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Terremoto Irpinia, Musumeci “La prevenzione deve essere più attenta e responsabile”

ROMA (ITALPRESS) – “Quando, il 23 novembre 1980, il terremoto squassò l’Irpinia mancava del tutto un coordinamento nella gestione dei soccorsi. Quella drammatica esperienza, i ritardi e le tante vittime nei centri rasi al suolo in Campania e in Basilicata impressero una forte accelerazione al processo che avrebbe portato, due anni dopo, alla nascita di una moderna Protezione civile.
A distanza di 43 anni da quella tragedia nazionale, il nostro pensiero va a coloro che persero la vita. Il loro sacrificio sia di monito e di sprone per una prevenzione sempre più attenta e responsabile, a tutti i livelli”. Lo scrive su Facebook il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Mattarella “La violenza sulle donne è un fenomeno ignobile”

ROMA (ITALPRESS) – “Nell’ambito dell’Unione Europea la strategia per la parità di genere in vigore pone l’accento su tre azioni chiave: richiamo soprattutto quella sullo stop alla violenza sulle donne, ignobile fenomeno tuttora tristemente presente, e sabato ne ricorrerà la Giornata internazionale”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale dove ha ricevuto una delegazione del “Women Economic Forum”. “Nulla sarebbe possibile senza un impegno diretto delle donne. Quell’impegno che ne ha suscitato leader nelle rispettive comunità e ha permesso straordinari cambiamenti sociali”, ha ricordato. “Il vostro trovarvi insieme, costituendo una rete, un network, testimonia la presa di coscienza di come l’elemento femminile rappresenti una grande energia”.
“Il tema delle disuguaglianze di genere e del danno che recano alle comunità è parte fondamentale delle preoccupazioni delle istituzioni”, ha detto ancora il capo dello Stato.
“In occasione della Giornata internazionale della donna si è calcolato che la mancata inclusione femminile nei progressi della tecnologia trasformativa e dell’educazione digitale, nell’ultimo decennio, abbia sottratto al Pil, soltanto nei Paesi a basso e medio reddito, un trilione di dollari Usa. Quasi il 40% delle donne a livello globale si trova a non avere accesso e a non usare internet: una perdita di grave peso per tutta la comunità”, ha proseguito Mattarella.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Violenza di genere, Schlein chiama Meloni “Lavoriamo sulla prevenzione”

ROMA (ITALPRESS) – “La segretaria del Pd Elly Schlein ha chiamato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito alla possibilità di trovare un terreno comune per far fare un passo avanti al Paese sulla prevenzione della violenza di genere”. Lo rende noto il Pd.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Italia-Germania, Tajani “Confronto anche su patto stabilità”

ROMA (ITALPRESS) – “Certamente noi porteremo sul tavolo del confronto anche la questione del Patto di Stabilità, non è l’unico tema. Anche la Germania ha bisogno di crescita economica e puntare sull’industria è fondamentale, troppo rigore non aiuta”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Radio anch’io su Rai Radio1. “Ne parleremo, non so se si risolverà tutto oggi, ma l’accordo che firmiamo è certamente importante e rafforza la collaborazione con la Germania a dimostrazione che all’interno dell’Ue l’Italia conta. Dobbiamo rafforzare alcune collaborazioni e continuare a lavorare per tutelare gli interessi italiani”, aggiunge.

Foto: Agenzia Fotogramma

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Migranti, Tajani “L’accordo con l’Albania non viola il diritto Ue”

ROMA (ITALPRESS) – L’accordo firmato due settimane fa dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal premier albanese Edi Rama “è un tassello significativo nella strategia complessiva dell’Esecutivo, in un contesto internazionale di crescente instabilità che rischia di incrementare i flussi migratori e l’odioso mercato dei trafficanti, un mercato che continua a lucrare sulla disperazione e a mietere vittime, come dimostra quanto verificatosi ieri, al largo di Lampedusa”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel corso di un’informativa nell’Aula della Camera.
“I migranti – ricorda Tajani – avranno esattamente lo stesso trattamento previsto dalle norme italiane ed europee. I casi di trattamento sono gli stessi previsti in Italia dall’Unione europea e le garanzie giurisdizionali sono quelle assicurate in Italia. Il diritto alla salute e il diritto alla difesa sono pienamente tutelati e gli avvocati e le organizzazioni internazionali potranno entrare nel centro. C’è chi, all’opposizione, ha paventato una violazione del diritto internazionale ed europeo, che ha descritto il progetto con una Guantanamo all’italiana, che ha parlato di deportazioni ed evocato il precedente dell’accordo tra Regno Unito e Ruanda. Di fronte a questi foschi scenari, basterebbe menzionare la semplice constatazione della commissaria europea agli affari interni, Ylva Johansson, importante esponente della socialdemocrazia svedese, che citerò: “Il diritto UE non è applicabile fuori dal territorio dell’Unione europea, ma sappiamo che il diritto italiano segue il diritto UE e che, secondo l’Accordo, si applicherà in Albania il diritto italiano”. Il Protocollo tra Italia e Albania dunque – ha concluso la Johansson – non viola il diritto dell’Unione. Il Cancelliere tedesco si è spinto anche oltre: “L’Albania sarà presto membro dell’Unione europea e stiamo quindi parlando di come risolvere insieme sfide e problemi nella famiglia europea”, ha commentato Scholz al congresso dei socialisti europei di Malaga. E ha aggiunto, testuale: “La migrazione irregolare deve essere ridotta e ci sarà una stretta collaborazione con i Paesi al di fuori dell’Unione europea, come avviene ora ad esempio con la Turchia, e potrebbero essercene altre. Il Protocollo tra Italia e Albania? Lo seguiremo con attenzione”, ha dichiarato il Cancelliere”. Per Tajani “in questo senso, è utile osservare che questo Protocollo non è paragonabile all’Accordo tra Regno Unito e Ruanda. Non c’è esternalizzazione a un terzo Paese nella gestione delle domande di asilo e non si deroga ai diritti internazionalmente garantiti, che sono, anzi, più volte espressamente riaffermati nel Protocollo. Presto l’Albania entrerà a far parte dell’Unione europea ed è parte del Consiglio d’Europa. Le deroghe sarebbero state impossibili”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Giusy Versace porta studenti in Senato, ragazzi fanno rumore per Giulia

ROMA (ITALPRESS) – Nella settimana in cui l’Italia è sconvolta dall’ennesimo brutale femminicidio della studentessa Giulia Cecchettin e a pochi giorni dalla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne del prossimo 25 novembre, Giusy Versace ha organizzato questa mattina in Senato un importante momento di approfondimento e confronto sul tema, al quale hanno partecipato figure di spicco della politica ed istituzioni, l’artista e fondatrice della onlus ‘Wall of Dolls’ Jo Squillo, la psichiatra e Direttore Socio Sanitario ATS Città Metropolitana di Milano Rossana Giove e una trentina di studenti del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate paritario ‘Pio IX’ di Roma. La conferenza è iniziata con un minuto di silenzio in memoria della studentessa veneta e di tutte le donne vittime di femminicidio, seguito poi da un minuto di ‘rumore per Giulià, come da volontà della famiglia Cecchettin e come sta accadendo in diversi istituti scolastici. L’incontro è entrato poi nel vivo con la proiezione di un estratto dell’emozionante docufilm ‘La Bellezza della Rinascità realizzato da Jo Squillo e dalla giornalista Francesca Carollo, nel quale sono state intervistate tre donne sopravvissute alla brutalità dei loro mariti e fidanzati e che sul loro corpo sperimentano adesso un nuovo concetto di bellezza.
“Attraverso l’arte e la comunicazione – racconta Jo Squillo – cerchiamo di parlare ai giovani, stimolare le donne a denunciare la violenza prima che sia troppo tardi e far capire agli uomini che la donna non è una bambola. Da nove anni ho fondato la onlus ‘Wall of Dolls’ che si batte contro la violenza di genere, attraverso l’installazione di veri e propri muri di bambole in diverse città italiane e da oggi inizia il nostro tour in giro per l’Italia. Oggi pomeriggio saremo al muro di bambole a Roma in via degli Acquasparta 16, mentre domani saremo al teatro Gerolamo di Milano, il 23 novembre a Udine e Cesena, il 24 novembre porteremo le scuole in via De Amicis 2 a Milano, il 25 di nuovo a Milano e a Genova con una manifestazione in Piazza De Ferrari e il 26 novembre a Brescia in via Calatafimi 1 e a Trieste in via dei Navali 9. Questo è il nostro modo di agire e di fare cultura”. Un’ora e mezza di serrato confronto, dialogo, spunti e riflessioni su come agire per fermare quest’atroce piaga che solo quest’anno ha già mietuto ben 105 vittime in Italia, e nel quale c’è stato anche spazio per alcune domande rivolte da tre giovani studenti direttamente ai relatori presenti. In particolare, ha fatto riflettere il pensiero di una studentessa che, citando il recente film ‘C’è ancora domanì, ha messo in paragone la situazione della donna negli anni ’50 con quella di oggi, dimostrando che poco è cambiato.
Dal dibattito è emerso che scuola, famiglia e politica sono i tre ambiti sui quali continuare a lavorare per innescare un cambiamento culturale e invertire questa terribile rotta. La politica, che già molto ha fatto in questi anni con l’introduzione del numero nazionale antiviolenza 1522, della legge contro lo stalking, del ‘codice rossò e dell’introduzione del ‘Revenge Porn’ come nuova fattispecie di reato, del finanziamento dei centri antiviolenza, dell’inasprimento della pena e dell’educazione sentimentale a scuola proposta nel disegno di legge ‘Roccellà che proprio domani sarà votato in Senato. Certamente la politica da sola non basta e ha bisogno di due forti alleati come la scuola e la famiglia, ambiti nei quali educare fin da piccoli all’amore e al rispetto per se stessi e per gli altri, alla non violenza e soprattutto luoghi dove cogliere i primi segnali di disagio, violenze e di sopraffazione. “Sono felice che oggi molti studenti abbiano colto il mio invito a partecipare a quest’importante mattinata di discussione perchè loro sono il futuro ed è da loro che dobbiamo partire per costruire una società migliore e per la loro presenza ringrazio anche il preside, Prof. Rusconi, che assieme agli altri docenti hanno autorizzato la trasferta – ha ricordato Giusy Versace, che ha dovuto orchestrare la mattinata da remoto, poichè si trova ancora in convalescenza per un intervento chirurgico alla gamba. “Sono convinta che tutti dobbiamo diventare attori di questo cambiamento – continua la Versace – tutti dobbiamo impegnarci cogliere segnali di disagio e di violenza dalla società, aiutare donne e ragazze a denunciare e a non farle sentire sole”.
“Io nel mio piccolo – sottolinea Giusy Versace – cerco di tenere i riflettori accesi su questo tema ogni giorno dell’anno in Senato con tanti colleghi che mi aiutano a rendere trasversale la mia battaglia, e fuori dal Senato assieme alle amiche Jo Squillo e Francesca Carollo e in molte altre iniziative, perchè non ci si può ricordare di questo terribile problema sociale solo in occasione del 25 novembre o quando piangiamo la morte di una giovane ragazza, ma dobbiamo sempre tenere alta la guardia”.
Infine, una buona notizia arriva dalla dottoressa Rossana Giove: “A Milano e Lodi è partito il progetto ‘Luna Nuovà, promosso da ‘Telefono Donnà e sostenuto da ATS Città Metropolitana di Milano, che offre un servizio aggiuntivo alle donne vittime di violenza che arrivano in pronto soccorso nei weekend o la notte, garantendo loro accoglienza presso un alloggio segreto, in attesa di essere poi destinate ai centri antiviolenza. Tutto questo in accordo con la Questura e il Tribunale di Milano”.
Inoltre, sempre Rossana Giove, ha ricordato come sia fondamentale nel processo di recupero degli uomini violenti, anche una adeguato e costante supporto psicologico, troppo spesso sottovalutato. Il dibattito ha visto anche la partecipazione attiva dell’ On. Martina Semenzato – Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonchè su ogni forma di violenza di genere; del Sen. Roberto Marti – Presidente della VII Commissione – Cultura, Istruzione, Ricerca, Sport; della Sen. Mariastella Gelmini – Portavoce di Azione e Componente della Commissione di Vigilanza dei servizi radiotelevisivi; della Sen. Valeria Valente – Componente Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonchè su ogni forma di violenza di genere. Hanno partecipato in video collegamento anche l’On. Elena Bonetti – Componente Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonchè su ogni forma di violenza di genere e l’ On. Mara Carfagna – Presidente di Azione. “Ringrazio tutti i colleghi intervenuti, che si sono resi ancora una volta disponibili per arricchire questa mattina, aiutandomi a rendere il tema sempre più condiviso e trasversale” – ha concluso Giusy Versace.

– Foto: ufficio stampa Giusy Versace –
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Mattarella “Artigianato ha ruolo strategico di servizio e produzione”

ROMA (ITALPRESS) – “La tutela che la Repubblica accorda all’artigianato e al suo sviluppo è una previsione costituzionale di permanente attualità e rilievo. Il rilancio delle attività produttive, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, affida al vostro comparto, nella duplice caratterizzazione di artigianato di servizio e di produzione, un ruolo strategico, nel quale siete protagonisti”. Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha inviato a Marco Granelli, Presidente di Confartigianato Imprese, un messaggio in occasione dell’assemblea annuale. “Il settore delle piccole e medie imprese si è confermato, anche nelle recenti crisi, un elemento di positiva elasticità dell’economia del Paese, prima porta di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro – aggiunge -. Espressione di creatività e delle tradizioni, l’artigianato è un carattere essenziale dell’identità italiana, con le sue inimitabili specializzazioni e competenze”. “L’artigianato, inoltre, rappresenta sempre più una significativa forma di iniziativa imprenditoriale giovanile ed è un fattore determinante per la valorizzazione dei borghi e delle economie locali, per contenere i fenomeni di spopolamento a cui sono soggetti.
La tutela e lo sviluppo della filiera artigianale sono, dunque, priorità da perseguire, anche per non disperdere il patrimonio di esperienze accumulato” conclude il Capo dello Stato. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Zangrillo “Sulle pensioni si cambia, evitiamo fuga da ospedali e uffici”

ROMA (ITALPRESS) – Sui tagli alle pensioni “stiamo lavorando a eventuali correttivi” anche perchè, “non vogliamo che, soprattutto nel settore sanitario, queste norme diventino un incentivo per accelerare le uscite”. Lo sottolinea in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. “La legge di Bilancio ha stanziato risorse ingenti per i rinnovi 2022-2024, 7,3 miliardi includendo anche la sanità, che è gestita dalle Regioni – afferma -. Considerate anche le risorse che stanzieranno gli enti territoriali, e l’anticipo per gli statali a dicembre, la legge di Bilancio porta in dote quasi 10 miliardi. A regime, nel 2025, gli aumenti contrattuali saranno di circa il 6%, tra i 180 e i 190 euro medi mensili. La manovra conferma anche il taglio contributivo, per il quale abbiamo cercato di avere riguardo per le fasce più deboli della popolazione, con redditi fino a 35 mila euro, in continuità con la precedente legge di Bilancio. Superata questa soglia agiscono le aliquote di riferimento, e si potrebbero verificare effetti che in qualche modo riducono i benefici. Dobbiamo avere le idee chiare su questo fenomeno: ci stiamo lavorando, per capirne bene le dimensioni”.
Sulle risorse per i rinnovi contrattuali “non c’è nessuna prelazione. Il nostro obiettivo è quello di avviare, all’inizio dell’anno prossimo, le trattative per i rinnovi contrattuali 2022-2024 per tutti. Naturalmente facendo riferimento prima di tutto a quei comparti oggi più esposti. Mi riferisco a sicurezza e difesa, sanità ed enti locali. Questi ultimi, dovendo stanziare le risorse per i rinnovi a valere sui loro bilanci, non avranno l’anticipo a dicembre, e quindi abbiamo ritenuto corretto che le trattative per i rinnovi cominciassero da loro”. In merito alle 170 mila assunzioni annunciate, “nel 2023 le supereremo, grazie all’intervento sulla digitalizzazione delle procedure concorsuali avviato a inizio anno: ha funzionato, oggi sono molto più rapide, più efficaci e questo ci consente di gestire questo processo in maniera molto più efficiente rispetto al passato. Inoltre – conclude Zangrillo – a dispetto di quello che leggo a volte in qualche quotidiano, non è vero che le persone non partecipano più ai concorsi della Pa, è vero esattamente il contrario, che abbiamo concorsi che hanno una partecipazione significativamente superiore ai posti banditi”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
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