PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Dopo 96 anni d’attesa, l’Italia conquista ai Giochi di Parigi la sua seconda medaglia olimpica a squadre nella ginnastica artistica. L’impresa riesce ad Angela Andreoli, Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio e Giorgia Villa, autrici di una gara pressochè perfetta. L’Italia si difende al volteggio e alla trave, effettua una strepitosa routine alle parallele asimmetriche e riesce a non pagare un paio di imprecisioni nel corpo libero. Arriva così una storica medaglia, ottenuta col punteggio di 165.494 punti. L’oro va agli Stati Uniti, trascinati da Simone Biles ad un totale di 171.296 punti, poi le azzurre e il Brasile (164.497): il volteggio di Rebecca Andrade, infatti, consente alle sudamericane di superare la Gran Bretagna per due decimi.
Per l’Italia – aspettando la finale per l’oro delle spadiste – si tratta della nona medaglia in questa Olimpiade.
– foto Federginnastica –
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Fate d’argento, storica medaglia per la ginnastica artistica
L’Italia marcia su Parigi, Palmisano e Stano sognano il bis
di Giorgio La Bruzzo
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Accontentarsi mai. Tre anni fa, l’Italia marciava su Tokyo, piazzando un doppio colpo nella 20 km: Massimo Stano e Antonella Palmisano alzavano le braccia al cielo, mettendosi al collo entrambi l’oro olimpico. A Parigi l’obiettivo è ripetersi, e magari fare anche qualcosina di più visto che poi uniranno gli sforzi nell’inedita staffetta mista. L’atletica italiana, che dall’Olimpiade giapponese è ripartita più forte che mai, affida ai due pugliesi le prime speranze di medaglia: appuntamento l’1 agosto, prima gli uomini (7.30), poi le donne (9.20). “Fin qui non ho avuto intoppi, è quasi strano che sia filato tutto liscio – ammette da Casa Italia Antonella, a Parigi con i gradi di capitana della nazionale femminile di atletica – Daremo il massimo, questa squadra non ha paura di porsi dei limiti e vuole divertirsi”. Col marito Lorenzo Dessi al suo fianco, la quasi 33enne finanziera tarantina si è messa il peggio alle spalle: l’operazione all’anca sinistra è un lontano ricordo come dimostrano il bronzo mondiale dello scorso anno e il titolo europeo vinto a Roma il mese passato. “Dopo Tokyo sono più consapevole e anche qui le ambizioni sono alte, non vogliamo nasconderci, voglio difendere il mio titolo – mette in chiaro la Palmisano – Le rivali? La peruviana Kimberly- Garcia, la spagnola Maria Perez, l’australiana Montag e ci metto almeno una cinese. Ma sul podio si sale solo in tre”. Più tortuoso il cammino che ha portato Stano a Parigi, una corsa contro il tempo dopo la storta presa inciampando su una bottiglietta. “Se vuoi qualcosa devi prendertela con le unghia e con i denti – confessa il 32enne barese delle Fiamme Oro, pure lui a Casa Italia – A un certo punto questa Olimpiade è stata a rischio per me e io volevo arrivare qui solo se competitivo. Sono in una condizione discreta, non eccellente, vediamo che succede”. Rispetto a Tokyo “ci saranno mia moglie e i mie bambini. Questo mi darà una spinta in più. Voglio godermi ogni metro della gara”. Curiosi di scoprire un percorso che si annuncia affascinante fra Torre Eiffel e Trocadero, senza alcun timore del grande caldo previsto (“vale per tutti”) e col conterraneo Samele – bronzo nella sciabola – come esempio (“inossidabile, ci ha colpito la sua determinazione nell’andare a prendersi la medaglia a 37 anni”), i due marciatori azzurri si approcciano ai Giochi però con sensazioni diverse. Se Antonella spera “in una gara guidata dall’emozione, come quella che ho provato entrando nel Villaggio Olimpico”, Stano – look col baffo alla francese e alle prese col cinese (“col francese non sono mai stato bravo”) – cerca di essere più razionale. “Quella di Tokyo è stata una grande emozione ma ho solo una medaglia in più, riparto sempre da zero perchè l’anno dopo c’è un’altra gara da voler vincere. Mi sento cresciuto ma non arrivato”. Massimo, che ha avuto nel due volte iridato Yamanishi partner d’eccezione in allenamento, non si avventura in pronostici perchè “siamo tutti da podio, il livello è molto alto”. Ma l’atletica azzurra è in Francia per confermarsi. “Sono passati solo tre anni dall’ultima Olimpiade e siamo di nuovo qui a provare a stupire di nuovo il mondo – la promessa del presidente federale Stefano Mei – Agli Europei abbiamo visto la forza di questa squadra e sono certo che tutti siano pronti a dare il meglio. Credo che andremo a fare un’Olimpiade importante, che dovrà stabilizzare il nostro attuale valore, di una nazione che compete per i primi posti del medagliere. C’è la possibilità di vincere tra le sei e le otto medaglie, ma non sarà semplice”.
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Scherma, Azzi ribadisce “Arbitraggio non all’altezza”
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Al di là della concitazione il
giudizio non cambia, c’è stato un arbitraggio non all’altezza
della finale olimpica e di quello straordinario livello che ci
hanno regalato Cheung e Macchi. Serviva un arbitraggio di alto
livello. Ci sono stati diversi errori importanti che hanno
condizionato l’esito, secondo me sono nati da una discutibilissima decisione arbitrale basata sul sorteggio. Ci sarebbero voluti arbitri più esperti che nella giornata avevano dimostrato di essere in ottima forma e che probabilmente avrebbero gestito meglio la finale, è stato penalizzato Macchi che ha fatto una prestazione straordinaria dentro e fuori la pedana, anche le dichiarazioni successive gli fanno onore”. Lo ha dichiarato all’Italpress il presidente della Fis Paolo Azzi in merito alla finale del fioretto maschile persa da Filippo Macchi contro l’atleta di Hong Kong, Ka Long Cheung. “Il presidente Malagò con passione ha difeso e sostenuto le nostre ragioni, non per spirito di parte, ma perchè era ben cosciente che erano ragioni fondate, c’erano dei motivi per protestare, anche a caldo ho dichiarato che non mi aggrappo mai a scuse o a decisioni arbitrali, ma questa volta guardando quello che ha fatto Filippo Macchi sulla pedana non posso che essere arrabbiato” ha aggiunto il numero uno della Fis.
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Paolini ko in singolare agli ottavi di finale
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Si ferma la cavalcata di Jasmine Paolini sulla terra rossa del Roland Garros. La numero uno del tennis azzurro si è arresa agli ottavi di finale del singolare femminile dei Giochi di Parigi2024. La 28enne di Castelnuovo di Garfagnana, numero 5 del mondo e quarta forza del seeding a cinque cerchi, ha ceduto oggi contro la slovacca Anna Karolina Schmiedlova, 67 del ranking internazionale, col punteggio di 7-5 3-6 7-5. Nel primo parziale l’azzurra conduceva per 5-2 ma ha subito il ritorno dell’avversaria. Poi, nel secondo set, è riuscita a imporre nuovamente il suo tennis. Nella terza frazione, infine, l’azzurra, quest’anno finalista nel Major andato in scena sui celebri campi della capitale francese, ha pagato un pò la stanchezza, per via anche del grande caldo parigino di oggi. Ai quarti la Schmiedlova sfiderà la vincente del match fra Elina Svitolina e Barbora Krejcikova.
Jasmine Paolini rimane comunque in gara nel doppio femminile, che gioca al fianco di Sara Errani.
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Sisal pagherà le scommesse per Macchi medaglia d’oro
ROMA (ITALPRESS) – Filippo Macchi vince, alle Olimpiadi di Parigi 2024, l’argento nel fioretto. Ma non era questa la medaglia che meritava. “Perdere così la finale contro il campione olimpionico in carica – Cheung Ka Long – è stato davvero doloroso e ingiusto, anche perchè l’atleta azzurro era in vantaggio 14-12 e per due volte ha piazzato la stoccata decisiva. Durante queste Olimpiadi, troppo spesso gli arbitri stanno facendo pendere la bilancia del loro giudizio a sfavore degli atleti italiani non riconoscendone le giuste vittorie. Per Sisal, invece – sottolinea una nota -, Macchi ha meritato l’oro e glielo riconosce, per questo ha deciso di pagare la vittoria dell’Oro a tutti quelli che hanno creduto in questo traguardo. Con questa iniziativa, Sisal vuole premiare l’abilità di chi ha creduto nella vittoria del titolo olimpionico e quella del nostro Filippo Macchi”. Come ha sottolineato Ignazio Di Lauro, Sisal betting director: “Per Sisal è sempre importante ascoltare i propri clienti, soprattutto quando, a gran voce, reclamano un’ingiustizia arbitrale così netta, come quella vissuta da Filippo Macchi. Per questo abbiamo deciso di premiare il suo percorso e tutti gli appassionati che hanno creduto in questo sogno spezzato”.
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Perilli a -4 dalla finale per le medaglie del tiro a volo
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Un sole rovente ha aperto questa mattina la due giorni del tiro allo Chateauroux Shooting Centre, nel sud della Francia a 270 chilometri da Parigi, dove Alessandra Perilli ha colpito 69 piattelli su 75 nelle prime tre serie, sulle cinque delle qualificazioni (le altre due sono in programma domani mattina dalle 9), chiudendo al 19° posto sulle 30 atlete in gara, a -4 dalla sesta posizione che vale l’accesso alla finale per le medaglie. Nella prima serie la tiratrice sammarinese ha ottenuto 23 su 25, con il 14° posto nel parziale che ha visto il percorso netto di 5 atlete. Anche nella seconda serie il totale dei piattelli colpiti è stato 23 su 25 che hanno portato Perilli alla 19^ posizione, a -3 dalla zona che vale la finale, con 2 atlete complessivamente a punteggio pieno. Nella terza e ultima serie di giornata, sul campo C con l’handicap dell’unica postazione scoperta alle ore 13 con il picco del sole, ha ripetuto 23 su 25, confermando la 19^ posizione, anche se a -4 dalla zona finale per le medaglie, come l’australiana Caterina Skinner e Na Bo Lee della Corea del Sud. Percorso senza errori (75 su 75) è stato fatto dalla spagnola Magrina Molne, che ha preceduto l’altra spagnola Fatima Galvez (74).
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Il Settebello vince ancora, Croazia battuta 14-11
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Seconda vittoria per la Nazionale maschile di pallanuoto nel Gruppo A del torneo olimpico. Dopo l’affermazione all’esordio con gli Stati Uniti (12-8), gli azzurri del ct Campagna si sono imposti sulla Croazia per 14-11 (3-4; 3-2; 6-3; 2-2) con poker di reti per il capitano Di Fulvio. Prossimo impegno per il Settebello, la sfida con il Montenegro in programma giovedì 1° agosto (ore 16.35).
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La Senna è un caso, salta il triathlon. Coni “In gara se le acque ok”
di Giorgio La Bruzzo
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Maledetta pioggia. L’acqua della Senna viene rimandata e, dopo gli allenamenti, salta anche la prima gara: niente triathlon maschile ai Giochi di Parigi, se ne riparlerà mercoledì, analisi dell’acqua alle 3.30 permettendo. La scelta degli organizzatori – con tanto di investimenti da capogiro – per ripulire il fiume che attraversa la città e renderlo balneabile per le gare dell’Olimpiade si sta rivelando una sorta di arma a doppio taglio: esteticamente affascinante, nella pratica complicata da attuare. Perchè sono bastati due giorni di forti precipitazioni – venerdì e sabato scorsi – per far saltare il banco. E così, alle 4 del mattino, nonostante “un miglioramento nelle ultime ore”, gli organizzatori hanno dovuto alzare bandiera bianca: la qualità dell’acqua della Senna è ancora insufficiente per gareggiare. La prova maschile di triathlon slitta così a domani, alle 10.44, dopo quella femminile già programmata per le 8. Incrociando le dita, con la soluzione del 2 agosto come piano B che resta sullo sfondo anche se le previsioni per i prossimi giorni non promettono bene. Il Comitato organizzatore professa fiducia. “La qualità dell’acqua della Senna oggi non era sufficientemente buona per tutto il percorso. Ma siamo speranzosi viste le condizioni meteo. Oggi la soglia era veramente vicina”, prova a rassicurare tutti Aurelie Merle, direttore esecutivo per gli sport di Parigi2024, che pilatescamente ricorda che “ci sono stati anche eventi meteo che erano al di là del nostro controllo e che hanno alterato la qualità dell’acqua. Ci sono state piogge pesanti, se sono normali non ci sono problemi”. Anche Marisol Casado, numero uno di World Triathlon, si dice ottimista e davanti al rischio che la prova del nuoto venga del tutto esclusa dalla gara olimpica fa spallucce perchè “negli ultimi 5 anni abbiamo dovuto spesso cambiare dal triathlon al duathlon, abbiamo dovuto adeguarci, il clima sta cambiando e cambia di città in città”. L’Italia per adesso resta alla finestra. “Se le autorità competenti riterranno le acque della Senna idonee allo svolgimento delle gare di triathlon e assicureranno le condizioni di sicurezza previste, gli azzurri dell’Italia Team prenderanno parte alle competizioni senza problemi”, la posizione del Coni, certo che “il Cio assumerà la decisione più giusta a tutela degli atleti, veri protagonisti dei Giochi Olimpici”.
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