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Mattarella “Giovani protagonisti per costruire speranza contro guerra”

ROMA (ITALPRESS) – “Desidero rivolgere il saluto più cordiale ai capi scout giunti a Verona per condividere esperienze e riflessioni in occasione del 50° anniversario della nascita dell’AGESCI. Si tratta di una tappa importante nella storia dello scoutismo italiano”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato ai presidenti del Comitato Nazionale Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, Roberta Vincini e Francesco Scoppola.
“La nostra società deve molto al movimento, per il costante impegno educativo verso giovani e giovanissimi, per il vissuto di solidarietà, per l’esperienza di libertà di cui è espressione, per la sensibilità testimoniata e fatta crescere nei confronti della madre Terra – aggiunge il capo dello Stato -. “Generazioni di felicità” è il tema che avete scelto per proporre una visione che sappia vincere la sfiducia, combattere l’indifferenza, per legare ancor di più la crescita personale all’amicizia, alla pace, al futuro della comunità”.
“L’ombra terribile delle guerre provoca allarme e tristezza, ma possiamo opporci a esse ponendoci come costruttori di fraternità e speranza, fin dal nostro agire quotidiano. E’ una sfida che non può che basarsi su un rinnovato protagonismo dei giovani, sulla capacità di fare propri valori autentici nel desiderio di migliorare se stessi e il mondo circostante – conclude Mattarella -. Avete offerto un contributo significativo ai valori essenziali della comunità nazionale raccolti nella nostra Costituzione, a partire da quelli della partecipazione e della coesione: meritano impegno in questo tempo di cambiamento. Vi auguro giornate proficue”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Salvini “Ius Scholae non è priorità e non è in agenda”

RIMINI (ITALPRESS) – Lo Ius Scholae “non è una priorità e non è nell’agenda di governo. Non ho voglia di far polemica ma l’Italia è il Paese europeo che concede più cittadinanze di tutti, quindi legge che va bene non si cambia”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso di un punto stampa al Meeting di Rimini.
“Aiutare l’immigrazione regolare, l’integrazione è fondamentale ed è una delle priorità della Lega e di questo governo, quindi abbiamo più di una iniziativa – ha sottolineato Salvini -. Ovviamente deve essere coincidente con la lotta ai trafficanti di esseri umani e con la certezza dei diritti e dei doveri per tutti. Più persone per bene ci sono in Italia a prescindere dal Paese di nascita e meglio è, su questo siamo assolutamente accordo”.

– Foto xb1/Italpress –

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Cittadinanza, Piantedosi “Discussione va fatta senza ideologia”

RIMINI (ITALPRESS) – “Se questa discussione serve ad aggiornare il panorama delle valutazioni che un Paese come il nostro deve fare su questo tema molto importante dei nuovi cittadini e dei processi di integrazione nella loro massima espressione”, allora “va fatta” ma “scevra da condizionamenti ideologici” e alla luce di “dati concreti e realistici che indicano qual è la realtà della situazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al Meeting di Rimini, parlando dell’eventuale riforma della cittadinanza.
Questo “potrebbe aiutarci non a negare il problema o a respingerlo al mittente, ma probabilmente a fare qualcosa che sia più mirato per le nostre esigenze di massima integrazione – economica, alloggiativa e culturale – delle persone che arrivano”, ha sottolineato il ministro, ricordando che “la nostra legislazione è quella che consente il maggior numero di concessioni in tutta Europa”.
“Nel nostro ordinamento c’è addirittura uno spunto di ius soli, perchè è concessa la cittadinanza allo straniero che è nato in Italia e vi abbia trascorso tutta la sua vita fino al compimento del diciottesimo anno di età – ha sottolineato Piantedosi -. Non è vero che su questo tema ci sono istruzioni perchè questo meccanismo di ricostruzione della permanenza sia molto rigoroso ma, anzi, sono state aggiornate di recente le istruzioni date alle prefetture e a tutti gli organismi interessati” a cui è stato ricordato che “va considerata l’effettività del periodo di permanenza, a prescindere dalle ferie trascorse altrove o dai genitori che se ne sono andati”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Tajani “Il mondo è cambiato, l’Italia è matura per lo Ius scholae”

ROMA (ITALPRESS) – Sullo Ius scholae “mica ho sentito Schlein per fare un inciucio. Nè lavoro ad un accordo sottobanco con il Pd. E’ solo quello che pensiamo, da sempre. E’ quello di cui ha bisogno il nostro Paese. Ragazzi, l’Italia è cambiata! Abbiamo ricevuto in due anni 170 mila ucraini. E’ la nostra storia, l’impero romano accoglieva, in Sicilia è pieno di cognomi di origine araba”. “Sarà la mia educazione cristiana, ma per me non esistono differenze di colore o etnia. Un buon italiano è chi crede nell’Italia, la conosce, la difende. Quanti militari figli di stranieri ci sono nel nostro esercito? E poi gli atleti, le scuole in cui vanno i nostri figli. Il mondo cambia e continua a cambiare, svegliamoci”. Lo dice in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani.
La questione della cittadinanza “non è nel programma, ma nei programmi di governo non sempre c’è tutto, si possono arricchire. Secondo: non è la nostra priorità, che sono altre: l’economia e l’emergenza carceri. E però non siamo un partito unico, ognuno ha le sue idee”. Poi Tajani assicura che non esiste “nessun inciucio col Pd, nessun tradimento. Ma se il Pd si dice d’accordo con me, non posso essere io a cambiare idea. I sondaggi dicono che gli italiani sono a favore dello Ius scholae. Detto ciò, c’è tempo. Prima ne voglio parlare con i gruppi di FI. E sarebbe un’iniziativa dei nostri parlamentari, non del governo”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
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M5S, Grillo “Simbolo, nome e doppio mandato pilastri non negoziabili”

ROMA (ITALPRESS) – “Ci troviamo a un crocevia fondamentale nella nostra storia, in cui dobbiamo riflettere sulle nostre radici e su ciò che ci ha unito sin dall’inizio. Quando abbiamo fondato il MoVimento 5 Stelle, io e Gianroberto, lo abbiamo fatto con un ideale chiaro: creare un’alternativa al sistema politico tradizionale. Durante tutto questo cammino, ci siamo sempre ancorati a tre pilastri imprenscindibili: il nostro simbolo, il nostro nome e la regola del secondo mandato”. Così Beppe Grillo, garante del M5S, in una lettera ad attivisti, portavoce e sostenitori pubblicata sul suo blog. “Il simbolo del MoVimento 5 Stelle non è solo un segno grafico, è un richiamo al cambiamento, è l’emblema di un’intera rivoluzione culturale e politica, la bandiera sotto cui milioni di italiani hanno marciato con noi. Un partito politico non dovrebbe mai cedere alla tentazione di mutare il proprio simbolo: è la bussola che orienta il cammino verso il futuro, senza mai tradire il passato”, sottolinea. “Il nostro nome, MoVimento 5 Stelle, non è solo una sequenza di suoni o lettere: rappresenta la nostra piena identità. Cambiare un nome è come rinunciare a un pezzo di quella magia, a un ponte invisibile che collega chi siamo a chi vogliamo diventare”, prosegue Grillo. “E poi c’è la regola del secondo mandato. E’ un principio che ci distingue, che ci ha resi unici, che ci rende liberi dal potere e dalle sue tentazioni. Questi tre nostri pilastri non sono in nessun modo negoziabili, e non possono essere modificati a piacimento”, dice Grillo. “Sono il cuore pulsante del MoVimento 5 Stelle, il nostro faro nella tempesta. Cambiarli significherebbe tradire la fiducia di chi ha creduto in noi. Vi chiedo quindi di riflettere profondamente, di ascoltare la vostra coscienza. In questo momento cruciale non possiamo permetterci di smarrire la nostra rotta. Il MoVimento è e deve rimanere una forza di cambiamento autentico, e per farlo, dobbiamo rimanere fedeli ai nostri principi fondativi”, conclude Grillo.
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– Foto: Ipa Agency –

M5S, Conte “Simbolo, nome e regole potranno essere discusse”

ROMA (ITALPRESS) – “Potremo discutere di tutto, rifondarci integralemnte. Anche il simbolo, la denominazione, le regole organizzative quelle consolidate potranno essere discusse, anche perchè non possiamo ammettere che quando a pronunciarsi sia la comunità degli iscritti di debba decidere da parrte di alcuniarbitrariaente e preventivamente di cosa si può discutere, su cosa si può deliberare”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, in un video sui social in vista dell’assemblea costituente e dopo le parole del garante del Movmento Beppe Grillo.
“In passato non è stato così – aggiunge – In passato il simbolo è stato cambiato più volte. E’ stata cambiata anche la regola del doppio mandato. Non possiamo ammettere che quando queste decisioni sono prese da due, tre quattro, cinque persone va tutto bene e quando è invece la comunità degli iscritti nell’ambito di un processo costituente così coinvolgente, coraggioso e rivoluzionario questo non va bene. Allora – conclude Conte – affrontiamo questo processo con animo sereno e coraggioso liberando tutte le nostre energie Dobbiamo rilanciare la nostra originaria carica rivoluzionaruia innovativa. Il sistema politico ha sempre più bisogno del M5S”.
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– Foto: Agenzia Fotogramma –

Zaia “Contrario allo Ius Soli, su Ius Scholae tempi troppo lunghi”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Francamente non ho la più pallida idea di che cosa farò, ogni giorno mi assegnano da qualche parte. L’ultima è alla presidenza del Coni…”. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha risposto così in una intervista sul quotidiano La Ragione alla domanda sul suo futuro politico in occasione del quarto appuntamento della rassegna letteraria “Autori in Costa”. Parlando del suo libro “Fai presto, vai piano” – edito da Marsilio e presentato in Costa Smeralda – il confronto soprattutto sui giovani, sulla generazione dei nativi digitali. “I ragazzi, come sottolineo sin dal titolo che era la raccomandazione di mia madre, devono capire di dover vivere fino in fondo la vita, cogliere le loro opportunità, non arrendersi alla narrazione nostalgica e pessimista che tanti adulti riservano loro”. sull’autonomia differenziata, la sfida della sua vita politica. “Mi amareggia – ha detto – l’insistere sul ‘spacca Italià, perchè è una colossale fregatura proprio nei confronti dei cittadini del meridione d’Italia. Sono loro le prime vittime di una mala gestione e di una cattiva interpretazione del centralismo, che peraltro tradisce gli stessi principi costituzionali. Anche con la riforma voluta dalla sinistra del Titolo V nel 2001. Non si spacca proprio niente, si invita ad un’assunzione di responsabilità, perchè non si spartiscano povertà e disservizio, ma efficienza e ricchezza”.
“Prendete la sanità, in buona parte regionalizzata proprio per effetto del Titolo V: si sostiene che le regioni del Nord guadagnino con il'”turismo sanitariò dei cittadini del Sud. Accogliamo migliaia di nostri concittadini per interventi di estrema gravità e dagli alti costi e di sicuro non ci guadagniamo nulla. In Veneto, vige il principio che tutti verranno curati indipendentemente dalla propria origine, provenienza, per tacere di etnia o altro”.
“Sui diritti -prosegue Zaia – ho invocato recentemente una ‘no fly zonè, perchè non si può andare avanti con questo rinfacciarsi le rispettive ideologie. Si pensi al fine vita”. Sulla questione della cittadinanza, il presidente della Regione Veneto rincara la dose: “Anche qui è tutto un confronto per partito preso, mai qualcuno che si chieda – come io chiedo – cosa fare della doppia cittadinanza. Ci sono Paesi come la Germania che la escludono, possiamo almeno parlarne? Anche per aiutare a comprendere che valore diamo alla cittadinanza italiana. Quanto allo Ius soli non lo applica più nessuno, tranne gli Stati Uniti d’America e sono personalmente contrario”.
Sulla polemica legata allo Ius scholae: “Adesso è tutto un gran parlare di proposte da sinistra, ma osservando più da vicino quella che avrebbe maggior forza e considerata la legge attuale, la differenza sarebbe nell’ordine di due o tre anni al massimo… Piuttosto quando un ragazzo nato in Italia e dopo aver frequentato le nostre scuole arriva al momento della concessione della cittadinanza sarebbe il caso di non impiegarci quattro o cinque anni”.

Foto: Agenzia Fotogramma –

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Mattarella “Meeting Rimini contributo a cultura, dialogo e umanità”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Meeting, giunto alla sua 45^ edizione, offre anche quest’anno il proprio contributo di cultura, dialogo e umanità. E’ una vicenda che ha saputo interrogarsi sulle ragioni fondanti della nostra società e che continua a rinnovarsi, coinvolgendo giovani e meno giovani, cercando di cogliere oltre le contingenze ciò che si muove più nel profondo.
Rivolgo a quanti vi prenderanno parte il saluto più caloroso, nella certezza che le giornate di Rimini risulteranno per tutti un prezioso arricchimento, e agli organizzatori e ai volontari esprimo l’apprezzamento per l’impegno dispiegato”. E’ il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz. “Il tema di questa edizione esprime le radici culturali del Meeting proponendo uno sguardo aperto alle straordinarie trasformazioni che stiamo vivendo.
Si vuole ricercare l’essenziale proprio mentre i flussi globali delle informazioni diventano fiumi in piena, mentre le tecnoscienze ci mostrano soluzioni fino a ieri inimmaginabili, mentre le opportunità offerte ai singoli ripropongono la fallace lusinga dell’onnipotenza dell’uomo” ha continuato Mattarella.
“Eppure, a fronte di tante nuove chances per l’umanità, tocchiamo con mano l’orrore, le atrocità e l’escalation delle guerre, le volontà di dominio, con un drammatico ritorno al passato. Sentimenti di paura, sfiducia, talvolta indifferenza, non di rado rancore e odio, si riaffacciano.
Per questo essenziale è rimettere al centro la persona. Il desiderio di vita e di pienezza, nella relazione con la comunità. Perchè l’essenziale non sta nell’io separato, autosufficiente, ma nell’incontro con l’altro, nella scoperta delle verità di cui l’altro è portatore, e dunque nel camminare insieme, nel domani da pensare e costruire. L’impegno educativo e culturale, di cui il Meeting si fa testimone, ha grande valore” ha concluso il Presidente della Repubblica.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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