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Marina Berlusconi “Staremo vicini a Forza Italia, ma rispettando ruoli”

ROMA (ITALPRESS) – “Dovrà essere Forza Italia a deciderlo e a muoversi di conseguenza. Per quanto mi riguarda, sono convinta che l’Italia avrà sempre bisogno di una forza liberale, moderata, atlantista ed europeista come Forza Italia. Ora che Silvio Berlusconi non c’è più, spetta a Forza Italia andare avanti con le proprie gambe, seguendo le sue indicazioni e la rotta che aveva tracciato”. Così Marina Berlusconi nell’estratto del libro di Bruno Vespa “Il rancore e la speranza” pubblicato da “Il Giornale” parla del futuro del partito formato da papà Silvio e poi su cosa farà la famiglia Berlusconi, la presidente di Fininvesto aggiunge: “Tra tutte le creazioni di nostro padre, il partito era una di quelle cui teneva di più, quindi gli resteremo vicini. Lo faremo, però, sempre nel doveroso rispetto dei ruoli, che sono e restano profondamente distinti. Un conto è la politica, un altro le imprese”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Maltempo, Barachini “Governo vicino alla Toscana, ce la faremo”

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ROMA (ITALPRESS) – “La Toscana, la mia terra, è stata ferita a morte dalla violenza di piogge straordinarie che hanno colpito le province di Firenze, Prato, Pisa. L’ultima vittima poco fa, l’ottava. Persone che hanno perso la vita nel tentativo di mettersi in salvo dalla furia di questa ennesima alluvione. Ai loro familiari esprimo la mia sentita vicinanza, a loro va il cordoglio mio e quello del gruppo di Forza Italia”. Così il senatore di Forza Italia e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, è intervenuto in Aula in ricordando i nomi delle vittime dell’alluvione che ha colpito la Toscana.
“Oggi non è il giorno delle polemiche, oggi è il giorno del dolore, ma certamente – ha sottolineato – il dissesto idrogeologico del nostro Paese è un tema sempre più drammatico e urgente, e deve essere affrontato su scala nazionale. L’alluvione ha allontanato dalle proprie case 1.200 persone e causato danni stimati per 300 milioni di euro ad una delle zone più produttive della Toscana. Anche adesso – ha proseguito Barachini – in queste ore, le forze dell’ordine, la protezione civile, i vigili del fuoco, che ringraziamo per il loro impegno senza sosta, stanno lavorando fianco a fianco ai tanti volontari e cittadini che, in una corsa contro il tempo, stanno collaborando per mettere in sicurezza i più fragili. Tutti vogliono poter tornare presto alle loro case, alle loro città, alle loro aziende”.
“Il nostro governo – ha detto l’esponente dell’esecutivo – è vicino alle popolazioni colpite. Ieri a Prato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha voluto dare risposte concrete ai cittadini e alle imprese del territorio, mettendo a disposizione 100 milioni a fondo perduto per le aziende che esportano, 200 milioni di prestiti agevolati e la sospensione, fino al 30 giugno 2024, dei pagamenti su finanziamenti. Il presidente Giorgia Meloni e tutto il governo seguiranno giorno per giorno gli sviluppi di questo evento drammatico per elaborare strategie di intervento strutturale ed economico, ascoltando gli amministratori delle aree alluvionate e il governatore della Toscana Giani, nominato commissario straordinario. Alla mia regione, alla nostra gente di Toscana volitiva e ostinata, riservata ma caparbia – ha concluso Barachini – va il nostro abbraccio e da quest’aula un messaggio: considerateci dalla vostra parte, noi ci siamo, ce la faremo, ce la farete”.
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Difesa, Crosetto “Molto lontani da obiettivo 2% del Pil”

ROMA (ITALPRESS) – “Le spese per il settore della difesa hanno un valore strategico per il sistema Paese, e l’impegno finanziario nel triennio 2023-25 è di 25 miliardi di euro attraverso il Documento programmatico pluriennale per la Difesa”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso dell’audizione alle commissioni riunite, Difesa della Camera e Affari Esteri e Difesa del Senato.
“Siamo molto lontani dall’obiettivo del 2% del Pil per le spese per la difesa – ha aggiunto -. Questo resta un obiettivo impossibile per il 2024 e, ad essere sinceri, anche per il 2028”.
“Il deterioramento del quadro di sicurezza internazionale ha portato alla luce una serie di carenze che gravano sul nostro sistema difesa, come la ridotta capacità del sistema industriale di fronteggiare l’improvvisa richiesta di armamenti – ha detto ancora Crosetto -. C’è la necessità di sviluppare e sostenere un sistema di elevato contenuto di innovazione tecnologica”.
“L’adattamento all’innovazione è fondamentale per essere competitivi dove giocheranno un ruolo strategico l’attitudine degli Stati e delle organizzazioni a percepire rapidamente i cambiamenti”, ha aggiunto.
“La Difesa è obbligata ad avviare un profondo processo di rinnovamento, che comporterà l’adozione di scelte che hanno bisogno di sostegno politico e finanziario”, ha sottolineato Crosetto, per il quale “è importante agire sulla componente umana, sia per migliorare l’operatività e la capacità di combattimento, sia per offrire agli uomini e alle donne della difesa una professionalità per poter realizzarsi al servizio del Paese – ha aggiunto – la strategia che si sta adottando è volta a raggiungere l’equilibrio tra le dotazioni organiche del personale e le esigenze personali”. Per il ministro Crosetto “nel contesto attuale si ravvisa l’esigenza di superare definitivamente l’obiettivo di contrazione di volume degli organici introdotto dalla legge 244 del 2012, che trovava la sua ratio in un contesto geopolitico oggi completamente anacronistico”.

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Migranti, Piantedosi “In Albania strutture come a Pozzallo, non Cpr”

ROMA (ITALPRESS) – Il protocollo con l’Albania “si ripromette di contribuire all’estensione della rete dei Cpr. E’ un tutt’uno con la politica generale che il governo sta adottando. Non sarebbe un Cpr ma strutture come quella di Pozzallo-Modica, dove si trattengono, con provvedimento convalidato dal giudice, persone per il tempo necessario previsto dalle normative europee per svolgere in maniera accelerata le procedure di identificazione e gestione della domanda di asilo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in audizione al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen.

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Migranti, Schlein “L’accordo con l’Albania viola le norme internazionali”

ROMA (ITALPRESS) – “L’accordo con l’Albania mi sembra in violazione con le norme del diritto internazionale e del diritto europeo. Mi sembra che Giorgia Meloni sia disponibile a inventarsi qualsiasi cosa pur di non fare l’unica cosa che deve fare: convincere anche i suoi alleati nazionalisti europei a condividere le responsabilità sull’accoglienza, perchè è questo che chiedono i trattati europei. Non lasciare sola l’Italia e gli altri paesi che si trovano ai confini ma cambiare delle norme che bloccano in Italia tutte le persone che riescono ad arrivarci”.
Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, ospite a Radio Capital, dove ha parlato anche della situazione in Medio Oriente. “Noi alla manifestazione di sabato andremo in piazza solo con le bandiere del Partito Democratico e con le bandiere della pace. La nostra condanna degli attacchi terroristici di Hamas è stata netta e immediata, e oggi chiediamo di riprendere un percorso di pace, di fermare i bombardamenti sui civili”.
Secondo Schlein, inoltre, “è il secondo anno di fila che il governo di Giorgia Meloni inverte una tendenza che con la pandemia aveva finalmente visto crescere i fondi per la sanità pubblica, le liste di attesa si stanno allungando”. “Il modello su cui spinge il governo, è quello che chi ha il portafoglio gonfio può saltare la fila andando direttamente dal privato, chi non è in condizione di farlo, come le persone povere, sta rinunciando a curarsi. Servono molte più risorse sulla sanità pubblica e sbloccare assunzioni”, ha concluso.

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Meloni “Il premierato? Lavoriamo per un ampio consenso in Parlamento”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Parlamento è sovrano. Abbiamo sottoposto un’ipotesi di riforma che rispetta la sensibilità diffusa delle forze politiche e degli italiani, ma se poi le Camere decideranno di apportare modifiche che reputa migliorative ne prenderemo atto”. A dirlo il premier Giorgia Meloni in un’intervista al quotidiano “Il Messaggero”, parlando della riforma del presidenzialismo. “Noi lavoreremo affinchè in Parlamento questa riforma abbia il più ampio consenso possibile e raggiunga la maggioranza dei due terzi. Ma se non ci riusciremo, saranno gli italiani ad esprimersi con il referendum – aggiunge -. Noi ci limiteremo a spiegare come, secondo noi, questa riforma possa essere in grado di migliorare il futuro della Nazione. Gli italiani decideranno cosa sia meglio e se andrà fatta o meno. Noi siamo solo uno strumento per realizzare quello che loro ci hanno detto di fare un anno fa. Gli italiani hanno e avranno sempre l’ultima parola”.
Dicendosi “fiera” di un Governo che “ha la forza e la serietà per varare una legge di bilancio che guarda all’interesse della Nazione”, Meloni si sofferma anche sulla guerra in Medio Oriente evidenziando che “sono inquietanti i segnali di antisemitismo ai quali stiamo assistendo in Italia e in Europa. Non consentiremo nessuna forma di discriminazione, violenza o intimidazione nei confronti dei cittadini di religione ebraica. L’attenzione da parte di tutto il nostro sistema di sicurezza è massima”. E sull’accordo firmato ieri con Edi Rama per la realizzazione di due centri d’accoglienza italiani per i migranti in Albania, Meloni spiega che “abbiamo informato la Commissione europea senza che questo comportasse criticità. Anzi, io credo che possa diventare un modello di collaborazione tra Paesi Ue e Paesi extra-Ue sul fronte della gestione dei flussi migratori”.

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Medio Oriente, Tajani “Tenere i civili fuori dal conflitto”

PRATO (ITALPRESS) – “Stasera parto alla volta di Tokio dove si svolgerà il G7 degli Esteri. All’ordine del giorno c’è la drammatica situazione in Medio Oriente e quella in Ucraina. L’obiettivo è di difendere la libertà e la democrazia, combattere il terrorismo e promuovere la pace”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di una conferenza stampa a Prato. “Tengo a sottolineare la differenza fra Hamas, che è un’organizzazione terroristica, e la popolazione palestinese che nulla centra con Hamas. Siamo favorevoli a pause umanitarie – ha aggiunto – che permettano attraverso l’interruzione del conflitto corridoi umanitari e spostamenti verso il sud della Striscia di Gaza per chi vuole lasciare i territori dove si combatte. Le popolazioni civili vanno lasciate fuori dal conflitto, è stato terribile aver visto tagliare la gola ai bambini e uccidere le persone casa per casa”.
“Quasi tutta la popolazione italiana è uscita da Gaza, siamo pronti a ricoverare negli ospedali italiani palestinesi, non terroristi di Hamas, che vogliono uscire dalla Striscia di Gaza. Stiamo valutando anche di inviare uno ospedale da campo italiano per i feriti civili nella Striscia di Gaza e a Parigi parleremo di questi temi. Serve uno Stato palestinese che riconosca lo Stato israeliano, due popoli e due Stati. E’ difficile che accada ciò, ma la pace è il nostro obiettivo e non accettiamo chi vuole cancellare Israele dalla mappa. Ha diritto di esistere uno Stato israeliano e uno palestinese”, ha concluso Tajani.

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Papa “Non sto bene di salute”

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ROMA (ITALPRESS) – “Buon giorno, saluto tutti voi e vi do il benvenuto. Grazie di questa visita che a me piace tanto, ma succede che io non sto bene di salute e per questo preferisco non leggere il discorso ma darlo a voi e che voi lo portiate”. Lo ha detto Papa Francesco a inizio udienza con i Rabbini europei.
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