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Tajani “Pronti a inviare italiani in missione Onu a Gaza”

ROMA (ITALPRESS) – “La missione in Libano è una missione alle dipendenze delle Nazioni Unite, non è una missione italiana. Noi abbiamo sempre detto che a Gaza, qualora si dovesse decidere, finita la guerra, di dar vita a una fase di transizione, con una guida di un paese arabo di una missione anche militare di pace per evitare che ricominci il conflitto, noi siamo pronti ad inviare i nostri militari con le Nazioni Unite anche nella striscia di Gaza, siamo pronti a fare la nostra parte di portatori di pace”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite di Radio24.
“Due popoli due stati, uno stato palestinese che sia riconosciuto da tutti ma che allo stesso tempo riconosca Israele è la linea che il G7 e l’Europa seguono, noi siamo assolutamente favorevoli a questa soluzione. Non può essere Hamas a governare un territorio che oggi soffre per colpa sua. L’Italia lavora per la pace e lunedì ne riparleremo a Bruxelles. La mediazione araba è possibile? Tutte le mediazioni sono possibili”, ha aggiunto.
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G7, Tajani “Per l’Italia ruolo di pace e unione”

ROMA (ITALPRESS) – L’Italia si avvicina alla presidenza del prossimo G7 e lo fa con un’agenda chiara e una politica estera che mira “a un ruolo di pace e unione da parte del nostro Paese”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, che alla Farnesina ha incontrato i giornalisti per fare il punto sulle attività della presidenza italiana del G7 “in risposta a tutte le crisi che il mondo moderno sta vivendo”. L’evento principale è in programma dal 13 al 15 giugno prossimi.
Ci saranno quattro riunioni del G7 di competenza della Farnesina: da Capri a Reggio Calabria, passando per Pescara e infine Fiuggi per la seconda e ultima riunione dei ministri degli Affari esteri.
Diverse le tematiche portate dal vicepremier all’attenzione dei giornalisti, a cominciare dagli obiettivi primari che il G7 di presidenza italiana si pone da qui a breve termine: “Vogliamo rafforzare il ruolo di questa organizzazione in quanto meccanismo di coordinamento di Paesi liberali e ad economia avanzata – ha detto in primissima battuta il ministro -. L’obiettivo sarà rafforzare coesione e collaborazione tra gli Stati membri, oltre alla priorità in politica estera sulla situazione in Medio Oriente. Parlerò con il nuovo ministro degli esteri francese per illustrare nostre idee e proposte”.
“Siamo contro l’escalation in Medio Oriente e non vogliamo che la situazione peggiori. Ci stiamo muovendo con equilibrio e fermezza – ha sottolineato Tajani -, condannando l’attacco di Hamas contro la popolazione Israeliana ed esortando la liberazione degli ostaggi, specificando però ad Israele di non esporre i civili ad ulteriori rischi. Ci sono già state troppe vittime innocenti, per questo l’attacco di Israele va proporzionato. I terroristi di Hamas sono palestinesi, ma non tutti i palestinesi sono terroristi di Hamas”.
Tiene banco anche la riduzione del traffico mercantile nel canale di Suez, con gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso. “Stiamo lavorando affinchè possa esserci una missione militare europea, con l’ipotesi di allargamento delle competenze da Hormuz fino a Suez per proteggere i traffici commerciali. Con Francia e Germania stiamo formalizzando una proposta che spero, con ottimismo, possa essere accolta anche da altri Paesi, non necessariamente facenti parte dell’Unione Europea, come la Norvegia, che sta operando tra gli altri per la missione a Hormuz. Dalle notizie che abbiamo da Bruxelles mi sembra che ci sia convergenza sulla posizione italo-franco-tedesca. La nostra Marina militare – ha specificato – sta già proteggendo le navi mercantili italiane. Le navi hanno regole d’ingaggio non per l’attacco, bensì per l’autodifesa, senza competenze per attacchi simili a quelli visti nello Yemen – ha detto ancora il ministro -. Hanno il diritto di proteggere, anche con l’uso delle armi, le navi mercantili che scortano qualora esse vengano attaccate. Il problema resta l’orientamento all’export da parte del nostro Paese, infatti ci preoccupa non poco la riduzione del traffico nel canale di Suez, passata da quattrocento a duecentocinquanta navi al giorno. Una perdita per la competitività dei nostri prodotti e dei nostri porti, come quelli di Genova, Gioia Tauro, Taranto e Trieste”.
Da un conflitto all’altro, non sono mancate parole di conferma al sostegno dell’Ucraina, con l’annuncio di interventi mirati per la ricostruzione del Paese: “Stiamo lavorando sulla ricostruzione della Cattedrale di Odessa bombardata dai russi, patrimonio dell’Ucraina ma anche dell’Unesco e quindi un pò nostro – ha evidenziato il vicepremier -. La questione Ucraina rappresenta un tema fondamentale, che continuiamo a difendere, così come le situazioni in Africa e nell’indo-pacifico. Da parte della presidente della commissione europea, oltre che dal governo, è stato ribadito che l’Italia continuerà a difendere i diritti dell’Ucraina a sostegno della pace internazionale. Abbiamo inviato l’ottavo pacchetto di sostentamenti militari, soprattutto perchè siamo convinti che se l’Ucraina dovesse perdere il conflitto armato non potrà esserci una pace giusta. La Russia ha violato il diritto internazionale, e per questo il nostro sostegno all’Ucraina mira non soltanto ad aiuti militari, ma anche civili. Il futuro dell’Ucraina – afferma in chiusura – è all’interno dell’UE, abbiamo dato il via libera all’avvio della trattativa perchè è giusto dare a questo Stato una luce di speranza. L’Italia ha una politica estera per un ruolo di unione e di pace, con gli Stati Uniti e l’Unione Europea che rappresentano modelli da seguire”.

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Meloni “L’Italia diventi un modello nell’utilizzo dei fondi Ue”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “E’ stato fatto un lavoro silenzioso, difficile da raccontare, che non trova tanto spazio nel racconto quotidiano, ma del quale io vado particolarmente fiera, per superare alcuni limiti che l’Italia ha avuto fino oggi: il nostro obiettivo è trasformare l’Italia da nazione che spesso è stata considerata fanalino di coda nell’utilizzo dei fondi europei a una nazione che possa diventare modello nell’utilizzo dei fondi europei e questo lo possiamo fare solo se lavoriamo insieme”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Bologna, alla cerimonia di firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Emilia-Romagna.
“Nonostante il tentativo di dire che l’Italia e il governo italiano avrebbero avuto enormi problemi sul Pnrr – ha sottolineato Meloni -, nel 2023 abbiamo ottenuto il pagamento della terza rata risolvendo i problemi che c’erano, abbiamo ottenuto il pagamento della quarta rata e siamo la prima nazione in Europa che ha chiesto il pagamento della quinta rata”.
Il premier ha parlato anche dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna: “Più tardi a Forlì torna la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che, con me e Stefano Bonaccini, era stata su questi territori pochi giorni dopo l’alluvione e si era presa delle responsabilità e degli impegni anche dal punto di vista europeo: quelle risposte sono arrivate con questa revisione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza che ci consente di investire un miliardo e 200 milioni sul ripristino della viabilità e delle infrastrutture stradali, del patrimonio edilizio residenziale e pubblico, delle strutture socio-sanitarie pubbliche, delle scuole e infrastrutture sportive”.

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Nordio “Sulla separazione delle carriere manterremo l’impegno”

ROMA (ITALPRESS) – “L’abolizione dell’abuso d’ufficio? Secondo noi questo reato è evanescente, migliaia e migliaia di processi con spese enormi, l’unica soluzione è quella di abolirlo, siamo decisi di andare fino in fondo”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo nell’aula della Camera per le comunicazioni sull’amministrazione della giustizia.
“Non vi è nessun contrasto con l’Europa se noi aboliamo, come aboliamo, l’abuso d’ufficio – ha aggiunto -. L’Europa ci chiede di contrastare la corruzione e il nostro arsenale di contrasto è il più vasto e il severo di tutta l’Europa”.
“La separazione delle carriere fa parte del nostro programma, è un impegno che abbiamo preso con i nostri elettori, lo faremo e non andremo alla calende greche – ha spiegato Nordio -. Se la riforma si può fare con un minimo sindacale si può fare ma se la vogliamo farla seriamente occorre una riforma costituzionale”.
“Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi chiesti dal Pnrr, per le prossime rate siamo in pole position rispetto agli altri ministeri – ha evidenziato il ministro della Giustizia -. Nel corso del 2023 sono stati adottati 16 provvedimenti attuativi. Dati positivi che ci consentono di avere le risorse finanziarie del Pnrr. Si segnala una decisiva accelerazione nella riduzione nella durata dei processi, dal 2019 al giugno 2023, particolarmente decisa è la riduzione in questo ultimo anno nel settore penale con un meno 17,5% rispetto al primo trimestre del 2022, la durata media del processo penale è scesa sotto la soglia dei mille giorni, anche in ambito civile c’è stato un calo”.

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Salvini “Centrodestra unito, sulle Regionali troveremo l’accordo”

ROMA (ITALPRESS) – “Ieri dopo il Consiglio dei Ministri ho parlato con Giorgia Meloni dell’agenda di governo, ho raccontato quello che stiamo facendo al ministero delle Infrastrutture, l’ho aggiornata su quello che sto facendo da ministro, poi abbiamo parlato di regionali, con il centrodestra contiamo di andare uniti e di vincere. Troveremo l’accordo, ovviamente a livello locale ci sono tante persone valide. Per me in linea di principio è giusto sempre sostenere l’uscente, ma nel nome dell’unità della coalizione l’accordo lo troveremo”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ospite di “Agorà”, Rai Tre.
“Non penso che mi candiderò alle Europee, ho tante cose da fare, più che chi si candida, la gente vorrebbe sapere per fare cosa ti candidi. In Europa la Lega sta facendo tante battaglie come quella sulle auto”, ha spiegato il leader della Lega.
“Salvini non andrà in Europa, la Lega avrà uomini e donne in gamba. La candidatura di Vannacci? Ne stiamo parlando, è una persona che stimo – ha aggiunto -. Ha fatto il generale in giro per il mondo, salvando vite”.
Quanto al terzo mandato per i presidenti di Regione “secondo me è un fattore di democrazia – ha sottolineato il vicepremier -. Se un sindaco o presidente di Regione è bravo perchè non ricandidarlo? Per i parlamentari non c’è questo vincolo”.
Salvini ha anche parlato del voto in Consiglio Regionale del Veneto che ha respinto la proposta di legge sul fine vita. “La mia posizione è assolutamente chiara: la vita va tutelata, da prima della culla alla fine, bisogna garantire tutte le cure necessarie, senza arrivare ai livelli olandesi della morte per procura. Il Consiglio regionale del Veneto ha votato, c’era una proposta di legge – ha aggiunto -. Poi in democrazia hanno vinto i no, avrei votato anche io in quel senso lì, la Lega non è una caserma, c’è libertà di pensiero, va bene così”.

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Riforma della prescrizione, via libera della Camera con 173 sì

ROMA (ITALPRESS) – Con 173 voti favorevoli e 79 contrari, la Camera ha approvato il disegno di legge Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale in materia di prescrizione. Il testo ora passa al Senato.
“La riforma della prescrizione vuole dare certezza dei tempi di giustizia e ripristina un fondamento dello Stato di diritto – dice in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti -. Fratelli d’Italia ha sempre ritenuto inconcepibile un sistema giudiziario basato sul principio del ‘fine processo maì che avrebbe avuto il solo risultato di produrre indagati o imputati a vita. Finalmente si seppellisce una volta per tutte la ricetta ‘bonafedianà, sostenuta da M5s-Pd, volta ad alterare in modo inopinato le regole del giusto processo, così alterando il rapporto tra la giustizia e il cittadino, relegando quest’ultimo a suddito. Continuiamo ad essere convinti, invece, che i processi debbano portare ad una sentenza definitiva in tempi ragionevoli”.
“Di contraddizioni oggi ne abbiamo sentite tante. La nuova disciplina reintroduce la prescrizione del reato in appello e cassazione facendo quindi venire meno il blocco in primo grado. Per quanto riguarda la riforma Orlando noi l’abbiamo sempre sostenuta ritenendola la più equilibrata di tutte in assoluto. Ma perchè abrogare questa disposizione? Perchè dire di no ad una norma che ha prodotto efficienza e concorre ad attuare il principio costituzionale della ragionevole durata del processo che avete richiamato voi tutti perchè tornare all’inefficienza? – si è chiesta in Aula alla Camera la deputata dem Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito Democratico, nel corso delle dichiarazioni di voto -. Capite che stiamo creando un caos nei tribunali che va esattamente contro gli obiettivi del Pnrr? Ministro Nordio ha ascoltato il grido di dolore di tutti e 26 presidenti di tutte e 26 Le Corti d’Appello italiane? Certamente non sono mica tutte toghe rosse”.

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Pnrr, Meloni “Bilancio estremamente positivo, avanti così”

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi, a Palazzo Chigi, la prima cabina di regia sul Pnrr del 2024. Un’occasione per fare il punto sugli importanti obiettivi raggiunti finora e su quelli futuri. Il lavoro di squadra che siamo riusciti a costruire in questi mesi, ci ha consentito di chiudere il 2023 con un bilancio estremamente positivo. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo ottenuto quattro grandi risultati. Primo: il completamento e la verifica degli obiettivi per il pagamento della terza rata. Secondo: la verifica e la rendicontazione degli obiettivi per chiedere la quarta rata, versata dalla Commissione europea. Terzo: il completamento della revisione del Pnrr con l’implementazione del Capitolo REPowerEU e l’approvazione del nuovo Piano da parte del Consiglio UE.
Quarto: il raggiungimento degli obiettivi per la quinta rata e la presentazione della nuova richiesta di pagamento”. Così su X il presidente del Consiglio, Girgia Meloni.
“Abbiamo toccato così un doppio primato: essere la prima Nazione in Europa non solo a presentare la richiesta e a ricevere dalla Commissione europea la quarta rata, ma anche a presentare entro il 2023 la richiesta per la quinta rata. Dobbiamo essere molto orgogliosi di questo traguardo, che non era affatto scontato.
E’ un obiettivo che ha richiesto tanto impegno, ma il risultato finale è molto gratificante e ringrazio tutti, ad ogni livello, per il contributo che hanno dato. Il 2024 – aggiunge – è un anno decisivo ed è necessario assicurare il massimo presidio dell’attuazione di tutte le misure concordate per il raggiungimento degli obiettivi previsti, anche in vista della presentazione della sesta e della settima richiesta di pagamento.
Avanti così”, conclude il premier.

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Mattarella “I giovani motivo di speranza per il nostro Paese”

VERCELLI (ITALPRESS) “La generazione Zeta è vista come disorientata, come inerte, come estraniata dalla realtà, come rinunciataria. Sinceramente non so da dove possano uscire queste valutazioni così difformi dalla realtà, così gravemente sbagliate sulla nostra giovane generazione. Personalmente penso, costantemente trovandone conferma, che questa sia un motivo di speranza per il nostro Paese. E sono anche convinto che il disorientamento che realmente talvolta affiora, sia responsabilità di noi adulti. Come potrebbero gli studenti sentirsi al loro agio, trovare parametri di riferimento, coordinate di comportamento nel mondo che oggi gli adulti presentano loro in questo periodo?”, Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Vercelli all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Piemonte orientale. “E allora in questo momento storico ritorna con grande forza e va richiamato il ruolo delle università, della formazione culturale, di quello che poc’anzi il rettore ha chiamato il mestiere più bello del mondo, quello di trasmettere cultura, sapere, conoscenza. Quello di rendere i giovani protagonisti, capaci di spirito critico, padroni della conoscenza per il futuro. Questo è il veicolo per fare emozionare gli studenti trasmettendo loro cultura e conoscenza. Questo compito straordinario è affidato ai nostri atenei”, ha aggiunto il capo dello Stato.
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– Foto: Quirinale –