ROMA (ITALPRESS) – “Un altro impegno si avverte, irrinunziabile. Quello della memoria che i cittadini di questi Comuni continuano a coltivare e che tutti avvertiamo come compito della Repubblica.
Anche per questo motivo ritengo che sia non soltanto opportuno ma doveroso che la documentazione del processo celebrato a suo tempo sulle responsabilità rimanga in questo territorio”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Longarone per i 60 anni della tragedia del Vajont.
“Quella documentazione era stata, necessariamente, raccolta nei luoghi del giudizio penale perchè aveva allora una finalità giudiziaria. Conclusi, da tanti anni, i processi, oggi riveste una finalità di memoria e ciò che attiene alla memoria deve essere conservato vicino a dove la tragedia si è consumata. Per onorare le vittime del Vajont e per riceverne ammonimento per evitare nuove tragedie”, ha aggiunto. “La frana, la sparizione, nel nulla, di un ambiente, di un territorio, di tante persone. La cancellazione della vita. Sono tormenti che, tuttora – sessant’anni dopo – turbano e interrogano le coscienze”, ha sottolineato il capo dello Stato. “La tragedia che qui si è consumata reca il peso di pesanti, responsabilità umane, di scelte gravi che venivano denunziate, da parte di persone attente, anche prima che avvenisse il disastro. Assicurare una cornice di sicurezza alla nostra comunità significa saper apprendere la lezione dei fatti e sapere fare passi avanti”, ha concluso Mattarella.
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Vajont, Mattarella “Coltivare la memoria compito della Repubblica”
Medio Oriente, Tajani “Non possiamo accettare la violenza”
ROMA (ITALPRESS) – “E’ la strage più grande di civili che sia stata compiuta, dei ragazzi che ballavano non erano dei pericolosi aggressori del popolo palestinese. Noi siamo sempre per la linea due popoli e due Stati, abbiamo sempre lavorato perchè ci fosse una diminuzione della tensione, stiamo favorendo tutto ciò che può essere utile alla de-escalation. Noi lavoriamo per la pace ma questo non significa accettare la violenza di chi profana cadaveri, sono cose mai viste nella storia recente”.
Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Rtl 102.5. “Bisogna lavorare per salvare gli ostaggi israeliani e creare un corridoio umanitario, sosteniamo tutte le iniziativi in questa direzione. L’Italia condanna con grande fermezza l’aggressione contro Israele, il massacro di civili innocenti e la presa di ostaggi. Questo è un fatto gravissimo e abbiamo espresso la nostra solidarietà al popolo di Israele”, ha spiegato il ministro. “Dobbiamo preparaci a momenti difficili di grande tensione, noi stiamo lavorando con gli Usa, Germania, Francia e Gran Bretagna per una de-escalation. Dobbiamo cercare di impedire che si allarghi il conflitto mediorientale ad altri Paesi. La situazione è in totale evoluzione, per il momento c’è qualche preoccupazione ma non abbiamo segnali di attacchi di massa che potranno avvenire. Bisogna però tenere sotto controllo la situazione”, ha concluso Tajani.
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Medio Oriente, Meloni a Netanyahu “L’Italia è al fianco di Israele”
ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Premier dello Stato d’Israele Benjamin Netanyahu. Secondo quanto rende noto Palazzo Chigi, Meloni ha ribadito “la piena solidarietà del Governo italiano per gli attacchi subiti e la vicinanza ai familiari delle vittime, agli ostaggi e ai feriti. Il Governo lavorerà con i partner internazionali per coordinare il sostegno. L’Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento”.
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Tajani “Non vogliamo un’altra guerra, serve de-escalation”
ROMA (ITALPRESS) – “Noi condanniamo l’invasione e l’attacco portato da Hamas contro Israele che ha diritto a esistere, a difendersi. Ieri era c’è stata una riunione telefonica con il segretrario di stato americano, con il ministro degli Esteri tedesco, inglese e francese – il famoso ‘quintettò – per coordinare le iniziative e naturalmente vogliamo una de-escalation, perchè non vogliamo che scoppi una nuova guerra ad ampio raggio, pur riconoscendo il diritto di Israele a difendersi”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando al Tg1. “Contiamo sull’Arabia Saudita, sulla Giordania, sull’Egitto. Io sarò in Egitto questa settimana perchè possano calmare le acque i paesi moderati che non vogliono un’estenzione del conflitto. Dispiace che nel Parlamento di Teheran si facciano i salti di gioia per un attacco che ha portato centinaia di morti In Israele da parte di Hamas”, ha aggiunto.
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Migranti, Piantedosi al Med5 “Prevenire le partenze irregolari”
SALONICCO (GRECIA) (ITALPRESS) – “Il Med5 è una forma unica di cooperazione, le nostre frequenti riunioni dimostrano che esiste un dialogo consolidato tra i nostri Paesi. Abbiamo dedicato buona parte dei nostri lavori alla dimensione esterna dei confini della UE, concordando sull’esigenza di avere concreti partenariati europei con i Paesi terzi di origine e transito dei flussi, che devono essere sostenuti da risorse finanziarie coerenti con gli impegni politici assunti dalla UE e in linea con le richieste italiane di creare un Piano Mattei per l’Africa”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, partecipando al vertice ministeriale a Salonicco con gli omologhi del gruppo dei Paesi del Med5 (Cipro, Grecia, Italia, Malta, Spagna) e il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas.
“Per quanto riguarda il dialogo con i Paesi Terzi – ha concluso – abbiamo convenuto sulla necessità di contrastare l’azione dei trafficanti e prevenire le partenze irregolari, sull’esigenza di favorire e accelerare i rimpatri, compresi quelli volontari assistiti che sono uno strumento da valorizzare anche attraverso programmi di riammissione diretta dai Paesi di transito verso i Paesi di origine dei flussi”.
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Bonetti “Pensiamo a un nuovo partito, il Terzo Polo non è morto”
ROMA (ITALPRESS) – “Il terzo Polo non è moto”. E’ il pensiero dell’ex ministra Elena Bonetti in una intervista a La Repubblica in cui parl dell’associazione che ha appena costituito – Per, acronimo di “Popolari, europeisti, riformatori”.
“Un’associazione culturale e politica – spiega – che si propone di chiamare a raccolta e far dialogare realtà troppo spesso escluse dal dibattito pubblico: reti civiche e di imprese, giovani, professionisti e donne che i partiti non ascoltano e non coinvolgono nei dossier più strategici per il Paese. L’obiettivo? Far ripartire il Terzo polo senza Italia viva che si è sfilata. Restituire fiducia e speranza ai tanti italiani che ci hanno votato e non si rassegnano al naufragio di un progetto politico che rischia di morire per i capricci di qualcuno. Per questo nasce Per: un laboratorio di aggregazione e partecipazione che abbia come fine la costruzione di quello spazio promesso alle elezioni. Azione? Ha un’anima liberale che l’arrivo di Gelmini, Carfagna, Bonanni e altri ha rafforzato. Ma Calenda ha capito che serve qualcosa di più ampio e plurale”.
“L’obiettivo – contnua Bonetti – è far partire un processo generativo: un partito nuovo che nasce da una forza già strutturata e da un’associazione come la nostra che include realtà civiche e nuove leadership. Dialogo con Renzi? Si dialoga con chi vuole partecipare a questo percorso. Renzi ne ha scelto un altro, sia nel metodo che nel merito. Se voleva far ripartire il Terzo polo aveva più di un modo: ricucire con Calenda, per esempio; trattenere nella comunità chi, come me o Ettore Rosato, non voleva rompere. Io, per averlo detto e ripetuto, l’ho pagata».
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Meloni “Giudice di Catania? Legittimo chiedersi se ci sia pregiudizio”
ROMA (ITALPRESS) – “Penso che sia legittimo chiedersi se una persona che partecipa a quella manifestazione su quel tema poi, nel momento in cui decide su quel tema lo faccia senza pregiudizio. Questo è legittimo e l’ho detto molto prima di sapere della partecipazione a quella manifestazione”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso di un punto stampa al Consiglio europeo informale di Granada, parlando delle polemiche sul giudice di Catania Iolanda Apostolico.
“Salvini non mi ha parlato del video” del giudice di Catania, “mi pare però secondario. Tutta la polemica che sto vedendo, il dossieraggio… se partecipi a una manifestazione pubblica lo rivendichi. Dossieraggio è una attività occulta per tirare fuori delle cose che non si sanno, se uno sta a una manifestazione pubblica che dossieraggio è?”, ha aggiunto Meloni.
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La Russa “Il Governo è stabile, non prevedo esecutivi tecnici”
BRUCOLI (SIRACUSA) (ITALPRESS) – “Non prevedo alcun governo tecnico, questo governo mi sembra stabile e se non lo fosse il rimedio sarebbe dare voce agli elettori e non certo fare dei governi tecnici. Il governo sta dando sufficienti risposte”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso dell’evento “Italia, le radici della bellezza” organizzato da Fratelli d’Italia, a Brucoli.
“Demonizziamo La Russa perchè per loro l’idea che la seconda carica dello Stato sia di destra e inoltre uno che viene dal Msi non li fa dormire la notte. Ci sono due soluzioni: o reagire male come fanno loro o prendere un tranquillante, consiglio un tranquillante – aggiunge -. L’attenzione non sempre benevola dei miei confronti deriva più dalle mie origini che da quello che faccio. Poi è vero, sono un pò atipico, sono meno paludato di altri, ognuno è a modo suo”.
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