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Parigi 2024

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Tennis: Nadal ko contro Djokovic, netta vittoria del serbo

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Nulla da fare per il grande beniamino del Roland Garros, Rafa Nadal. Lo spagnolo ha ceduto nel big match del secondo turno del singolare maschile dei Giochi di Parigi2024 contro l’eterno rivale Novak Djokovic, numero due del mondo e primo favorito del seeding. Il serbo, in quello che era il sessantesimo match ufficiale fra i due, si è imposto col punteggio di 6-1 6-4. Adesso sono pari: 30 vittorie a testa negli scontri diretti. Sedici anni dopo la semifinale di Pechino2028, quindi, Djokovic si è preso la rivincita olimpica su Nadal, che poi in Cina vinse l’oro, con il serbo che conquistò invece il bronzo.
Agli ottavi di finale il campione di Belgrado attende il vincente del match fra il tedesco Dominik Koepfer e l’azzurro Matteo Arnaldi.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Setterosa ko all’esordio, la Francia vince 9-8

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Esordio negativo per la Nazionale femminile di pallanuoto ai Giochi di Parigi2024. Il Setterosa, bronzo mondiale a Fukuoka 2023, all’Aquatics Centre, ha perso al debutto nel torneo olimpico contro le padrone di casa della Francia con il punteggio di 9-8. Per l’Italia doppietta di Bianconi e reti di Tabani, Galardi, Marletta, Bettini, Giustini e Picozzi. Il Setterosa era avanti all’intervallo per 6-4; poi ha subito la rimonta della Francia. Solo due superiorità su nove sfruttate dall’Italia nel corso del match.
Nel gruppo B della kermesse a cinque cerchi con le azzurre, guidate dal commissario tecnico Carlo Silipo, e con le transalpine, anche gli Stati Uniti, triolimpioniche in carica, la Spagna e la Grecia.
Dopo la la gara odierna, le italiane sfideranno gli Stati Uniti mercoledì 31 luglio alle 18.30, la Grecia venerdì 2 agosto alle 15.35 e la Spagna domenica 4 agosto alle 15.35. Dai quarti di finale, ai quali accedono le prime quattro squadre dei due gruppi, si gioca all’Arena La Defense: sabato 10 agosto le finali.
– foto Ipa Agency –
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Martinenghi “Un oro che rimarrà nella storia”

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “E’ successo qualcosa di magico, un pezzo di me che rimarrà nella storia”. Sono le parole di Nicolò Martinenghi, a Casa Italia all’indomani dell’oro nei 100 rana, primo titolo olimpico per la delegazione azzurra a Parigi. “Fino a quando non ho visto il presidente Malagò non mi ero reso conto, non lo sapevo – confessa il quasi 25enne varesino – Mi ha fatto impressione, al di là che sia il primo oro, credo che contribuire all’Italia sia stato qualcosa di fondamentale. L’ho sempre fatto nelle gare che mi hanno avvicinato a questa Olimpiade, vendo casa la pelle ogni volta che entro in acqua”. Martinenghi è riuscito a battere anche Adam Peaty. “L’ho combinata grossa – ride – Una cosa su cui rifletto molto è quella di essere cresciuto con un idolo, con il suo mito in tv e batterlo nell’Olimpiade, la gara più importante di tutte. E questo non ha prezzo”. Il tempo finale, 59″03, non è stato uno dei migliori ma quello che contava era altro: “Ieri non ho fatto la gara perfetta, ma la gara della vita”.
– foto gm/Italpress –
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Paltrinieri spinge forte all’esordio: è finale negli 800 sl

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Secondo posto in batteria e terzo riferimento cronometrico complessivo per Gregorio Paltrinieri che bagna il suo debutto alle Olimpiadi di Parigi conquistando il pass per la finale degli 800 stile libero. Prova autoritaria del capitano dell’Italnuoto che non si risparmia in acqua e chiude in 7’42″48 alle spalle del tunisino Ahmed Jaouadi (7’42″07) e dell’irlandese Daniel Wiffen, miglior tempo della mattinata (7’41″53), distante poco meno di un secondo da quello dell’azzurro. “E’ andata bene stamattina, l’ho presa come se fosse una finale – racconta Greg in zona mista -. E’ una cosa che non avevo mai fatto in vita mia e la sto provando a 30 anni a un’Olimpiade, però dovevo spingere da subito perchè ho perso troppe opportunità facendo lo scemo in batteria”. La strategia si rivela vincente anche perchè le batterie sono spietate per i due storici avversari di Paltrinieri, il tedesco Florian Wellbrock e l’ucraino Mykhailo Romanchuk, che con il dodicesimo e diciassettesimo tempo sono estromessi dalla finale di domani sera. “E’ fuori anche Short (nono, ndr) – ricorda Greg -. In queste gare è quasi più difficile entrare in finale, poi in finale può succedere di tutto. Abbiamo un campo partenti simile a quello di Martinenghi con tanta gente da top ten generale all time, quindi è obbligatorio tirare in batteria e sentirsi bene da subito”. A Parigi è tutta un’altra cosa rispetto a Tokyo, quando l’azzurro arrivò con addosso le scorie della mononucleosi: “In Giappone mi ero qualificato facendo una fatica boia, stamattina ero in modalità gara, ho cercato di non strappare i primi 400, di farli bene, poi nell’ultimo 50 ho subito il ritorno degli altri, ma domani vediamo”. Immancabile un passaggio su un tema molto caldo in questi giorni, quello della balneabilità della Senna in vista delle gare di nuoto di fondo dell’8 e 9 agosto. “Secondo me ci sono state Olimpiadi organizzate meglio – dice subito Paltrinieri -. Dico solo che non sapremo fino al giorno stesso se si potrà gareggiare perchè fanno il prelievo dell’acqua alle 4 di mattina. Con tre giorni di slot penso che uno buono ci sarà, quindi a occhio gareggeremo nella Senna però non l’abbiamo mai provata. Siamo tutti nella stessa situazione, ma per essere una gara olimpica avrei voluto un’organizzazione un pò migliore. In più – prosegue – è sporca, si vede a occhio. E le previsioni parlano di un altro grosso temporale, se ogni 3-4 giorni piove a manetta è difficile che si pulisca. Preoccupato più per la salute o per la competizione? Per tutte e due, ma non ci sto pensando, voglio fare gara per gara” chiosa Greg. Un altro italiano si qualifica per la finale degli 800 stile libero: Luca De Tullio chiude al quinto posto la stessa batteria in cui gareggia Paltrinieri centrando la qualificazione per la gara di domani sera con il settimo tempo (7’44″07). Nulla da fare invece per Sara Franceschi, l’ultima azzurra impegnata nella mattinata alla Defense Arena di Nanterre: per la livornese c’è solo il settimo posto nella semifinale dei 400 misti che non basta per guadagnarsi l’accesso per la gara di stasera. Franceschi termina quindicesima in 4’48″89.
– foto Ipa Agency –
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Martinenghi ambasciatore ambiente “Penserò bene cosa piantare”

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Oggi a Casa Italia è stata celebrata la prima medaglia d’oro azzurra ai Giochi olimpici di Parigi. Nell’occasione il Presidente del CONI Giovanni Malagò e il Sottosegretario all’Ambiente Claudio Barbaro, hanno consegnato a Nicolò Martinenghi il riconoscimento di ‘Ambasciatore dell’Ambientè e donato un albero, come accaduto con i precedenti medagliati, che alla fine dei Giochi comporrà un ideale bosco diffuso olimpico. “E’ davvero un bel gesto a tutela dell’ambiente. Quale albero sceglierò? Devo pensarci bene prima di effettuare una scelta che ritengo importante”, ha detto l’oro olimpico dei 100 rana. Tutti i medagliati fino alla fine dell’Olimpiade riceveranno la medesima qualifica e indicheranno dove piantare il proprio albero che riporterà la data e il loro nome in ricordo dell’impresa olimpica.
– foto ufficio stampa Mase –
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Badminton, vittoria all’esordio per Toti

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Comincia con una vittoria il cammino olimpico di Giovanni Toti nel singolare maschile di badminton. All’esordio nella fase a gironi, l’azzurro ha beneficiato del ritiro del surinamese Soren Opti nel corso del secondo parziale, sul 21-8, 4-1 a favore di Toti.
Col successo di oggi Giovanni Toti entra nella storia del badminton azzurro: prima di lui, infatti, nessun atleta della FIBa era mai riuscito a vincere un incontro alle Olimpiadi. Il 23enne di Chiari, primo uomo italiano in assoluto a qualificarsi nel badminton, ha celebrato il successo con gioia: “Sono molto contento per questa vittoria, non era facile partire da favoriti e la pressione era tanta. Sono il primo italiano di badminton a vincere una partita alle Olimpiadi e ne sono orgoglioso”.
“Col mister abbiamo lavorato bene ed eravamo consapevoli di poter fare bene: ora testa al prossimo incontro, mi scontrerò contro il numero uno al mondo, ci siamo preparati bene per questo momento e siamo pronti”, ha aggiunto Toti.
Gli ha fatto eco Zhou Junling, head coach azzurro: “Ottima performance, abbiamo fatto un buon lavoro”.
– foto Ufficio Stampa FIBa –
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Le Fate sognano in grande, a Parigi caccia alle medaglie

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – La Nazionale italiana di artistica femminile è la seconda potenza olimpica, almeno per ora. Al termine della quinta ed ultima suddivisione delle qualifiche dei Giochi di Parigi, le Fate sono rimaste dov’erano alla fine della seconda: nessuna delle nazionali venute dopo è riuscita a scavalcare il 166.861 delle azzurre di Marco Campodonico e Monica Bergamelli, dietro solo gli Stati Uniti che comandano la classifica provvisoria a quota 172.296. La piazza d’onore virtuale di Alice D’Amato e compagne è arrivata al termine di una gara con dodici avversarie, non otto come succedrà domani, e la formula delle quattro salite, non quella a tre della finalissima. Il che significa che arrivare così in alto in qualifica non può essere frutto del caso o di errori altrui. “Al contrario – ci tiene a precisare il direttore tecnico Enrico Casella – questo piazzamento è indicativo dello stato di salute dell’intero movimento. Abbiamo rifatto nuovamente la storia, come ci capita spesso. Non si assegnavano medaglie, ma siamo pur sempre all’Olimpiade”. Tra l’altro in virtù del sorteggio che vede le prime due squadre girare insieme, nella final eight di Bercy, Usa e Italia saranno appaiate, cominciando al volteggio, con le ginnaste che saliranno alternandosi. “In effetti, se me l’avessero detto prima di partire non ci avrei creduto – confessa Casella – Ora dobbiamo valutare le condizioni di Elisa Iorio”. La ginnasta azzurra ha accusato un trauma distorsivo. “Di sicuro non potremo contare su di lei a trave e volteggio e in quest’ultimo, in particolare, perdiamo un doppio avvitamento. Speriamo, invece, di vederla alle parallele. Se possiamo migliorare? Certo, ma anche peggiorare – continua – Sulla carta Alice può far meglio di così al volteggio, Manila alla trave e Giorgia alle parallele. L’importante però sarà rifare gli altri esercizi bene come nelle qualificazioni, dove su sedici salite non abbiamo avuto nemmeno una caduta”. Dietro, ad inseguire, ci sono team fortissimi e attrezzati, pronti ad approfittare di qualsiasi sbavatura. A cominciare dalla Cina, staccata di appena un paio di decimi, e il Brasile vicecampione del Mondo, più distanti Giappone, Canada, Gran Bretagna e Romania. Ma non finisce mica qui. Nella finale a 24 del 1° agosto la ginnastica azzurra piazza due sue rappresentanti. La numero uno del Vecchio Continente, Manila Esposito, è quinta con il personale di 55.898, Alice D’Amato è sesta con 55.432. E i conti tornano perchè le quattro che le precedono sono Simone Biles, americana, leader in fuga con 59.566, Rebecca Andrade, brasiliana, con 57.700, Sunisa Lee, campionessa in carica di Tokyo 2021, con 56.132, e con 55.966 l’algerina Kaylia Nemour. Ma se da un lato non è una novità che l’artistica rosa italiana porti due dame nel completo olimpico (era accaduto a Tokyo con Martina Maggio e Alice D’Amato, a Rio de Janeiro e a Londra con Vanessa Ferrari e Carlotta Ferlito, a Pechino sempre con la Ferrari e Lia Parolari) è un inedito assoluto che vengano centrate cinque finali di specialità, grazie ad Alice D’Amato (quinta al corpo libero con 13.700 e settima alla trave con 13.866) e a Manila Esposito (settima al corpo libero con 13.633 e sesta alla trave con 13.966, attrezzi dei quali detiene, per entrambi, il titolo europeo). Alice conquista un posto pure nella sua amata parallela, dove è stata la regina assoluta sia ad Antalya nel 2023, sia a Rimini nel 2024: 14.666, sesta a poco più di mezzo decimo di ritardo dall’olimpionica belga Nina Derwael – a sua volta quarta, in una final eight dominata, al momento, dalla Nemour con 15.600 e che, a sorpresa, non annovera tra le sfidanti la Biles, prima riserva con 14.433. L’agente di polizia genovese mette a segno il record personale, e italiano, di cinque finali olimpiche in una sola edizione, sette se si contano anche quelle di Tokyo. “Certo, non abbiamo ancora fatto niente – chiosa Casella – Ma almeno possiamo giocarcela”.
– foto Ipa Agency –
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Arriva il primo oro per l’Italia a Parigi con Martinenghi nei 100 rana

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Arriva il primo oro per l’Italia ai Giochi di Parigi: lo firma uno strepitoso Nicolò Martinenghi, campione olimpico nei 100 rana. Il 23enne varesino, con una seconda vasca da urlo, rimonta dalla terza alla prima posizione e chiude in 59″03, mettendosi alle spalle per soli 2 centesimi il campione in carica e detentore del record del mondo Adam Peaty. Per il britannico c’è l’argento ex aequo con l’americano Nic Fink. “Sono senza parole – è quasi incredulo Martinenghi dopo l’oro olimpico nei 100 rana – Durante la gara non pensavo a niente, ho dimostrato che conta solo saper cogliere l’attimo, essere nel posto giusto al momento giusto, anche perchè il tempo non è dei migliori. Avevo vinto Mondiale ed Europeo, ora posso dire di aver vinto anche l’Olimpiade”. Il medagliere dei Giochi vede ora l’Italia a quota 6: dopo l’argento e bronzo di Maldini e Monna di stamattina nella pistola, ecco anche l’oro numero 1 della spedizione francese.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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