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Mattarella ricorda Bobbio “Le sue dottrine una preziosa eredità”

ROMA (ITALPRESS) – “Nel ventesimo anniversario della scomparsa di Norberto Bobbio, la Repubblica rinnova l’omaggio a un illustre intellettuale del panorama culturale italiano e internazionale.
Attento studioso dei fenomeni che hanno dato impulso alle più significative vicende storiche del secolo scorso, Norberto Bobbio ha elaborato dottrine che costituiscono una preziosa eredità per la coscienza civile europea e italiana”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Nelle sue riflessioni ha saputo coniugare, con un approccio innovativo, discipline considerate inizialmente eterogenee, offrendo una visione integrata dei principi che sono a fondamento della società, dello Stato e del diritto – afferma Mattarella -. Le sue analisi e le teorie da lui elaborate, i suoi insegnamenti sono e saranno oggetto
di approfonditi studi nei più prestigiosi luoghi di cultura”.
Per il capo dello Stato “il suo impegno costituisce un significativo contributo allo sviluppo dottrinale a livello mondiale della tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, del pluralismo, della democrazia e dell’eguaglianza, valori cardine della nostra Costituzione e base di una pacifica convivenza”.
“La Repubblica, grata a Norberto Bobbio per avere illustrato la Patria con i suoi altissimi meriti nel campo scientifico, lo volle Senatore a vita”, conclude Mattarella.

– foto: Agenzia Fotogramma –
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Forza Italia, Tajani “Alle Europee l’obiettivo è il 10%”

ROMA (ITALPRESS) – “Il tesseramento di Forza Italia ha raggiunto quota 110 mila iscritti, sono già stati eletti 196 delegati al Congresso nazionale, che si svolgerà a Roma il 23 e 24 febbraio a Palazzo dei Congressi a Roma e sarà preceduto da una serie di eventi con l’obiettivo di allargare i consensi, siamo disponibili ad aprire le nostre liste”. Lo ha detto il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, durante una conferenza stampa a Roma.
“Ci stiamo allargando, guardando anche al mondo riformista e della società civile con una serie di iniziative che puntano all’ascolto delle categorie di lavoratori e professionisti, dei pensionati, delle donne e dei giovani”, ha aggiunto.
“L’obiettivo per le prossime elezioni”, le Europee, “è il 10%, mentre per le prossime Politiche è superare il 20%. Sono molto ottimista”, ha sottolineato Tajani, che ha proseguito: “Vogliamo far crescere il centrodestra, andremo a cercare consensi nel grande partito dell’astensione. Siamo pronti ad aprirci ad accordi con altre forze che si riconoscono con i valori del popolarismo europeo”, ha aggiunto.
Quanto alle candidature dei leader del centrodestra alle Europee, il vicepremier ha sottolineato: “Il tema è prematuro, finchè non ci sarà il congresso nazionale non possiamo prendere posizione. Il rischio è che si possa prestare meno impegno all’attività di governo. E’ una decisione comune che dovremo valutare con Meloni e Salvini”.
Sulle regionali “sono sicuro che il centrodestra troverà un accordo è vincerà in tutte le regioni che andranno al voto in questi mesi. Prima della definizione delle candidature c’è sempre un pò di dibattito ma sono ottimista su un accordo tra tutte le componenti del centrodestra”, ha assicurato Tajani.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Conte “Meloni governi se ne è capace”

ROMA (ITALPRESS) – “Ho fatto due governi in cui ho faticato tantissimo in Europa e all’estero per far capire che eravamo persone serie con un chiaro progetto di rilancio dell’Italia in un quadro geopolitico multipolare. Ho avuto contro potentati economici, finanziari e politici di ogni tipo. Mi sono mai lamentato? No. Meloni governi se ne è capace. Il suo problema con le lobby è che ne sta favorendo alcune e quindi si ritrova le altre contro, il suo è un governo neo-corporativo fortemente selettivo che non riesce ad avere una visione generale per il Paese”. Così, in un’intervista a La Stampa, il presidente del M5S, Giuseppe Conte. Secondo il leader pentastellatro “le bugie dette in conferenza stampa hanno una radice chiara: Meloni ha preso voti sfruttando il suo ruolo di opposizione a tutto e tutti, mostrandosi forte, coraggiosa, aggressiva. Ma una volta arrivata a Chigi si è rivelata supina nei confronti di Bruxelles e succube nei confronti di Washington. Questo euro-atlantismo acritico fa impallidire il confronto con i nostri peggiori governi tecnici. Lei stessa soffre questo tradimento politico, le provoca un corto circuito mentale cui cerca di sopperire con la comunicazione, mischiando realtà e falsità”.
Quanto al possibile confronto tv tra Meloni e Schlein, Conte evidenzia che “Meloni sa che in un confronto con me non avrebbe vita facile con le fesserie che racconta. Ma il punto è che se Meloni batte Schlein in un confronto tv non vuol dire che sia più forte dell’opposizione. Non possiamo ridurre a questo la nostra politica”.
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– Foto: Agenzia Fotogramma –

Mattarella “Tricolore simbolo di coesione e identità nazionale”

ROMA (ITALPRESS) – “Ricorre oggi il 227° anniversario della nascita, per volontà del Parlamento della Repubblica Cispadana, riunito a Reggio Emilia, del primo Tricolore rosso, bianco e verde. Radicandosi nelle tappe della storia d’Italia, è giunto sino ad oggi, simbolo della Patria. La Costituzione afferma, con l’articolo 12, il Tricolore come Bandiera della Repubblica, emblema del nostro Paese. In essa si identificano quei sentimenti di coesione e identità nazionale e quegli ideali di libertà, democrazia, giustizia sociale e rispetto dei diritti dell’uomo che sono le fondamenta della nostra comunità e animano la coscienza civile nelle sue varie espressioni”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Del Tricolore, patrimonio di storia e cultura, andiamo, giustamente orgogliosi. In esso si riconoscono le concittadine e i concittadini stimolati nell’impegno di rendere vivi i valori della Costituzione.
Viva il Tricolore, viva la Repubblica”, conclude il capo dello Stato.
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Europee, Tajani “Un errore candidare i leader, no accordi con Le Pen”

ROMA (ITALPRESS) – “Meloni è leader dei Conservatori, Forza Italia invece è nel Partito popolare europeo e per noi è impossibile fare accordi con chi ha uno statuto di forte impronta anti-Ue e anti-Nato”. Così, in un’intervista a La Stampa, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando l’ipotesi di un’alleanza in Europa con Marine Le Pen, dopo le aperture di Meloni. Sulla possibilità che il premier si candidi alle Europee, commenta: “Se deve esserci un accordo tra i leader del centrodestra, come chiede Meloni, questo vuol dire che o ci candidiamo tutti o non si candida nessuno. Se si candidano nello stesso momento la premier e i due vicepremier, credo ci sia il rischio che si perdano di vista le priorità del governo. E inoltre: io mi sono candidato cinque volte in Europa, non mi spaventa questo appuntamento elettorale, ma c’è prima il Congresso di Forza Italia da affrontare, e devo farlo con responsabilità”. Per Forza Italia “la prima vera riforma da fare è quella che preveda una Difesa europea” per una Ue “pronta al peacekeeping, al monitoraggio, alla deterrenza. Capace di fare sintesi di ragionamenti e interessi anche divergenti, ma impegnata a unire le forze rapidamente e in maniera concreta”. Inoltre, per Tajani, nell’Unione europea “non possiamo avere due presidenti, della Commissione e del Consiglio, Immagino quali sarebbero le resistenze, ma questa struttura attuale, bicefala, ha fatto il suo tempo. Molti sono d’accordo”.
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Papa Francesco all’Angelus “Preghiamo per la pace”

ROMA (ITALPRESS) – “Maria, Madre di Dio e nostra, accresca il nostro amore per Gesù Bambino e per tutti i bambini, specialmente quelli provati da guerre e ingiustizie”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus.
“Dio è così: Bambino, fiducioso, semplice, amante della vita, impariamo a stupirci e ripartiremo più semplici e migliori come i Magi e sapremo avere sguardi nuovo, creativi di fronte ai problemi del mondo”, ha sottolineato il Pontefice, che ha poi espresso vicinanza alle vittime dell’attacco in Iran e ricordando “i tanti morti” per le guerre ha detto “preghiamo per la pace”.
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Meloni “L’Italia onora la memoria di Piersanti Mattarella, un esempio”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia onora oggi la memoria di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980 a Palermo. E’ uno dei tanti eroi che, con il loro coraggio e la loro integrità, hanno insegnato al popolo italiano che è possibile combattere la criminalità organizzata e occuparsi della cosa pubblica senza cedere al puzzo del compromesso morale. Sono trascorsi quarantaquattro anni dal suo sacrificio, ma il tempo non ha scalfito minimamente la forza dell’esempio di Piersanti Mattarella. Anche nel suo nome proseguiremo il nostro impegno quotidiano per liberare, una volta per tutte, la nostra Patria dal cancro mafioso”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
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Piersanti Mattarella, dopo 44 anni dall’omicidio si cerca ancora la verità

PALERMO (ITALPRESS) – Palermo ricorda Piersanti Mattarella, il presidente della Regione assassinato il 6 gennaio 1980 con un omaggio nel luogo dell’agguato. Non solo la memoria, ma anche la rinnovata richiesta di verità sul delitto che vede ancora ombre 44 anni dopo.
“La lotta per la legalità e l’affermazione della trasparenza anche negli atti amministrativi è una caratteristica che contraddistingue l’impegno di Piersanti Mattarella. Uomo delle istituzioni, che nelle istituzioni intende finalmente affermare i principi dell’efficienza, dell’efficacia, dell’economicità e dell’indipendenza delle scelte e dal condizionamento di una politica asfissiante e della malavita organizzata”, sottolinea il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a margine della cerimonia di commemorazione di Piersanti Mattarella, ucciso il 6 gennaio 1980 proprio sotto la sua abitazione, in via Libertà, nel capoluogo siciliano.
“Piersanti rappresenta un esempio ed ecco perchè è importante attualizzarne il ricordo, perchè i testimoni, esattamente come diceva Paolo VI, sono fondamentali per affermare e incarnare i valori ma anche per tramandarli – aggiunge -. E’ stato un esempio, prima di ogni altra cosa per chi sta all’interno delle istituzioni, esempio di moralità, esempio di eticità, esempio di chiarezza degli atti amministrativi, esempio di verità nel racconto delle quotidiane fatiche istituzionali ai cittadini”.
“A 44 anni dalla tragica uccisione per mano mafiosa, resta ancora vivo il ricordo del Presidente Piersanti Mattarella, simbolo di legalità e di alta politica, improntata sul dialogo e il servizio ai cittadini. Il suo impegno per la comunità è stato rivolto al contrasto dell’influenza di Cosa nostra sulla società civile. Per onorare la sua memoria, l’auspicio è che si continui a cercare la verità su un delitto che ha sconvolto il Paese e che ancora oggi resta avvolto da troppe ombre”, dichiara ancora Lagalla.

“L’Italia onora oggi la memoria di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980 a Palermo. E’ uno dei tanti eroi che, con il loro coraggio e la loro integrità, hanno insegnato al popolo italiano che è possibile combattere la criminalità organizzata e occuparsi della cosa pubblica senza cedere al puzzo del compromesso morale. Sono trascorsi quarantaquattro anni dal suo sacrificio, ma il tempo non ha scalfito minimamente la forza dell’esempio di Piersanti Mattarella. Anche nel suo nome proseguiremo il nostro impegno quotidiano per liberare, una volta per tutte, la nostra Patria dal cancro mafioso”, dichiara il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Onoriamo oggi la memoria di Piersanti Mattarella, barbaramente ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980 a Palermo. Allievo di Aldo Moro, aveva avviato una importante rivoluzione in Sicilia all’insegna della lotta alla speculazione edilizia e a favore di una maggiore trasparenza. Fu il volto del cambiamento in una Regione restia a voler cambiare. E il suo operato, contraddistinto da legalità rappresenta ancora oggi, a 44 anni dal suo assassinio, un virtuoso esempio di doveroso rispetto delle istituzioni. Un modello di integrità nella gestione della pubblica amministrazione che deve essere da guida per l’azione di tutti noi. Il più sincero omaggio, mio personale e del Senato della Repubblica”, aggiunge il Presidente del Senato, Ignazio La Russa.

“Il 6 gennaio di 44 anni fa la mafia uccideva barbaramente, a Palermo, Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Siciliana. In tale dolorosa ricorrenza desidero rinnovare, a nome mio personale e della Camera dei deputati, le espressioni della più sentita vicinanza ai familiari. Rinnovo oggi al Presidente della Repubblica un particolare pensiero, nel ricordo di un uomo integerrimo e coraggioso, che rimarrà sempre una figura di riferimento per il Paese. Ne onoriamo la memoria. La sua forza d’animo e la sua determinazione nel contrasto alla mafia siano sempre d’esempio per le Istituzioni e per la società civile nella promozione quotidiana e in ogni sede della cultura della legalità”, sottolinea il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

“Celebrare la memoria di Piersanti Mattarella, che ha combattuto la mafia attraverso scelte politiche e azioni di governo, significa onorare ogni giorno l’impegno per l’affermazione della trasparenza, della legalità, dell’efficienza nella pubblica amministrazione. I suoi valori segnarono una nuova direzione per portare avanti il cambiamento della Sicilia e abbiamo l’impegno di continuare a camminare in questo solco”, dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

– foto xd6 Italpress –
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