PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Jasmine Paolini supera il primo turno del torneo olimpico di tennis di singolare femminile. La toscana, testa di serie numero 4 e finalista quest’anno al Roland Garros e Wimbledon, ha sconfitto all’esordio la rumena Ana Bogdan per 7-5 6-3 e al secondo turno affronterà la vincente del match tra la polacca Magda Linette e la russa Mirra Andreeva.
“Bello tornare sul Suzanne-Lenglen, bello giocare davanti ai parigini. Bella anche l’atmosfera olimpica: diversa rispetto al Roland Garros, per non dire rispetto ai Giochi di Tokyo, dove giocammo senza pubblico”, ha detto l’azzurra.
“E’ stata una bella sensazione giocare per il mio Paese, mi ha ricordato la settimana di Billie Jean King Cup a Siviglia dello scorso novembre. Ringrazio il pubblico per il sostegno, ho sentito l’affetto dei parigini, è stato bello tornare al Suzanne-Lenglen. Il mio obiettivo è continuare a giocare il tennis che sto giocando quest’anno, non è facile ma lavoro ogni giorno per questo. Qui inutile che mi chiediate dove posso e voglio arrivare, sapete come ragiono: affronto partita dopo partita”, ha aggiunto la numero 5 del mondo.
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Tennis, l’azzurra Paolini avanza al secondo turno
Judo, Scutto non supera i ripescaggi e sfuma il bronzo
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Sfuma il sogno della prima medaglia a Parigi204, seppur di bronzo, per il judo italiano. Nel ripescaggio della categoria -48kg femminile, Assunta Scutto cede alla padrona di casa Shirine Boukli, che trova il suo unico punto con un waza-ari nelle prime fasi del combattimento. In una lotta dalla grande intensità, risulta decisiva l’atmosfera infuocata dell’Arena Champ de Mars, capace di caricare la transalpina. Nulla da fare per l’azzurra, che vede tutti i suoi attacchi sfumare. Il pubblico francese scandisce col countdown gli ultimi secondi e saluta con un’ovazione finale il successo di Boukli, che disputerà una delle due finali per il bronzo.
Delusa l’azzurra a fine gara: “Mi dispiace per me, per i sacrifici che ho fatto, per il mio ct e per la mia famiglia che si trovava qui. Ma sono sicura che mi rifarò tra quattro anni”.
“Il rammarico ci sarà sempre, partivo da favorita e io stessa mi aspettavo una medaglia, ma non ho rimpianti. Ho dato tutto quello che avevo”, aggiunge Assunta Scutto.
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Trampolino sincro donne, Bertocchi e Pellacani quarte
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Le bicampionesse del mondo Chang Yeni e Chen Yani hanno vinto l’oro nel trampolino sincro femminile nei tuffi di Parigi2024. Le cinesi si sono imposte con 337.68 punti. Argento per le americane Bacon-Cook (314.64), bronzo per le britanniche Harper-Mew Jensen (302.28). Quarto posto, e un pò di rammarico, per le azzurre Elena Bertocchi e Chiara Pellacani, che hanno chiuso la loro prova con 293.52.
“Noi abbiamo saltato bene, il quarto posto ti fa rosicare ma non abbiamo niente da rimproverarci”. Così Elena Bertocchi. “Magari potevamo recuperare qualche punto qua e là ma il terzo posto era sempre lontano”, aggiunge la 29enne milanese.
“E’ stato un buon inizio di Olimpiade, perchè stiamo parlando di un quarto posto, che ormai viene visto come da scartare, ma invece è una buonissima prestazione, perchè siamo alle Olimpiadi e stiamo gareggiando contro le atlete più forti del mondo”, afferma invece la romana Chiara Pellacani.
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Steccano le azzurre della spada “Ma ancora c’è la gara a squadre”
di Giorgio La Bruzzo
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – La delusione c’è e si vede ma non è ancora finita. La prima giornata di gare al Grand Palais di Parigi è amara per le azzurre della spada, che speravano di portare a casa qualche medaglia e restano invece a mani vuote. Giulia Rizzi e Rossella Fiamingo escono subito di scena, battute rispettivamente dalla polacca Klasik (12-11) e dall’americana Cebula (15-14), l’unica a spingersi un pò più in là è Alberta Santuccio, la cui corsa però si spegne ai quarti, beffata al supplementare dall’estone Nelli Differt (10-9). “In un’Olimpiade sei brava se arrivi a medaglia – il rammarico della 29enne catanese delle Fiamme Oro, bronzo a squadre tre anni fa a Tokyo e argento mondiale in carica – La priorità è un terno al lotto, sarebbe meglio non arrivarci. Potevo gestire meglio prima il match, fare un pò di più, dovevo essere più aggressiva. Non ho centrato il mio obiettivo e adesso ho qualche ora per ragionare su tutto quello che è successo, poi la testa andrà alla gara a squadre dove vogliamo andarci a prendere quello che ci meritiamo”. L’appuntamento è per martedì, quando alle tre azzurre si aggiungerà anche Mara Navarria – che appenderà la spada al chiodo dopo Parigi – riproponendo il quartetto che poco più di un mese fa si laureava campione d’Europa a Varsavia, interrompendo un’attesa lunga 17 anni. “Usciamo da un Europeo d’oro e proverò a dare il meglio di me – assicura la Rizzi – Non vedo molto positivo oggi purtroppo ma devo pensare alla gara a squadre insieme alle mie compagne”. Un appuntamento sul quale punta molto anche la Fiamingo, visibilmente delusa dopo la prova individuale. “Ci sono stati dei momenti in cui sono andata sopra anche di tre stoccate e per questo sono dispiaciuta – le sue parole sul match perso – Credo di potermi esprimermi molto meglio. Sul 14 pari può succedere di tutto, avevo vinto così il primo assalto a Tokyo, oggi non dovevo arrivarci. Adesso mi sfogherò per questa giornata brutta e mi concentrerò sulla gara a squadre”. La chance per riscattarsi è lì e le azzurre non vogliono farsela scappare.
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Ciclismo, Elisa Longo Borghini ottava in crono donne
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Niente da fare per Elisa Longo Borghini, la vincitrice del Giro d’Italia si è classificata ottava nella cronometro femminile di Parigi2024. A trionfare è stata l’australiana Grace Brown con 39’38”, seconda la britannica Anna Henderson, a 1’31”, sul gradino più basso del podio Chloe Dygert a 1’32”. Buona prova per l’azzurra, arrivata al traguardo con 2’11” di ritardo in una gara caratterizzata dalla pioggia e dalle cadute: coinvolta anche Lotte Kopecky, la campionessa del mondo della prova in linea è arrivata sesta.
“Credo che i pronostici siano stati rispettati. Sono un pò delusa dalla mia guida ma va bene così. Sono rimasta in piedi. Un pensiero alla prova in linea l’ho fatto. Non avevo ambizioni di medaglie ma il clima (con pioggia battente sulla capitale francese, ndr.) e il sapere che c’era stata la caduta della Kopecky mi hanno condizionato”. Così, ai microfoni di RaiSport, la piemontese Elisa Longo Borghini, dopo la crono femminile.
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Barbaro “Cerchiamo di creare un bosco olimpico”
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Cercheremo di creare un bosco olimpico diffuso in tutta Italia attraverso le gesta dei nostri atleti azzurri”. Così all’Italpress il sottosegretario Claudio Barbaro, presenta da Casa Italia a Parigi 2024 un’iniziativa all’insegna della sostenibilità che nasce dalla collaborazione tra Coni e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica: tutti i medagliati azzurri ai Giochi riceveranno un attestato di “Ambasciatore dell’Ambiente” e in dono un albero che sarà piantato nel Comune di appartenenza dell’atleta. “Speriamo di poter arrivare al più presto a consegnare a tutti i medagliati, le pergamene” dice Barbaro che spiega anche da dove arriva l’idea di una partnership con il Coni: “E’ una convenzione che nasce quattro anni fa ma poi, per motivi legati anche al Covid, non è stato possibile dare operatività. Abbiamo dato nuovo impulso a questa volontà e abbiamo trovato un ottimo interlocutore nel Coni con cui abbiamo firmato un protocollo: ci sono una serie di eventi che hanno preceduto e seguiranno le Olimpiadi e non potevamo non sfruttare l’occasione che ci è stata data da Casa Italia che abbiamo patrocinato con la nostra presenza. Stiamo cercando di essere sempre più presenti in questo stupendo comparto del mondo dello sport e stiamo capendo come intercettare il maggior numero di consensi possibili per poter sviluppare la nostra strategia”.
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Gare di vela al via a Marsiglia, Ettorre “Emozionati”
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il centro della vela a cinque cerchi è Marsiglia, dove domani prenderanno al via le regate olimpiche. La squadra italiana, con nove classi qualificate e un totale di dodici atleti, si prepara all’esordio che avverrà domani con tre classi impegnate: iQFOiL Femminile, iQFOiL Maschile e 49er:FX. Le regate si concluderanno giovedì 8 agosto, con le Medal Stages finali che determineranno i vincitori delle medaglie che inizieranno dal primo agosto. “E’ con grande emozione che ci troviamo sempre più vicini a un evento che incarna non solo la cima della competizione sportiva, ma anche l’essenza stessa dello spirito decubertiano: i Giochi Olimpici di Parigi 2024” il pensiero del presidente della Federvela Francesco Ettorre alla vigilia dei Giochi. “Marsiglia, con le sue acque, sarà il teatro delle nostre regate, e non potremmo chiedere un palcoscenico più suggestivo per mostrare al mondo la bellezza e l’emozione del nostro sport. Questo quadriennio è stato un viaggio, un percorso intriso di tappe suggestive, crescita e innumerevoli soddisfazioni e risultati. E’ stato un periodo dove ogni allenamento, ogni strategia, ogni scelta e ogni gara ci hanno avvicinato sempre di più al sogno di rappresentare i nostri colori sui campi di regata più prestigiosi”.
Le gare di vela ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 vedranno gli atleti competere in dieci discipline diverse:
Men’s Windsurfing (iQFOiL M): Nicolò Renna
Women’s Windsurfing (iQFOiL F): Marta Maggetti
Men’s Dinghy (ILCA 7): Lorenzo Brando Chiavarini
Women’s Dinghy (ILCA 6): Chiara Benini Floriani
Men’s Kite (Formula Kite M): Riccardo Pianosi
Women’s Kite (Formula Kite W): Maggie Eillen Pescetto
Women’s Skiff (49er:FX): Jana Germani e Giorgia Bertuzzi
Men’s Skiff (49er): Nessun equipaggio italiano presente
Mixed Dinghy (470 MIX): Elena Berta e Bruno Festo
Mixed Multihull (Nacra 17): Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti
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Cerimonia promossa, Estanguet “Ora Parigi pronta per i Giochi”
di Giorgio La Bruzzo
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Soddisfatti e pronti più che mai per la sfida. A poche ore dalla fine della cerimonia inaugurale, Parigi si sveglia ancora sotto la pioggia ma le immagini di ieri sera, con la lunga sfilata sulla Senna e lo show che ha coinvolto tutta la città, sono ancora fresche. Per gli organizzatori non c’era biglietto di visita migliore in vista dei 16 giorni di gare che calamiteranno l’attenzione del mondo intero sulla Ville Lumiere. “E’ stato un momento veramente emozionante, dall’inizio di questa avventura l’obiettivo non è mai cambiato, abbiamo voluto un format unico usando come sfondo la città di Parigi e la Senna e nonostante la pioggia credo che la cerimonia sia stata un grande successo – gonfia il petto d’orgoglio Tony Estanguet, presidente del Comitato Organizzatore – E’ stato fantastico vedere sfilare 6800 atleti, sono stati al centro della cerimonia come la Francia e la sua cultura. Abbiamo fatto un buon lavoro e ora siamo pronti per i Giochi”. Anche i feedback sono stati positivi. “Ho parlato con alcune delegazioni, erano molto felici di aver vissuto questo momento. Non è stato facile per la pioggia ma devo dire grazie agli atleti che hanno fatto parte dello show in prima linea”. Anche sotto il profilo della sicurezza è filato tutto liscio sebbene i timori non mancassero, specie dopo l’attacco alla rete ferroviaria della notte prima. “Molti pensavano che non si sarebbe potuta fare una cerimonia all’aperto e invece è stato un evento sicuro – ribatte Estanguet – La prefettura, la polizia, il Ministero degli Interni francese hanno svolto un lavoro fantastico. Ci abbiamo lavorato 4 anni, la sicurezza è stata sempre la nostra priorità ed è stata altissima”. Gli organizzatori incassano anche i complimenti del Cio (“Abbiamo cercato di fare le cose fuori dal coro e ci siamo riusciti, Tony non ha mai mollato e ha messo in atto la sua visione nonostante le difficoltà”, l’elogio di Christophe Dubi, direttore esecutivo per i Giochi), ed è contento della riuscita anche Thomas Jolly, che fa spallucce anche davanti ad alcune critiche, come quelle sorte per l’immagine di Maria Antonietta con la testa mozzata. “I Giochi Olimpici e la loro cerimonia hanno un senso politico, nel senso greco di riunire tutta la città, il continente, il mondo – replica il direttore artistico della cerimonia – L’idea non è di essere sovversivi o prendere in giro, siamo un grande noi e ieri abbiamo messo in scena inclusione, solidarietà, cose di cui abbiamo bisogno. Abbiamo cercato di evocare la rivoluzione francese con un codice teatrale. Non era un messaggio di divisione ma di amore”. Jolly sottolinea anche la scelta fatta per Aya Nakamura (“è un’artista immensa, che può fare veramente brillare la Francia in tutto il mondo col suo linguaggio, per questo abbiamo deciso di farla cantare davanti all’Institute de France”) e soprattutto rende omaggio a Celine Dion, tornata a esibirsi dopo una lunga assenza. “Volevamo far sentire l’inno all’amore di Edith Piaf e sin dall’inizio avevamo pensato a lei. In un primo momento il suo entourage ci aveva detto di no a causa della sua salute ma l’idea è rimasta sempre e quando si è sentita meglio ha voluto partecipare. Voleva cantare sulla Torre Eiffel e l’ha fatto”. Non tutto è andato per il meglio, come la gaffe sulla Corea del Sud o la bandiera dei cinque cerchi issata al rovescio. “E’ stato un peccato ma sono cose che possono succedere”, ha minimizzato il portavoce del Cio, Mark Adams.
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