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Schlein “Meloni ostaggio del passato”

ROMA (ITALPRESS) – “Avere un presidente del Senato che cerca di legalizzare il saluto romano è un insulto alla Resistenza”. Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein, nel suo intervento alla Camera per l’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sui saluti romani alla commemorazione della strage di Acca Larentia.
“E’ imbarazzante il silenzio del presidente Meloni. Ha detto più volte che non è ricattabile, ma si sta ricattando da sola, resta in ostaggio del suo passato”, ha aggiunto.
“Le immagini di quanto accaduto sono impressionanti e inaccettabili – ha detto Schlein -. Centinaia di braccia tese che fanno il saluto romano mentre viene chiamato il presente sono una vera e propria adunata di centinaia di uomini schierati come una falange che sembrano uscire da immagini del 1924 in pieno regime fascista. Chi grida ‘viva l’Italia antifascistà a teatro viene subito identificato e invece chi partecipa a un’adunata fascista con tanto di saluto romano può farlo indisturbato? E’ di una gravità inaudita e speriamo che tutti i responsabili siano identificati e puniti. Commemorare la morte tragica di tre giovani ammazzati da una violenza politica criminale non può giustificare l’apologia del fascismo che è reato. La legge Scelba punisce l’apologia e la Costituzione lo dice con nettezza che le organizzazioni neofasciste vanno sciolte”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Ucraina, Crosetto “Passo indietro sarebbe un errore drammatico”

ROMA (ITALPRESS) – “La strada da percorrere al fianco dell’Ucraina è ancora lunga e sono consapevole della complessità della situazione e delle difficoltà che si pongono, ma sarebbe un errore strategico e politico drammatico fare adesso un passo indietro”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in Aula alla Camera. “Il nostro sostegno all’Ucraina deve continuare finchè non cesseranno gli attacchi dei russi”, ha aggiunto.
“Allo stato attuale, pensiamo di fornire” all’Ucraina “sistemi d’arma già in nostro possesso, in linea con l’attuale quadro normativo. Posso confermare – ha chiarito Crosetto – che anche questo pacchetto è costituito da sistemi d’arma volti a rafforzare solo le capacità difensive” di Kiev.
“Abbiamo il dovere di difendere la libertà delle nazioni e il diritto internazionale – ha proseguito -: ogni possibile trattativa di pace non può che partire da una visione univoca – che non è discutibile – su questa guerra e su chi tra le due nazioni che la stanno combattendo sia quella che ha violato ogni regola di convivenza civile”.
“Purtroppo la controffensiva estiva dell’Ucraina non ha dato i risultati sperati e l’esercito di Kiev sta affrontando un nuovo inverno di guerra, dovendo a sua volta fare fronte alla prevedibile violenta reazione russa, per lo più basata sul lancio di missili e droni dall’est del Paese”, ha sottolineato il ministro, per il quale in inverno “è prevedibile che la reazione russa sia particolarmente dura e faccia ricorso ad attacchi massicci, con missili e droni contro le infrastrutture civili e militari più critiche”.
“Anche grazie alla promessa di un futuro ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea, che auspichiamo, e agli appuntamenti elettorali già previsti in Europa, negli Stati Uniti e anche in Russia, il 2024 sarà un anno cruciale del conflitto iniziato il 24 febbraio 2022. La Russia sembra sostanzialmente intenzionata a puntare a un conflitto di logoramento, nella convinzione che, nel lungo periodo, le opinioni pubbliche occidentali si stancheranno e ci saranno defezioni tra i Paesi sostenitori di Kiev. In questo senso è inevitabile l’influenza che potrebbero generare le prossime scadenze elettorali negli USA e in Europa”, ha spiegato Crosetto.
“L’Italia – ha aggiunto – supporta dall’inizio e con determinazione ogni azione per favorire l’apertura di un confronto diplomatico e arrivare quanto prima una soluzione negoziale, che non sia disgiunta da una pace giusta e senza che ciò venga raramente interpretato come una volontà di disimpegnarsi dal nostro sostegno al fianco dell’Ucraina, che resta forte. La minaccia per l’ordine e la stabilità europea globale conferma quanto sia importante continuare a sostenere lo sforzo del popolo e delle forze armate ucraine, affinchè siano in grado di resistere all’aggressione russa”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Pozzolo “Non sono un pistolero, la verità verrà fuori”

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ROMA (ITALPRESS) – “Io spero che la verità dei fatti emerga”. Lo dice in un’intervista al quotidiano La Repubblica il deputato Emanuele Pozzolo, sospeso dal gruppo di Fratelli d’Italia in seguito alla vicenda dello sparo al veglione di Capodanno a Rosazza, in provincia di Biella.
Della sospensione dal gruppo “ne prendo atto. È un fatto che accetto, perché so che cos’è un partito. E ribadisco che spero che la verità dei fatti emerga”, sottolinea il parlamentare, che alla domanda su chi abbia sparato quella notte risponde: “Ho un grande rispetto per il vostro lavoro, la premessa è doverosa. Ma come ho già detto più volte, per prima cosa ne parlerò con la magistratura”. “Sono sicuro che la verità, in questo caso, sia semplice. E che emerga. E al tempo stesso lo spero. Proprio e anche perché, riguardo a quanto è successo, si tratta di una fattispecie di situazione giuridica piuttosto ben chiara. Non dico altro”, aggiunge Pozzolo, che si dice “sereno” e “convinto che l’incidente sarà qualificato come tale. Comprendo le ragioni mediatiche di alcune scelte. Ma sono certo che un partito che si fonda sul concetto di lealtà, su quel concetto si incardini e si incardinerà per sempre. Ritengo che il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti sia una persona straordinaria. Da sempre Foti agisce negli interessi e secondo i principi del nostro partito”.
“Ho tanti amici. Nel partito, così come non nel partito – afferma il parlamentare -. E mi piace ricordare che l’umanità è trasversale. Non è di destra, né di sinistra. Così come l’odio, ahimè, verso di me e la mia famiglia. Anche l’odio è trasversale”. E spiega di riferirsi “in modo principale ad alcuni commenti terribili che sono girati sui social contro di me e contro i miei cari. Commenti e foto che hanno fatto soffrire i miei familiari. Ma mi riferisco anche ad alcuni giornali che mi ha definito, per esempio, pistolero. Lo scrive gente che non sa minimamente cosa è capitato quella notte”.

– Foto pagina Facebook Emanuele Pozzolo –

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Fazzolari “Maggioranza unita, sulle Regionali troveremo equilibrio”

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo ereditato una situazione complicata ma siamo riusciti ad invertire la rotta dando nuova credibilità e stabilità all’Italia e creando un clima di fiducia attorno al governo: +520mila occupati in un anno, record del numero di occupati, dell’occupazione femminile e di quella stabile, +28% della Borsa nel 2023, spread sotto controllo, successo dei titoli di Stato”. Così Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’attuazione del programma, in un’intervista al Corriere della Sera rivendica i risultati del Governo e ribadisce l’unità del centrodestra.
“Era dal 2011 che non si approvava la legge di Bilancio senza ricorrere al voto di fiducia, altro che maggioranza litigiosa – spiega -. L’anno si è aperto con l’aumento delle pensioni per milioni di italiani e proseguirà con l’aumento, a fine mese, della busta paga di milioni di lavoratori per la conferma del taglio del cuneo contributivo, ma anche all’eliminazione dell’aliquota Irpef del 25%”.
Alla domanda su cosa intendesse il premier Giorgia Meloni con la frase «Qualcuno credeva di poter dare le carte», Fazzolari risponde così: “Con noi è finita l’epoca in cui affaristi e faccendieri avevano voce in capitolo sulle questioni di governo. Ho sentito qualcuno parlare di poteri forti e grandi lobby, nulla di così serio: si tratta piuttosto di forme di accattonaggio molesto dentro i palazzi del potere. E il nostro “grazie non ci serve niente” dà molto fastidio. Non siamo arrivati al governo dopo una intera vita di militanza per scendere a patti con persone di cui non abbiamo alcuna stima”.
E sulle Regionali spiega: “La grande forza del centrodestra è sempre stato il rispetto della volontà e del sentimento popolare, questo vuol dire anche cercare il più possibile di tenere conto dei rapporti di forza tra i partiti del centrodestra, anche nella scelta dei candidati alle elezioni amministrative e Regionali. Come abbiamo fatto in passato, riusciremo a trovare un punto di equilibrio”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Acca Larentia, La Russa “FdI non ha alcun ruolo o responsabilità”

ROMA (ITALPRESS) – “Concordo pienamente con Rampelli quando dice che FdI è totalmente estranea all’episodio dei saluti romani alla commemorazione delle tre giovanissime vittime dell’attentato di Acca Larenzia. Peraltro, il fatto è stato eclatante e ha avuto molta visibilità, ma il partito davvero non ha alcun ruolo o responsabilità in quello che è successo. Abbiamo sempre detto ai nostri di non partecipare a certe manifestazioni, che vengono inevitabilmente strumentalizzate da chi vuole attaccarci. Non si va a certe commemorazioni. Non c’entriamo nulla, non c’entra il partito”. A dirlo il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in un colloquio con il Corriere della Sera in merito a quanto avvenuto domenica. Sul saluto romano come gesto di apologia del fascismo e quindi reato, La Russa aggiunge: “Attendo con interesse la prevista riunione a sezione riunite della Cassazione proprio su questo punto. E’ possibile che si stabilisca che un saluto romano durante una commemorazione non sia apologia di fascismo, e quindi non sia reato, come molte sentenze stabiliscono. Servirebbe chiarezza, ce lo aspettiamo. Da avvocato più che politico. Perchè, ripeto, come partito noi siamo estranei a certe manifestazioni. Quindi non abbiamo nulla da cui dissociarci”.
E a “Repubblica” La Russa precisa: “Una cosa è l’apologia di fascismo, una cosa è la ricostituzione del partito fascista, un’altra è la commemorazione di deceduti”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
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Pozzolo sospeso dal gruppo di Fdi alla Camera

ROMA (ITALPRESS) – “L’ufficio di Presidenza del Gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia alla Camera ha adottato in data odierna, in via d’urgenza, la misura cautelare della sospensione dal gruppo stesso dell’onorevole Emanuele Pozzolo”. Così in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, in merito alla vicenda dello sparo al veglione di capodanno a Rosazza, nel Biellese.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Sgarbi “Io indagato? Non ho ricevuto nessun avviso e non ho rubato”

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ROMA (ITALPRESS) – «Ancora una volta «Il Fatto» mente, utilizzando informazioni riservate e del tutto ignote a me e al mio avvocato. Io non ho ricevuto nessun avviso d’indagine. Né saprei come essere indagato di un furto che non ho commesso. E per un reato compiuto 11 anni fa, in circostanze non chiarite dagli inquirenti di allora. Da questa notizia risulta una palese violazione del segreto istruttorio, l’unico reato di cui ci sia evidenza”.Così, in una nota, il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, in merito a quanto riportato da Il Fatto quotidiano che annuncia di un’indagine a suo carico.
“Da quello che si legge – prosegue – , l’opera è stata malamente tagliata. E quella in mio possesso è in buone condizioni e con una stesura pittorica ben conservata e uniforme”.
“Qualunque valutazione – prosegue – va fatta sull’opera di cui quella rubata è manifestamente una copia, come tutte quelle conservate in quel castello di cui nessuno si è preoccupato. Né credo sia un reato fare eseguire la fotografia di un’opera di cui tutti gli esperti hanno visto l’originale esposto a Lucca.
Che la Procura d’Imperia abbia trasmesso gli atti a Macerata come sede competente è una notizia che potrebbe avere un senso, se, come la legge prevede, io ne fossi a conoscenza. Ma così non è. Dovrebbe infatti essere un magistrato, non un giornalista, a stabilire su cosa indagare e sulle complicità di restauratori e fotografi, accusatori improvvisati, ma che potrebbero rivelarsi complici di più gravi reati e omissioni”.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Europee, Renzi “Meloni vuole test su di sè, io ci sarò”

ROMA (ITALPRESS) – “Io sono pronto alle sfide di questo 2024, anno che mi affascina per tanti motivi, innanzitutto per le sfide elettorali che potrebbero cambiare molte leadership in tutto il mondo. E per chi come me ama la politica estera questo 2024 appare elettrizzante”.Lo scrive il leader di Italia viva Matteo Renzi nella sua enews. “Giorgia Meloni – aggiunge – ha fatto capire che avrebbe tanta voglia di candidarsi alle Elezioni Europee. Lo vuole fare non per cambiare l’Europa ma per fare un test nazionale su di sè e sul suo partito. La scelta della Premier avrà molte conseguenze: Salvini si è già sfilato (sa che rispetto ai successi elettorali del 2019 per lui quest’anno la corsa alle preferenze sarebbe stata un disastro). Gli altri ci stanno pensando. Come sapete, io sarò della partita, come ho annunciato a Milano il 9 ottobre scorso. Lo ribadisco oggi che mancano cinque mesi alle elezioni. Chi crede in un’Europa diversa da quella sovranista della destra radicale e quella populista del tandem Schlein/Conte ci dia una mano! Ma sono molto fiducioso perchè voterà per noi anche chi vuole un’Italia in cui si cambi questo Governo e cambi anche questa opposizione inconcludente. Ci siamo, sarà una sfida bellissima”.
-foto Agenzia Fotogramma –
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