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Tragedia Brandizzo, Nicco “Una sconfitta per il Piemonte”

TORINO (ITALPRESS) – “Ogni vita persa è una sconfitta per la società: a Brandizzo, 12 mesi fa, il Piemonte è stato sconfitto da un grande dramma in un posto che dovrebbe essere sicuro e protetto, ma che purtroppo si è trasformato in teatro di sofferenza e morte. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco che ha partecipato, questa mattina, alla presentazione della prima edizione della “Settimana del lavoro sicuro”, iniziativa pensata e organizzata in occasione dell’anniversario della tragedia avvenuta a Brandizzo il 30 agosto 2023.
“La sicurezza sul lavoro è un dovere che deve essere capito e diffuso fra tutti – ha aggiunto Nicco -: datori di lavoro, lavoratori, istituzioni, sindacati e cittadini. Ritengo, però, che piuttosto che prevedere l’introduzione di nuove norme, dovremmo concentrare energie e risorse per fare in modo che quelle vigenti vengano applicate e fatte rispettare in maniera puntuale”.
Venerdì 30 agosto il comune di Brandizzo ospiterà diverse iniziative, tra cui la commemorazione davanti al monumento dedicato alle vittime, un convegno a cui parteciperanno autorità e rappresentanti istituzionali regionali e nazionali, la santa messa e una fiaccolata in ricordo.
“Come Consiglio regionale – ha concluso Nicco – vogliamo continuare a impegnarci per promuovere politiche che si concentrino sulle condizioni di lavoro di ogni persona. E a tal proposito ricordo come nel gennaio di quest’anno la Regione Piemonte abbia adottato il Documento strategico 2024-2026 ‘Tutela della Salute e Sicurezza sul Lavorò, con il quale ha rafforzato le azioni per contrastare gli infortuni gravi e mortali, le malattie professionali e migliorare le condizioni di lavoro”. Presenti durante la mattinata i familiari delle vittime, il direttore dell’iniziativa Massimiliano Quirico, la consigliera metropolitana delegata alle Politiche Sociali Rossana Schillaci, la sindaca di Brandizzo Monica Durante e i rappresentanti di diverse sigle sindacali.

– Foto: Consiglio Regionale Piemonte –

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A2a e Gruppo Fera siglano Ppa per un parco eolico da 25,2 Mw in Liguria

MILANO (ITALPRESS) – A2A e il Gruppo Fera (Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative) hanno firmato un Power Purchase Agreement (PPA) per la fornitura di energia green di un impianto eolico con una potenza installata di 25,2 MW, situato in Liguria in provincia di Savona.
L’accordo, di durata decennale, prevede l’acquisto da parte di A2A della produzione rinnovabile del parco “Monte Greppino” – di proprietà di ADELASIA SRL, società controllata da FERA – pari a oltre 65 GWh annui e capace di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 17 mila nuclei domestici, evitando l’emissione in atmosfera di oltre 16 mila tonnellate di CO2 equivalenti all’anno.
Per A2A – guidata dall’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini, secondo player nazionale nelle energie rinnovabili – questa partnership si aggiunge ai precedenti accordi PPA volti a dare ulteriore impulso al mercato dell’energia green, mettendo al servizio dei propri clienti soluzioni mirate che favoriscono il processo di decarbonizzazione del Paese. Con questo stesso obiettivo, il Gruppo prevede investimenti pari a 16 miliardi di euro entro il 2035.
“Grazie a questa partnership con il Gruppo Fera proseguiamo nel nostro impegno per mettere a disposizione dei clienti una quota sempre più ampia di energia green proveniente da fonti rinnovabili e per sostenere il percorso verso la transizione energetica e la decarbonizzazione del Paese” commenta Lorenzo Spadoni, Direttore BU Generazione e Trading di A2A”.
“E’ il secondo PPA firmato dal Gruppo FERA negli ultimi sei mesi e siamo molto soddisfatti di questa partnership con A2A, azienda storica e impegnata, come noi, nella transizione energetica del Bel Paese. Questo accordo valorizza ancora di più la nostra mission aziendale che da oltre venti anni ci spinge a realizzare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, valorizzando le risorse naturali dei territori e fornendo ricadute economiche di sostegno ai Comuni interessati” ha commentato Luigi Pennisi, AD di Adelasia SRL.

– Foto: ufficio stampa A2a e Gruppo Fera –

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Offerta autunnale per i Treni Turistici verso Assisi e Alba

PERUGIA (ITALPRESS) – L’offerta autunnale di FS Treni Turistici Italiani, società del Gruppo FS Italiane, si compone di due collegamenti: Roma-Alba, grazie all’Espresso notturno Langhe-Monferrato, e Roma-Assisi con il treno diurno Espresso Assisi.
I primi due treni autunnali di FS TTI nascono con l’obiettivo di offrire un nuovo modo di viaggiare che coniuga il turismo lento, sostenibile, di qualità alla bellezza del viaggio in treno, a bordo di carrozze completamente ristilizzate per garantire il massimo comfort verso destinazioni dall’alto valore storico, paesaggistico ed enogastronomico. L’Espresso Assisi viaggerà tutti i sabati e le domeniche dal 5 ottobre al 1° dicembre, da Roma Termini ad Assisi, con fermate a Terni, Spoleto, Foligno e Spello. Il sabato la partenza è prevista alle 10.05 mentre il ritorno alle 18.00, la domenica invece si parte alle 8.30 e si rientra alle 16.58. Le località potranno essere raggiunte viaggiando sulle poltrone dei salottini, ideati per garantire privacy e comfort, o usufruendo del vagone bar/ristorante per uno spuntino da consumare nell’elegante salone.
L’altra novità dell’autunno è l’Espresso Langhe-Monferrato: un treno notturno che collega Roma con Alba effettuando fermate anche a Nizza Monferrato e Asti. Le partenze da Roma Termini sono previste tutti i venerdì di ottobre e sabato 31 alle ore 19.57 con arrivo a destinazione alle 10.35. Il rientro a Roma è previsto ogni domenica dal 6 al 27 ottobre e il 3 novembre alle ore 18.55 con arrivo nella Capitale alle 6.33. A bordo dell’Espresso Langhe-Monferrato il viaggiatore troverà il servizio bar/ristorante con ampie e comode sedute dove potrà cenare o fare colazione, scegliendo tra le proposte di un menù Made in Italy, e delle confortevoli carrozze letto sulle quali è disponibile personale dedicato per tutta la durata del viaggio.
Su tutti gli Espressi di FS TTI è presente una carrozza bagagliaio nella quale poter caricare bagagli o l’attrezzatura sportiva. Anche a ottobre sarà possibile beneficiare, scegliendo la tariffa “TTI Special”, di uno sconto del 50% su tutti i biglietti acquistati entro 48 ore dalla partenza. I biglietti per viaggiare a bordo dell’Espresso Assisi e dell’Espresso Langhe-Monferrato sono acquistabili sul sito www.fstrenituristici.it e su tutti i canali di vendita di Trenitalia, App, biglietterie di stazione e self-service.

foto: ufficio stampa Ferrovie dello Stato Italiane

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Bambino muore schiacciato da un trattore nel Torinese

TORINO (ITALPRESS) – Nel Torinese, a Villar Pellice, un bimbo di cinque anni è caduto dal trattore sul quale si trovava con un parente maggiorenne intento a raccogliere il fieno. Il piccolo dopo la caduta è stato travolto dalla ruota del carrello. I soccorsi sono stati immediati con elisoccorso e conseguente trasporto al CTO di Torino in codice rosso e condizioni critiche, ma il bimbo è deceduto. Indagano i carabinieri di Torre Pellice che hanno sequestrato il mezzo agricolo.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Le strutture ricettive valdostane inserite nella Banca dati nazionale

AOSTA (ITALPRESS) – I dati delle strutture turistico-ricettive e degli alloggi a uso turistico valdostani confluiranno nella Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche. Si tratta di un adempimento a cui stanno dando corso tutte le Regioni italiane, per consentire di raccogliere in un’unica banca dati tutte le strutture ed alloggi presenti sul territorio nazionale. A seguito dell’attivazione della BDSR, prevista per il mese di settembre, tutti i titolari di strutture turistico-ricettive e di alloggi a uso turistico avranno due mesi di tempo per accedere, integrare alcuni dati e scaricare il CIN (Codice Identificativo Nazionale), che dovrà poi essere esposto all’esterno dello stabile in cui è esercitata l’attività ed in ogni annuncio ovunque pubblicato, anche sui portali telematici.
“La Regione, con il supporto di INVA SpA e con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti per le aziende ed i locatori – fa sapere la stessa Regione in una nota -, ha operato in modo da trasferire nella BDSR tutti i dati che sono già presenti sulle piattaforme regionali; dopo l’acquisizione del CIN, i relativi titolari continueranno a operare sulle piattaforme regionali, come già sono abituati a fare per le operazioni connesse alla gestione amministrativa, dalla comunicazione dei dati ISTAT alle eventuali variazioni riguardo alle caratteristiche dell’ospitalità offerta, e, per quanto riguarda le strutture alberghiere e i campeggi, alle attività inerenti i prezzi e la classificazione”.
L’Assessorato sta “costruendo una rete di assistenza che si affiancherà a quella statale e, confrontandosi con le Associazioni degli operatori, fornirà a ciascun titolare di strutture turistico-ricettive e di alloggi ad uso turistico specifiche istruzioni per le operazioni di acquisizione del CIN”. “Come Governo regionale – dichiara l’assessore Giulio Grosjacques – stiamo valutando se e come modificare la normativa regionale di settore. Sicuramente non vogliamo rinunciare alle nostre prerogative statutarie, che tra l’altro ci sono state confermate dalla Corte Costituzionale con la sentenza depositata nel mese di maggio di quest’anno, con la quale è stato rigettato un ricorso della Presidenza del Consiglio dei ministri contro la nostra l.r. 11/2023 in materia di locazioni brevi per finalità turistiche. Tuttavia vogliamo evitare a coloro che investono nel settore dell’ospitalità di inserire gli stessi dati sulle piattaforme dello Stato e su quelle della Regione, cosa che creerebbe una duplicazione di adempimenti senza dare nessun valore aggiunto”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Tensioni in carcere a Torino, feriti poliziotti penitenziari a Biella

TORINO (ITALPRESS) – “Ancora pericolose tensioni alla Casa Circondariale di Torino nel pomeriggio e nella serata di ieri quando un detenuto che pretendeva di esser trasferito in altro istituto si è armato con un paio di forbici e ha iniziato a minacciare i presenti”. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, per voce del segretario del Piemonte Vicente Santilli: “Per dargli manforte, tutta la Sezione si è rifiutata di fare rientro nelle celle ed ha iniziato rumorosamente a minacciare ulteriori disordini fino a che non fosse stato accordato il trasferimento del loro compagno. I rumori e i disordini della sezione hanno fomentato gli animi dell’interno padiglione detentivo che si sviluppa su tre piani ed anche i ristretti del piano sottostante hanno intrapreso una manifestazione di protesta, più violenta della precedente, sfociata addirittura nell’incendio di alcuni materassi”.
Il sindacalista evidenzia che “l’aria irrespirabile ha determinato la necessità di fare uscire tutti i detenuti dalla sezione che sono stati accompagnati nel cortile passeggi. Ed è proprio in questo frangente che un venticinquenne di origini marocchine, approfittando della confusione, si è arrampicato sul muro che delimita il cortile e ha tentato di darsi alla fuga. Immediatamente è scattato l’allarme ed il detenuto è stato rintracciato mentre cercava un varco o un modo per superare il muro di cinta. Anche in questa circostanza il nostro plauso va al personale di Polizia Penitenziaria che ha dimostrato, se ancora fosse necessario, la grandissima capacità che lo contraddistingue e consente allo Stato di gestire con professionalità e capacità situazioni operative estremamente complesse e pericolose. Ai poliziotti feriti auguriamo una pronta guarigione”.
Santilli sollecita infine l’assegnazione di un Comandante titolare al Reparto di Polizia Penitenziaria: “Va evidenziato l’impegno dei vari comandanti non titolari che si sono avvicendati in questi mesi presso la cc di Torino, ma bisogna intervenire affinchè il Dap si adoperi una volta per tutte per assegnare un nuovo comandante alla Casa circondariale torinese”
Il segretario generale del SAPPE Donato Capece, che pure esprime il “plauso del SAPPE al personale dell’Istituto di Torino che ha saputo gestire con fermezza e professionalità la situazione”, chiama “in causa” direttamente “chiunque, ma soprattutto chi ha ruoli di responsabilità regionale dell’amministrazione penitenziaria. Non si può continuare a restare inerte, a non prendere iniziative a favore delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nelle varie carceri piemontesi”, denuncia il leader del SAPPE. “Sconcerta, poi, rivedere le fiamme in carcere a Torino. E’ ancora vivo in tutti noi quel che avvenne il 3 giugno 1989, quando presero fuoco i materassi accatastati e le fiamme aggredirono il braccio femminile. Persero la vita 8 detenute e 2 agenti del penitenziario, Rosetta Sisca e Maria Grazia Casazza. Ed è dunque da delinquenti, da sciagurati ed irresponsabili commettere atti incendi in carcere, proprio a Torino poi…”.
Ferragosto di violenza anche nella struttura detentiva di Biella. Secondo quanto riferisce il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “due detenuti di nazionalità africana ristretti nella stessa cella hanno avuto un acceso diverbio. Due agenti in servizio presso il Padiglione sono immediatamente intervenuti per portare alla calma i due ristretti”, spiega Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del SAPPE. “Nel frattempo”, prosegue, “uno dei due detenuti si era armato di sgabello nel tentativo di lanciarlo per colpire l’altro ristretto. Purtroppo, lo sgabello colpiva uno dei due agenti. Il secondo detenuto, altamente inferocito, è stato fermato dagli agenti per evitare il contatto con l’altro ristretto, nella confusione un agente ha ricevuto un pugno in pieno volto e sulla spalla. Successivamente quando la situazione è stata portata alla calma, i due agenti sono stati accompagnati presso il nosocomio locale per le cure del caso”. “Questi sono eventi come più volte denunciato dal Sappe, primo e più rappresentativo Sindacato del Corpo di Polizia Penitenziaria, che destabilizzano l’ordine, la sicurezza e la serenità del personale operante presso la Casa Circondariale di Biella”, prosegue Donato Capece, segretario generale del SAPPE. Auspica che “l’Amministrazione Penitenziaria adotti con urgenza gli opportuni provvedimenti per restituire sicurezza e serenità lavorativa al personale di Polizia Penitenziaria che fa servizio a Biella e in Piemonte”, senza trascurare quella che è una richiesta storica del SAPPE: “dotare il personale del Corpo del taser e di ogni altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Nubifragio a Torino, danni e allagamenti

TORINO (ITALPRESS) – Maltempo in Piemonte. Temporali di forte intensità si sono verificati nel pomeriggio del 14 agosto soprattutto nelle zone di Torino e di Cuneo, con pioggia, vento e grandine. Nel capoluogo piemontese un nubifragio ha causato diversi danni e sono stati segnalati anche casi di caduta di alberi e danneggiamento di tetti.
La pioggia persistente rende difficoltose le operazioni di sgombero dei detriti di una frana che si è riversata sulla strada provinciale 23 all’altezza del km 68+800, nella frazione Depot di Fenestrelle.
Il Servizio Viabilità della Città metropolitana di Torino è “subito intervenuto oggi pomeriggio per fronteggiare la frana”, fa sapere la Città metropolitana sul suo sito. “I cantonieri dei circoli di Perosa Argentina e Pinerolo – prosegue – stanno regolando il traffico con un senso unico alternato, e la ditta incaricata è subito intervenuta per rimuovere il materiale franoso con una pala e un escavatore. Tuttavia, le operazioni in corso sono rese difficoltose dalla pioggia persistente”.
Decine di interventi da parte dei vigili del fuoco per i danni causati da pioggia e vento nel capoluogo piemontese. Tra le zone del Lingotto e Moncalieri squadre al lavoro per prosciugamento di aree allagate.

– Foto vigili del fuoco –

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Ponte Morandi, 6 anni fa il crollo. Mattarella e Meloni “Individuare responsabilità”

GENOVA (ITALPRESS) – Era la mattina del 4 agosto 2018. Alle 11.36 il collasso del Ponte Morandi, tra la pila 8 e la 10, causò 43 morti e la distruzione di due quartieri. Una data che Genova ed i parenti delle vittime non potranno dimenticare. Una tragedia che mise sotto i riflettori il tema della manutenzione delle infrastrutture. Oggi in città le commemorazioni. L’11 settembre riprende il maxiprocesso. Sono 58 le persone alla sbarra.
“Desidero unirmi alla commemorazione delle vittime del crollo del Ponte Morandi, a Genova. Le immagini di quel drammatico evento appartengono alla memoria collettiva della
Repubblica e richiamano alla responsabilità condivisa di assicurare libertà di circolazione e assenza di rischi a tutti gli utenti, tutelando il patrimonio infrastrutturale del Paese.
Le responsabilità devono essere definitivamente accertate e auspico che il lavoro delle autorità preposte si svolga con l’efficacia e la prontezza necessarie a ogni sentimento di giustizia: il tempestivo processo di ricostruzione del collegamento tramite il Ponte Genova San Giorgio non costituisce, infatti, attenuante per quanto accaduto”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al sindaco di Genova, Marco Bucci. “In questa giornata di cordoglio e di memoria la Repubblica esprime vicinanza ai familiari delle 43 vittime, unitamente a un profondo sentimento di solidarietà alla Città”, aggiunge Mattarella.  “Memoria, rinascita, giustizia. Sono trascorsi sei anni dalla catastrofe del crollo del Ponte Morandi, che il 14 agosto 2018 ha sconvolto Genova, la Liguria e la Nazione intera – ha sottolineato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -. Oggi onoriamo le 43 vittime di quella tragedia e ci stringiamo, con la mente e con il cuore, ai loro famigliari e ai loro cari. Oggi ci sentiamo un po’ tutti genovesi, figli di una città fiera e orgogliosa che è stata moralmente piegata e fisicamente spezzata in due, ma che da allora ha saputo anche rialzarsi e andare avanti. Genova è rinata, più forte e più caparbia di prima – prosegue -. Il Ponte San Giorgio, la cui costruzione ha segnato un modello di efficienza, innovazione e capacità ingegneristica, è uno dei simboli più potenti di questo nuovo corso. Ma quel Ponte ricorda alla Nazione le tante, troppe, domande rimaste ancora senza risposta. Fare giustizia e individuare le responsabilità per ciò che è accaduto, accertando una volta per tutte colpe e omissioni, è un dovere morale, oltre che giudiziario. Rinnoviamo l’auspicio che l’iter giudiziario possa concludersi nel più breve tempo possibile perché Genova, la Liguria e l’Italia aspettano di conoscere la verità processuale su ciò che è accaduto”, conclude.

(ITALPRESS).