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La rivista Formiche festeggia i suoi “20 di crescita”

ROMA (ITALPRESS) – La crescita in tutte le sue declinazioni è il tema scelto dalla rivista Formiche per festeggiare i suoi primi vent’anni con un evento a Palazzo Wedekind a Roma, a cui hanno partecipato alcuni ministri e viceministri, ambasciatori e parlamentari. Ad aprire la serata “20 di crescita” l’intervento del presidente dell’INPS, Gabriele Fava, che ha ricordato l’importanza di investire nel welfare culturale per “un miglioramento della qualità della vita dei cittadini”. Sul palco si sono alternati diversi ministri del governo Meloni, come la ministra delle Riforme, Elisabetta Casellati, che ha ricordato come anche il premierato, “la madre di tutte le riforme”, sia “una straordinaria leva di carattere economico”, una riforma “importante per il Paese, perchè garantisce la stabilità e ridà al popolo la possibilità di scegliere chi lo governerà. Questo significa credibilità a livello internazionale, attrattività degli investimenti esteri e possibilità per le imprese di programmare gli investimenti”. La ministra del Lavoro, Elvira Calderone, ha sottolineato che il decreto Lavoro approvato oggi dalla Camera è “un pezzo della strategia del governo per promuovere l’occupazione: i numeri ci dicono che siamo in una situazione positiva e soprattutto è in diminuzione la disoccupazione giovanile”.
Il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, ha ricordato la necessità di difendere il Made in Italy. “Puntiamo sul fatto che siamo al centro del Mediterraneo, che abbiamo molte aziende che investono: è compito nostro convincere a investire di più per far crescere il nostro Paese”. Per il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, la crescita fa rima con la transizione energetica. “L’intenzione del governo è di chiudere col carbone almeno a livello continentale” e “il passaggio è man mano verso le rinnovabili come l’idroelettrico, il geotermico, il fotovoltaico e l’eolico che hanno però la caratteristica di essere discontinui. La fonte neutra che dà energia è il nuovo nucleare”. A chiudere, il ministro per I Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, che ha tracciato un bilancio di questi primi due anni di governo. “Siamo soddisfatti, credo che sia un governo che ha sorpreso, con una coalizione compatta. E’ un governo solido e stabile, questa è una novità per il panorama italiano. La stabilità è uno dei motivi per cui l’Italia cresce rispetto ad altri Paesi europei”.

– Foto xi2/Italpress –

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Meloni “Non chiederemo nuovi sacrifici agli italiani”

ROMA (ITALPRESS) – “Leggo in queste ore dichiarazioni fantasiose secondo cui il governo vorrebbe aumentare le tasse che gravano sui cittadini. E’ falso. Questo lo facevano i governi di sinistra. Noi le tasse le abbassiamo come sanno bene i lavoratori dipendenti, le mamme lavoratrici, le partite Iva. Voglio essere chiara ancora una volta. La cultura politica di questo governo è quella di ridurre le tasse, sostenere famiglie e imprese, non la cultura di gravare ulteriormente sui cittadini, nonostante dall’opposizionie alcuni vorrebbero l’introduzione di patrimoniali o ulteriori imposte. Noi resteremo fedeli al nostro impegno: lavorare per una manovra che rilanci l’economia, migliori la vita degli italiani, senza chiedere loro nuovi sacrifici”. Così sui social la premier Giorgia Meloni.
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-Foto: Palazzo Chigi-

Musumeci “La Protezione civile non si può delegare alle regioni”

ROMA (ITALPRESS) – “La premessa è che sono un autonomista convinto. Però non posso esserlo su una materia come la Protezione civile. Non posso esserlo perchè è un tema che riguarda la sicurezza nazionale”. Così il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, in una intervista a la Repubblica. “La Protezione civile è già materia concorrente, quindi è già gestita da Stato e regioni. E quindi cos’altro dobbiamo delegare?”, osserva il ministro.
I governatori chiedono di poter stabilire loro lo stato di emergenza, in modo da avere carta bianca anche su modi e tempi dei ristori. “Penso che sia già stato delegato quello che andrebbe delegato. Se poi loro chiedono che siano le regioni a scegliere chi nominare come commissario ad hoc per una singola emergenza, sono anche d’accordo, non ho problemi. Ma per il resto, francamente: no. Facciamo anche il caso che decidessimo di delegare tutta la Protezione civile alle regioni: se poi c’è una calamità – ad esempio un terremoto – e servono tre o quattro miliardi per intervenire e dare ristoro a chi è stato colpito, chi paga? La regione o lo Stato? Lo Stato. E quindi, ecco: ci vuole attenzione”, sottolinea. Quindi “penso che le materie di sicurezza nazionale – come la Protezione civile – devono restare in capo allo Stato. E, ripeto, lo sostengo da autonomista”. Secondo Musumeci serve “prima un dibattito in Consiglio dei ministri. Un dibattitto per stabilire se intendiamo davvero decidere ora sulle materie non Lep – tra cui anche la Protezione civile – o se invece attendere la definizione delle materie Lep. Per questo aspetto il Consiglio dei ministri, che è l’organo collegiale preposto a una scelta del genere”.
In una nota, successivamente, il ministro precisa che “il quotidiano Repubblica ci prova a mettere zizzania nel centrodestra, trasformando tre minuti di improvvisata conversazione di corridoio in una dubbia intervista. Ma il tema, per fortuna, non si presta ad equivoci. Il giornalista omette di scrivere che su alcuni punti, in materia di Protezione civile, le
richieste delle Regioni appaiono recepibili, come ho già formalizzato al collega Calderoli; su altri serve un approfondimento. La Protezione civile peraltro è un sistema fortemente integrato con le Regioni e le decisioni sono tutte concordate. Altra cosa è lo standar minimo di sicurezza del territorio e dell’incolumità delle persone, che non può essere delegabile. E su questo credo siamo tutti d’accordo. Sono convinto sostenitore dell’Autonomia differenziata, ma a mio parere – come più volte dichiarato – va applicata contestualmente e non a rate”.
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-Foto: Agenzia Fotogramma-

Mattarella “Agricoltura determinante per il futuro del Pianeta”

ROMA (ITALPRESS) – “La Repubblica sa di identificarsi in ampia misura nell’agricoltura. E’ valso ai tempi della pandemia e agli agricoltori va il ringraziamento per avere assicurato nutrimento al Paese. Vale, è valso, per le alluvioni che colpiscono l’Italia, con prove di autentica responsabilità e solidarietà. La Repubblica sa che l’agricoltura è determinante per il futuro del Pianeta”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
in occasione dell’80/mo anniversario della Coldiretti.
“La Repubblica sa che è a partire da elementi essenziali come l’acqua e il cibo che si costruisce la pace tra i popoli”, ha osservato il capo dello Stato. “L’invasione russa in Ucraina, la gravissima crisi medio-orientale, stanno mettendo a dura prova la possibilità di sopravvivenza di intere popolazioni, con un uso spregiudicato della risorsa alimentare come arma. La indispensabile cooperazione internazionale, nella quale siete impegnati per la vostra parte, vi fa veicoli di pace. L’agricoltura è futuro per l’umanità. Fedele alle proprie radici, sono certo che troveremo su questa strada la Confederazione dei prossimi anni”, ha concluso Mattarella.
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-Foto: ufficio stampa Coldiretti-

7 ottobre, Meloni “Ricordare è presupposto per riportare la pace”

ROMA (ITALPRESS) – “Il 7 ottobre 2023 il popolo israeliano ha vissuto una delle pagine più drammatiche della sua storia. Non dimentichiamo la disumana aggressione perpetrata un anno fa da Hamas. Abbiamo sempre negli occhi il massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini compresi, e il vilipendio dei loro corpi, mostrati al mondo senza alcuna pietà. Il nostro pensiero è rivolto costantemente agli ostaggi, strappati alle loro famiglie e ai loro cari, e che ancora oggi attendono di tornare a casa”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del primo anniversario degli attacchi di Hamas contro la popolazione israeliana.
“Ricordare e condannare con forza ciò che è successo un anno fa non è un mero rituale, ma il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perchè la reticenza che sempre più spesso si incontra nel farlo tradisce un antisemitismo latente e dilagante che deve preoccupare tutti. E le manifestazioni pubbliche di questi ultimi giorni lo hanno, purtroppo, confermato”, aggiunge Meloni.
“In questa giornata, ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all’enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane – spiega il premier -. Le conseguenze dell’attacco di Hamas hanno scatenato un’escalation su base regionale che potrebbe avere esiti imprevedibili. E’ dovere di tutti riportare il dialogo, lavorando per arrivare ad una de-escalation. L’Italia, anche in qualità di Presidente di turno del G7, continuerà ad impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza, per il rilascio degli ostaggi israeliani e per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, attraverso la piena applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Confermiamo il nostro sostegno a tutti gli sforzi di mediazione portati avanti, e il nostro impegno per lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati”, conclude Meloni.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Meloni “Cresce la fiducia nel Governo, lavoriamo per la Nazione”

ROMA (ITALPRESS) – “Non sono solita soffermarmi sui sondaggi, ma constatare che, a due anni dalla nascita del nostro Governo, la fiducia degli italiani nella coalizione di centrodestra non solo rimane solida, ma continua a crescere, è per noi un grande motivo di orgoglio. Un segnale che ci sprona a lavorare ancora più assiduamente, sempre con serietà e determinazione, al servizio della nostra Nazione e di tutti i cittadini. Grazie di cuore per il vostro sostegno e la vostra fiducia, che non tradiremo mai”.
Così su X il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ostando una foto di “Libero” che pubblica un sondaggio secondo cui i partiti del centrodestra crescono dal 43% delle urne al 47%.
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-Foto: Palazzo Chigi-

Salvini “No allo Ius Italie, sì a linea dura sui migranti”

ROMA (ITALPRESS) – “Io non amo perdere tempo nel dibattito su come dare più cittadinanze. E’ un dibattito surreale. Noi dobbiamo impegnarci solamente sugli stipendi, sulle pensioni e su come aiutare le imprese: siamo il paese europeo che oggi concede più cittadinanze. Il problema non si pone. Io mi rifiuto anche solo di prendere in esame qualsiasi proposta in questo senso anzi aggiungo la proposta della Lega su cui chiederemo alla maggioranza cosa ne pensa è di togliere la cittadinanza agli immigrati che delinquono”. Lo dice il vicepremier e ministro delle Intrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini in una intervista a “Il Giornale” sulla proposta di Antonio Tajani di uno Ius Italie per ottenere la cittadinanza italiana. “Io quando ti do la cittadinanza è come se ti dessi il duplicato delle chiavi di casa mia; se poi tu mi fai il festino a base di droga sesso e mi sfasci casa io te le tolgo le chiavi. Non mi stupisce se queste cose della cittadinanza facile le dice la sinistra che non sa di che cosa occuparsi. Sono cose che con noi non c’entrano niente. Con gli alleati mi trovo d’amore e d’accordo e governeremo insieme per altri tre anni” conclude il leader del Carroccio.

foto: Agenzia Fotogramma

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Ius Scholae, Malan “Spunti interessanti, se ne può discutere”

ROMA (ITALPRESS) – “La proposta di FI sullo Ius Scholae ha diversi spunti interessanti, se ne può discutere”. Lo dice il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan, in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
“Non sono riuscito a leggere la proposta nel suo complesso, ma ci sono spunti interessanti, che analizzeremo. Non è assolutamente una riforma devastante, sono proposte di aggiustamento delle attuali norme, non solo sulla scuola. Mi sembra giusta anche la parte in cui si mette un limite al diritto di avere la cittadinanza italiana se discendenti da italiani: il legame dev’essere reale”, spiega Malan, che alla domanda se ci sia un no a priori a discuterne risponde: “Assolutamente no”.
Quanto all’autonomia differenziata, per il capogruppo di Fdi al Senato “le critiche attorno alla riforma sono basate su uno spauracchio: dicono che l’unità d’Italia sia in pericolo, che ci saranno quelli che staranno meglio e quelli che staranno peggio, come se non fosse già una realtà consolidata. Vorrei capire perchè mai se la Lombardia esercita alcune funzioni in più potrebbe danneggiare la Sicilia. In ogni caso, non è che chiunque potrà fare qualunque cosa, una Regione non può svegliarsi e chiedere, faccio un esempio, di gestire la Difesa. La legge e la Costituzione prevedono un controllo del Parlamento”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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