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Tajani “Toti costretto a lasciare, giudici condizionano il voto”

ROMA (ITALPRESS) – “Toti costretto a lasciare per la libertà, così i giudici condizionano il voto”. Lo dice il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista a “La Stampa” commentando le dimissioni del Presidente della Liguria Giovanni Toti comunicate venerdì con una lettera. Il leader di Forza Italia parla quindi delle elezioni per il nuovo mgovernatore che si terranno entro novanta giorni: “La sfida è aperta, serve un candidato esterno ai partiti. La magistratura ha indotto le elezioni anticipate. Ci troviamo davanti a una forzatura”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Fedriga “L’autonomia migliorerà i servizi, no a una moratoria”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ una legge approvata da una larga maggioranza. E posso rassicurare che servirà a migliorare i servizi ai cittadini”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, in merito all’autonomia differenziata.
Il leader azzurro Antonio Tajani dice che non è un dogma. “In nessuna legislazione esistono i dogmi – spiega Fedriga -. E’ una riforma, lo ripeto, che farà crescere il Paese. Rispetto all’Autonomia gli ostacoli ci sono sempre stati e altri ce ne saranno. Ma usciamo da questa logica e facciamoci una domanda: come possiamo migliorare i servizi ai cittadini? Qual è il soggetto che può gestirli meglio se non quello più vicino a loro?”.
“Va raccontata la verità, non è vero che il Sud rischia di uscirne penalizzato – prosegue il presidente della Conferenza delle Regioni -. Chi lo dice fa un racconto falso e umiliante per il Sud stesso. L’obiettivo è esattamente il contrario e la legge approvata dal Parlamento è lo strumento più adatto”.
Alla domanda se serva la moratoria richiesta dal governatore calabrese Roberto Occhiuto, Fedriga risponde così: “No, noi abbiamo solo la necessità e il dovere di raccontare meglio cosa è l’Autonomia perchè va eliminato il fumo che la circonda. Ma ciò detto, non sta scritto da nessuna parte che una Regione sia obbligata a far ricorso alla riforma. Se c’è chi preferisce lo status quo faccia pure. Non credo sia positivo per il Paese ma è libero di farlo”.

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Meloni “La Zes unica rafforzerà il Mezzogiorno”

ROMA (ITALPRESS) – “Noi abbiamo guardato al Mediterraneo, al nuovo quadro geopolitico, alle grandi trasformazioni in corso nei mercati energetici e da qui abbiamo disegnato la strategia di sviluppo della ZES unica. E’ un quadro nel quale il Mezzogiorno ha tutte le carte in regole per contribuire all’autonomia strategica dell’Italia dell’Europa. E in questo senso la ZES unica è un mattone in più che noi mettiamo per costruire quel nuovo modello di cooperazione, sviluppo e partneriato con l’Africa che è alla base del Piano Mattei, che il Parlamento sta discutendo in queste ore, e che identifica l’Italia come ponte tra il continente africano e l’Europa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento alla riunione di adozione del Piano strategico ZES Unica.
“L’obiettivo strategico che ci poniamo è rendere il Sud un luogo dove sia conveniente investire. Ed è un’occasione alla nostra portata, perchè la ZES Unica del Mezzogiorno sarà la più grande zona economica speciale in Europa per numero di abitanti, e supererà il primato della Polonia, che pure costituisce una buona pratica a livello internazionale – ha aggiunto -. Il Piano che adottiamo oggi definisce le scelte strategiche di fondo e ci consentirà di valorizzare i punti di forza del Mezzogiorno, e dei diversi territori che lo compongono”.
“Questo Piano intende valorizzare la vocazione del Sud, e dell’Italia nel suo complesso, ad essere polo produttivo di rilevanza globale, con una specifica attenzione alla frontiera tecnologica. Il Piano analizza il tessuto economico, sociale e produttivo del Sud e individua nove filiere strategiche e tre tecnologie prioritarie da promuovere: il digitale, il cleantech e il biotech – ha sottolineato Meloni -. La ZES unica fa parte di una strategia più ampia, portata avanti dal governo per rilanciare lo sviluppo del Sud e della Nazione nel complesso e disegnare un percorso di crescita di lungo periodo. In questi mesi abbiamo adottato altre due importanti riforme che ci hanno consentito di raggiungere progressi significativi nell’impiego dei fondi europei della coesione e del PNRR. La prima riforma è quella con la quale abbiamo perfezionato la revisione del PNRR, che ha aggiornato il Piano al nuovo e mutato contesto internazionale e sui cui siamo considerati la Nazione più efficace, introducendo un pacchetto essenziale di norme per accelerare l’attuazione del PNRR, e il raggiungimento dei suoi obiettivi, che sono obiettivi di modernizzazione del Paese e del suo tessuto produttivo. La seconda è la riforma delle politiche di coesione che fa parte di un’azione più ampia per ridurre i divari territoriali e costruire un’Italia più forte e competitiva, a partire dal Sud”.
“Un pacchetto di misure che contribuiranno a consolidare e rafforzare l’economia del Mezzogiorno. I dati Svimez ci dicono che nel 2023 il Sud è cresciuto in termini di Pil di circa mezzo punto in più rispetto alla media nazionale, cosa che non accadeva dal 2015. I nuovi occupati sono cresciuti del 2,6%, a fronte di un tasso medio pari all’1,8%, e gli investimenti in opere pubbliche ed in infrastrutture strategiche sono passati da 8,7 miliardi nel 2022 a 13 miliardi nel 2023, con un incremento superiore al 50% – ha spiegato ancora il premier -. Abbiamo sempre detto che le infrastrutture e gli investimenti strategici sono la priorità e la cosa più importante da fare in questo senso; quindi, una visione a 360° che coinvolge il Sud Italia e che chiaramente consente di raccontare una storia diversa che è quella di mettere questi territori nella condizione di poter competere ad armi pari e poter dimostrare il loro merito. Il primo passo per raggiungere questo obiettivo è dare al Sud quelle occasioni e quelle opportunità che per troppi anni nessuno ha realizzato. Lo sviluppo della ZES unica è una sfida per tutti, funziona e funzionerà se tutti gli attori coinvolti – Governo, Regioni, Enti locali, cittadini e imprese – capiranno la portata di questa grande sfida. E desidero ringraziare tutti per quello che è stato fatto per arrivare alla scrittura e alla definizione del Piano – ha concluso Meloni -. Siamo solo all’inizio del lavoro, e ora dobbiamo assicurare il massimo impegno per dare attuazione concreta al Piano e alla sua visione strategica”.

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Tajani “L’autonomia va applicata bene, non è un dogma di fede”

ROMA (ITALPRESS) – “Noi abbiamo preso un impegno e lo manteniamo, però bisogna verificare l’applicazione dell’autonomia differenziata perchè ogni riforma deve essere applicata bene nell’interesse generale dei cittadini. Vigiliamo affinchè venga ben applicata, questo non significa mettersi di traverso ma fare le cose fatte bene. Che poi ci siano preoccupazioni in alcune Regioni del Sud lo comprendo, ma questo non significa non volerla”. Così il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine del convegno “Indipendenza energetica dal 2050. Il contributo delle bioenergie” organizzato dal partito. “Come partito abbiamo dato vita ad un osservatorio, bisogna vigilare e anche oggi se ne parlerà in Consiglio dei Ministri”, aggiunge.
“Per quanto riguarda il commercio estero c’è una competenza comunitaria, c’è una competenza nazionale e non possiamo pensare che le Regioni sostituiscano lo Stato. Serve una politica nazionale, l’export è il 40% del Pil e non possiamo scherzare; questo lo dirò in Cdm perchè bisogna essere chiare anche sulle competenze che non voglio siano sottratte al Ministero degli Esteri”, ha proseguito.
“L’autonomia non è un dogma di fede, è una riforma voluta dalla sinistra nel 2001 e voluta fortemente anche dalla Regione Emilia Romagna. Ora vigiliamo affinchè venga ben applicata, questo non vuol dire mettersi di traverso ma fare le cose per bene”, ha detto ancora il vicepremier.

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Conte “L’autonomia peggiorerà la sanità”

ROMA (ITALPRESS) – “Giorgia Meloni rifila due fregature agli italiani: il piano salva casa che nasconde un condono e che riduce le norme antisismiche, e il decreto liste d’attesa che non mette un euro e lascia gli italiani con le file lunghissime. Anche per questo stiamo raccogliendo le firme per far saltare l’autonomia differenziata, che peggiorerà ulteriormente la situazione già degradata della sanità”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, a margine di un’iniziativa contro l’autonomia differenziata.

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Protezione civile, Ciciliano “Grande sfida, ringrazio Curcio”

ROMA (ITALPRESS) – Fabio Ciciliano ha ufficialmente preso la guida del dipartimento della Protezione Civile. Dopo la nomina, in consiglio dei ministri, si è insediato a capo della struttura che gestisce le emergenze e le situazioni di rischio. A presentarlo, in conferenza stampa, il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci: “assicuro che si tratta di una scelta assolutamente fisiologica, non c’è nessun intento di penalizzazione nei confronti capo dipartimento uscente, Fabrizio Curcio, al quale va il grazie personale e di tutto il governo per la passione e serietà con cui ha guidato questo dipartimento. Abbiano lavorato nel reciproco rispetto delle autonomie e dei ruoli” ha aggiunto Musumeci” l’ingegnere Curcio è stato proposto per ruolo di maggiore prestigio e responsabilità ma ha ritenuto di non dovere occuparsi del ruolo proposto, una scelta che merita rispetto, gli auguriamo di mettere a profitto le sue competenze e la sua passione”.
Napoletano, classe 1972, Ciciliano è un dirigente medico della Polizia di Stato e attuale commissario straordinario per Caivano.
“Un uomo che proviene dalla protezione civile, si è occupato di emergenze sanitarie in Italia e all’estero” ha ricordato il ministro della Protezione Civile. “L’ultima esperienza è quella di commissario per il governo nel territorio di Caivano, territorio difficile e complesso. A Caivano era una impresa che sembrava impossibile, con grande tenacia il dottor Ciciliano ha lavorato interlocuendo con tutte le istituzioni, quel problema persiste, durerà per anni, ma intanto lo Stato ha creato le condizioni affinchè a Caivano si possa respirare aria di legalità”. Parlando di Protezione Civile ha spiegato che “mi preoccupa l’eccesso burocratico che segue ogni evento calamitoso, se lo stato di emergenza viene chiesto per due, tre anni il meccanismo non funziona, se c’è una emergenza devi correre. La linea del governo è cambiata in relazione alla protezione civile, salvaguardando la leadership del dipartimento, il governo punta essenzialmente sulla prevenzione, una delle tre gambe su cui si regge questo dipartimento, si deve riqualificare la gestione dell’emergenza e superare alcuni nodi”.
“Sappiamo che dobbiamo interloquire con tutti, qui i partiti devono entrare in punta di piedi solo per portare contributi di idee, questa è garanzia di equilibrio istituzionale di un dipartimento così delicato. Il mio pensiero oggi va alle vittime di questa ennesima tragedia di Scampia, una tragedia che richiama ciascuno di noi alle proprie responsabilità, la protezine civile si è messa subito a disposizione. Restando in Campania faccio un appello alla popolazione dei Campi Flegrei, confidiamo in un approccio culturale diverso sulla prevenzione” conclude Musumeci.
Fabio Ciciliano ha parlato invece di “avvincente sfida, per me è una grandissima emozione essere dall’altro lato, tornare a casa è sempre una grande cosa e abbrevia i tempi per agire. Sono consapevole dello sforzo, noi dobbiamo cercare di creare una nuova coscienza sulla prevenzione, mi auguro che tra 20 anni lasceremo un posto dove la cultura del soccorso e della prevenzione sia in ognuno di noi. Ringrazio l’ingegnere Curcio che ha lasciato una macchina operativa molto efficiente. Siamo bravi a gestire le emergenze, ci viene riconosciuto da tutti, siamo un pò meno bravi a gestire l’ordinario”.

foto: xc3/Italpress

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Romano “Ok iter per conto corrente di base, una battaglia di civiltà”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ giunto finalmente in Commissione Finanze per una sua prima lettura il testo di una proposta di legge di cui sono primo firmatario e che prevede l’istituzione di un conto corrente di base per tutti coloro che ne facciano richiesta, con l’obbligo per le banche di non chiuderlo se con saldi attivi e solo in presenza di gravi documentati motivi”. Lo afferma Saverio Romano, coordinatore politico di Noi Moderati.
“Questa proposta di legge – aggiunge – vuole essere una risposta alla chiusura unilaterale e senza motivo del conto corrente bancario pur in presenza di saldi attivi. Un fenomeno che costringe il correntista – per effetto delle segnalazioni interbancarie – a non poter disporre delle proprie provviste. Il conto corrente bancario oggi è un imprescindibile strumento di cittadinanza attiva, da garantire a chiunque perché indispensabile per la sopravvivenza nel ciclo economico e sociale del paese e non può mai essere negato ne’ prima della sua stipula ne tantomeno in una fase successiva. Abbiamo voluto raccogliere le segnalazioni di cittadini e imprese che in questi anni hanno dovuto subire la chiusura del proprio conto corrente, con il rischio per tantissimi utenti di uscire da un circuito di legalità e di trasparenza. Inizia oggi il percorso di questa proposta di legge che seguiremo con impegno e sul quale chiederemo sostegno da parte di tutti”.
-foto ufficio stampa Saverio Romano –
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Mattarella ha ricevuto i vertici del Meeting di Rimini

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto, nel pomeriggio di ieri, al Quirinale, il presidente della Fondazione “Meeting per l’amicizia fra i popoli” Bernhard Scholz, accompagnato dal consigliere e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini e dal direttore della Fondazione Meeting, Emmanuele Forlani.
«Siamo profondamente grati al presidente Mattarella per averci ricevuto al Quirinale e per la sua vicinanza al Meeting», ha dichiarato il presidente del Meeting Bernhard Scholz. «Abbiamo avuto l’occasione di raccontargli l’esito dell’edizione dello scorso anno e di presentargli i contenuti della prossima edizione».
La 45ma edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli si terrà in Fiera a Rimini da martedì 20 a domenica 25 agosto.
-foto ufficio stampa Meeting di Rimini –
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