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Piemonte, nuovo ospedale di Savigliano-Saluzzo-Fossano finalmente al via

TORINO (ITALPRESS) – L’area a ridosso dello stabilimento Panna Elena, sulla direttiva Saluzzo-Savigliano, sarà il sito che verrà proposto dalla Giunta regionale per la realizzazione del nuovo ospedale unico del Quadrante Nord Ovest (Saluzzo-Savigliano-Fossano). La soluzione è stata comunicata dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e dall’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro con la rappresentanza dei sindaci del territorio svoltasi oggi nella Sala del Consiglio comunale di Savigliano. “E’ una scelta che abbiamo condiviso con il territorio – dichiarano il presidente Cirio e l’assessore Icardi -, in modo che si possa procedere celermente con l’iter di progettazione e appalto dell’opera. Riguardo al finanziamento, abbiamo a disposizione i 195 milioni di euro dell’Inail, ai quali la Regione aggiungerà le risorse necessarie per anticipare i costi della progettazione, attraverso un mutuo ponte con Finpiemonte. Una strada che non esclude quella di eventuali proposte da parte dei privati”.
Quanto alle vecchie sedi degli ospedali, il presidente e l’assessore hanno ribadito che non sono previste dismissioni, ma il riutilizzo di tutte le strutture per gli ambulatori e la medicina territoriale. Sul piano tecnico, l’area individuata è risultata la migliore tra quelle proposte dai sindaci e valutate dall’Assessorato e dai tecnici regionali. La completa ristrutturazione dell’attuale ospedale di Savigliano è stata giudicata impraticabile, oltre che economicamente non sostenibile, mentre l’area a ridosso del centro abitato, all’imbocco della direttrice Saluzzo-Savigliano, è stata scartata per la mancanza dei requisiti urbanistici. Operativamente, lunedì 7 novembre la rappresentanza della Conferenza dei sindaci verrà chiamata a sottoscrivere l’atto di indirizzo politico propedeutico alla presentazione della informativa alla Commissione regionale da parte della Giunta.
Il nuovo ospedale di Saluzzo-Savigliano-Fossano prevede 325 posti letto, 57 posti tecnici, 19 sale diagnostica, 8 sale operatorie, 2 sale emodinamica e cardiologia interventistica, 4 sale blocco parto e 34 ambulatori, dimensionati per 17 mila ricoveri ordinari, 170 mila esami di diagnostica, 10 mila interventi chirurgici, 1.200 parti e 160 mila visite all’anno. All’incontro di Savigliano erano presenti i rappresentanti della Conferenza dei sindaci Franco Demaria (Saluzzo), Antonello Portera (Savigliano), Dario Tallone (Fossano), Valerio Oderda (Racconigi), Silvano Dovetta (Venasca) e Paolo Vulcano (Manta), oltre al direttore generale della Sanità del Piemonte, Mario Minola e al direttore generale dell’Asl Cn1, Giuseppe Guerra.

foto: ufficio stampa regione Piemonte

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Aperta la torre della Regione Piemonte dopo 18 anni di polemiche

TORINO (ITALPRESS) – E’ stato inaugurato il grattacielo della Regione Piemonte. A pochi metri dalla ex fabbrica del Lingotto, fa parte della skyline di Torino da molti anni, ma vicende farsesche tipiche della pubblica amministrazione italiana, ne hanno rimandato l’apertura di oltre un decennio. Cerimonia di taglio del nastro molto in tono dimesso quindi, a oltre 22 anni al concorso di idee che vinse Massimiliano Fuksas, che però oggi disconosce questo suo progetto. Sono intervenuti infatti cambiamenti strutturali, di materiali e molto altro, che hanno convinto l’archistar a togliere la sua firma dal grattacielo. Che se non altro è costato grosso modo quanto previsto: il costo stimato inizialmente era di 216 milioni, e seppur tra mille vicissitudine si è chiuso a 239 milioni, cui si aggiungono 50 milioni per gli oneri di urbanizzazione. Tanto o poco? Il grattacielo di Intesa Sanpaolo, che è una quarantina di metri più piccolo ma è stato costruito dalla banca in soli quattro anni, è costato mezzo miliardo, mentre, rimanendo in ambito bancario, la nuova sede della Bce è costata quasi un miliardo.
All’interno del grattacielo di via Nizza lavoreranno circa 2000 persone, che saranno qui convogliate entro giugno dai vari uffici e palazzi che la Regione possiede nel torinese. Alcuni sono già stati venduti, altri lo saranno, mentre l’attuale sede della Giunta nella centralissima piazza Castello resterà in mani pubbliche. “La casa sulla piazza del paese non si vende mai, si dice in campagna” ha motivato il presidente Alberto Cirio.
Svanisce quindi ogni possibilità di vedere lo splendido palazzo aulico diventare un albergo con vista mozzafiato, e consentire un parziale rientro dei costi. Negli anni è andato in fumo anche il progetto di accorpare alla sede della Giunta, quella del consiglio regionale, che approfittando della propria autonomia statutaria, resterà nell’aulico Palazzo Lascaris dove visse anche Cavour. I consiglieri, evidentemente, non vedono di buon occhio l’idea di spostarsi in periferia.
A concludere i lavori, è stata la quinta giunta regionale investita del dossier grattacielo dopo Ghigo, Bresso, Cota e Chiamparino. Anche se i danni erano avvenuti prima. Tanto che si è arrivati al 2017 con i lavori conclusi al 90% ma poi si sono succedute varie amare scoperte a livello strutturale.
Tutto ciò ha costretto a cambiare gran parte delle finestre del palazzo, alcune crepate sono ancora in bella vista proprio sopra l’ingresso. Stesso discorso per i pavimenti. La torre sembra essersi mossa, secondo alcuni, e tanto è bastato a scoppiare facciate e piastrelle in gran quantità. La Cmb di Carpi, chiamata per finalizzare, ha perciò dovuto allungare i tempi di consegna da 14 mesi a cinque anni. Di qui nasce anche l’aumento della spesa da 216 a 239 milioni per finire i 42 piani e i 209 metri della torre, che è 40 metri più alta della Mole. “Si sana una ferita, inferta alla credibilità delle istituzioni” ha spiegato il presidente della Regione, Alberto Cirio, al termine di 18 anni di cantiere. La nuova permetterà di risparmiare dai 15 ai 18 milioni l’anno. Serviranno quindi oltre 15 anni a ripagare l’investimento.

foto: xb2

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Genova, rimossa la vecchia rampa nel nodo di San Benigno

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GENOVA (ITALPRESS) – Una gru con 60 metri di braccio capace di sollevare fino a 650 tonnellate, 80 persone impiegate su più turni di lavoro, un nuovo impalcato lungo 32 metri e largo 7, con un peso di circa 140 tonnellate. Sono alcuni dei numeri che raccontano lo sforzo di Aspi per il nuovo Nodo di San Benigno, che nella notte di martedì ha visto la rimozione del vecchio cavalcaferrovia e che nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 vedrà il varo della nuova struttura in acciaio.
L’adeguamento del Nodo di San Benigno, nel comune di Genova, è previsto nel Piano di Investimenti di Autostrade per l’Italia con una spesa di circa 51 Milioni di euro. Si tratta di un intervento che mira a risolvere i conflitti presenti nell’area dell’elicoidale, facilitando gli spostamenti da/per il Porto, da/per l’autostrada e da/per il Ponente/Levante cittadino, e per la sua complessità è stato oggetto di un lungo confronto con gli enti locali volto a migliorane ogni aspetto trasportistico e tecnico anche in funzione dello sviluppo urbanistico della città.
Espletate le ultime verifiche di rito, nel giugno del 2020 sono stati consegnati all’impresa del gruppo autostrade AMPLIA S.p.A. i lavori del lotto 2, il cui progetto Esecutivo prevede una suddivisione in due ambiti: Ambito “D” che riguarda gli interventi nell’area di via di Francia e prevede il collegamento diretto tra la sopraelevata (con provenienza sia dall’Autostrada A7 Barriera Genova Ovest, sia dal centro cittadino) e il lungo mare Canepa (direzione Ponente) e nel senso opposto tra lungo mare Canepa e la sopraelevata in direzione centro. Restano garantiti tutti gli ulteriori collegamenti esistenti inclusa la rampa Cantore che dall’omonimo viale consentirà l’accesso alla sopraelevata a monte di un tronco di scambio per entrambe le direzioni levante/centro e ponente; Ambito “E” che riguarda la sistemazione del nodo di collegamento tra il viadotto elicoidale, il lungo mare Canepa e i varchi portuali consentendo direttamente tutti gli spostamenti a oggi non consentiti. Tale nodo sarà reso compatibile e interconnesso anche con la futura realizzazione del tunnel subportuale. Allo stato attuale i lavori in corso di realizzazione procedono secondo le tempistiche programmate e nel rispetto delle Fasi previste nel progetto esecutivo, che hanno dovuto necessariamente tener conto della moltitudine di interferenze presenti nel tessuto urbano e fortemente antropizzato dell’area. In particolare, occorre evidenziare l’interferenza dei lavori con le linee ferroviarie (di superficie e sotterranea) in esercizio che ha comportato un notevole dispiego di risorse per eseguire i lavori in interruzione notturna attraverso il continuo coordinamento tra ASPI ed RFI.
Dallo scorso settembre il traffico, proveniente dall’Autostrada A7 e da via Cantore con destinazione la sopraelevata Aldo Moro in direzione centro, sta impegnando provvisoriamente un nuovo cavalcaferrovia in affiancamento all’esistente, consentendo all’imprese esecutrici di predisporre la sostituzione del vecchio cavalcaferrovia, non più idoneo a sopportare carichi d’esercizio coerenti con il nuovo assetto stradale.
La scorsa settimana l’impresa Vernazza per conto di AMPLIA S.p.A. ha montato una gru cingolata DEMAG modello CC3800-1 con 60 metri di braccio e una portata di 650 tonnellate, che ha consentito lo svaro del cavalcaferrovia esistente nella notte di martedì 11 su mercoledì 12 tra le 20 e le 6, e consentirà il varo del nuovo impalcato nella notte di venerdì 14 su sabato 15 ottobre, sempre tra le 20 e le 6.
Si è trattato di attività complesse. Per la rimozione del vecchio cavalcaferrovia è stato necessario alleggerire preliminarmente l’impalcato esistente: sono state tagliate le ali in cemento armato, riducendone così non solo il peso, a circa 140 tonnellate, ma anche l’ingombro geometrico per facilitare le operazioni di sollevamento e spostamento, vincolate dall’adiacenza di un fabbricato civile.
Per quanto riguarda il nuovo impalcato da varare, le cui dimensioni sono di 32 metri di lunghezza per 7 metri di larghezza con un peso di 140 tonnellate, occorre evidenziare che la struttura in acciaio è stata completamente preassemblata con il montaggio e la saldatura delle travi, dei trasversi e di tutti gli altri elementi in acciaio al fine di limitare successivamente nuove interruzioni ferroviarie e poter attivare subito le successive fasi di completamento, come l’asfaltatura, la realizzazione dei cordoli porta barriere di sicurezza e il montaggio dei guardrail.
Per completare i lavori è stato necessario lavorare su più turni impiegando mediamente al giorno circa venti dipendenti tecnici del gruppo (ASPI/AMPLIA/TECNE) e circa sessanta maestranze tra l’impresa affidataria AMPLIA S.p.A. e le imprese subappaltatrici Vernazza Autugru s.r.l. (sollevamento e movimentazione), General Smontaggi S.p.A. (demolizione impalcato esistente), Cardinale s.r.l. (preassemblaggio impalcati metallici) e Castaldo S.p.A. (attività di rinforzo strutture metalliche esistenti). A tutto il personale impiegato va il ringraziamento per il grande impegno dimostrato nelle complesse attività eseguite sempre applicando con grande attenzione le misure di sicurezza previste dalle norme vigenti e dal sistema di gestione aziendale.
Nella notte di venerdì 14 su sabato 15 ottobre, dalle ore 20:00 alle ore 6:00, per le attività di varo del nuovo impalcato saranno necessarie le seguenti limitazioni al traffico: via di Francia sarà completamente chiusa al traffico veicolare in entrambi i sensi di marcia dalla rotatoria in corrispondenza di Via Scarsellini (torre WTC) al sottopasso con il viadotto elicoidale con presenza di movieri che indirizzeranno il traffico proveniente dal centro in Via Milano; In uscita dall’autostrada A7 barriera Genova Ovest, sarà chiusa la rampa in direzione sopraelevata/centro città e si potrà alternativamente uscire su via Antonio Cantore oppure percorrere la rampa elicoidale in direzione del varco Albertazzi.
Dal centro città sulla sopraelevata non si potrà uscire in direzione via di Francia e sarà obbligatorio svoltare sulla rampa in direzione Autostrada A7 Genova-Ovest e nel caso rientrare sulla viabilità comunale svoltando sulla destra in direzione via Antonio Cantore.
-foto ufficio stampa Autostrade –
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Maria Falcone, Uto Ughi e Maria Elena Bottazzi al Salone Orientamenti di Genova

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GENOVA (ITALPRESS) – Maria Falcone, docente e sorella del giudice Giovanni Falcone, il violinista Uto Ughi, la scienziata e candidata al Premio Nobel per la Pace Maria Elena Bottazzi e il direttore della clinica malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti. Saranno alcuni dei protagonisti del Salone Orientamenti 2022 in programma dal 15 al 17 novembre ai Magazzini del Cotone al Porto Antico di Genova e organizzato dall’assessorato alla scuola e alla formazione della Regione Liguria. Sono aperte sul sito www.orientamenti.regione.liguria.it le iscrizioni per partecipare (in presenza e a distanza) alla ventisettesima edizione dell’evento che è ormai tra i più importanti appuntamenti nazionali in materia di orientamento scolastico. Il tema portante di quest’anno è: “Care for your skills”, prenditi cura delle tue competenze. Competenze che si svilupperanno sul campo anche tra il 22 e 25 ottobre grazie all’ottava edizione del progetto OM-Sailor di Regione Liguria che ritorna dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia. Si tratta di una “nave dell’orientamento” alle professioni del mare sulla quale saliranno 270 studenti degli istituti turistico-alberghieri e nautici di tutta Italia.
Tutti gli appuntamenti della tre giorni al Porto Antico di Genova saranno disponibili anche in streaming e dal 15 ottobre su orientamenti.regione.liguria.it ci si può iscrivere anche ai convegni e agli incontri di Orientamenti 2022 per poter scegliere in anticipo tematiche e approfondimenti di proprio interesse.
La parte espositiva del Salone sarà aperta il 15 e il 17 novembre dalle 9 alle 20 mentre nella giornata del 16 novembre si prolungherà fino alle 22 per consentire la partecipazione delle famiglie nell’orario pomeridiano e serale.
Salone Orientamenti vive ormai tutto l’anno ed è un punto di riferimento nell’educazione e nell’orientamento dei giovani. Con Orientamenti Summer ben 2mila giovani hanno partecipato ai laboratori e agli eventi organizzati nelle sei tappe in giro per la Liguria. Nelle ultime edizioni si è registrata una crescita costante nel numero dei partecipanti, e nella qualità e quantità degli eventi proposti: oltre 100 mila ragazzi in presenza in 3 giorni nell’ultima edizione pre covid, 230 mila tra presenti e in piattaforma nell’edizione dello scorso anno dedicata al “React”.

-foto ufficio stampa Salone Orientamenti –
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Consorzio guidato da Webuild costruirà la nuova diga foranea di Genova

ROMA (ITALPRESS) – Webuild sarà il leader del consorzio che realizzerà la Nuova Diga Foranea del Porto di Genova, accanto a Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra, per un valore complessivo a base d’asta di 928 milioni di euro. Webuild partecipa al consorzio realizzatore con una quota pari al 40%.
La Nuova Diga Foranea è un’opera unica al mondo per la complessità ingegneristica, sia per le dimensioni che per la realizzazione “offshore”, cioè totalmente in mare aperto, senza che vengano interrotte le attività portuali. Poggerà su fondali a profondità variabile fino a 50 metri, la profondità maggiore al mondo mai sperimentata per una diga foranea, ed avrà uno sviluppo complessivo di 6,2 km, di cui poco più di 4 km inclusi nei cosiddetti lavori di Fase A.
Con la nuova diga viene così realizzato il più grande intervento di rinnovamento dell’area portuale ligure degli ultimi 25 anni, con l’ampliamento degli spazi di transito e manovra per le navi all’interno dello scalo marittimo, così da potenziarne la capacità di accoglienza e trasformarlo in una infrastruttura in grado di accrescere la competitività del sistema ligure e dell’Italia tutta. La sua realizzazione consentirà l’accesso in sicurezza al porto a navi portacontainer più grandi, lunghe fino a 400-450 metri (il doppio di quelle che possono transitare oggi), adeguando le specifiche del porto di Genova alle esigenze delle maggiori compagnie di navigazione. Un progetto di grande impatto economico per la città, per il suo porto commerciale e per tutta l’Italia, che genera sviluppo già dalla fase di costruzione: per la sua realizzazione, saranno infatti occupate più di 1.000 persone, tra diretti e terzi.
Commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’opera rientra nel Programma straordinario per la ripresa del Porto di Genova, sarà cofinanziata dal Governo con risorse del Fondo complementare al PNRR e potrà beneficiare del Decreto Aiuti (D.L. 17 maggio 2022, n. 50).
Il progetto prevede la realizzazione del nuovo sbarramento molto imponente a circa 450 metri oltre l’attuale diga foranea. Per la Fase A, attualmente finanziata, è previsto un basamento realizzato a 50 metri di profondità mediante l’impiego di 7 milioni di tonnellate di materiale roccioso, su cui verranno posizionati elementi prefabbricati in cemento armato composti da circa 100 cassoni cellulari, di dimensioni fino a 33 metri di altezza, 35 metri di larghezza e 67 metri di lunghezza, ognuno equivalente in altezza ad un palazzo di 10 piani.
La nuova infrastruttura si distingue per le tecnologie innovative impiegate per la sua realizzazione e per la sostenibilità, garantita da sistemi volti a massimizzare l’economia circolare, prevedendo tra l’altro il recupero, il riutilizzo e la trasformazione degli inerti.
La Nuova Diga Foranea è un progetto di valenza europea, oltre che nazionale e locale. Il potenziamento dell’accessibilità marittima del porto di Genova che ne deriverà andrà infatti a consolidare il ruolo strategico del sistema portuale della città all’interno del corridoio Reno-Alpi della rete di trasporto transeuropea TEN-T, corridoio che da Genova arriva fino a Rotterdam e di cui è parte integrante anche il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, realizzato anche questo da Webuild. Il Terzo Valico dei Giovi, che consentirà di sfruttare a pieno le potenzialità dei nuovi flussi del Porto di Genova in una logica di sistema integrato dei trasporti, registra ad oggi un avanzamento progressivo degli scavi dell’81% con 73,4 km già completati, su un totale di quasi 91 km di gallerie previsti dal progetto.

– foto ufficio stampa Webuild –

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Consiglieri della Liguria con fiocco rosa per prevenzione tumore al seno

GENOVA (ITALPRESS) – Un fiocco rosa per ricordare l’importanza della prevenzione del tumore al seno. E’ l’iniziativa condivisa questa mattina da tutti i consiglieri regionali della Liguria che si sono presentati in aula con l’accessorio colorato per aderire alla campagna di sensibilizzazione. A prendere l’iniziativa è stato il presidente Gianmarco Medusei. “La pandemia ha certamente limitato l’attitudine alla prevenzione ed è proprio per questo che – spiega Medusei – in un momento così difficile, questa iniziativa assume una valenza ancora più importante”. L’augurio del presidente dell’assemblea è “che l’adesione del Consiglio regionale possa ulteriormente rafforzare l’impatto e la diffusione della cultura della prevenzione. In Italia, solo nel 2020, ci sono stati 377 mila casi di tumore al seno e sono aumentati di 6 mila unità rispetto al 2019, mentre sono in netto calo quelli al colon-retto. E più di un paziente su due è vivo a 5 anni dalla diagnosi. Non mancano però le buone notizie: sono circa 3,6 milioni le persone vive dopo la diagnosi. Un numero importante, il 37% in più rispetto a 10 anni fa”, conclude.

Foto: ufficio stampa Consiglio Regionale Liguria

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Alle Gallerie d’Italia di Torino in mostra le foto di Gregory Crewdson

TORINO (ITALPRESS) – Dal 12 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023 Intesa Sanpaolo apre al pubblico alle Gallerie d’Italia – Torino la grande mostra “Gregory Crewdson. Eveningside”, première mondiale della nuova serie di fotografie dal titolo omonimo, Eveningside (2021-2022) del grande fotografo di fama internazionale Gregory Crewdson. In parte commissionate da Intesa Sanpaolo, le immagini di Eveningside di Crewdson sono state concepite dall’artista come l’atto finale di una trilogia che abbraccia dieci anni di lavoro.
La mostra è una rassegna di questa trilogia, curata da Jean-Charles Vergne, che inizia con Cathedral of the Pines (2012-2014) e An Eclipse of Moths (2018-2019), accanto ai precedenti scatti minimalisti di Crewdson, intitolati Fireflies (1996). Inoltre, nella sala multimediale all’avanguardia adiacente alla mostra all’interno del museo verrà proiettato Making Eveningside, un video dietro le quinte con musiche originali di James Murphy degli LCD Soundsystem, e Stuart Bogie, polistrumentista-compositore americano.
“Con la mostra inaugurata oggi, Intesa Sanpaolo prosegue il brillante cammino avviato con l’apertura del museo torinese nel maggio scorso. Gregory Crewdson contempla e restituisce la vita nella sua quotidianità – afferma Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo -. L’ospitare mostre come Eveningside ci riconduce alle motivazioni dell’impegno di Intesa Sanpaolo verso la cultura: la diffusione di valori che uniscono l’arte, le persone, la comunità. La Banca coltiva questi valori con la stessa determinazione con cui concepisce il suo ruolo nei confronti della crescita dell’economia e della società”.
“Accogliamo nella sede museale di Gallerie d’Italia a Torino l’opera del noto fotografo americano Gregory Crewdson, realizzata tra 2012 e 2022 nella contea di Berkshire nel Massachusetts – sottolinea Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo -. A pochi mesi dall’apertura, Palazzo Turinetti si è affermato come un punto di riferimento per la fotografia italiana e internazionale, grazie ai progetti fotografici commissionati da Intesa Sanpaolo, che sono specchio del tempo odierno e permettono al pubblico di confrontarsi con i temi della modernità, anche nei suoi aspetti più contraddittori. In questo modo, le attività di Gallerie d’Italia interpretano pienamente il ruolo e l’impegno di Intesa Sanpaolo a favore della crescita culturale e sociale del Paese”.
In netto contrasto con le foreste infestate, solitarie e remote di Cathedral of the Pines e con i vasti e desolati paesaggi post-industriali di An Eclipse of Moths, nella serie Eveningside Crewdson esplora momenti di contemplazione entro i confini della vita quotidiana, nei luoghi di lavoro e negli spazi adiacenti. Le figure che popolano gli scatti sono scarne e spesso viste attraverso le vetrine dei negozi, nel riflesso di uno specchio o posizionate sotto il proscenio banale della routine quotidiana: ponti ferroviari, portoni, portici, la tettoia di uno sportello bancomat, di una latteria, di un mercato rionale o di un negozio di ferramenta. Avvicinando il suo punto di osservazione alle figure e utilizzando una combinazione più o meno intensa di luce e ombra, effetti speciali come nebbia, pioggia, fumo e foschia e, per la prima volta, il suo ormai onnipresente team di produzione e luci al completo in una tavolozza monocromatica, l’artista ricrea una ricca atmosfera gotica, evocativa dei film noir e del cinema classico, ma con le capacità e la chiarezza della più attuale tecnologia disponibile nella fotografia digitale. Eveningside è costituita da stampe digitali a pigmenti da 87,6 x 116,8 cm.
Ogni serie della trilogia rappresenta tappe essenziali del percorso artistico e dell’evoluzione creativa di Crewdson nell’ultimo decennio, con temi che spaziano dalla dimensione intima e personale, alle visioni esistenziali ed espansive del mondo, fino alla riflessione sul profondo rispetto e sull’ammirazione per la storia della fotografia, della pittura, del cinema e di altri mezzi, tutti reinventati per raccontare le sue storie.
Realizzate in isolamento dall’artista nel 1996, con due macchine fotografiche su pellicola analogica in bianco e nero, le immagini di Fireflies offrono nella loro semplicità un tessuto connettivo e un contrappunto.
Il catalogo in edizione italiana, francese e inglese è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.
La mostra sarà inoltre accompagnata da un calendario di incontri pubblici gratuiti, il programma #INSIDE che prevede talk con ospiti di rilievo ed eventi speciali, in programma il mercoledì alle 18:30, a corredo delle mostre in corso. A inaugurare il ciclo di appuntamenti sarà il talk in programma il 12 ottobre che vedrà protagonisti Gregory Crewdson e Jean Charles Vergne moderati da Alessia Glaviano, Head of Global PhotoVogue and Director of PhotoVogue Festival.
Il museo di Torino, insieme a quelli di Milano, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola – Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

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Il presidente della Liguria Toti in visita aL terminal PSA di Anversa

ANVERSA (BELGIO) (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha visitato oggi, assieme al presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, all’amministratore delegato per le aree Europa, Mediterraneo, Nord e Sud America di PSA David Yang, al Consigliere di amministrazione PSA Italia Giulio Schenone, all’amministratore delegato PSA Genoa Investments Roberto Ferrari, il terminal PSA del porto di Anversa, in Belgio.
Il presidente Toti ha poi incontrato Tan Chong Meng, amministratore delegato del gruppo di PSA International.
“Oggi siamo qui – spiega il presidente Toti – per parlare delle prospettive di crescita del porto di Genova, di cui PSA è uno dei principali operatori, gestendo i terminals di Prà e di PSA Sech. Quello genovese è uno scalo sempre più competitivo grazie anche ai principali players del settore terminalistico a livello mondiale, che continuano a credere e a scommettere sul nostro scalo. Il porto di Genova deve puntare a differenziarsi sempre di più dal punto di vista delle attività, ed essere in grado di ospitare tutti i protagonisti della blue economy in modo tale da permettere alle migliori energie di esprimersi, generando una positiva concorrenza che ne stimoli ulteriormente lo sviluppo”.
“Stiamo assistendo a grandi cambiamenti nel mondo della logistica, portuale e dei trasporti- aggiunge Signorini- Genova è al centro di questi mutamenti e oggi abbiamo avuto un confronto molto stimolante con uno dei principali players mondiali, PSA, che opera anche nel nostro porto, utili per le decisioni pianificatorie e di investimento della Port Authority”.

foto: ufficion stampa Regione Liguria

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