“La situazione è drammatica e preoccupante. Noi dall’inizio abbiamo fatto una ferma e netta condanna degli attacchi di Hamas. Dopo abbiamo chiesto di fermare l’escalation. Sono già moltissime le vittime civili. Ospedali e scuole non possono mai essere colpiti, nemmeno nei contesti di guerra. Ieri abbiamo chiesto al ministro Tajani di adoperarsi per garantire corridoi umanitari e per le zone sicure”. Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ospite di Rtl 102.5. Per Schlein “sconfiggere Hamas non può voler dire punire collettivamente tutta la popolazione di Gaza. Il Partito Democratico – ha aggiunto – usa i suoi canali internazionali per dare il suo contributo diplomatico per cercare di fermare l’escalation. Non possiamo vedere altre vittime civili, bisogna riprendere il processo di pace in Medio Oriente”. Per la leader dem “non è accettabile inneggiare agli attentati terroristici di Hamas che hanno ucciso 1.400 civili israeliani. D’altra parte la causa palestinese è un’altra cosa. Anche il popolo palestinese ha diritto di esistere e di vedersi riconoscere uno Stato. In questi anni c’è stato un colpevole abbandono del processo di pace in Medio Oriente da parte della comunità internazionale”, ha concluso Schlein.
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Schlein “Sconfiggere Hamas, causa palestinese è altro”
Medio Oriente, il Governo incontra i vertici dell’intelligence
ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuta una riunione a Palazzo Chigi presieduta dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con i ministri degli Esteri, Antonio Tajani, dell’Interno, Matteo Piantedosi, della Giustizia, Carlo Nordio, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e con i vertici dell’intelligence. “L’incontro – spiega Palazzo Chigi in una nota – ha avuto lo scopo di valutare la situazione nella Striscia di Gaza e in Israele, le ripercussioni e gli sviluppi nell’area mediorientale e le conseguenti ricadute in termini di rischio di terrorismo, anche alla luce degli ultimi episodi avvenuti in Francia e in Belgio. In tal senso il Governo sta approfondendo proposte da presentare al prossimo Consiglio Ue”.
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Tax Credit, le associazioni dell’audiovisivo scrivono al Governo
ROMA (ITALPRESS) – Dopo aver appreso della possibilità di un serio taglio di risorse del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo per far fronte alle necessità della manovra di bilancio, le Associazioni di categoria delle imprese della filiera hanno inviato una lettera al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
La lettera è stata proposta da ANICA insieme ad APA, CNA Cinema e Audiovisivo, AFIC, doc/it e UNITA. Alla lettere congiunta si è arrivati anche grazie alle attività di Audiovisivo Italiae, lo spin off di Cultura Italiae. Successivamente hanno aderito 100autori, WGI, AGICI. Si è chiesto al ministro “di riconsiderare questa possibilità e di trovare, nel clima di leale collaborazione che sempre contraddistingue il rapporto delle Associazioni con il Governo, soluzioni diverse dai tagli per rendere più efficiente l’attuale sistema, in particolare sul tax credit”.
“Le evidenze mostrano che il settore ha aumentato il proprio valore complessivo e che l’investimento pubblico attiva attrazione di risorse private, nazionali e internazionali, con un moltiplicatore tra i più alti di tutte le filiere industriali – si legge in una nota -. La stabilizzazione della misura ha riportato l’Italia a essere competitiva sui mercati esteri, ha consentito di sviluppare competenze e creare valore in tutti i territori regionali, in particolare al Sud e nelle Isole, ha fatto crescere la domanda di lavoro e di professionalità in tutti i segmenti della filiera. Un’inversione di rotta in questo momento – reso critico anche dagli annunciati tagli sulle risorse RAI – creerebbe instabilità e fermerebbe investimenti programmati, oltre a mettere in grave difficoltà le imprese che lavorano seriamente, e creerebbe ricadute negative sul gettito complessivo per lo Stato”. La lettera si chiude “con la richiesta di continuare il lavoro già avviato e con la dichiarazione di massima disponibilità e collaborazione all’individuazione di soluzione condivise, migliorative dell’efficienza e della trasparenza del sistema”.
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L’Italia reintroduce controlli alla frontiera con la Slovenia
ROMA (ITALPRESS) – Il Governo italiano ha comunicato la reintroduzione dei controlli delle frontiere interne terrestri con la Slovenia, in base all’articolo 28 del Codice delle frontiere Schengen. Il ripristino dei controlli alle frontiere interne, già adottato nell’area Schengen, è stato comunicato – si legge in una nota di Palazo Chigi – dal ministro Piantedosi alla vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, al commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson, alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, al segretario generale del Consiglio dell’Unione europea Thèrèse Blanchet e ai ministri dell’Interno degli Stati membri Ue e dei Paesi associati Schengen. L’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa, in particolare dopo l’attacco condotto nei confronti di Israele, ha infatti aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione. Un quadro ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l’Italia è soggetta, via mare e via terra (140 mila arrivi sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022). Nella sola regione del Friuli Venezia Giulia, dall’inizio dell’anno, sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale. Questo scenario – prosegue la nota -, oggetto di approfondimento anche da parte del Comitato di analisi strategica anti-terrorismo istituito presso il ministero dell’Interno, conferma la necessità di un ulteriore rafforzamento delle misure di prevenzione e controllo. Nelle valutazioni nazionali, infatti, le misure di polizia alla frontiera italo-slovena non risultano adeguate a garantire la sicurezza richiesta. La misura verrà attuata dal 21 ottobre prossimo per un periodo di 10 giorni, prorogabili ai sensi del Regolamento Ue 2016/339. Le modalità di controllo saranno attuate in modo da garantire la proporzionalità della misura, adattate alla minaccia e calibrate per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci. Ulteriori sviluppi della situazione ed efficacia delle misure – conclude la nota – verranno analizzati costantemente, nell’auspicio di un rapido ritorno alla piena libera circolazione.
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Mattarella “No a polemiche sterili, completare la costruzione europea”
ROMA (ITALPRESS) – “Se l’Europa, talvolta, stenta a dispiegare la forza del suo insieme, la sua massa critica di risorse materiali e morali, di tecnologia e di creatività, di civiltà e di capacità, ciò è dovuto a una costruzione ancora incompleta, all’attardarsi in polemiche sterili sulla necessità di essere coesi e tempestivi, e non lenti e separati, a fronte dei problemi”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro”.
“Le imprese sanno, meglio di ogni altro, come la sfida europea non sia altro da noi. Come l’Italia non sia un passeggero del treno Europa del quale controllare i titoli di viaggio, ma ne sia uno dei conduttori, un artefice insostituibile”, prosegue il capo dello Stato.
“La storia ci chiama a un’ora di responsabilità – sottolinea Mattarella -. L’aggressione russa in Ucraina, il barbaro attacco di Hamas contro Israele con la spirale di violenze che si è perseguita, la destabilizzazione che rischia di coinvolgere l’intero Medio Oriente – per restare solo nell’area del Mediterraneo allargato – reclamano un’Europa capace di esercitare la propria positiva influenza. Un Continente capace di testimoniare con convinzione i propri valori di pace, cooperazione, rispetto dei diritti delle persone e dei popoli”.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
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Medio Oriente: Meloni “Impegno per assicurare soluzione della crisi”
ROMA (ITALPRESS) – “Sono profondamente addolorata da ciò che è accaduto all’ospedale Al Ahli Arab di Gaza. L’Italia esprime il suo profondo cordoglio per le vittime e la sua vicinanza ai famigliari e ai feriti”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “In attesa di disporre di conferme definitive sulla dinamica dei fatti, rinnoviamo ancora una volta il nostro impegno per proteggere la popolazione civile, risolvere i problemi umanitari più urgenti e assicurare una veloce soluzione di questa crisi”, aggiunge il premier.
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– Foto: Palazzo Chigi –
Difesa, Minardo riceve il generale Galletta
ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati Nino Minardo ha ricevuto questa mattina il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e Comandante del Comando delle unità mobili e specializzate carabinieri ‘Palidoro’.
“Con il generale Galletta – dice Minardo – c’è una lunga consuetudine data dai suoi anni di servizio in Sicilia che sono certo rafforzerà la tradizionale splendida collaborazione della Commissione Difesa con l’Arma dei Carabinieri”.
– foto: ufficio stampa Minardo
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Piantedosi “C’è il rischio di radicalizzazioni islamiste”
ROMA (ITALPRESS) – “Uno dei principali fattori scatenanti dei flussi” migratori “è costituito dai conflitti armati: in questo momento alle porte dell’Europa ce ne sono due, la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese, entrambi incerti e suscettibili di provocare un impatto sulle dinamiche dei flussi”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in Aula alla Camera per l’informativa urgente sull’incremento dei flussi migratori, con particolare riguardo alla situazione presso l’isola di Lampedusa.
“Senza dimenticare il conflitto in Medio Oriente, che reca in sè anche il rischio di innescare radicalizzazioni islamiste, come solo pochi giorni fa è avvenuto in Francia, con l’assassinio di un insegnante da parte di un fanatico islamista e, proprio ieri sera, a Bruxelles, con l’uccisione di due cittadini svedesi”, ha aggiunto.
“Al momento non risultano evidenze concrete e immediate di rischio terroristico per quanto riguarda l’Italia – ha sottolineato Piantedosi -, ma la situazione è tale da richiedere un elevatissimo livello di attenzione, in quanto la minaccia terroristica si presenta spesso in maniera impalpabile, fluida e non sempre definibile a priori”.
“Ho dato specifiche direttive per l’intensificazione di ogni raccordo informativo tra le forze di polizia e le agenzie di intelligence, al fine di monitorare l’evoluzione del conflitto e i suoi possibili riflessi sui flussi migratori, sugli ingressi e sulle presenze nel territorio nazionale – ha spiegato il ministro -. Una conferma del livello di attenzione è l’arresto avvenuto oggi a Milano, a opera della Polizia di Stato, di due persone di origine egiziana, una delle quali di cittadinanza italiana, per i reati di terrorismo”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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