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Salis, La Russa “Favorevole ai domiciliari, non politicizzare vicenda”

MILANO (ITALPRESS) – “La decisione dei domiciliari non può essere nostra. Ci può essere per esempio la disponibilità del luogo dove stare ai domiciliari in Ungheria in attesa di un’eventuale richiesta e potrebbe essere l’ambasciata. In linea teorica non sono contrario anzi sono estremamente favorevole, poi però decide liberamente la magistratura ungherese”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, uscendo dal suo studio milanese, dopo l’incontro con il padre di Ilaria Salis.
“Politicizzare questa situazione, da parte di chiunque, è sbagliato, se uno ha a cuore il rispetto dei diritti della ragazza imputata in Ungheria. Ci vuole rispetto prima di tutto per la magistratura ungherese e la richiesta forte che siano garantiti i suoi diritti come noi li riconosciamo in Italia. Tanto più lo faremo coralmente, e credo che questa sia la volontà anche del padre, tanto più avremo la possibilità che questo sia un risultato ottenibile. Bisogna tutti abbassare i toni se si hanno a cuore i diritti delle persone”, ha aggiunto.
La Russa ha raccontato che l’incontro è stato “molto cortese. Per me non è difficile immedesimarmi nel desiderio del padre, prima di tutto che sia rispettata la dignità della figlia imputata. Partendo da questo, la vicinanza è stata immediata e spontanea”.
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– Foto: ufficio stampa Senato –

Sgarbi “Mi dimetto da sottosegretario”

MILANO (ITALPRESS) – “Mi dimetto da sottosegretario”. Lo ha dichiarato Vittorio Sgarbi, critico d’arte e sottosegretario alla Cultura, dal palco di “La Ripartenza, liberi di pensare”, l’evento di Nicola Porro, in corso al Centro Congressi della Fondazione Cariplo di Milano. “È un colpo di teatro, sono due ore che medito se farlo o se non farlo. La legge consente che io, attraverso il Tar, indichi quelle cose che ho detto, che non può essere in conflitto di interessi chi non ha un lavoro, chi non fa l’attore, chi non fa il professore, chi è in pensione come professore e come sovrintendente”, afferma Sgarbi. “Questa conferenza, secondo quello che l’Antitrust mi ha inviato, sarebbe incompatibile, illecita, fuorilegge. Quindi, per evitare che tutti voi siate complici di un reato, io parlo da questo momento libero dal mio mandato di sottosegretario. Avete comunque un ministro e altri sottosegretari e io riparto e da ora in avanti potrò andare in tv e fare conferenze”, ha proseguito Sgarbi. “Mi dimetto e lo faccio per voi. Adesso sono solo Sgarbi, non sono più sottosegretario. Comunico ai giornalisti che mi dimetto con effetto immediato e scriverò una lettera a Meloni”, ha aggiunto.
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Piantedosi “Governo vuole disciplinare il voto dei fuori sede”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ ferma intenzione del governo definire, dopo tanti anni e il susseguirsi di diversi esecutivi, la disciplina che renda il prima possibile concretamente più agevole l’esercizio di un diritto fondamentale per la democrazia in grado di incidere sul fenomeno del cosiddetto ‘astensionismo involontariò che coinvolge soprattutto le giovani generazioni”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al question time in Aula alla Camera, rispondendo a un’interrogazione di +Europa sul voto ai fuori sede. “Lo scorso dicembre è stata realizzata una prima simulazione del voto elettronico che ha coinvolto cittadini italiani temporaneamente presenti in alcune circoscrizioni estere per motivi di lavoro, studio o cure mediche: gli esiti di tale test al momento sono in fase di analisi da parte delle strutture ministeriali” e “potranno rappresentare sicuramente la base per lo sviluppo di ulteriori approfondimenti tecnici, nonchè per l’adozione di eventuali interventi normativi volti ad agevolare l’esercizio del voto anche per gli elettori fuori sede”.
Per quanto riguarda le elezioni europee che si svolgeranno l’8 e il 9 giugno prossimi, “il 20 aprile è il termine ultimo per l’emanazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali: i tempi per gli adempimenti tecnici e organizzativi appaiono oggettivamente ristretti anche in ragione del fatto che, in materia elettorale, è indispensabile intervenire con estrema precisione sotto il profilo tecnico, al fine di garantire la trasparenza e la sicurezza del voto, che sono principi importanti tanto quanto quello di favorire la maggiore partecipazione alle consultazioni elettorali”.

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La Russa “Il 2 febbraio incontrerò il padre di Ilaria Salis”. Meloni sente Orban

ROMA (ITALPRESS) – “Già da diversi giorni ho preso appuntamento con il padre di Ilaria Salis. Lo vedrò il 2 febbraio”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenendo in Aula.
“Il problema riguarda la dignità dei detenuti, che deve stare a cuore a tutti, in Ungheria e in ogni parte del mondo, Italia compresa, dove io ho notizia di un sistema non molto dissimile, per lo meno per gli uomini. Il problema ce lo dobbiamo porre anche in Italia”, ha aggiunto.

In vista del Consiglio Ue straordinario del 1° febbraio, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto secondo quanto si apprende un colloquio telefonico con il primo ministro ungherese Victor Orban. Il presidente del Consiglio ha anche, “nel pieno rispetto dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura ungherese”, portato l’attenzione del primo ministro Orban sul caso di Ilaria Salis, facendo seguito alle iniziative diplomatiche già avviate a partire dal 22 gennaio del Vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani con il suo omologo ungherese Peter Szijjarto.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Tajani “Piano Mattei è parte di una strategia complessiva”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Piano Mattei è parte di una strategia complessiva, non è un caso che ieri ci fossero i vertici europei a sostenere il progetto italiano, noi facciamo la nostra parte e mi auguro che tutti gli altri possano fare la loro parte”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite di “Radio anch’io”, Rai Radio 1. “E’ giusto che si investono fondi del clima perchè uno dei grandi temi che va affrontato nel continente africano è la lotta al cambiamento climatico” ha aggiunto ” quindi noi abbiamo il dovere di aiutarli, noi abbiamo delle relazioni storiche con l’Africa e vogliamo essere protagonisti in queste relazioni”.

Foto: Agenzia Fotogramma

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Vertice Italia-Africa, Meloni “Pagina nuova, no a un approccio predatorio” VIDEO

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ROMA (ITALPRESS) – “Grazie per il contributo estremamente prezioso che intendo raccogliere. Ritengo che questo vertice abbia raggiunto lo scopo prefissato: un momento di condivisione, dialogo e scambio di opinione e grazie alla vostra presenza, che dimostra l’interesse verso la posizione italiana, possiamo dire che è stato un successo”.
Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle sue conclusioni in occasione del vertice Italia-Africa. “Sono contenta di aver riscontrato una concreta volontà da parte di tutti di immaginare e scrivere una insieme una nuova pagina nelle nostre relazioni, una pagina basata su una cooperazione strutturale da pari a pari, lontana da quell’approccio predatorio che per troppo tempo ha caratterizzato le relazioni con l’Africa. “Un nuovo modello di cooperazione nel quale dobbiamo tutti credere – perché può funzionare solamente se ci crediamo tutti quanti insieme – che è fondato sulla responsabilità, sulla fiducia e sul rispetto”, ha aggiunto.
Questa mattina, aprendo i lavori, il premier avevo sottolineato come “il Piano Mattei può contare su una dotazione iniziale di 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzia”. Si tratta di un Piano “di interventi con il quale vogliamo dare il nostro contributo a liberare le energie africane per garantire alle giovani generazioni un diritto negato, garantire il diritto a non dover essere costretti a emigrare, recidere le proprie radici per avere una vita migliore”, ha spiegato Meloni. “L’obiettivo che ci siamo dati è dimostrare che siamo consapevoli di quanto il destino dei nostri due continenti, Europa e Africa, sia interconnesso e pensiamo sia possibile immaginare e scrivere una pagina nuova, una collaborazione da pari a pari lontana dall’impostazione predatoria ma anche da quella caritatevole”, ha aggiunto. “Il Piano Mattei per l’Africa è un piano concreto di interventi strategici concentrati nel medio e lungo periodo. Non è una scatola chiusa ma una piattaforma aperta e la condivisione è uno dei principi cardine”, ha detto ancora il premier, per il quale “occorre smontare alcune narrazioni distorte come quella che vorrebbe l’Africa un continente povero, perchè non è così. L’Africa non è affatto un continente povero, detiene il 30% delle risorse minerarie del mondo, il 60% delle risorse coltivabili, il 60% della sua popolazione ha un’età inferiore a 25 anni e questo lo rende una terra dalle enormi potenzialità di capitale umano”.

“Vi accolgo nell’Aula legislativa del Senato, luogo della rappresentanza, del confronto, del dialogo, della democrazia e della storia della nostra Nazione. Una storia antica e sempre nuova, che segna oggi con la Vostra partecipazione l’inizio di un nuovo capitolo nelle relazioni non solo dell’Italia, ma dell’intera Europa verso il continente africano”, ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

“In quest’Aula oggi si realizza l’incontro di culture e pensieri, di Istituzioni ed esperienze, di visioni e speranze, certi che dal reciproco rispetto e dall’amicizia possano svilupparsi coerenti e solidi rapporti – ha aggiunto -. Siamo accomunati dalla volontà di comprendere: capire in profondità i bisogni e le attese dei nostri popoli e capirci tra noi superando ogni superficiale approssimazione. Capire e capirci, perché non ci sia più indifferenza per le sorti dell’altro”.

“Il governo italiano ha voluto con grande forza questo appuntamento, non è un punto di arrivo ma un fondamentale momento di confronto con tutti i vertici del continente africano per fare sempre di più”, ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Le sfide globali sono tante e sempre più complesse – ha aggiunto -. Viviamo in un contesto di tre guerre, il vertice ha una forte valenza strategica. L’Africa rappresenta una priorità della politica estera italiana e della nostra diplomazia economica”.

“Puntiamo sulla qualità delle nostre imprese presenti in Africa da decenni, imprese italiane che oggi hanno cantieri attivi per oltre 12 miliardi”, ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
“Questa giornata può essere un nuovo inizio, una cooperazione concreta nei fatti e non a parole. Il Governo italiano è infatti convinto che gli investimenti in infrastrutture continuino a rappresentare uno straordinario strumento di crescita economica, di sviluppo e di creazione di lavoro in tutti i territori”, ha sottolineato Salvini.

“Questo vertice rappresenta una eccellente opportunità per promuovere sempre di più i legami molto forti che uniscono l’Italia al nostro continente”, ha detto Azali Assoumani, presidente dell’Unione Africana.
“La nostra è una cooperazione franca e sincera che poggia sul rispetto reciproco e interessi chiari” ha aggiunto ” sotto l’egida dell’ Italia sono state lanciate molto iniziative e attività, ricordo che in occasione della pandemia l’Italia ha svolto un ruolo attivo nel sostengo ad una ventina di paesi africani”. Assoumani ha sottolineato che “l’Italia ha sempre sostenuto gli sforzi dei nostri governi e i nostri partner, i legami che ci uniscono sono storici, grazie agli investimenti italiani in Africa le aziende hanno contribuito all’attività economica del nostro paesi con posti di lavoro, non è un caso se l’Italia compare tra i principali investitori europei in Africa”.

foto Agenzia Fotogramma

Libia, Meloni a Dabaiba “Sostegno all’Onu per sbloccare l’impasse”

ROMA (ITALPRESS) – A margine della Conferenza Italia-Africa, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni – a un anno dalla sua visita a Tripoli – ha incontrato ieri il primo ministro del Governo di Unità Nazionale libico, Abdulhamid Dabaiba. Secondo quanto si apprende, l’incontro è servito a fare il punto sullo stato delle relazioni bilaterali, in particolare riguardo alla cooperazione in ambito migratorio, anche alla luce della collaborazione instaurata con la Tunisia a livello di Ministri degli Interni.
L’incontro è servito inoltre a verificare le opportunità di rafforzare il partenariato in atto in ambito energetico, che la Libia desidera estendere alle fonti rinnovabili. Il Governo libico si è detto pronto a cooperare per l’attuazione del Piano Mattei per l’Africa, dove avrebbe particolare interesse ai settori della formazione e dell’energia.
Nell’ambito del processo politico, il presidente Meloni ha ribadito il sostegno agli sforzi del rappresentante speciale del segretario generale dell’ONU, Abdoulaye Bathily, per sbloccare l’impasse al fine di favorire un accordo politico di ampio respiro che possa spianare la strada verso le elezioni.
A margine del Vertice, il presidente del Consiglio ha poi avuto un incontro con il presidente tunisino Kais Saied. Il colloquio ha confermato la natura strategica del partenariato tra Roma e Tunisi, che abbraccia tutti i settori della cooperazione bilaterale. L’incontro ha anche fornito l’occasione per approfondire il tema dei Progetti che il Piano Mattei intende realizzare in Tunisia, ossia il potenziamento delle stazioni di depurazione delle acque non convenzionali per irrigare un’area di otto mila ettari e la creazione di un centro di formazione dedicato al settore agroalimentare. Il colloquio ha consentito, in conclusione, di fare il punto sulla cooperazione in ambito migratorio.
Sempre a margine del Vertice Italia-Africa, il presidente Meloni ha incontrato il capo del Governo del Regno del Marocco, Aziz Akhannouch. A quasi vent’anni di distanza dall’ultimo incontro a livello Capi di Governo tra le due Nazioni, il colloquio ha permesso di registrare il pieno sostegno marocchino al Piano Mattei per l’Africa e al progetto italiano di realizzare un centro di eccellenza per la formazione professionale sul tema delle energie rinnovabili. In tale quadro, è stata espressa la comune volontà di approfondire la collaborazione in ambito economico ed energetico, anche attraverso l’organizzazione di un business forum da tenersi in Marocco. L’incontro ha permesso infine di ribadire l’importanza di una stretta partnership tra Roma e Rabat anche nel contrasto al fenomeno della migrazione irregolare.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Mattarella a Bari per 80^ anniversario Congresso dei Comitati di Liberazione

BARI (ITALPRESS) – In visita a Bari il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato al teatro Piccinni ha partecipato alle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario del Congresso di Bari dei Comitati di Liberazione Nazionale, che si svolse il 28 e il 29 gennaio del 1944 proprio in tale luogo.
All’evento, organizzato dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia, con la collaborazione di Anpi – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Ipsaic – Istituto Pugliese Storia Antifascismo e Italia Contemporanea, Fondazione Di Vagno, Teatro Pubblico Pugliese, Università degli Studi di Bari, Anppia – Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, Fondazione Gramsci e casa editrice Laterza, hanno preso parte anche i rappresentanti delle istituzioni, tra cui il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Bari Antonio Decaro, quelli delle associazioni e alcune studentesche. Le celebrazioni si sono chiuse con una lectio magistralis del professor Luciano Canfora dal titolo “Dall’armistizio al Congresso di Bari”.
“Siamo orgogliosi e fieri – ha affermato Emiliano – del contributo che Bari e la Puglia offrirono al movimento partigiano attraverso quegli atti eroici che hanno determinato il presidente Giorgio Napolitano a conferirci, nel 2006, la medaglia d’oro al valor civile per il contributo offerto alla lotta di Resistenza. Da qui, da Bari, è ripartito il cammino del popolo italiano. Sempre qui, pochi mesi dopo la caduta di Mussolini, le forze dell’antifascismo, alla presenza di intellettuali come Benedetto Croce, Carlo Sforza, Tommaso Fiore, Vincenzo Calasci, Michele Cifarelli, Fabrizio Canfora, si riunirono per gettare le basi di un’Italia libera e democratica. Qui a Bari Benedetto Croce, per la prima volta, nel teatro Piccinni, parlò della necessità di un’assemblea costituente. La stessa ai cui lavori poi partecipò un altro figlio di questa terra, l’onorevole Aldo Moro. Qui a Bari Michele Romito, un ragazzino di 15 anni, si oppose ai tedeschi in un contributo di popolo (marinai, pescatori, milizia, allievi ufficiali dei bersaglieri) che salvarono il porto. Furono quei ragazzi e quelle ragazze di allora a saper vedere per loro e per chi sarebbe venuto dopo, una libertà che ancora non c’era. Noi non dimentichiamo i misfatti, le vergogne e la catastrofe in cui il fascismo trascinò l’Italia. Quel senso di liberazione e l’affrancamento dal fascismo e dalla guerra richiede oggi da parte nostra azioni coerenti, che continuino a mantenerlo in salute giorno dopo giorno. Il presidente Mattarella ci ha ricordato più volte che la memoria non è materia inerte, non è la retorica marmorea di una lapide, men che meno una ricorrenza, ma un atto del vivere”.
“La presenza del presidente Mattarella – ha sostenuto Decaro – testimonia un legame con la nostra terra, un legame con i valori della nostra carta costituzionale. Per noi è motivo di orgoglio oggi qui ricordare quello che è accaduto 80 anni fa all’interno del teatro Piccinni, il primo congresso dei comitati nazionali di liberazione, nel quale sono state poste le basi per la nostra carta costituzionale. Qui straordinari personaggi hanno parlato di libertà, democrazia, coraggio. Lo stesso coraggio che ha caratterizzato l’azione dei cittadini di quegli anni, che seguendo il generale Bellomo, difesero la città vecchia e il porto dall’attacco nazista. E’ importante ricordare quello che è accaduto in quegli anni, che ha animato la città, la resistenza di questa città”.
Giunto al teatro Piccinni, il Capo dello Stato è stato accolto da un’ovazione e da un lungo applauso. Alla presenza di Mattarella si è tenuta la presentazione della sala di rappresentanza, nel foyer del teatro, intitolata per l’occasione al giornalista Oronzo Valentini, direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno e redattore degli atti del Congresso, alla presenza dei figli Giovanni e Antonello. Presenti nella sala foto e immagini storiche a cura dell’Ipsaic.
In seguito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato in visita al Castello svevo di Bari e alla mostra “Nonostante il lungo tempo trascorso… le stragi nazifasciste nella guerra di liberazione 1943-1945”.
– foto ufficio stampa Quirinale –
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