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Mattarella “Fare di più contro le morti sul lavoro”

ROMA (ITALPRESS) – “In occasione dell’avvio del corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro desidero porgere un caloroso saluto a tutti i partecipanti. Le morti sul lavoro feriscono il nostro animo. Feriscono le persone nel valore massimo dell’esistenza, il diritto alla vita. Feriscono le loro famiglie. Feriscono la società nella sua interezza. Lavorare non è morire”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone.
“Il nostro Paese colloca il diritto al lavoro e il diritto alla salute tra i principi fondanti della Repubblica. Non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro – prosegue Mattarella -. I morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza. La cultura della sicurezza deve permeare le Istituzioni, le parti sociali, i luoghi di lavoro”.
“A voi, ispettori tecnici, spetta un ruolo attivo in questo processo di garanzia e di prevenzione. Faccio appello alle vostre intelligenze e al vostro impegno per contrastare una deriva che causa troppe vittime – conclude il capo dello Stato -. Anche da voi e dalla vostra attività dipende la vita di madri, padri, figli, lavoratrici e lavoratori che, finito il proprio turno, hanno il diritto di poter tornare alle loro famiglie. Mentre rivolgo ai nuovi ispettori tecnici il mio incoraggiamento, ringrazio gli ispettori già in servizio – che ogni giorno si spendono per intercettare le irregolarità in materia di sicurezza e garantire l’applicazione delle regole – e formulo a tutti i migliori auguri di buon lavoro”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Meloni “Orgoglio per risultati, il fango contro di noi è un boomerang”

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo alle spalle mesi incredibili, penso che rimarranno per sempre scolpiti nella nostra memoria, e speriamo non solo nella nostra. Personalmente, sono mesi dei quali vado molto orgogliosa. Per noi e per la nostra storia e per aver realizzato un sogno che era di tanti. Per me stessa, per potermi guardare dopo quasi un anno alla guida del governo della Nazione e vedere ancora la stessa persona di prima, più vecchia, ma la stessa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, nel corso dell’Assemblea nazionale di Fratelli d’Italia.
“Per aver camminato a testa alta ovunque, per essere stata schietta e per tutte le volte che sono stata in grado di dire no, banalmente perchè era giusto farlo, anche quando bisognava pagare un prezzo – ha proseguito Meloni -. E per l’Italia, che oggi ha qualcosa di più di quando ne abbiamo assunto la guida. L’Italia ha un’economia più solida, ha maggiore credibilità e centralità a livello internazionale, ha una stabilità e una visione da realizzare, riconoscibile e riconosciuta da tutti. Un’Italia che sembra tornare a sperare dopo anni di rassegnazione”.
“In questi mesi si è visto di tutto. Le continue campagne finto scandalistiche, i dossieraggi, le continue richieste di dimissioni di questo o quell’altro. Ogni singolo dirigente è stato passato in rassegna, spesso perfino i semplici simpatizzanti, alla ricerca del niente – ha sottolineato il premier -. Il fango gratuito perfino sui familiari, con inchieste durate mesi su amici e parenti, la mia storia personale è stata passata in radiografia praticamente dal giorno in cui sono nata. Alla fine, è stato un boomerang, perchè sono riusciti a dimostrare solo che ero esattamente la persona che dicevo di essere. Allora si sono attaccati agli organigrammi di partito, anche qui con racconti surreali, per raccontare il partito chiuso, familistico, asserragliato. Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella. Hanno volutamente e strumentalmente confuso un ruolo organizzativo come quello di segreteria politica con quello di segretario di Fratelli d’Italia. Solo che da noi il segretario è una figura che non esiste. C’è il Presidente, e si chiama Giorgia Meloni, e fin quando voi non deciderete di sostituirmi io eserciterò quel ruolo. E io intendo continuare a fare il presidente di Fratelli d’Italia. Ma non sarà che tutto questo nervosismo sugli incarichi tradisca il nervosismo per un mondo impermeabile alle lusinghe e agli interessi dei lobbisti che per anni hanno condotto le danze nelle istituzioni della Repubblica? Beh, è un’altra cosa della quale vado molto fiera. E’ il vantaggio di non essere ricattabili, poter rimanere onesti”.
“In ogni caso continueremo a non rispondere a queste provocazioni – ha detto ancora Meloni -. Non abbiamo tempo per giocare con loro alla lotta nel fango, perchè siamo impegnati a volare alto e a guardare lontano, ai progetti a lungo termine, da costruire mattone dopo mattone. E a dare all’Italia una strategia che non aveva da anni, un orgoglio che aveva dimenticato, una stabilità che è alla base di ogni, vero, cambiamento possibile”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Salvini “Più sanzioni per chi usa il cellulare alla guida”

ROMA (ITALPRESS) – Alla stesura del nuovo codice della strada “stiamo lavorando giorno e notte. Lo faccio da ministro e da papà perchè ogni giorno ci sono troppi morti sulle strade, quindi tolleranza zero per chi si mette alla guida ubriaco o drogato”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini, intervistato dal Tg2. “Più controlli – ha aggiunto -, più prevenzione, più tutela per ciclisti e motociclisti e un aumento delle sanzioni per chi usa il telefonino alla guida perchè la maggior parte degli incidenti avviene per distrazione”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –
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Tajani “Il Mes non è una priorità, serve una riforma di sistema”

ROMA (ITALPRESS) – Il Mes “non è una priorità, io ritengo si debba affrontare tutta la questione economica e fiscale, è tutto un sistema che deve essere affrontato perchè non si possono solo approvare le riforme che piacciono a qualcuno, deve essere fatto un quadro generale di riforme. Il discorso è ampio e il Mes è un capitolo di questa strategia”. Così il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, a Rtl 102.5.
Tajani torna poi sulle tensioni dei giorni scorsi tra il governo e il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. “Criticare un commissario europeo non è un reato di lesa maestà. Come Italia abbiamo ottimi rapporti con la Commissione europea, siamo con l’Europa ed è la nostra stella polare – sottolinea il ministro -, ma siamo convinti che la Commissione debba fare la sintesi degli interessi di tutte le parti, una sintesi spostata troppo verso una politica austera non sarebbe buona. Il commissario deve fare gli interessi dell’Ue, l’importante che sia una sintesi equa. Ho invitato Gentiloni a fare questo ma non è nè una offesa e neppure un attacco”.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Ue, Gentiloni “Non partecipo a polemiche che danneggiano l’Italia”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Alla domanda sull’Italia che mi è stata indirettamente rivolta spesso in questi giorni, perfino in India, dico soltanto che non voglio partecipare a polemiche che penso che danneggino l’Italia”. Così il commissario europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, nel corso della conferenza stampa a Bruxelles sulle previsioni economiche, risponde a una domanda sulle critiche ricevute in questi giorni dal governo italiano.
“Non alimento polemiche e non le alimenterò”, ha poi ribadito poco dopo Gentiloni in un punto stampa fuori dalla sede della Commissione, rispondendo a un’altra domanda dei giornalisti.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Calenda “Schlein vira sulla sinistra radicale, guardo ai popolari”

ROMA (ITALPRESS) – “Nessuna Opa ostile. Non ho mai voluto distruggere il Pd. Però il Pd di Schlein si è spostato molto verso la sinistra radicale. Mentre noi siamo interessati a costruire un’area repubblicana composta da liberal democratici, popolari e riformisti che abbia come bussola la cultura di governo. Vedo invece difficile una convivenza nel Pd di anime così diverse”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il leader di Azione Carlo Calenda. “Da quando i Dem, insieme a Renzi, hanno scelto di salvare i 5S con il Conte 2 hanno costruito un nemico a sinistra. Il Pd ha oggi il suo principale competitor nei 5S. Inevitabilmente le proposte della segretaria dem sono rivolte a quell’elettorato. Il Pd è diviso in un pezzo più vicino a Conte che a Draghi e in un altro pezzo più affine a Draghi che a Conte.
Noi puntiamo a rappresentare chi si ispira all’esperienza Draghi nel Pd, come del resto nel centrodestra”, sottolinea.
Quindi “prendo solo atto che la vocazione maggioritaria del Pd è finita, perchè è finita la capacità di fare una sintesi tra social democratici, liberal democratici e popolari”. Su cosa pensi del “Centro” appena lanciato dal leader di Iv, dice: “Auguri. Ma non è un progetto politico è un cartello elettorale per superare lo sbarramento. Noi abbiamo l’ambizione di trasformare in proposta politica, e quindi di fare votare, metodo e contenuti delle politiche del governo Draghi. La nostra opposizione non valuta le cose a seconda di chi le propone, ma in base alla loro utilità per l’Italia”, conclude.
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Schlein “Pronti a scendere in piazza per mobilitazione nazionale”

ROMA (ITALPRESS) – “Dopo l’estate militante non ci riposeremo, ci attende un autunno di impegno e partecipazione, il Pd è pronto a scendere in piazza per le nostre priorità per una grande mobilitazione nazionale. E’ il nostro tempo, riprendiamoci il nostro futuro”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, alla festa nazionale dell’Unità, a Ravenna, ricordando i temi per i quali si batte il partito: la sanità pubblica, il sostegno al reddito, il diritto alla casa.
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Tajani “La Via della Seta non è stata vantaggiosa per l’Italia”

ROMA (ITALPRESS) – “La Via della Seta è una pagina delle nostre relazioni che non è stata vantaggiosa per noi. L’ho detto chiaramente a tutti i vertici del Governo cinese. I dati dell’export sono chiari e sono più vantaggiosi per Germania e Francia, che non facevano parte della Via della Seta”. Lo dice in un’intervista a Repubblica il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Va riformato il partenariato strategico”, aggiunge Tajani, “vogliamo rafforzare la cooperazione economica e sostenere l’export delle nostre Pmi in diversi settori, tra cui l’agroindustria. Vogliamo consolidare il nostro legame culturale nel settore della ricerca e dell’università e nel settore del turismo”.

Foto: agenzia fotogramma

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