantaggiarsi, dall’ospitalità alla ristorazione, dall’artigianato all’agroalimentare. Questo tipo di accordo rappresenta un modello che può essere applicato ad anche ad altre categorie. Dobbiamo lavorare sempre di più per rendere i contratti stabili e dare qualità al lavoro nel turismo. Siamo sulla strada giusta e ci auguriamo che il 2023 ci porti le stesse soddisfazioni che abbiamo avuto in questo settore nell’anno che si è appena concluso, anche grazie alla nostra attività di promozione del territorio” conclude Toti.
“A partire dal 2018 il Patto per il lavoro nel settore turismo è divenuto un caposaldo della programmazione regionale in materia di politiche del lavoro poichè riteniamo di importanza strategica che questa amministrazione mantenga un supporto al comparto turistico in quanto volano dell’economia e dell’occupazione ligure – dichiara l’assessore regionale al Turismo Augusto Sartori – Negli anni 2020 e 2021 il Patto ha svolto un ruolo fondamentale di sostegno alle imprese per arginare gli effetti della pandemia e per questo si ritenne opportuno accorciare significativamente la durata dei contratti incentivabili. Dal 2022 si è deciso di tornare allo spirito originale del Patto che nacque come intervento volto a favorire il complesso processo di destagionalizzazione e abbiamo ottenuto un ottimo risultato: 953 domande presentate dalle imprese per circa 10 milioni di euro che hanno portato alla sottoscrizione di 3.605 contratti di assunzione di cui 304 a tempo indeterminato”.
“Quest’anno abbiamo incrementato ulteriormente la durata dei contratti oggetti di incentivo a partire da sette mesi, con l’impegno espresso di ritornare nel 2024 ad incentivare unicamente contratti di durata pari o superiore agli otto mesi. Ringrazio i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e degli enti datoriali firmatari per la continua e fattiva collaborazione” conclude Sartori. “Un’ulteriore azione intrapresa, grazie al Fondo Sociale Europeo, per far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro in un settore strategico per la Liguria – spiega l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola – Come Regione stiamo mettendo in atto azioni concrete, anche nell’ambito della formazione, per far sì che le aziende che cercano personale da assumere, possano aderire ai bandi attivi e possano trovare personale qualificato da inserire in organico. Stiamo lavorando per aumentare la competitività delle imprese liguri, per far diminuire la disoccupazione e far crescere il nostro territorio”.

foto: ufficio stampa Regione Liguria

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8 marzo, inaugurazione a Genova della mostra fotografica “Pioniere”

GENOVA (ITALPRESS) – Verrà inaugurata questa sera a mezzanotte “Pioniere”, la mostra fotografica diffusa e a cielo aperto che, presentata oggi in anteprima alla stampa, fino al 19 marzo sarà protagonista di piazza De Ferrari a Genova e davanti ai municipi di Savona, La Spezia ed Imperia. Una selezione di scatti dell’Archivio fotografico ‘Francesco Leonì per raccontare la lunga strada intrapresa dalle donne italiane per affermarsi nel lavoro, nel mondo della cultura, nello sport e nello spettacolo. Questa sera nella Sala della Trasparenza della Regione Liguria, in piazza De Ferrari, dalle 22.30 si svolgerà un evento che culminerà con l’inaugurazione dell’esposizione fotografica e un brindisi a cura della Camera di Commercio di Genova: saranno presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alle Pari opportunità Simona Ferro, l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Genova Francesca Corso, Ilaria Sacchitelli (sorella di Sofia, studentessa di medicina affetta da un raro tumore cardiaco e impegnata a raccogliere fondi per la ricerca), la direttrice del Palazzo Ducale di Genova Serena Bertolucci, la presidente del MuMa Nicoletta Viziano e la co – curatrice della mostra Anna Dentoni (con il racconto dei dettagli dell’esposizione), la storica dell’arte Anna Orlando, Stella Frascà della Lega Nazionale Dilettanti di Figc (avvocata specializzata in diritto dello sport) e Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova.
“Una bella mostra in piazza De Ferrari ma anche diffusa nei capoluoghi di provincia della nostra regione per ricordare, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, tutte coloro che hanno aperto una strada, coltivato un’eccellenza, segnato un cammino – dichiara il presidente e assessore alla Cultura della Regione Liguria Giovanni Toti -. La mostra ‘Pionierè è un segnale positivo e coerente con un Paese che per la prima volta vede le donne ai vertici della nostra politica, dalla Presidenza del Consiglio alla leadership del principale partito di opposizione: ciò, al di là di come ciascuno la possa pensare, rappresenta un passo in avanti nel cammino di integrazione e partecipazione dell’universo femminile alla vita sociale, politica ed economica del Paese su cui si sono fatti tanti progressi, ma non ancora sufficienti. Alla mostra si aggiungono anche una serie di manifestazioni che si dipaneranno da questa notte fino a tutta la giornata di domani, con maratone oratorie e testimonianze che vogliono ricordare come questo cammino sia ancora in corso”. “Un cammino che non riguarda solo la partecipazione delle donne alla vita del nostro Paese ma anche la capacità di espansione dell’Italia, mettendo a frutto tutti quegli ingegni, sensibilità e capacità che troppo spesso, rimanendo al di fuori del mercato del lavoro e della creatività, sono un freno e un limite anche a quello che può essere il benessere collettivo dell’intero Paese. Integrare l’universo femminile nel mondo dell’economia nazionale – conclude Toti – serve a portare ricchezza a tutti e non soltanto alle donne”.
“Questa mostra non vuole essere una semplice celebrazione, ma ha l’obiettivo di far conoscere i volti e le storie di donne, liguri e non, che con il loro esempio possono essere tuttora fonte d’ispirazione per le generazioni presenti e future – dichiara l’assessore regionale alle Pari opportunità Simona Ferro – Attraverso le pioniere di ieri e di oggi possiamo guardare con ottimismo al domani, dando vita a un percorso consapevole verso il raggiungimento di una reale e concreta parità di genere”.
Tanti i soggetti scelti dal vastissimo repertorio di 3 milioni di immagini dell’Archivio Leoni, custodito al Museo Galata Del Mare di Genova, per comporre “Pioniere”: donne normali, dive, sportive, dagli anni 20 fino agli anni 70, tutte testimoni dei profondi cambiamenti vissuti dalla società italiana nel corso dei decenni. Tra i ritratti in bianco e nero esposti sui totem interattivi di ‘Pionierè ci sono quelli di donne che sono riuscite a farsi strada in settori prima riservati agli uomini, come una pilota di idrovolante, la prima istruttrice di guida nel 1959 o Annamaria Coselli, una delle prime controllore assunte dalle Ferrovie, o volti noti del cinema e della canzone in visita in Liguria, come Gina Lollobrigida, Sophia Loren o Rita Pavone.
Oltre all’evento di questa sera, dedicato alla mostra Pioniere, domani Regione Liguria celebrerà l’8 marzo trasformando la Sala della Trasparenza di piazza De Ferrari in un vero e proprio ‘speakers corner’ dedicato a testimonianze delle ‘pionierè dei nostri giorni, quelle donne più che si sono distinte nei loro settori. Dalle 10 alle 20 le oratrici si daranno il cambio ogni dieci minuti per raccontare le loro storie e le loro esperienze di vita.

foto: ufficio stampa Regione Liguria

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Toti “Opera Don Bosco è importante punto di riferimento per i giovani”

GENOVA (ITALPRESS) – “L’opera Don Bosco è una realtà importante del nostro territorio, con una funzione strategica per la riduzione della dispersione scolastica dei nostri giovani. Un punto di riferimento per le comunità di Genova, a Sampierdarena e Quarto, Alassio e Vallecrosia. La formazione professionale di cui si parla oggi al convegno è infatti un tema fondamentale, intanto perchè il lavoro non è solo un pezzo importante del futuro di tanti ragazzi, della dignità della persona e della cittadinanza attiva ma anche una possibilità di sviluppo di un Paese che continua a crescere nonostante le stime meno ottimistiche degli ultimi mesi, e che trova uno sbocco importante nella ricerca delle figure professionali che servono al cambiamento della nostra economia: turismo, soprattutto, ma anche tecnologia, programmatori, edilizia”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante il convegno che si è svolto oggi a Palazzo Ducale “Formare i giovani per generare il futuro. Alleanze vincenti nel mondo del lavoro” in occasione dei 150 anni dei Salesiani a Genova, a cui hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola, l’assessore al Lavoro Augusto Sartori e l’assessore alla Scuola Simona Ferro.
“Abbiamo bisogno di correre e di correre veloce – ha spiegato ancora il presidente Toti -: su questo Regione Liguria ha messo in campo strumenti molto duttili, dai percorsi di formazione Matchpoint alla formazione a sportello. Ma occorre ovviamente che l’impresa sappia censire la propria domanda e chiedere le professionalità che servono e, di fronte alla mancanza di giovani attratti da tanti posti, occorre ragionare anche sul tema salariale, sugli stipendi e sui contratti. C’è bisogno evidentemente di diventare sempre più appetibili in un mercato che cresce e che chiede sempre maggiori professionalità. Tutto questo alla luce della nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo che, del settore della formazione, è il più grande finanziatore del Paese”.
“Il convegno di oggi – ha aggiunto l’assessore alla Formazione Marco Scajola, oggi relatore al convegno – è stato anche un momento di confronto sul tema della formazione professionale e della sua valorizzazione, fondamentale per lo sviluppo socioculturale e produttivo del nostro territorio. Affinchè questo accada è necessario il confronto costante ed il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale ligure. I corsi di formazione non possono e non devono essere fini a se stessi, ma devono accompagnare i nostri giovani nel mondo del lavoro. I percorsi del Sistema ligure di IeFP riescono ad assolvere agli obiettivi di inserimento e qualità, confermando la vocazione professionalizzante che favorisce la transizione scuola-lavoro e il contrasto della dispersione scolastica e formativa, e proponendosi quale canale privilegiato per lo sviluppo di professionalità richieste dal mercato del lavoro. Il Sistema ligure di Istruzione e Formazione Professionale si caratterizza per avere un forte tratto identitario sotto il profilo delle metodologie formative. I percorsi in Duale, infatti, ancor più dei percorsi ordinari, prevedono l’acquisizione di competenze nella logica dell'”imparare-lavorando”.
“L’Opera di Don Bosco – spiega l’assessore al Lavoro Augusto Sartori – in questi 150 anni a Genova si è sviluppata nel tempo con alcune stelle polari di riferimento: la straordinaria capacità di attrarre, istruire, formare e avviare i giovani verso il mondo del lavoro; l’assistenza nella formazione all’interno delle aziende; e da ultimo, ma non meno importante, il raccordo sociale verso le aree del disagio della nostra città”.
“L’Opera Don Bosco – spiega l’assessore alla Scuola e Politiche Giovanili Simona Ferro – ha capito con largo anticipo in quale direzione sta andando il mondo del lavoro: con la globalizzazione, tutto nasce e muore più velocemente, mestieri inclusi. Oggi le imprese richiedono manodopera specializzata e proprio in quest’ottica si inserisce il grande lavoro sociale, inclusivo e formativo dei Salesiani. Anche Regione Liguria ha colto questo cambiamento e già da qualche anno si sta muovendo con progetti che mettano in contatto i centri di formazione professionale con le scuole. Di recente abbiamo allargato la platea dei beneficiari del Servizio Civile Regionale, prevedendo anche la possibilità di accedere al processo di individuazione e validazione delle competenze acquisite. Opportunità al servizio dei nostri ragazzi per dar loro strumenti e mezzo per fare del futuro non più un’incognita ma una realtà tangibile e degna delle competenze acquisite”
“Liguria Digitale è un mondo formato da giovani – ha concluso l’amministratore Unico di Liguria Digitale Enrico Castanini – e di questo andiamo orgogliosi. Basti pensare, infatti, che un quarto dei nostri ragazzi hanno meno di 35 anni. Ma vorremmo fare ancora di più, magari programmando anche qualche iniziativa con i salesiani che hanno una grande tradizione in questo campo, favorendo da sempre un clima positivo per sostenere e stimolare i giovani nella formazione e nel mondo del lavoro”.

foto: ufficio stampa Regione Liguria

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Piemonte, donato alla Turchia l’ospedale da campo di Antiochia

TORINO (ITALPRESS) – L’ospedale da campo messo a disposizione dalla Regione Piemonte ed allestito ad Antiochia per soccorrere la popolazione colpita dal terremoto è stato donato dal Governo italiano a quello della Turchia.
A siglare l’atto c’erano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, partiti in mattinata dall’aeroporto di Torino Caselle su un aereo dell’Aeronautica Militare sul quale hanno viaggiato anche il coordinatore della missione Mario Raviolo e 80 tra sanitari e medici e volontari della Protezione civile regionale che hanno dato il cambio al gruppo che al lavoro nell’ospedale.
La struttura è operativa dal 17 febbraio in un’area sportiva nelle vicinanze dell’ex ospedale della città turca, andato completamente distrutto dal terremoto. E’ uno dei 13 ospedali di questo tipo esistenti al mondo ed ha finora curato quasi 3.000 persone e fatto nascere 22 bambini con un passaggio di circa 200 persone al giorno al pronto soccorso.
“Ancora una volta il Piemonte dimostra di avere un grande cuore e una grande professionalità nella gestione delle emergenze – ha dichiarato il presidente Cirio – Inoltre, ha buona memoria, ricorda di essere stata aiutata quando aveva bisogno, come è successo nell’alluvione del ’94 e durante la pandemia, quando i medici di Cuba hanno gestito per settimane l’ospedale delle Ogr e curato i nostri malati. Quindi restituisce l’aiuto, va dove serve. Così ancora una volta sanitari e volontari piemontesi della Protezione civile sono in campo per aiutare la popolazione turca colpita dall’immane tragedia con professionalità e strutture d’eccellenza. Siamo partiti per la Turchia, ma andremmo, e andremo, in qualsiasi parte del mondo perchè quando c’è bisogno di aiuto il Piemonte risponde ‘presente!’ Rappresentiamo il Piemonte, l’Italia che ha messo a disposizione attraverso di noi questo ospedale da campo che è una grande eccellenza e rimarrà a disposizione della Turchia”.
L’assessore Icardi ha osservato che “la squadra piemontese in Turchia ha confermato nel concreto estrema professionalità e altrettanta generosità nel mettersi a disposizione di una missione tanto impegnativa quanto indispensabile per soccorrere la popolazione terremotata in condizioni disperate”.
Da lunedì il personale sarà impegnato nell’attività di integrazione dei sanitari turchi che prenderanno in carico l’ospedale. “Contiamo di rimanere in Turchia ancora un paio di settimane – ha annunciato Icardi – ma se sarà necessario non avremmo difficoltà a reintegrare nuovamente l’organico, avendo ricevuto almeno altre 200 disponibilità di sanitari piemontesi volontari pronti a partire per Antiochia. La donazione dell’ospedale è un atto dovuto verso una popolazione che ha perso tutto. Grazie alla disponibilità della Protezione civile nazionale a rifinanziarlo, saremo presto in grado di disporre di un nuovo ospedale da campo da impiegare sui fronti di emergenza internazionali”.
Dal canto suo, l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi ringrazia “tutti i volontari che in queste settimane stanno prestando servizio in Turchia, Il loro è un aiuto importante e un supporto prezioso a tutto il comparto sanitario. Sono state settimane difficili, ma sono arrivate belle notizie come la nascita di nuovi bimbi. Ed è bello sapere che la nostra Protezione civile è parte di questo processo di rinascita”.
A confermare l’assoluta necessità dell’ospedale ad Antiochia è Mario Raviolo: “La nostra è praticamente l’unica struttura ospedaliera della zona, insieme ad un’altra analoga americana, a 15 chilometri di distanza. Stiamo svolgendo assistenza sanitaria sia di emergenza sia ordinaria. C’è bisogno di tutto. Abbiamo un elevatissimo flusso di pazienti, costante, operiamo al massimo delle nostre possibilità, in condizioni estreme, ma siamo addestrati a farlo e il nostro personale lavora senza sosta, con risultati straordinari. La popolazione e le autorità turche ci hanno accolti a braccia aperte”.

– foto: ufficio stampa Regione Piemonte

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Piemonte, Regione lancia campagna comunicazione contro gioco d’azzardo

TORINO (ITALPRESS) – “Perdere tutto non è un bel gioco” è lo slogan della campagna di comunicazione della Regione Piemonte per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (GAP) che parte oggi.
La campagna, sulla base delle indicazioni della legge regionale 19/2021 ed in attuazione del Piano regionale approvato dal Ministero della Salute, ha come obiettivi informare capillarmente la collettività sul gioco d’azzardo e sui rischi correlati, stimolare la presa di coscienza dei giocatori problematici o delle loro famiglie della gravità della situazione e delle sue possibili conseguenze, promuovendo percorsi di avvicinamento e presa in carico da parte delle strutture specialistiche di diagnosi e cura ed infine attuare un sistema integrato di comunicazione e sensibilizzazione sui territori per far emergere i soggetti maggiormente a rischio di dipendenza.
Le azioni della campagna di comunicazione: predisposizione e distribuzione di materiali informativi dedicati al GAP (depliant, cartoline, locandine); organizzazione di tour informativi sul territorio (GAP Tour) in diversi luoghi ad alta frequentazione (piazze, centri commerciali, aree mercatali, fiere, outlet ): presidio informativo con operatori dei Dipartimenti per le patologie da dipendenze e degli enti accreditati per le dipendenze; organizzazione di incontri informativi nei Comuni e nelle associazioni di tutela dei consumatori e degli utenti;
predisposizione di spot televisivi/radiofonici, video, banner;
pianificazione della campagna sui media locali e nazionali nelle sale cinematografiche del territorio; affissione statica e dinamica; avvio attività informativa e partecipativa negli istituti scolastici con spettacoli tematici destinati agli studenti delle scuole superiori; allestimento sensoriale da realizzare negli istituti scolastici e sul territorio; realizzazione di materiale promozionale da distribuire presso i punti di interesse e in occasione degli incontri informativi, formativi e di sensibilizzazione.
Per favorire il contatto diretto, sarà attivata una linea dedicata del numero verde regionale 800 333444 e sarà disponibile il numero 011-5666888 gestito da operatori dell’Asl Città di Torino.
Operativo anche il sito internet dedicato www.noneunbelgioco.it che sarà il fulcro della campagna di comunicazione integrata e consentirà alle persone che hanno problemi di gioco ed alle loro famiglie di interagire con gli operatori sanitari e di accedere alle informazioni utili.
Sul sito è disponibile l’elenco degli incontri organizzati nei Comuni con il relativo calendario.
In media 3 cittadini piemontesi su 10, una quota equivalente a circa 1 milione e 300.000 individui, hanno giocato almeno 1 volta in denaro negli ultimi anni, spendendo un ammontare complessivo annuo di più di 6 miliardi di euro.
Questa quota corrisponde, a livello individuale, all’equivalente ogni 12 mesi di circa 4.500 euro per ogni giocatore e di quasi 1.500 euro pro-capite.
Nello stesso periodo l’importo complessivo delle perdite è stato di oltre 1 miliardo di euro annuo, più di 750 € per ogni giocatore e poco meno di 250 euro per ogni abitante.
Nel contempo, è aumentato in misura molto rilevante il contributo del gioco online, che costituisce attualmente oltre il 62% e il 25% rispettivamente delle puntate e delle perdite totali, e che pesa per quasi 3.000 € medi spesi per ogni giocatore.
Sul territorio sono attive molte iniziative sul fronte della prevenzione e del contrasto al gioco d’azzardo, curate dai dipartimenti di Patologia delle dipendenze delle Asl.
Da settembre 2022 si è aggiunta anche l’iniziativa del Centro regionale di promozione della salute presso la Fondazione “Educatorio della Provvidenza” in C.so Trento a Torino.
Il centro ha delle sezioni di prevenzione sia del gioco d’azzardo che sul gaming (gioco senza denaro). Attualmente ospita le scolaresche, su prenotazione.
Al 1° marzo sono stati 1100 gli studenti, accompagnati da 63 insegnanti, che lo hanno visitato: 10 istituti secondari di primo grado con 22 classi e 400 studenti e 13 istituti secondari di secondo grado con 25 classi e 550 studenti.
La campagna è curata dalla Direzione regionale Coordinamento politiche e Fondi europei – Turismo e Sport, con la Direzione regionale Sanità e Welfare.
In occasione della manifestazione Just The Woman I am organizzata dal Centro Universitario Sportivo che si svolge a Torino nel fine settimana sarà distribuito il materiale della campagna.
-foto agenziafotogramma.it-
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Testolin eletto presidente della Regione Valle d’Aosta

AOSTA (ITALPRESS) – Renzo Testolin è da oggi il nuovo Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, eletto in mattinata dal Consiglio Valle.
Testolin, 54 anni, di Aymavilles (Aosta), consulente finanziario in un istituto di credito, esponente dell’Union Valdòtaine, ha una lunga esperienza amministrativa: prima nel Comune di residenza di cui è stato anche vice sindaco e nella Comunità montana Grand-Paradis e successivamente come Assessore regionale all’agricoltura e risorse naturali e al bilancio e finanze. Dal dicembre 2019 all’ottobre 2020 è stato anche Presidente della Regione facente funzione.
La Giunta da lui presieduta, espressione di una maggioranza composta dai gruppi Union Valdotaine, Federalisti Progressisti – Partito Democratico, Alliance Valdotaine – VdA Unie, Pour l’Autonomie, Stella Alpina, è composta da Luigi Bertschy (Av-VdaU, Vice Presidente della Regione e Assessore allo Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile), Marco Carrel (PlA, Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali), Luciano Caveri (Av-VdaU, Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna), Jean-Pierre Guichardaz (Fp-Pd, Assessore ai Beni e alle Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali), Giulio Grosjacques (Uv, Assessore al Turismo, Sport e Commercio), Carlo Marzi (Sa, Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali), Davide Sapinet (Uv, Assessore alle Opere Pubbliche, Territorio e Ambiente).
“Esprimo la mia soddisfazione per aver chiuso oggi un percorso non semplice – ha dichiarato il Presidente Testolin – e ringrazio coloro che mi hanno dato la fiducia per poter governare questa Regione fino alla fine della legislatura: è un dovere farlo ed è un impegno che prendiamo. Lavoreremo nel solco tracciato negli ultimi due anni e mezzo con un programma che è stato sostenuto da una maggioranza e che oggi viene aggiornato, in considerazione delle necessità cui la nostra Regione deve far fronte”.
“E’ intenzione di questo questa maggioranza e di questo Governo affrontare i problemi, trovare soluzioni e dare risposte ai cittadini, soprattutto a quelli più in difficoltà. Chiediamo – ha aggiunto il neo eletto Presidente della Regione – la collaborazione dell’intero Consiglio Valle: alcuni temi dovranno essere affrontati da tutti i 35 i consiglieri per cercare di trovare le soluzioni migliori. Lo abbiamo già fatto in passato e potremo farlo al di là delle contrapposizioni politiche”.
-foto ufficio stampa Regione Valle d’Aosta-
(ITALPRESS).