PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il quarto di finale del torneo olimpico di pallanuoto fra Italia e Ungheria non si rigiocherà: anche il Tas ha respinto il ricorso della Federnuoto.
La Federnuoto, dopo i due appelli rigettati dalla World Acquatics, aveva deciso di rivolgersi alla divisione ad hoc istituita per i Giochi di Parigi dal Tribunale arbitrale sportivo.
Lo stesso presidente federale Paolo Barelli aveva ammesso in mattinata che c’erano pochissime chance di accoglimento ma il ricorso era doveroso dopo quanto accaduto, col Settebello che era passato dal possibile 3-3 al 2-4 con quattro minuti da giocare con l’uomo in meno. La protesta della Federazione verteva infatti sulla decisione arbitrale presa su Condemi, che si è visto annullare un gol e poi espellere per gioco violento ma l’azzurro aveva colpito con la mano il volto dell’avversario in modo del tutto involontario. Fra l’altro lo stesso Management Committee della World Acquatics aveva smentito arbitri, delegati e Var riconoscendo che non c’era stato “un intento malevolo nell’atto di tirare la palla” da parte di Condemi, al punto da non comminargli alcuna giornata di squalifica.
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Il Settebello resta fuori, il Tas boccia il ricorso
Pallanuoto, Barelli “Fatto ricorso al Tas ma poche chances”
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Gli ultimi passi in questa incresciosa vicenda sono che abbiamo fatto ricorso ieri sera, alle 20, al Tas, il Tribunale dello Sport. Stanotte ci è giunta un’ulteriore nota della World Acquatics, che dice esattamente che vedendo i filmati Condemi non ha fatto gioco violento. Ed ecco perchè non gli viene data una giornata di squalifica oltre alle sanzioni che aveva già subito in partita. Questo significa che se non era un atto violento, perchè ha toccato la faccia dell’avversario solo tirando la palla in porta e con un gesto involontario, allora vuol dire che la partita va rifatta”. Così Paolo Barelli, presidente della Federnuoto, interpellato nella mixed zone della 10km sul caso riguardante l’eliminazione del Settebello e la contestata espulsione di Condemi. Dopo essersi vista respingere il ricorso d’urgenza, l’Italia si è mossa col Tas, ma le speranze sono minime: “Direi quasi nulle. Faremo il possibile per tutelare la squadra e i ragazzi – prosegue Barelli -, che hanno vissuto una grande ingiustizia. Il Tas ha deciso che il nostro ricorso è ricevibile, da qui a decidere in nostro favore ce ne passa. I tempi sono stretti, ma l’errore dell’arbitro è evidente. Quantomeno ci aspettiamo, dopo la nota della World Acquatis, che questo comparto arbitrale venga allontanato dalle Olimpiadi”.
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Quarto Acerenza e nono Paltrinieri nella 10 km maschile
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Niente podio per gli azzurri del nuoto di fondo nella 10km dei Giochi di Parigi2024, corsa lungo la “discussa” Senna. L’ungherese Kristof Rasovszky ha vinto la medaglia oro, davanti al tedesco Oliver Klemet, argento, e all’altro magiaro David Betlehem, bronzo. Quarto posto, a un soffio dal terzo posto, per Domenico Acerenza, 29enne di Potenza, della Canottieri Napoli. Soltanto nono, invece, Gregorio Paltrinieri, 29enne di Carpi, delle Fiamme Oro, vincitore in questi Giochi di due medaglie in vasca (800 e 1500). Dopo una gara vissuta interamente in testa, Rasovszky ha beffato Klemet allo sprint e ha conquistato la medaglia d’oro. Beffa per Acerenza, che ha perso il podio in volata contro Betlehem: oro e bronzo all’Ungheria, dunque. Per l’Italia un quarto e un nono posto: Paltrinieri ha ceduto nell’ultimo chilometro, chiudendo a 1’06” dal vincitore.
“Sono morto. Ho dato tutto quello che avevo. Ho cercato di fare il mio massimo: alla fine ho cercato di strappare per recuperare sui primi due ed ero oltre tutte le mie forze. Nello sprint conclusivo ero finito” il commento di Domenico Acerenza. “Nell’ultimo periodo ho avuto problemi alla spalla. Sono soddisfatto però per quanto ho fatto. La gara è andata proprio per come l’avevo preparata, non mi posso rimproverare alcunchè. Questo era il destino. Andiamo avanti”, ha aggiunto Acerenza.
“E’ stata molto complicata. Una gara difficilissima. Non avevo mai provato il percorso e non sapevo cosa aspettarmi. In più ho fatto tanta fatica a trovare la mia nuotata oggi, soprattutto a favore di corrente” l’analisi di Gregorio Paltrinieri. “Ero sempre attaccato a un filo pronto a rompersi. Non sono riuscito mai a trovare il mio passo, il mio ritmo. Quando gli altri hanno cambiato il ritmo io non ce l’ho fatta. Mi spiace per questa gara: speravo di fare bene ma gli altri sono andati fortissimo. Mi spiace per il quarto posto di Acerenza, speravo che almeno lui potesse arrivare al podio. La mia Olimpiade fino a oggi è stata molto buona e nel complesso sono felice”, ha aggiunto il campione emiliano, vincitore in vasca di due medaglie (sugli 800 e sui 1500). “Adesso? Mi fermerò e mi fermerò tanto. Voglio prendermi un periodo di pausa. Non so se è stata la mia ultima gara, voglio prendermi del tempo per decidere e per dedicarmi ad altre cose.
Ripeto, ho bisogno di fermarmi”, ha concluso Paltrinieri.
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Italvolley femminile in finale per l’oro
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – L’Italvolley femminile è in finale
per l’oro alle Olimpiadi di Parigi. La squadra di Velasco ha
battuto la Turchia per 3-0 con i parziali di 25-22, 25-19, 25-22
grazie ai 22 punti di Egonu e alle ottime giocate di Antropova.
Nella finale in programma domenica (ore 13), le azzurre
affronteranno gli Stati Uniti che hanno battuto al quinto set il
Brasile. Un match che è già storico: questa finale, a prescindere dal risultato, regalerà infatti la prima medaglia olimpica all’Italvolley femminile.
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Salto in lungo donne, Iapichino chiude al 4° posto
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Larissa Iapichino chiude al 4°
posto la gara olimpica di salto in lungo donne. L’azzurra ottiene
il migliore risultato al secondo tentativo con la misura di 6.87.
L’oro è andato all’americana Tara Davis-Woodhall (7.10), argento
alla tedesca Malaika Mihambo (6.98), bronzo all’americana Jasmine
Moore (6.96).
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Pallanuoto, Barelli “Ricorso al Tas? Ci pensiamo ma non credo servirà”
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Ricorso al Tas? Abbiamo già fatto due ricorsi presso la Federazione mondiale e sono stati respinti.
Stiamo aspettando le motivazioni per il ricorso al Tas, se lo faremo sarà per dare riscontro formale al nostro disappunto ma non credo che sortirà gli effetti sperati”. Paolo Barelli, presidente della Federnuoto, ammette da Casa Italia che l’incredibile sconfitta arrivata ieri per il Settebello contro l’Ungheria nei quarti del torneo olimpico difficilmente potrà essere ribaltata, nonostante la clamorosa svista che ha penalizzato gli azzurri. “La motivazione data in appello è che l’appello non può modificare un risultato di una competizione e questo è allucinante. Allora perchè uno va in appello? Spero non si tratti di malafede ma che sia un errore plateale ma incomprensibile – continua Barelli – Era evidente che l’intenzione del ragazzo non era colpire l’avversario ma tirare in porta, allucinante che non abbiano la capacità di vedere la differenza fra un atto violento con un gesto atletico eccezionale”. “E’ un dramma – commenta amareggiato Barelli – Si perde e si vince ma qui è stato dato un fallo grave quando la violenza non c’è stata, la violenza è stata tirare la palla in porta e segnare un gol. Poi la mano è finita sul volto dell’avversario, è stato annullato il gol per brutalità, è stato dato un rigore all’Ungheria e noi siamo stati per 4 minuti con l’uomo in meno in acqua. Se non fosse accaduto ciò è evidente che le cose sarebbero state inquadrate in maniera diversa e non saremmo finiti ai rigori. E’ stato un errore bestiale stigmatizzato da tutti, sui social, sui media internazionali specializzati. C’è arrivata solidarietà da parte di tutti ma i nostri ragazzi non sanno che farsene di questa solidarietà, sono disperati per un’opportunità persa non per colpa loro ma dell’arbitraggio”.
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Vela, Tita-Banti oro bis nel Nacra 17
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Ruggero Tita e Caterina Banti non tradiscono e, come tre anni fa a Tokyo, conquistano l’oro olimpico nella classe Nacra 17. Il 32enne finanziere di Rovereto e la romana classe 1987 si presentavano alla medal race già certi di salire sul podio con 27 punti in 12 regate (metà delle quali vinte) e un vantaggio importante sugli inseguitori: 14 lunghezze sugli argentini Mateo Majdalani ed Eugenia Bosco, 20 sui due equipaggi al terzo posto, i britannici Gimson-Burnet e i neozelandesi Wilkinson-Dawson. Conti alla mano, il settimo posto era sufficiente per l’oro ma la coppia azzurra – nel loro palmares anche 4 titoli mondiali, l’ultimo dei quali lo scorso maggio proprio in Francia, a La Grande Motte – si spinge oltre e taglia il traguardo con la seconda piazza.
Per l’Italia è il decimo oro nell’Olimpiade francese, eguagliato il risultato di Tokyo di tre anni fa.
“E’ una spedizione storica. Non è mai successo di conquistare due ori nella vela nella stessa
Olimpiade”. Così un raggiante Francesco Ettorre, presidente della Federvela, commentando all’Italpress le medaglie olimpiche della vela italiana. “Sapevamo di avere una squadra
fortissima, ma qui hanno performato nella maniera migliore” ha proseguito Ettorre. “Oggi Tita e Banti, dopo una settimana complicata, hanno dimostrato di essere i più forti e preparati. C’era solo da rischiare causa poco vento ma sono stati bravissimi a gestirla. E’ un successo incredibile per la vela italiana, che conferma quanto di buono fatto in questi otto anni di progetto nazionale. Per questo sono ancora più soddisfatto. E’ un successo che può dare una mano al movimento in generale, con le scuole di vela e tutto il resto”.
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Casadei-Tacchini argento nella Canoa C2 500
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Incredibile argento per l’Italia nella canoa ai Giochi di Parigi. La conquistano Gabriele Casadei e Carlo Tacchini nel C2 500: settimi a metà gara, con una strepitosa rimonta nei secondi 250 metri vanno a prendersi la seconda piazza in 1’41″08 beffando al fotofinish gli spagnoli Joan Antoni Moreno e Diego Dominguez, bronzo (1’41″18), e i russi Zakhar Petrov e Alexey Korovashkov (1’41″27), che rimangono fuori dal podio. L’oro va all’equipaggio cinese formato da Liu Hao e Ji Bowen, che dominano la finale in 1’39″48.
– foto Fick/Honest media –
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