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Ius scholae, Tajani “Si potrà lavorare per presentare una proposta”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Sul diritto di cittadinanza “ne parleremo alla riapertura delle attività parlamentari, con i gruppi di Forza Italia, ma credo che si potrà lavorare per presentare una proposta di legge che corregga alcune cose che riguardano la cittadinanza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio informale Esteri a Bruxelles.
Tajani ha citato “due aspetti”. “Quello della concessione della cittadinanza a giovani che abbiano completato il corso di studi con successo – ha spiegato – e acquisito la conoscenza di lingua, storia, geografia, educazione civica, quindi siano di fatto culturalmente italiani”. Si tratta, ha aggiunto, di “una regola più giusta e più severa di quella che c’è oggi”.
“L’altro aspetto – ha affermato – è quello delle cittadinanze concesse grazie allo Ius Sanguinis in molti paesi, dove chi cerca la cittadinanza lo fa per ottenere un passaporto italiano e comunitario, non per voler essere cittadino italiano”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Meloni “Non aboliremo l’assegno unico, manovra ancora da scrivere”

ROMA (ITALPRESS) – “No, il governo Meloni non abolirà l’assegno unico nella prossima legge di bilancio. Diffidate dalle fantasiose ricostruzioni su una manovra ancora da scrivere. Noi continuiamo a lavorare per un’Italia migliore e più giusta, dopo anni di disastri della sinistra”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un video pubblicato su X che la vede accanto al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

– Foto screenshot da video pubblicato su X dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni –

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Governo, Lupi “I nostri elettori ci chiedono unità”

ROMA (ITALPRESS) – “Quello che i nostri elettori ci chiedono continuamente è unità. E quello su cui si gioca la partita del nostro governo è ciò che sapremo fare di concreto per il Paese. Quindi dobbiamo evitare i distinguo continui, che non servono a nessuno perchè la visibilità non significa consenso, così come dovremmo essere capaci di affrontare cose serie all’interno della coalizione”. Lo afferma Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, in una intervista al Corriere della Sera.
“Il tema della cittadinanza è uno di questi, ma non può essere usato come spot. Deve essere inserito all’interno di un’architettura complessiva, che comprende crescita, natalità, immigrazione, famiglia, lavoro, protezioni sociali. Si può fare, senza offrire il fianco alle opposizioni” ha continuato Lupi.
“Sarà importantissimo per il governo avere un commissario europeo con deleghe importanti e, come spero e credo, una vicepresidenza esecutiva. Averli significa dimostrare l’importanza e la centralità dell’Italia dove davvero si costruisce il futuro di tutti, in Europa».
“Fitto? Il fatto che la premier abbia pensato a lui indica lungimiranza: mettere a disposizione della commissione l’uomo che in Italia ha uno dei ruoli più delicati, gestendo la partita del Patto di stabilità e del Pnrr, significa aver capito quanto è importante avere un ruolo cruciale in Europa. Ci rafforza prosegue Lupi.
Sulle pensioni: “In un Paese che ha 14 milioni di pensionati e spende il 70% delle risorse per la previdenza e solo l’1% per natalità e sostegno alle famiglie, è impensabile immaginare di destinare risorse ai pensionamenti anticipati, che siano quota 41 o 42. Dobbiamo rovesciare la prospettiva, e questo sarà uno dei temi su cui noi del centro e del centrodestra dobbiamo caratterizzarci».
Sul tema della cittadinanza: “E’ una questione reale. Ma non può essere affrontata con slogan o peggio andando a traino della sinistra. Noi siamo il governo che ha portato a 500 mila i permessi di lavoro per gli immigrati, chiaro che dobbiamo occuparci anche di ius scholae, io lo proposi nel 2015. Ma all’interno di un discorso complessivo. Intanto cominciando a sveltire le pratiche burocratiche per chi già ne ha diritto, che appena lo matura riesce a ottenere le carte mediamente in 4 anni. Troppi. Ma appunto, non è con i distinguo o con le stoccate che si affrontano certe sintesi. Si discute e si trova la sintesi».

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Autonomia, Fontana “La Lombardia partirà senza attendere i lep”

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo una parte della Costituzione che rende possibile l’Autonomia differenziata, una legge approvata dal presidente della Repubblica. Non vedo perchè non si possa iniziare un percorso che si concluderà con l’approvazione dei Lep”. Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, in una intervista al Corriere della Sera in tema di Autonomia differenziata.
Sulla posizione di Forza Italia secondo cui senza Lep, niente Autonomia: “Mi spieghino il motivo. Non c’è nessun motivo perchè non si debba dare applicazione alla nostra Carta costituzionale dal momento che non si vanno a toccare i Lep. Applicando queste materie non si va a violare nessun principio. Non si deve cercare di buttare la palla in tribuna per non affrontare il problema. Quello che sta sostenendo FI con la questione dei Lep è un problema che andrà affrontato ma in un secondo momento”.
In merito alla questione Ius Scholae: “E’ un falso problema. Una delle situazioni in cui si vuole fare politica senza un vero motivo di fondo. Non si dice neanche quanti devono essere i cicli scolastici per avere la cittadinanza. Può essere che un ragazzino, finite le elementari, a 11 anni, sia nelle condizioni di diventare o no un cittadino italiano? Stesso discorso per un ragazzo di 16 anni. E poi si arriverebbe anche all’assurdità di avere un bambino o un ragazzo che ha la cittadinanza mentre i genitori no. La vera battaglia che dovremo far tutti è quella di velocizzare la cittadinanza».
Alla domanda se teme di più il ricorso alla Corte costituzionale o il referendum sull’Autonomia Fontana risponde: “Non temo nessuna delle due cose. Temo però che questa modalità di affrontare il problema possa creare, questa sì, una spaccatura all’interno del Paese. Sono preoccupato che la violenza con cui si sta affrontando il problema crei danni irreparabili”.

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Autonomia, Zaia “Apriamo un confronto con la Conferenza episcopale”

ROMA (ITALPRESS) – “Mi rivolgo al cardinale Matteo Zuppi, che stimo molto: apriamo un confronto sull’Autonomia differenziata all’interno della Cei”. Così Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
“Io metto a disposizione – prosegue – i nostri migliori tecnici, loro ne trovino altri che hanno promosso il referendum. Propongo un confronto aperto con i membri della Conferenza episcopale, così si renderebbero conto se questo è davvero il Far West che qualcuno vuole dipingere”, aggiunge Zaia in risposta a una domanda sulle parole del vicepresidente della Cei, Francesco Savino, che in un’intervista a Repubblica ha definito la legge un cavallo di Troia per dividere in due l’Italia.
Il governatore veneto afferma di aver “letto due volte le dichiarazioni e – spiega – sono rimasto basito. Sono rimasto colpito anche umanamente, come amministratore e come cattolico”.
In merito ai dubbi sull’avvio della riforma in assenza dei Lep, per Zaia “basta leggere le carte per capire che l’Autonomia non si farà finchè non saranno approvati i Lep”.
“Siamo pronti a parlare con i vescovi – aggiunge – ma non io, i tecnici qualificati: professori universitari di altissimo profilo che hanno studiato ogni aspetto della riforma. Facciamolo in stile question time, con domande dalla platea. Vedrete che nessuno vuole spaccare il paese e io, da cattolico – conclude -, di certo non ho nel cuore il concetto di Far West”.

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Papa Francesco “Respingere i migranti è un peccato grave”

CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Il ‘Mare nostrum’ è diventato un cimitero. E la tragedia è che molti, la maggior parte di questi morti, potevano essere salvati. Bisogna dirlo con chiarezza: c’è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo, quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave”. Lo ha detto Papa Francesco all’Udienza generale.
“Su una cosa – ha aggiunto – potremmo essere tutti d’accordo: in quei mari e in quei deserti mortali, i migranti non dovrebbero esserci. Ma non è attraverso leggi più restrittive, non è con la militarizzazione delle frontiere, non è con i respingimenti che otterremo questo risultato. Lo otterremo invece ampliando le vie di accesso sicure e regolari per i migranti, facilitando il rifugio per chi scappa dalle guerre, da violenze, persecuzioni e da calamità. Lo otterremo favorendo in ogni modo una governance globale delle migrazioni fondata sulla giustizia, sulla fratellanza, sulla solidarietà e unendo le forze per combattere la tratta di esseri umani, per fermare i criminali trafficanti che senza pietà sfruttano la miseria altrui”.
Per il Papa, “il Signore è con i nostri migranti nel ‘Mare nostrum’, il Signore è con loro, non con quelli che li respingono”, ha evidenziato.
Poi Papa Francesco ha riconosciuto e lodato “l’impegno di tanti buoni samaritani, che si prodigano per soccorrere e salvare i migranti feriti e abbandonati sulle rotte di disperata speranza nei cinque continenti. Questi uomini e donne coraggiosi sono segno di un’umanità che non si lascia contagiare dalla cattiva cultura dell’indifferenza e dello scarto. Quello che uccide i migranti è la nostra indifferenza e l’atteggiamento di scartare”.
Infine un riferimento a “chi non può stare con loro in prima linea”. “Non per questo – ha spiegato – è escluso da tale lotta di civiltà. Ci sono tanti modi di dare il proprio contributo, primo fra tutti la preghiera”.

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Italia Viva, Renzi “Ascoltare le idee di tutti, senza vittimismi”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ normale che ci sia un bel dibattito interno in Italia Viva, che prosegue sui social da settimane. Il 28 settembre si riunisce l’Assemblea Nazionale e si voterà sulla mia proposta. Penso che sia giusto ascoltare le idee di tutti, mettere da parte antipatie e vittimismi, e votare come è giusto che sia: si chiama democrazia. Abbiamo sempre fatto così, anche in momenti ancora più delicati, come dopo la crisi del governo Conte e l’arrivo del governo Draghi. Continueremo a farlo perchè rispettare una comunità politica significa innanzitutto rispettarne le regole e la democrazia interna”. Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, nella sua Enews.

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Meloni a Palazzo Chigi “Rieccomi, pronta a proseguire il mio lavoro”

ROMA (ITALPRESS) – “Eccomi qua. Sono ricomparsa. Richiamate tutte le unità. Sono a Palazzo Chigi. Sono grata per avere avuto la possibilità di riposare un pò, di ricaricare le batterie, di passare del tempo con mia figlia. Sono consapevole di essere una persona fortunata anche per questo, in quella che alcuni attentissimi osservatori hanno definito ‘la difficile estate della Melonì. So che invece le estati difficili sono quelle di altri, di chi le vacanze non ha potuto farle: voglio dire a loro e a tutti gli italiani che farò buon uso di questa energia che ho potuto mettere da parte in questi giorni, anche se non ho mai smesso di fare il mio lavoro, di seguire quello che accadeva, di essere attenta alle mie responsabilità”. Così in un video sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Saprò fare buon uso di questa energia, sono pronta a proseguire il mio lavoro con ancora maggiore determinazione”, ha aggiunto.

– foto: Agenzia Fotogramma –
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