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Pnrr, Salvini “Con l’aumento dei cantieri garantire più sicurezza”

ROMA (ITALPRESS) – “Grazie al Pnrr i cantieri, i lavori, gli investimenti e gli operai aumenteranno nei prossimi anni. Garantire i più elevati livelli di sicurezza, soprattutto nel settore ferroviario, richiede di intervenire congiuntamente su una pluralità di fattori e tutto dipende dall’impiego di norme, tecnologie, personale, procedure che regolano anche il comportamento delle persone, il fattore umano. L’errore umano non può essere evitato per norma”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso dell’informativa urgente alla Camera sull’incidente ferroviario di Brandizzo costato la vita a cinque operai.
“Tutta la rete di Rfi è dotata di moderni controlli di sicurezza della circolazione dei treni – ha aggiunto -. La sicurezza sul lavoro nei cantieri che apriranno sarà prioritaria”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Le mafie puntano al metaverso, la Dia lancia l’allarme

ROMA (ITALPRESS) – Le mafie ricorrono sempre meno alla violenza, preferendo l’infiltrazione e la corruzione. E’ quanto emerge dalla Relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia, secondo cui le organizzazioni criminali “preferiscono rivolgere le proprie attenzioni ad ambiti affaristico-imprenditoriali, grazie alla disponibilità di ingenti capitali”.
“Gli elementi investigativi raccolti, infatti – si legge nella Relazione semestrale della DIA -, confermano che le organizzazioni criminali di tipo mafioso, nel loro incessante processo di adattamento alla mutevolezza dei contesti, hanno implementato le capacità relazionali sostituendo l’uso della violenza e delle intimidazioni, sempre più residuali, con strategie di silenziosa infiltrazione e con pratiche corruttive. Le mafie preferiscono rivolgere le proprie attenzioni sempre più ad ambiti affaristico-imprenditoriali, approfittando della disponibilità di ingenti capitali accumulati con le tradizionali attività illecite”.
“Si tratta di ‘modi operandì dove si cerca sia di rafforzare i vincoli associativi mediante il perseguimento del profitto e la ricerca del consenso approfittando della forte sofferenza
economica che caratterizza alcune aree, sia di stare al passo con le più avanzate strategie di investimento, riuscendo a cogliere anche le opportunità offerte dai fondi pubblici nazionali e
comunitari (Recovery Fund e PNRR)”, sempre secondo la Relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia, relativa ai fenomeni di criminalità organizzata di tipo mafioso del II semestre del 2022. L’analisi è realizzata sulla base delle evidenze investigative, giudiziarie e di prevenzione e conferma, ancora una volta, che i sodalizi mafiosi prediligono agire negli ambiti illeciti che destano minore allarme e riprovazione sociale ma che generano ingenti profitti gradualmente immessi nei circuiti legali con conseguenti effetti distorsivi delle regolari dinamiche dei molteplici mercati.
Come di consueto e con la usuale attenzione alle evoluzioni ed alle trasformazioni delle organizzazioni mafiose, la Relazione propone, con particolare riguardo allo sviluppo ed alle trasformazioni delle organizzazioni mafiose, la descrizione del quadro criminale – anche schematizzata con l’ausilio di mappe esplicative della sua evoluzione recanti le presenze dei principali sodalizi attivi in ragione delle risultanze investigative concluse dalla DIA e dalle Forze di polizia – senza tralasciare gli importanti, ulteriori elementi informativi contenuti nei provvedimenti di scioglimento degli Enti Locali.
L’elaborato si sofferma, peraltro, “sulla resilienza della criminalità organizzata e sulla capacità di cogliere celermente le trasformazioni tecnologiche e dei fenomeni economico-finanziari su scala globale, sfruttando ogni opportunità di profitto e realizzando una notevole espansione speculativa, non da ultimo grazie agli strumenti tecnologici connessi al metaverso, alle piattaforme di comunicazioni criptate e in generale al web (sia la rete internet che il dark web) e ad altri settori del mondo digitale meno conosciuti”. Al riguardo, il documento illustra “il percorso di intensificazione della cooperazione internazionale sempre avvalendosi dell’importante progetto della Rete Operativa Antimafia @ON di cui la DIA è ideatore, promotore e Project Leader. Il progetto ha visto un’ulteriore espansione grazie alla disponibilità presso EUROPOL di dati provenienti proprio dalle piattaforme di comunicazioni criptate, poste sotto sequestro da varie Autorità Giudiziarie estere, che hanno permesso di ricostruire ampie dinamiche criminali orchestrate da organizzazioni ben strutturate e ramificate non soltanto all’interno dell’Unione Europea”.
“L’utilizzo sempre più diffuso delle comunicazioni criptate – si legge nella relazione della Dia – rappresenta una sfida attuale e futura che la tecnologia offre di continuo e che in futuro potrebbe essere affiancata dal diffondersi su scala globale del metaverso, scenario rispetto al quale EUROPOL ha già evidenziato le potenzialità criticità cercando di veicolare alle Forze dell’ordine dell’Unione Europea le raccomandazioni su quello che potrebbe accadere e come adattarsi e prepararsi all’intervento operativo nel nuovo contesto”.
Proprio in considerazione del sempre più diffuso ricorso a questa tecnologia da parte dei sodalizi criminali, la Relazione contiene uno specifico FOCUS di approfondimento sulle piattaforme di comunicazione criptate.
Un ulteriore FOCUS è dedicato ai gruppi di criminalità albanese “che nel tempo si sono integrati con la delinquenza locale, diventando, non solo in Italia, una delle più complesse e articolate espressioni nello scenario della criminalità, quali partners e fornitori di servizi criminali per altri gruppi, forti di una reputazione di notevole affidabilità, soprattutto per il narcotraffico. L’ingente disponibilità di denaro, inoltre, permette alle mafie albanesi di poter disporre di sofisticate attrezzature tecnologiche ed informatiche per eludere il contrasto da parte delle Autorità di polizia e giudiziarie, rendendo sempre difficoltoso ed impegnativo lo sforzo investigativo”.
Con riferimento infine all’azione di prevenzione, la DIA ha continuato a garantire il costante monitoraggio dei flussi finanziari finalizzato ad individuare e recuperare i patrimoni illecitamente accumulati dalle mafie, anche fuori dai confini nazionali. Su questo fronte, nel secondo semestre 2022 la Dia ha confiscato beni per 181,4 milioni di euro rispetto ai 43,4 dei primi sei mesi dello scorso anno. Per quanto riguarda i sequestri la cifra si attesta sui 31 milioni di euro mentre nei primi sei mesi erano stati 92,8 milioni. Nel dettaglio l’attività ha riguardato 6,4 milioni di euro di beni riconducibili alla Camorra, 1,2 milioni di Cosa nostra e 0,7 dell’Ndrangheta e 22 milioni di altre organizzazioni criminali. Le confische hanno riguardato per 177,6 milioni la ‘Ndrangheta, per 1,1 milioni Cosa nostra, per 1,2 milioni la Camorra e per 1,4 milioni altre organizzazioni.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Meloni “Draghi autorevole, potrà avere un occhio di riguardo”

ROMA (ITALPRESS) – “Tutto viene visto contro di noi, ma Mario Draghi è uno degli italiani più autorevoli che abbiamo. Presumo che in ruolo del genere possa anche immaginare di avere un occhio di riguardo verso la nostra Nazione. La considero una buona notizia”. Così a “Cinque minuti”, su Rai1, il premier Giorgia Meloni risponde a Bruno Vespa che le chiede se l’incarico annunciato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per Mario Draghi vada letto come un’iniziativa contro il governo italiano. Poi, ospite a Porta a Porta, tornando sul commissario europeo Paolo Gentiloni, il premier ha aggiunto: “Ho trovato che nell’ultimo anno facesse molte interviste per redarguire o dire la sua sull’operato del governo. Ho visto a volte un approccio più critico che non collaborativo, però non voglio litigare con lui”.
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– Foto: Palazzo Chigi –

Salvini “Esportare in Europa il modello del centrodestra italiano”

CATANIA (ITALPRESS) – “Credo fermamente che in Europa vada esportato il modello italiano. Parlo di un centrodestra compatto e coeso, con partiti che pur avendo storie diverse sanno unirsi su valori comuni e irrinunciabili che sintetizzo in una parola: libertà. Silvio Berlusconi ha saputo creare il centrodestra italiano con la logica dell’inclusione, abbiamo il dovere di provarci a Bruxelles per evitare l’eterno ritorno delle sinistre. Lavoro e infrastrutture, autonomia e buon governo”. Lo afferma in una lettera al quotidiano “La Sicilia” il vicepremier e ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini.

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UE, Calenda “Sogno Draghi presidente del Consiglio europeo”

ROMA (ITALPRESS) – “Io ho un sogno nel cassetto: che Mario Draghi vada a fare il Presidente del Consiglio europeo”. Queste le parole di Carlo Calenda, senatore e leader di Azione, ad Agorà RaiTre. Quindi alla domanda se auspica un bis della Von der Leyen e con quale maggioranza, ha risposto: “Credo di sì. Credo che sarà una maggioranza fatta come è fatta questa: dai popolari, i liberali e i socialdemocratici”.

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Voto in condotta, 3 italiani su 4 favorevoli alla riforma

ROMA (ITALPRESS) – Gli italiani promuovono la riforma del voto in condotta annunciata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Secondo il sondaggio Quorum/YouTrend per Sky TG24, infatti, al 76% degli intervistati piace l’idea di dare maggior peso al voto in condotta, considerandolo nei crediti per l’esame di maturità e perchè, in caso di voto pari a 6, scatti il debito scolastico in educazione civica. Una proposta che incontra il favore di tre italiani su quattro, un gradimento che cambia leggermente in funzione delle fasce di età: tra i 18-34 anni si dicono favorevoli solo il 65% contro il 18%; tra i 35-54 anni sale all’82% mentre i contrari sono il 12%; infine nella fascia da 55 anni in su il 77% dice sì contro il 13%. Ad incontrare il favore degli italiani, stavolta di due su tre, è anche la figura del “docente tutor”, introdotta da quest’anno, che ha il compito di aiutare gli studenti nel processo di orientamento.
Il 66% degli intervistati si dice favorevole, contrari il 21%. Anche in questo caso, le percentuali cambiano leggermente in base alle fasce d’età: tra i 18-34 l’idea piace al 63% (contrari il 24%); tra i 35-54 anni 67% si dicono favorevoli, contrari il 21%; infine dai 55 anni in su al 66% piace l’idea mentre il 20% si dice contrario. Novità sulla scuola che sembrano convincere in maniera traversale l’elettorato di entrambi gli schieramenti. La proposta del voto in condotta piace all’84% dell’elettorato di FdI e dall’87% di “altri centrodestra” e, rispettivamente, al 75% e 72% del M5s e del Pd. L’idea del docente tutor è apprezzata dal 67% degli elettori di FdI, dall’80% “altri centrodestra” e, rispettivamente dal 77% e dal 68% del M5s e del Pd.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Violenza sulle donne, Ciriani “Procedura d’urgenza per il ddl”

ROMA (ITALPRESS) – “Auspico” la convergenza delle opposizioni “a partire da domani, in conferenza di capigruppo, quando chiederemo l’accelerazione dell’approvazione del disegno di legge sulla violenza sulle donne. Ho già scritto al presidente della Camera per chiedere l’urgenza sul provvedimento. E’ possibile approvare questo testo così importante entro la fine dell’anno ma serve il concorso di tutti”. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, al Tg1.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Claudio Martelli eletto presidente della Fondazione Pietro Nenni

ROMA (ITALPRESS) – Claudio Martelli è il nuovo Presidente della Fondazione Pietro Nenni eletto all’unanimità dal Consiglio di amministrazione che si è svolto l’11 settembre 2023 a Roma.
Claudio Martelli, figura di spicco del socialismo italiano, assume la presidenza dopo aver contribuito nel 1985, insieme a Giuseppe Tamburrano (Presidente per quasi 30 anni dell’Istituto) e alla famiglia Nenni, alla costituzione della Fondazione Nenni che nacque per conservare e valorizzare la memoria, l’opera e il patrimonio storico documentale dello storico leader socialista Pietro Nenni e di altre importanti figure del socialismo italiano. Claudio Martelli è stato Vicesegretario del PSI dal 1981, Vicepresidente del Consiglio dal 1989 al 1991 e Ministro di Grazia e Giustizia dal 1991 al 1993, Direttore di Mondoperaio e dell’Avanti! ed autore di diversi libri di successo. Martelli ha dichiarato di essere “onorato ed entusiasta di poter dare, con la propria esperienza, un contributo alla crescita e allo sviluppo di un’importante istituzione come la Fondazione Nenni” che mira ad essere un punto di riferimento per studiosi e ricercatori della storia del socialismo italiano (34.000 volumi e 230 metri lineari di documenti) ma soprattutto che punta ad essere un Think thank capace di offrire elementi di discussione al dibattito politico italiano ed europeo.
L’elezione di Martelli viene accolta con molta soddisfazione dalla famiglia Nenni e dalla UIL, principale partner e sostenitore della Fondazione Pietro Nenni. Ed è proprio con la UIL che il neo presidente intende rafforzare il dialogo e la collaborazione soprattutto sui temi del lavoro.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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