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Urso “A Lampedusa la situazione è insostenibile, l’Europa ci aiuti”

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – “La mia visita è un segno di attenzione da parte del Governo”. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha visitato l’hotspot di Lampedusa, in contrada Imbriacola, dove al momento si trovano 4.267 migranti, a fronte di una capienza di 300-400 posti.
“La situazione è sotto gli occhi di tutti ma deve essere l’Europa a darci una mano per potere gestire al meglio questo fenomeno”, ha sottolineano Urso, che ha aggiunto: “La situazione qui è insostenibile, bisogna trovare delle soluzioni”.
Il ministro era accompagnato dal prefetto di Agrigento, Filippo Romano, e dal sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino. Dopo una visita all’hotspot ha effettuato un sopralluogo nel molo Favaloro.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Card “Dedicata a te”, Lollobrigida “Consegnate oltre 1 mln di tessere”

ROMA (ITALPRESS) – “Oltre un milione, su 1,3, le tessere della card ‘Dedicata a tè consegnate al 25 agosto, circa 10 mila solo nella giornata di giovedì. Dal 17 luglio, quando i comuni hanno comunicato ai beneficiari la possibilità di poterla ritirare alle Poste, più di 900 mila le carte già attivate, con operazioni di pagamento pari a 7,8 milioni di euro. Sono i numeri che confermano il successo del provvedimento del Governo Meloni e per il quale il ministero dell’Agricoltura ha stanziato fondi per mezzo miliardo di euro, dei quali sono stati già impegnati oltre 270 milioni di euro dal Masaf. Un provvedimento che non solo garantisce un aiuto alle famiglie e conferma l’attenzione dell’esecutivo verso chi vive un momento di difficoltà economica, ma, allo stesso tempo, rappresenta un sostegno anche per le nostre filiere produttive. Il Governo, ancora una volta, dimostra la sua capacità di ascolto nei confronti dei problemi reali della Nazione e alle strumentalizzazioni della sinistra risponde con la concretezza che gli italiani meritano”. Lo dichiara il ministro dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
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Minniti “Cambiare la Bossi-Fini e un Piano europeo per l’Africa”

ROMA (ITALPRESS) – “La visione del presidente Sergio Mattarella e quella di Giorgia Meloni non sono in conflitto strategico”. Così, sul tema dell’immigrazione, in un’intervista a la Repubblica, l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti che, in merito all’appello del Capo dello Stato al rispetto della Costituzione, dell’accoglienza e del pluralismo, letto da sinistra come un richiamo al governo, spiega: “Il tema è da affrontare con profondità e solennità per provare a dargli seguito. Ma prima va capito”. Secondo Minniti non è corretto parlare di emergenza, così come fa il governo: “Come dice il presidente Mattarella, no. E dunque questo è il modo peggiore per affrontarlo. Come scrive Peter Frankopan, in The earth transformed, il tema dell’immigrazione e del cambiamento climatico accompagna i popoli dall’inizio dell’umanità. E quindi è ragionevole pensare che nei prossimi 20 anni sarà addirittura centrale”. “Se è strutturale non c’è muro che tenga – aggiunge -. Serve un cambio di paradigma. Anche perchè si è capito che la crescita non può fare a meno dell’ ‘individuo-massà: la Cina ancora paga la politica del figlio unico. Lo squilibrio demografico che porta all’immigrazione deve essere percepito come opportunità. E comunque neanche il dittatore più spietato può impedire un sogno”. “Tra i muri e i flussi illimitati ci deve essere una prospettiva diversa. E in questo momento si apre uno spiraglio importante. Io lo vedo”, dichiara Minniti, secondo cui “le evidenze, pur nelle differenze, ci sono. Il governo ha aumentato i flussi regolari, e bene ha fatto. E tutti, nel rapporto con la realtà, sono profondamente cambiati. Il che non è banale perchè questo Paese deve evitare di precipitare in un conflitto traumatico, e di tensione sociale, sull’immigrazione”.
“I numeri – sottolinea Minniti – sono impegnativi e quindi occorre una responsabilità condivisa”. “Credo che si potrebbero fare due cose – aggiunge -. La prima è cambiare la legge Bossi-Fini che ormai è percepita da tutti come superata. Non lo dico ideologicamente. Lo direi anche se si chiamasse Minniti-Minniti. Cambiarla sarebbe un bel modo per rendere concreto l’appello di Mattarella”. Minniti pensa che il governo sia favorevole, anche perchè “lo ha già fatto triplicando i flussi regolari. E’ chiaro che deve cambiare anche il sistema di accoglienza”.
Inoltre, secondo l’ex ministro “l’accordo con l’Anci, stipulato nel 2017, per un’accoglienza diffusa invece che in grandi centri, andrebbe rilanciato. Sarebbe importante per una maggiore integrazione. E integrazione e sicurezza sono due facce della stessa medaglia. Vedo non dispiacerebbe anche a importanti esponenti di centrodestra come il presidente del Veneto Luca Zaia. Condivisioni da valorizzare”. Ed allora, secondo Minniti “perchè non promuovere un dibattito in Parlamento, magari aspro, per decidere assieme come cambiare la Bossi-Fini? Concentrato su due punti: l’effettiva utilizzazione delle quote di ingresso legale e far entrare il tema dell’accoglienza diffusa nella legge. Arrivare a un punto comune sarebbe un piccolo capolavoro democratico sulla scia dell’appello di Mattarella. E sarebbe un bel segnale nei confronti dell’Ue nel momento in cui dobbiamo chiedere qualcosa di importante”. “L’Europa sta rischiando di perdere l’Africa e sarebbe un disastro per lo squilibrio demografico e per la sicurezza del pianeta. C’è il problema del Niger, il Mali, la guerra civile in Sudan, la decisione di portare a 11, con l’Iran, i Paesi del Brics. L’Ue deve occuparsene subito. Non può aspettare le prossime elezioni. Il nuovo governo sarà fra 14 mesi di questi tempi un’eternità”. Un monito che Minniti rivolge “a tutti. Non ci possiamo permettere il ‘vediamo come vanno le Europee e poi si decide la strategià. Dopo è tardi”. “Penso che l’Italia debba promuovere un vertice straordinario dei capi di Stato e di governo europei – propone -. Al centro il tema dei rapporti con l’Africa. E all’ordine del giorno un piano per la stabilizzazione, la crescita economica e la prosperità dell’Africa con risorse importanti e immediatamente utilizzabili”. Ed alla domanda se non è il piano Mattei di Giorgia Meloni, risponde: “Vede che le visioni non sono così distanti? In questo ambito si potrebbero aprire canali legali di immigrazione gestiti dalle ambasciate e dalla nostra rete consolare. E ai migranti in attesa fare corsi di italiano di conoscenza del nostro Paese e di formazione”. “Parliamo di costruire con l’Africa, e quindi insieme all’Unione Africana e all’Onu, un patto per la gestione legale di flussi migratori. Con la condizione di una lotta senza quartiere ai trafficanti di esseri umani e l’impegno ai rimpatri immediati di chi entra illegalmente. Oggi l’Italia ha un’opportunità: una visione alta proposta dal presidente della Repubblica, non distante da quella proposta dal presidente del Consiglio, si tratta di coinvolgere pienamente il Parlamento. Questa è la vera forza della democrazia”.
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Schlein “Troppi rigurgiti di pensiero fascista”

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ROMA (ITALPRESS) – “I rapporti tra Italia e Svizzera hanno radici profonde, hanno trovato una struttura politica negli anni bui del ventennio del fascismo che ha visto migliaia di esuli trovare rifugio in questo Paese. Anche grazie a loro si è strutturato l’antifascismo italiano, una fase storica che è bene ricordare in un momento come questo, in cui vediamo troppi pericolosi rigurgiti di nazionalismo e soprattutto di negazionismo della storia, con un pensiero che possiamo ancora definire fascista”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein intervenendo al congresso del Partito socialista svizzero.
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Violenza sulle donne, Salvini “Castrazione chimica per i casi più gravi”

ROMA (ITALPRESS) – “Per quello che riguarda la violenza sulle donne è un’estate pazzesca. La Lega presenterà un emendamento per la castrazione chimica per i casi più gravi di recidiva. Pensiamo a quello schifoso, non posso chiamarlo papà, che prima ha abusato della fidanzatina 14enne del figlio, e poi della figlia di 11 anni. Non siamo di fronte solo a dei delinquenti, ma a dei malati. Se hai mal di testa prendi l’aspirina, se non riesci a controllarti te lo risparmio per il resto della tua esistenza”. Lo ha detto il vice premier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a margine del vertice di Pinzolo, in Trentino.
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A Papa Francesco il premio “E’ giornalismo 2023”

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ROMA (ITALPRESS) – E’stato conferito al messaggio del dialogo e della pace di Papa Francesco il premio “E’ giornalismo 2023”.
Una scelta inedita nella storia di questo riconoscimento, che però – si legge in una nota – “si inquadra perfettamente in quello che era l’obiettivo che si erano posti Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e Giancarlo Aneri, quando fondarono il Premio nel lontano 1995: aiutare il giornalismo ad essere più consapevole del suo ruolo di libera espressione e di contributo alla costruzione della giustizia attraverso il servizio alla verità”.
Nel motivare l’attribuzione, la giuria, presieduta dallo stesso Giancarlo Aneri e composta da Stella Aneri, Giulio Anselmi, Mario Calabresi, Massimo Gramellini, Paolo Mieli, Gianni Riotta e Gian Antonio Stella, considera questa scelta “un segnale importante per il mondo dell’informazione, in particolare per le generazioni più giovani dei giornalisti”, e ricorda l’insegnamento del Pontefice, secondo cui la pace “è un lavoro paziente di ricerca della verità e della giustizia, che onora la memoria delle vittime e che apre, passo dopo passo, a una speranza comune più forte della vendetta”.
La lettera di motivazione del Premio: “Le notizie possono essere belle o brutte, vere o false’, ha detto Papa Francesco. Spiegando che forse mai come oggi i giornalisti devono farsi carico di responsabilità simili a quelle di un mugnaio alle prese con una macina da mulino che “mossa dall’acqua, non può essere fermata. Chi è incaricato del mulino ha la possibilità di decidere se macinarvi grano o zizzania. La mente dell’uomo è sempre in azione e non può cessare di ‘macinare’ ciò che riceve, ma sta a noi decidere quale materiale fornire”. Da qui il messaggio per “incoraggiare tutti coloro che, sia nell’ambito professionale sia nelle relazioni personali, ogni giorno ‘macinano’ tante informazioni per offrire un pane fragrante e buono a coloro che si alimentano dei frutti della loro comunicazione”. E l’esortazione a “una comunicazione costruttiva che, nel rifiutare i pregiudizi verso l’altro, favorisca una cultura dell’incontro” e della pace. Il tema dominante del suo pontificato”.
-Foto ufficio stampa premio “E’ giornalismo”-
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Barachini “Agire subito contro pirateria, presto campagna comunicazione”

ROMA (ITALPRESS) – “Sto lavorando, anche in collaborazione con Agcom, ad una nuova campagna di comunicazione istituzionale contro la pirateria digitale, perchè questo grave problema si può risolvere con l’impegno di tutti. La preoccupazione del mondo dell’informazione, dello sport, dell’audiovisivo è ancora alta, in attesa che sia efficace a tutti gli effetti la legge contro la pirateria approvata l’8 agosto scorso che, tra le altre misure, dà all’Agcom il potere di intervenire con immediatezza per oscurare i siti che trasmettono illegalmente eventi in diretta. La legge stabilisce, infatti, che entro 30 giorni dall’entrata in vigore debba essere convocato un tavolo tecnico della piattaforma tecnologica che gestirà l’oscuramento dei siti pirata”. Lo ha evidenziato in una nota il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione a all’editoria, Alberto Barachini.
“L’inizio del campionato – ha sottolineato l’esponente del governo – rende necessaria e urgente una rapida conclusione dei lavori del tavolo che verrà convocato ai primi di settembre, perchè l’Agcom abbia tutti gli strumenti per fermare all’istante chi continua a depredare il lavoro di interi settori danneggiati gravemente da questa piaga che si alimenta anche della scarsa consapevolezza. Il nostro nuovo spot – ha rimarcato Barachini – mira proprio a questo, ad accrescere la comprensione della pericolosità di questo fenomeno per il mondo del lavoro e per l’informazione”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Calenda “Servono il salario minimo e il taglio delle accise”

ROMA (ITALPRESS) – “La situazione è che l’inflazione colpisce di più i redditi bassi. Il carrello della spesa è aumentato a dismisura, così come la benzina che per molti è un costo inevitabile. Battute sul cibo sono fuori luogo. Servono soluzioni. Salario Minimo, meno tasse su premi di produttività, incentivo per i rinnovi contrattuali, taglio delle accise”. Lo scrive su Twitter il segretario di Azione, Carlo Calenda.
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