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Meloni “Impegno del governo è estirpare la piaga dell’antisemitismo”

ROMA (ITALPRESS) – “Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Con la Shoah l’umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità – per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione – è necessario ribadire con chiarezza. Questi sono giorni particolarmente difficili per le comunità ebraiche. Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato una nuova ondata di odio contro il popolo israeliano e ha rinvigorito quei focolai di antisemitismo, che non si erano mai spenti del tutto e che hanno trovato nuovo vigore, molto spesso nascosti dietro la critica alle scelte del Governo israeliano”. Lo scrive in una nota il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“L’antisemitismo è una piaga da estirpare. E noi dobbiamo lavorare per combatterla in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove. E’ una priorità di questo Governo e siamo felici che in questa sfida così impegnativa possiamo contare sulle competenze, le capacità e l’esperienza del generale Pasquale Angelosanto, come Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo. E’ nostro dovere coltivare ogni giorno la memoria di ciò che è accaduto e accrescerne, sempre di più, la consapevolezza nelle giovani generazioni. E’ un impegno che questo Governo sta portando avanti con grande costanza e determinazione. Penso, ad esempio, ad uno dei provvedimenti di cui andiamo più orgogliosi: la legge che istituisce il Museo della Shoah. A Roma è presente la più antica comunità ebraica d’Europa e la Città Eterna non poteva non accogliere un’istituzione museale specificatamente dedicata alla storia della Shoah, al pari dei Musei presenti in altre grandi Capitali europee e dello Yad Vashem di Gerusalemme. E’ un’istituzione che si occuperà di tramandare la memoria della Shoah e che siamo certi darà un contributo determinante affinchè la malvagità del disegno criminale nazifascista e la vergogna delle leggi razziali del 1938 non cadano nell’oblio” conclude il Premier.

foto: Agenzia Fotogramma

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Tajani “Italia in prima fila, a fianco di Israele”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia è in prima linea, a fianco di Israele, contro l’antisemitismo: l’ho ribadito alle Autorità israeliane negli incontri che ho avuto a Gerusalemme nei giorni scorsi. Non possono essere in alcun modo tollerati questi vergognosi rigurgiti di antisemitismo che si stanno diffondendo come conseguenza del conflitto in corso: quest’anno, ancora di più, abbiamo il dovere di contrastarli ovunque, in ogni modo, e di intensificare gli sforzi tesi a preservare la Memoria della Shoah”. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani in occasione del “Giorno della Memoria”. In occasione della sua recente missione in Medio Oriente, il Vicepremier aveva partecipato in qualità di ospite d’onore alla cerimonia svoltasi a Gerusalemme lo scorso giovedì 25 gennaio allo Yad Vashem, il memoriale del genocidio degli Ebrei. Egli ha anche partecipato ieri alle celebrazioni al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tajani ha aggiunto che “la giornata di oggi ha un valore particolare: la memoria di tale tragedia deve restare viva anche nelle nuove generazioni, come presupposto imprescindibile per preservare i valori fondanti della nostra Repubblica e della casa europea, costruita sulle comuni radici giudaico-cristiane”. I principi che informano la Costituzione italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani rappresentano la radicale negazione dell’universo totalitario e razzista che ha condotto all’Olocausto. Oggi, nello scenario internazionale seguito ai tragici fatti del 7 ottobre scorso, assistiamo purtroppo a crescenti e inaccettabili episodi di antisemitismo, violenza contro membri della comunità ebraica e diffusi tentativi di banalizzazione, negazione e distorsione di quanto accaduto, che si nutrono di vecchi e nuovi stereotipi.

foto: Agenzia Fotogramma

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Forza Italia, dalla kermesse azzurra Letta “investe” Tajani leader

ROMA (ITALPRESS) – Manca la famiglia Berlusconi ma quella politica di Forza Italia è al gran completo. Nel Salone delle Fontane all’Eur il partito fondato da Silvio Berlusconi festeggia 30 anni dal “miracolo italiano”.
Era il 26 gennaio del 1994 quando l’imprenditore Silvio Berlusconi è sceso in campo con il famoso videomessaggio che iniziava con le parole rimaste nella storia: “L’Italia è il Paese che amo”. Videomessaggio trasmesso per intero nel corso della convention azzurra “Le radici del futuro”. Un messaggio che ha cambiato la politica italiana. In una sala piena di militanti e amici del partito, si sono alternati sul palco i protagonisti di quella storia.
“La nostra è una grande famiglia, altro che partito di plastica, e il miracolo è che dopo 30 anni siamo ancora qua, un miracolo che guarda al futuro”, le parole del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ora anche segretario del partito.
“In questi 30 anni Silvio Berlusconi ha avuto molti amici accanto a lui, cortigiani non li abbiamo mai avuti, c’è un popolo in cammino che crede in quei valori – ha detto -. Vi racconteremo 30 anni della nostra storia ma anche i prossimi 30 anni. Una storia che ha un padre che l’ha costruita, lui ci guarda dall’alto e non scomparirà mai dalla storia di Forza Italia”.
Di quella storia fa parte, in prima persona, Gianni Letta, braccio destro e fidato consigliere di Silvio Berlusconi: “E’ difficile vincere l’emozione dopo aver sentito quella voce, quel messaggio, ci vuole coraggio e molto incoscienza per dire una sola parola dopo un discorso che ha fatto la storia. Ci sono anche le radici del futuro in quel messaggio. Grazie presidente, se siamo qui lo dobbiamo a te, è opera tua e merito tuo, io ho avuto il privilegio di essere stato il testimone dalla prima ora e purtroppo fino all’ultima. Ho seguito giorno per giorno quello che Silvio ha fatto”.
Oltre che a portare i saluti dei figli di Berlusconi (“Mi hanno chiesto di essere qui e portare il loro saluto, la loro convinta partecipazione e il sostegno in continuità come il papà voleva”), l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha lanciato, dal palco della kermesse azzurra, una vera e propria investitura di Tajani, anche in vista del prossimo congresso: “Quando Silvio è scomparso il 12 giugno, Antonio Tajani era il numero due di Forza Italia. E’ stata la persona tra le più vicine a Silvio Berlusconi e alla sua famiglia, tanto che, durante il suo ultimo ricovero al San Raffaele disse: “In tanti anni che ho avuto Tajani al mio fianco non ha mai sbagliato una dichiarazione””.
Tra chi ha partecipato alla fondazione del partito c’è la ministra per le Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, unica parlamentare dal 1994 ancora in carica: “Trent’anni fa scendeva in campo Silvio Berlusconi, un grande statista che ha rivoluzionato la politica italiana”, ha commentato.
“Berlusconi era un uomo lungimirante nella politica interna un gigante nella politica estera, da allora questi 30 anni non sono passati inutilmente, le grandi idee sopravvivono alle persone, noi sentiamo l’obbligo morale di continuare in questa attività, in questo grande progetto liberale di Berlusconi, per il bene dei nostri cittadini e per il bene dell’Italia”, ha aggiunto.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha ricordato che “il percorso di Forza Italia lo ha segnato Silvio Berlusconi con il suo messaggio di equilibrio e moderazione, di valori che abbiamo mantenuto, di questa Italia produttiva che riteniamo di rappresentare. Forza Italia può avere un grande futuro perchè questo partito rappresenta anche il Ppe, il più grande partito d’Europa”.
“Il futuro del partito è lo stesso che ha descritto Silvio Berlusconi: una Forza Italia che è il centro di gravità del centrodestra, un partito liberale, moderato, un partito che è l’ago della bilancia nel governo nazionale, e un partito di riferimento importante nel Ppe”, ha sottolinato il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. “Oggi festeggiamo 30 anni, una data importante, li festeggiamo con la consapevolezza che il nostro movimento ha costruito un percorso politico che ha cambiata il modo di fare politica in Italia”, ha aggiunto.

– Foto xc3/Italpress –

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Mattarella “L’Italia non tollera l’antisemitismo”

ROMA (ITALPRESS) – “La nostra Costituzione dispone con chiarezza: tutti cittadini sono portatori degli stessi diritti. La presenza ebraica è stata fondamentale per lo sviluppo dell’Italia moderna e nella formazione della Repubblica. Le comunità ebraiche italiane sanno che l’Italia è la loro casa e che la Repubblica, di cui sono parte integrante, non tollererà, in alcun modo, minacce, intimidazioni e prepotenze nei loro confronti”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della celebrazione del “Giorno della Memoria” al Quirinale.
“Auschwitz spalancava – e spalanca tuttora – i suoi cancelli su un abisso oltre ogni immaginazione. Un orrore assoluto, senza precedenti – cui null’altro può essere parificato – ideato e realizzato in nome di ideologie fondate sul mito della razza, dell’odio, del fanatismo, della prevaricazione”, sottolinea il capo dello Stato.
“Un orrore che sembrava inconcepibile tanto era lontano dai sentimenti che normalmente si attribuiscono al genere umano”, aggiunge.
“Non si deve mai dimenticare che il nostro Paese, l’Italia, adottò durante il fascismo – in un clima di complessiva indifferenza – le ignobili leggi razziste: il capitolo iniziale del terribile libro dello sterminio; e che gli appartenenti alla Repubblica di Salò collaborarono attivamente alla cattura, alla deportazione e persino alle stragi degli ebrei – evidenzia Mattarella -. Un portato inestinguibile di dolore, di sangue, di morte sul quale mai dovremo far calare il velo del silenzio”.
Riguardo alla crisi in Medio Oriente, il presidente della Repubblica afferma: “Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra, sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno Stato”.
“L’angoscia sorge anche per le numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza – prosegue -. Tante donne e bambini. Anzitutto per l’irrinunziabile rispetto dei diritti umani di ciascuno, ovunque. E anche perchè una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio. Può accrescere gli ostacoli per il raggiungimento di una soluzione capace di assicurare pace e prosperità in quella regione, così centrale nella storia dell’umanità e così martoriata”.
“Guardiamo a Israele come Paese a noi vicino e pienamente amico, oggi e in futuro, per condivisione di storia e di valori. Siamo e saremo sempre impegnati per la sua sicurezza. Sentiamo crescere in noi, di giorno in giorno, l’angoscia per gli ostaggi nelle mani crudeli di Hamas”, aggiunge Mattarella.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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G7, Meloni “L’Italia dimostrerà di saper tracciare la rotta”

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo davanti un anno estremamente impegnativo nel quale l’Italia sarà al centro del mondo e gli occhi del mondo saranno puntati su di noi. Abbiamo una grande responsabilità sulle nostre spalle e noi intendiamo onorarla al meglio delle nostre possibilità dimostrando ancora una volta quanto l’Italia sia capace di tracciare la rotta”. Lo dice il premier Giorgia Meloni in un video di presentazione della presidenza italiana del G7.
“Il primo gennaio del 2024 l’Italia ha assunto la presidenza del G7. E’ la settima volta che la nostra nazione ha la responsabilità di guidare il Gruppo dei Sette, forum intergovernativo nato quasi 50 anni fa e che nel tempo ha assunto un ruolo insostituibile nella difesa della libertà, della democrazia, nella gestione delle sfide globali”, sottolinea Meloni.
“L’Italia ha assunto questa responsabilità storica in un tempo particolarmente complesso – aggiunge -. Il sistema internazionale basato sulla forza del diritto è stato messo in discussione dalla guerra d’aggressione russa all’Ucraina e la violazione dei principi che tengono unita la comunità internazionale sta scatenando focolai di conflitto in diverse aree del mondo. Ribadiremo il nostro sostegno all’Ucraina, continueremo a lavorare per la fine della guerra e per arrivare a una pace giusta e duratura. Ci occuperemo anche del conflitto in Medio Oriente e delle altre crisi all’ordine del giorno”.
“Nel corso dell’anno ospiteremo 20 riunioni ministeriali in un calendario che toccherà tutto il territorio nazionale e affronteremo temi di importanza strategica per il nostro presente e il nostro futuro – sottolinea il presidente del Consiglio -. Centrale sarà il rapporto con le nazioni in via di sviluppo, con le economie emergenti, con un’attenzione particolare rivolta all’Africa perchè l’obiettivo che ci siamo dati è quello di costruire un modello di cooperazione da pari a pari che rifiuta l’approccio predatorio e che sia capace di offrire benefici per tutti. Dedicheremo anche per questo grande importanza le questioni migratorie, al nesso clima e energia e alla sicurezza alimentare”.
“L’appuntamento centrale sarà il Vertice dei Leader, in programma dal 13 al 15 giugno in Puglia, Borgo Ignazia, nella meravigliosa Valle d’Itria, terra avvolta dal Mediterraneo e il Mare di Mezzo nel quale l’Italia ricopre storicamente e culturalmente una posizione centrale e che collega i due grandi spazi marittimi del globo, l’Atlantico da una parte, l’Indopacifico dall’altro – prosegue Meloni -. Quel Mare Nostrum che abbiamo deciso di rappresentare anche nel logo del G7, insieme a un altro simbolo della nostra identità, l’olivo secolare, con le sue radici solide ancorate nella tradizione e con le fronde rigogliose proiettate nel futuro. E tra le fronde ci sono sette olive che rappresentano le sette nazioni e la loro cooperazione sulle sfide globali”.
“Tra le sfide al centro della presidenza italiana ci sarà anche quella che molti ritengono la più decisiva di questo tempo che è l’intelligenza artificiale, tecnologia che può generare grandi opportunità ma anche enormi rischi oltre a incidere sugli equilibri globali. Il nostro impegno è sviluppare meccanismi di governance e fare in modo che l’intelligenza artificiale sia incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo”, afferma ancora il premier.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Crosetto “Pronti per il comando della missione nel Mar Rosso”

ROMA (ITALPRESS) – “Se ci chiederanno di averlo lo prenderemo, ne abbiamo le capacità, se lo vogliono i francesi va benissimo, il problema è avere presto una missione efficace per tutelare la sicurezza delle navi commerciali e le nostre economie, oltre al diritto internazionale”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro della Difesa Guido Crosetto, sulla ossibilità che l’Italia guidi la missione europea nel Mar Rosso.
Sulla situazione a Gaza e l’atteggiamento dell’Ue, secondo Crosetto “l’Europa al momento è fatta così, è un dato di fatto: esistono 27 politiche estere diverse, ogni Paese ha una sua agenda non solo a Gaza, ma anche in Libano, in Niger, nel Nord Africa, in Kosovo. Per questo non abbiamo un ruolo rilevante nel mondo”. Quanto agli stanziamenti e se i possa applicare all’Ucraina o al Mar Rosso una mentalità ragionieristica, osserva: “Assolutamente no, lo dico dal giorno in cui mi sono insediato, ma non tutti lo capiscono, a cominciare dalla Ue”.
Infine, sulla proposta dela Lega di frenare sugli aiuti a Kiev, poi ritirata, Crosetto taglia corto: “Non vedo spaccature nella maggioranza, sono polemiche inventate. La mozione Romeo è stata riformulata e approvata dall’intera maggioranza. Se poi mi chiede se si è stufi della guerra le rispondo che sono stufi tutti, ma fino a quando non si stufa Putin purtroppo per tutti noi continuerà e rischia di peggiorare”.
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Shoah, Piantedosi “Cortei pro Palestina? Si chiederà rinvio”

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo sempre detto che la libertà di manifestazione del pensiero e lo svolgimento di manifestazioni pubbliche hanno una sacralità intrinseca che può essere compressa o limitata solo se ci sono motivi seri di ordine pubblico. Non vi è dubbio che svolgere manifestazioni che in questo caso potrebbero essere lesive di una commemorazione come il giorno della Memoria della Shoah, richiede delle valutazioni che sono in corso”. Lo dice nel corso della conferenza stampa dopo il Cdm il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, rispondendo a una domanda sulle manifestazioni pro Palestina annunciate per domani, nel giorno della Memoria.
“Le autorità di pubblica sicurezza stanno incontrando gli organizzatori di queste manifestazioni per sollecitarne anche una autonoma possibilità di spostarle ad altri giorni – ha aggiunto -. In fondo, differirle in altri in altri giorni non significa negare la libertà di manifestare ma fare qualcosa che le rende compatibili con i valori connessi alla ricorrenza di domani. Ove questo non dovesse succedere per autonoma volontà degli organizzatori faremo le nostre valutazioni a seconda degli scenari che si presentano e adotteremo i provvedimenti di conseguenza”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Via libera al Dl Elezioni, stop a limite mandati sindaci piccoli Comuni

ROMA (ITALPRESS) – Via libera dal Consiglio dei Ministri al decreto Elezioni. Il provvedimento dispone l’abbinamento di amministrative ed europee nei giorni di sabato 8 e domenica 9 giugno e prevede la rimozione del limite al numero dei mandati per i sindaci dei Comuni fino a 5 mila abitanti e la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i sindaci dei Comuni entro 15 mila abitanti.
Per il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, il decreto “è il coronamento di un’altra storica battaglia della Lega, nell’interesse dei territori e dei cittadini. Finalmente raggiungiamo un traguardo che gli amministratori chiedono da tempo, dando risposta alle migliaia di piccoli Comuni interessati da questo provvedimento e tutti quegli enti locali che tramite l’Anpci e la presidente Biglio avevano sollecitato iniziative in questa direzione. In passato, a causa dell’obbligo di ricambio e per impossibilità di candidature, ci sono stati perfino casi di Comuni rimasti senza sindaco e costretti al commissariamento. Una cosa inaccettabile – conclude Calderoli -. Ecco perchè sono fatto personalmente promotore di questa iniziativa con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare la libera espressione della volontà popolare e, di concerto con il ministro Piantedosi, abbiamo voluto agire in tal senso, nel rispetto del popolo che è sempre sovrano”.

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