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M5s, Conte “Scissione? Non vedo questo rischio”

ROMA (ITALPRESS) – “Non vedo questo rischio”. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, in una intervista a Repubblica, a chi gli chiedeva se il movimento fosse vicino ad una clamorosa scissione. Secondo l’ex premier, il fondatore del partito, Beppe Grillo, “ha assunto precisi impegni contrattuali che lo obbligano a non sollevare mai questioni sull’utilizzo del simbolo da parte del Movimento, che peraltro è già stato modificato più volte ed è registrato a nome dell’associazione del Movimento 5 Stelle e non di singole persone”. E a chi lo accusa di aver trasformato il movimento in un partito personale, Conte risponde: “Si tratta di una sonora sciocchezza. Non ricordo che in passato sia mai stata fatta una costituente dal basso con piena libertà di defenestrare anche il leader o approvare indirizzi da lui non condivisi”. Infine, sulla possibilità di ricandidarsi dopo due mandati, Conte ammette: “è in atto da tempo una discussione che ha già comportato, prima che io arrivassi alla guida del M5S, una modifica della regola. Non voglio in alcun modo condizionarne l’esito, mi limito a registrare che soprattutto in alcune tornate amministrative la regola rischia di svantaggiarci”. (ITALPRESS).

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Papa “Situazione terza guerra mondiale a pezzi sembra inarrestabile”

ROMA (ITALPRESS) – “La presente situazione di ‘terza guerra mondiale combattuta a pezzì – ma c’è, la terza guerra mondiale – sembra permanente e inarrestabile. La crisi in corso minaccia seriamente i pazienti sforzi compiuti dalla Comunità internazionale, soprattutto attraverso la diplomazia multilaterale, al fine di incoraggiare la cooperazione nell’affrontare le gravi ingiustizie e le pressanti sfide sociali, economiche e ambientali che la famiglia umana si trova ad affrontare. E questo è così, non esagero”. Così Papa Francesco ricevendo i partecipanti all’incontro annuale del Network internazionale di Legislatori Cattolici. “Il nostro mondo, stanco della guerra – sembra che non possa vivere, senza guerra -, ha bisogno di rinnovare lo spirito di speranza che ha portato a fondare le strutture di cooperazione a servizio della pace all’indomani della seconda guerra mondiale. La guerra non è speranza, la guerra non dà speranza”, ha aggiunto il Santo Padre.
(ITALPRESS).
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8 anni fa il sisma di Amatrice, Meloni “C’è ancora molto da fare”

ROMA (ITALPRESS) – La notte del 24 agosto 2016 una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 provocò nel centro Italia 299 vittime, 388 feriti e circa 41 mila sfollati, soprattutto nell’area di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. “Otto anni fa il catastrofico terremoto che ha devastato il Centro Italia. La terribile scossa delle 3.36, fissata nella mente di ognuno di noi dall’orologio fermo della Torre Civica di Amatrice, ha innescato una sequenza sismica che ha dispiegato i suoi effetti distruttivi per diversi mesi a seguire e ha coinvolto un territorio molto vasto della nostra Nazione – commenta il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -. Non dimenticheremo mai la notte del 24 agosto 2016. Le immagini della catastrofe, i borghi distrutti, il dolore e l’angoscia dei nostri connazionali, l’eroismo dei soccorritori sono tasselli di una memoria collettiva che il tempo non intaccherà. In questo anniversario ricordiamo chi non c’è più e ci stringiamo ai famigliari e ai cari delle vittime: non siete mai stati soli, e l’Italia è e sarà sempre al vostro fianco”.
“Otto anni dopo quella notte la ricostruzione non è ancora
completata. Molto è stato fatto, ma altrettanto c’è da fare per
restituire all’Appennino centrale il futuro che merita e per
rispondere al desiderio di chi è nato e cresciuto in quei luoghi
di tornare a viverli. Se l’obiettivo fondamentale è far rientrare
i cittadini nelle loro case, e i numeri testimoniano che ciò sta
progressivamente accadendo, restituire sicurezza e vitalità al
Centro Italia – aggiunge – è la premessa altrettanto
imprescindibile per contrastare lo spopolamento ed evitare che le
aree interne e montane siano abbandonate. Non possiamo
permetterlo, perchè ogni borgo d’Italia è un pezzo dello spirito
nazionale e custodisce la nostra identità più profonda”.

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Morto Ottaviano Del Turco, fu segretario Psi e presidente Abruzzo

ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 79 anni Ottaviano Del Turco, ultimo segretario nazionale del Partito Socialista Italiano (1993-1994), ministro delle Finanze (2000-2001) presidente della Regione Abruzzo (2005-2008) e segretario aggiunto della Cgil. La notizia è stata data dal figlio Guido con un post su Facebook. “Ciao papà. Ti ho voluto bene. Tanto. E grazie per avermi fatto stare accanto a te per 15 anni, quando il mare è andato in burrasca”. Nato a Collelongo, in provincia de L’Aquila il 7 novembre del 1944, iniziò la carriera sindacale nella sede romana dell’Istituto nazionale confederale di assistenza (Inca). Fu segretario aggiunto della Cgil con Luciano Lama nel 1983. A luglio 1992 lascia il sindacato e un anno dopo diventa segretario nazionale del Psi subentrando a Giorgio Benvenuto. Alle elezioni politiche del 2001 viene rieletto senatore per L’Ulivo. Alle elezioni europee del 2004 viene eletto al Parlamento europeo per la lista Uniti nell’Ulivo. Alle elezioni regionali in Abruzzo del 2005 viene eletto presidente della Regione con il 58,1% dei voti, sconfiggendo il presidente uscente Giovanni Pace. I funerali si volgeranno domani alle 10 nella chiesa di Collelongo.
(ITALPRESS).
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Sangiuliano “No al ministero della verità”

RIMINI (ITALPRESS) – Sono “assolutamente contrario al ministero della verità: non è il ruolo della politica”, che “deve creare degli spazi all’interno dei quali le idee si possano confrontare liberamente”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al Meeting di Rimini. “La politica deve dare delle infrastrutture, un sistema scolastico efficiente, università e spazi culturali: è quello che stiamo facendo per esempio sui musei, rafforzando le strutture che ci sono, creando tanti spazi di confronto soprattutto per le giovani generazioni all’interno dei quali le idee si possano confrontare”, ha aggiunto.
Secondo il ministro “non può essere certo la politica a fare il ministero della verità che dice ‘questa cosa è fatta bene o quest’altra cosa è sbagliatà, l’importante è che tutte le opinioni possano essere liberamente manifestate. Quello che si può fare, è elevare la qualità del dibattito pubblico che deve tornare ad essere quello che era decenni fa, anche aspro, duro e conflittuale ma di qualità”, ha concluso Sangiuliano.

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Gentiloni al Meeting di Rimini “Ue ha dato risposta forte alle crisi”

RIMINI (ITALPRESS) – “L’Europa è assente? Alle quattro crisi – la pandemia, l’invasione russa dell’Ucraina, il cambiamento di modello energetico e l’inflazione – tutto sommato ha dato una risposta abbastanza forte”. Lo ha detto il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, al Meeting di Rimini.
“Faccio solo due esempi: il primo sono questi famosi eurobond, le emissioni di debito comune europeo. Se parlava un pò con il sorriso sulle labbra da una ventina d’anni, certo, ci è voluta una pandemia, ma noi li abbiamo fatti”. Il secondo esempio, aggiunge Gentiloni, “è l’invasione russa dell’Ucraina che ha visto una risposta europea insufficiente sul piano della capacità diplomatica, però straordinaria come unità tra i Paesi europei”. Putin “era convinto di poter contare su un’Unione europea debole e divisa”.
Per Gentiloni “scommettere sull’Europa e sulla sovranità europea non è assolutamente ridimensionare il ruolo di un Paese come l’Italia, anzi: penso che i veri patrioti sono anche i veri europeisti. Non possiamo essere europeisti part-time”.
“Quando sento l’inno di Mameli, quando vedo vincere i nostri atleti alle Olimpiadi, quando vedo un tricolore sinceramente mi commuovo e al tempo stesso penso che abbiamo bisogno di più Europa. I veri patrioti oggi sono europei”, ha aggiunto.
“Il processo per prendere decisioni a livello europeo è abbastanza faticoso, i compromessi sono necessari. Per fare un compromesso bisogna tener conto sia delle diverse ispirazioni politico-culturali, sia degli interessi nazionali. E’ una grande scuola di democrazia e di compromesso, ma alla fine le decisioni si prendono”, ha sottolineato Gentiloni.
“Tutto sommato questo meraviglioso esperimento dell’Unione Europea ha funzionato, non sputiamo nel piatto che abbiamo costruito in questi decenni perchè è una macchina di democrazia, di libertà e di pace che funziona”, ha proseguito.
“Chiedere ai Paesi membri di aumentare i loro contributi è una delle cose più impopolari che l’Unione Europea può fare: quello che dovremmo fare è gradualmente metterci nella condizione di avere un ‘tesorò unico”, ha spiegato il commissario europeo.
“Se pensiamo di andare avanti con l’Unione Europea a 35 senza fare passi in avanti verso un tesoro europeo, secondo me ci illudiamo”, ha sottolineato. “Se l’Unione Europea vuole stare nei tempi che cambiano deve aumentare la propria ambizione. Più forza all’Unione Europea significa anche più forza alla sua capacità di espansione di democrazia e di libertà”, ha aggiunto Gentiloni.
A margine del Meeting, l’ex premier ha risposto alle domande dei giornalisti che gli chiedevano di commentare le dichiarazioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, secondo il quale il Patto di Stabilità costringe gli Stati nazionali a politiche di corto respiro. “Penso che il nuovo Patto di Stabilità abbia in realtà l’impulso a lavorare sul medio e lungo periodo, infatti parliamo di un piano pluriennale di quattro o addirittura sette anni che i diversi Paesi devono presentare alla Commissione nelle prossime settimane, cioè adesso – ha detto Gentiloni -. Quindi penso che sia una prospettiva di lungo periodo. La collaborazione con il ministro Giorgetti è sempre stata ottima. Abbiamo lavorato insieme molto bene, ha avuto un ruolo importante nella definizione del nuovo Patto di Stabilità rappresentando l’Italia e sostenendolo a nome dell’Italia”.
Per il commissario europeo “l’Italia ha avuto dei buoni livelli di crescita. Noi abbiamo più di altri Paesi da tenere insieme la necessità di spingere la crescita e la necessità di controllare il debito pubblico. Se c’è un punto su cui l’Italia è particolarmente esposta è quello del debito pubblico che, dopo quello greco, è il più alto dell’Unione Europea e, a differenza di quello greco, non ha ancora imboccato come deve imboccare nei prossimi 10 anni una via sicura di graduale riduzione”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Lollobrigida “Regole attuali permettono di acquisire la cittadinanza”

RIMINI (ITALPRESS) – “Noi crediamo che si possa diventare cittadino semplicemente con un percorso in cui possa dimostrare l’amore per questa terra, non c’è niente di male, si diventa cittadini italiani con delle leggi e delle regole che sono comuni a gran parte dei Paesi del mondo. Le contaminazioni culturali ci devono essere, dobbiamo solamente avere una capacità: non immaginare che per essere contaminati bisogna rinunciare alla propria identità. Noi siamo un’identità forte, costruita nei secoli, consapevoli di quello che valiamo, ci apriamo al mondo, ci confrontiamo con il mondo”. Così il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, nel corso di un punto stampa al Meeting di Rimini. “In quest’ottica crediamo che le regole che esistano siano delle regole importanti, forti ma che permettono tranquillamente di acquisire la cittadinanza, di potersi rapportare con gli altri senza dover fare delle scelte che invece possono pregiudicare questo tipo di aspetto e valore”, aggiunge.
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A Ceglie Messapica torna la kermesse politica “La piazza-il bene comune”

ROMA (ITALPRESS) – Dal 29 al 31 agosto a Ceglie Messapica (Brindisi) si terrà la settima edizione de “La Piazza – Il Bene Comune”, la kermesse politica di affaritaliani.it intitolata “E mo…? Che succede…? Dalla Puglia al Sud, dall’Italia all’Europa (e oltre). Sogni e Progetti di una Notte di Fine Estate”.
Tra gli ospiti ci saranno: Matteo Salvini, Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Antonio Tajani, Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR; Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare; Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy; Francesco Paolo Sisto, Viceministro della Giustizia; Carlo Calenda, fondatore e leader di Azione; Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia; Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria; Giuseppe Santalucia, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM); Antonio Decaro, eurodeputato PD;
Marcello Dell’Utri, ex Senatore della Repubblica Italiana; Roberto Tasca, Presidente A2A; Gianpiero Strisciuglio, AD di RFI.

– foto: Ufficio stampa Comin & Partners
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