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Covid, 6 decessi e 2.575 nuovi positivi in Piemonte

TORINO (ITALPRESS) – Sono sei i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, il totale diventa quindi 13.147. Sono invece 2.575 i nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 7,6% di 33.784 tamponi eseguiti, di cui 30.261 antigenici. Il totale dei casi positivi diventa 1.019.054. I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (+2 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 583 (+6 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 46.601. I tamponi diagnostici finora processati sono 16.155.370(+ 33.784 rispetto a ieri).
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Liguria, inaugurata la pista di moto e bici per i pazienti del Gaslini

GENOVA (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata oggi pomeriggio di fronte alla Casa dei Capitani Coraggiosi (Via Redipuglia 75) la nuova pista artificiale (Pump-track) per moto e biciclette. Qui i pazienti dell’Istituto pediatrico Gaslini di Genova, ospiti di Abeo Liguria Onlus, potranno seguire dei corsi per imparare ad andare in bicicletta e sulle mini moto.
“Una bella iniziativa – ha commentato il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti – resa possibile grazie alla generosità di tante persone e di tante aziende, e grazie al grande impegno di Vanni Oddera, che come sempre non si risparmia quando c’è da fare qualcosa di buono che coniuga sport, divertimento e, come in questo caso, anche la salute. Non si tratta solo di regalare ai piccoli pazienti dell’ospedale Gaslini un momento di svago, ma di donare loro quella spensieratezza e un pò di serenità che possono aiutarli ad affrontare meglio le cure”.
All’inaugurazione, insieme al governatore, erano presenti Carlo Dufour, direttore Dipartimento Onco- Ematologia dell’ospedale Gaslini, Francesco Massa, presidente di Abeo Liguria Onlus, i vari sponsor e benefattori che hanno contribuito alla realizzazione della pista e Vanni Oddera, campione di motocross e ideatore dell’iniziativa. “Grazie a questa pista – ha detto Oddera – i bambini ricoverati al Gaslini di Genova potranno imparare in piena sicurezza ad andare in bicicletta e sulle mini moto. Questo progetto andrà avanti per due anni, ogni settimana ci saranno corsi con gli istruttori ma la pista sarà a disposizione dei piccoli anche nel resto del tempo. Un modo per permettere ai bambini di essere bambini, prima che pazienti”.
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Stellantis, Piemonte e Torino al centro del gruppo

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TORINO (ITALPRESS) – L’incontro del CEO di Stellantis Carlos Tavares con il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo previsto per il 28 marzo, spiega un portavoce della casa automobilistica, fa parte dei regolari colloqui che Tavares ha con le autorità locali e nazionali dei principali paesi in cui Stellantis è radicata. L’Italia, e in particolare la Regione Piemonte e la Città di Torino, sono al centro di Stellantis.
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Liguria: Toti “Molti profughi non vaccinati e refrattari a farlo”

ROMA (ITALPRESS) – “Molti profughi non sono vaccinati contro il Covid e dalle nostre aziende sanitarie arriva anche che sono piuttosto refrattari, occorre fare un lavoro di sensibilizzazione piuttosto profondo”. Lo ha detto il presidente della Liguria Giovanni Toti facendo il punto sull’emergenza umanitaria in diretta ad Agorà su Rai3. “Al momento ciò che impegna di più le Regioni è il tampone all’ingresso, che va fatto entro le 48 ore come prevedono le norme di profilassi – ha aggiunto Toti -. Noi in Liguria ne facciamo circa 300 al giorno, poi dobbiamo convincere a vaccinarsi chi non volesse farlo. Sui fondi il Governo non ha ancora stabilito capitoli di spesa adeguati, spero che lo farà nelle prossime ore. Abbiamo chiesto un censimento più preciso perchè manca completamente la percezione di chi sta arrivando, salvo chi si presenta ai nostri infopoint”.
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Peste Suina, al via in Piemonte il piano di depopolamento dei cinghiali

TORINO (ITALPRESS) – Nuove, urgenti e mirate misure di depopolamento delle popolazioni selvatiche della specie cinghiale, sorveglianza della presenza della Peste Suina Africana e biosicurezza graduate per “zona infetta”, “zona di sorveglianza attiva”, “zona indenne prossimale” e “zona indenne distale”, sono contenute nell’ordinanza firmata questa sera dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Si amplia la platea dei soggetti che possono partecipare alle azioni di depopolamento dei cinghiali in Piemonte. E’ previsto che il contenimento della specie possa essere effettuato, oltre che dagli agenti delle Province e della Città metropolitana di Torino, dagli agenti di vigilanza delle aree protette, dai proprietari o conduttori dei fondi interessati muniti di licenza di porto d’armi, o appositamente incaricati all’abbattimento (tutor), dalle guardie venatorie volontarie e dai cacciatori nominativamente individuati in possesso di specifica formazione, operanti sotto il coordinamento delle medesime amministrazioni. In deroga alla normativa, la caccia di selezione al cinghiale può essere effettuata anche nelle ore notturne, previo utilizzo di mezzi per la visione notturna che facilitano la selezione dei capi individuati.
Il provvedimento ha validità su tutto il territorio regionale, con scadenza il 30 giugno. Nella zona infetta e nella zona di sorveglianza attiva, l’attuazione delle misure risulta prioritaria ed urgente e le azioni di depopolamento dovranno essere attuate immediatamente e con la massima intensità possibile nei tre mesi successivi all’entrata in vigore dell’ordinanza. “Con il via al piano di abbattimento dei cinghiali – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, si interviene per riportare il numero dei selvatici entro i limiti di sostenibilità indicati dalle autorità competenti, agendo direttamente sulle cause della veicolazione del contagio. La continua e capillare attività di monitoraggio delle carcasse dei cinghiali in Piemonte non ha al momento rilevato casi di positività alla Peste suina al di fuori della zona infetta. Ad oggi, sono 38 su 293 campionati i cinghiali risultati positivi in Piemonte. Tra Piemonte e Liguria, i campionamenti sono stati 420, con 66 casi di positività, sempre tutti nella medesima zona infetta, dove peraltro sta procedendo, in parallelo, il piano di depopolamento dei suini domestici a rischio contagio, in accordo con i titolari degli allevamenti, che in Piemonte vengono rimborsati con fondi appositamente stanziati dalla Regione”.
“L’ordinanza definisce tutte le attività di abbattimento dei cinghiali nella zona rossa, zone buffer e in zona bianca libera da vincoli, con metodi di contenimento, controllo e selezione a secondo delle fasce – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca della Regione Piemonte, Marco Protopapa -; si è scelto di attivare misure straordinarie per intervenire in modo incisivo ed emergenziale, ampliando la platea dei soggetti che possono partecipare alle attività di contenimento dei cinghiali su tutto il territorio piemontese. Infatti, oltre ai soggetti preposti l’ordinanza prevede che i proprietari o conduttori dei fondi interessati, e i soggetti appositamente incaricati all’abbattimento, conduttori e tutor possano svolgere direttamente le operazioni di contenimento. Le misure di depopolamento, che avvengono tramite le variazioni di controllo, verranno coordinate dalle amministrazioni provinciali e dagli Enti Parco, ciascuno per la propria competenza, questo per assicurare che tali azioni avvengano in sicurezza”.
“L’azione di depopolamento – aggiunge il vicepresidente e assessore ai Parchi della Regione Piemonte, Fabio Carosso – coinvolgerà anche il territorio sotto la tutela degli Enti parco, stiamo mettendo in campo tutte le forze a disposizione delle Province e della Regione per contenere il contagio”.
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Ucraina, Toti “Partita equipe medica del Gaslini per bambini gravi”

GENOVA (ITALPRESS) – E’ partito questa mattina dall’ex Caserma Gavoglio il pulmino della Colonna Mobile della Protezione Civile ligure e della Croce Rossa italiana diretto in Polonia per offrire assistenza ai bambini oncologici, o affetti da patologie gravi che, scampati alla guerra, non possono più essere curati in Ucraina. La prima equipe dell’Ospedale Pediatrico Gaslini, con a capo il dottor Andrea Moscatelli, Direttore del Dipartimento di Emergenza della Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica, e con due volontari della Croce Rossa arriverà nella notte a Rzeszòw, a circa 70 chilometri dal confine, per visitare i piccoli pazienti e, dove sussisteranno le condizioni, alcuni di questi saranno trasferiti nell’ospedale pediatrico genovese. Un’operazione congiunta, che durerà 7 giorni, resa possibile dalla collaborazione tra Regione Liguria-Protezione Civile-Ospedale Gaslini e Croce Rossa italiana.
“Regione Liguria scende ancora una volta in campo – ha spiegato il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti -, con tutti i mezzi che sono a nostra disposizione, per aiutare la popolazione colpita dalla guerra. In questo caso siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione dei bambini che stanno già vivendo una situazione difficile come quella della malattia un’eccellenza della Sanità ligure come quella dell’Ospedale Gaslini. Da oggi poi sarà attivo il primo Info Point di Brignole che fornirà una prima assistenza, anche sanitaria, ai profughi che arriveranno nella nostra regione, ed entro la prossina settimana apriranno punti di prima assistenza anche in tutte le altre province”.
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Ucraina, Toti “Dalla prossima settimana attivi infopoint nelle province”

GENOVA (ITALPRESS) – “Regione Liguria continua a mettere in campo tutti gli strumenti e le risorse necessarie per accogliere i profughi ucraini, sia per quanto riguarda l’accoglienza sia per quanto riguarda gli aspetti sanitari. Dalla prossima settimana saranno attivi gli Info Point di Genova (nei pressi della stazione di Brignole, aperto da lunedì), Savona (davanti alla stazione, aperto da martedì) e La Spezia (da mercoledì) e Imperia (alla fine della prossima settimana). Qui saranno assegnati i codici STP (straniero temporaneamente presente), saranno eseguiti i tamponi, verranno forniti eventuali dispositivi di protezione individuale e sarà distribuito materiale informativo sulla prevenzione. Per la sistemazione temporanea sono invece state individuate le prime strutture residenziali per la prima assistenza (5 giorni) ai profughi per un totale di 140 posti, in vista del trasferimento in strutture dedicate”. Così il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti dopo la riunione che si è svolta oggi per il piano di accoglienza ai profughi definito da Regione Liguria e Alisa in stretta collaborazione con le aziende sanitarie, il Comune di Genova e Anci. Ad oggi sono 677 i cittadini ucraini che fino ad oggi hanno ricevuto assistenza medica ed effettuato tamponi nelle strutture dedicate.
“Le strutture di prima assistenza sono Santa Dorotea a Genova in via Liri – ha aggiunto l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone -, attiva da domani pomeriggio e con 70 posti disponibili e La Riviera a Savona disponibile a partire da lunedì pomeriggio. Per l’ospitalità dei profughi che risultassero positivi al Covid, Regione Liguria ha anche individuato la struttura, già operativa, di Viale Cembrano dove ieri è stato sistemato il primo cittadino ucraino e dove sono stati aumentati i posti disponibili da 70 a 97”.
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Ucraina, oltre 1.800 famiglie piemontesi disponibili a ospitare profughi

TORINO (ITALPRESS) – I cittadini ucraini ospitati in Piemonte e non ancora vaccinati possono aderire alla vaccinazione attraverso il portale www.IlPiemontetivaccina.it, dove a partire da venerdì 11 marzo sarà attiva in primo piano una specifica sezione in lingua ucraina. Lo ha definito oggi il Coordinamento regionale per l’emergenza profughi a cui hanno preso parte il presidente Alberto Cirio e il console onorario dell’Ucraina a Torino Dario Arrigotti, insieme agli assessori alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucraini Marco Gabusi e ai Bambini Chiara Caucino. Presenti anche i rappresentanti delle Prefetture, della Protezione civile regionale e della Direzione Sanità e Welfare. Sul portale IlPiemontetivaccina.it basterà inserire nome, data di nascita e un recapito telefonico o mail personale (oppure in alternativa quelli del parente, amico o associazione che sta dando accoglienza) in modo da essere contattati a breve per fissare l’appuntamento e procedere alla vaccinazione.
La procedura è rivolta in particolare a coloro che sono arrivati sul territorio piemontese in modo autonomo e che sono già ospitati presso parenti, conoscenti o altre realtà.
Sono già in corso, invece, sempre attraverso le aziende sanitarie locali, le vaccinazioni dei rifugiati presi in carico in modo diretto dal sistema regionale di Protezione Civile. Anche l’ospedale Infantile Regina Margherita si è fin da subito attivato con un’èquipe ad hoc per l’inizio del ciclo vaccinale anti Covid dei piccoli pazienti oncologici e dei loro familiari, arrivati sabato dall’Ucraina attraverso la missione umanitaria della Regione Piemonte. Sono già stati vaccinati con la prima dose tutti coloro che sono vaccinabili, tranne i più piccoli sotto i 5 anni. Salgono intanto a più di 1.800 le famiglie piemontesi che in pochissimi giorni hanno raccolto l’invito della Regione Piemonte a dare la disponibilità ad ospitare i profughi ucraini che raggiungeranno l’Italia. Chi lo desidera può manifestare la propria disponibilità all’accoglienza in casa compilando il modulo on line sul sito della Regione Piemonte.
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