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Nucleare, Calenda “Già oltre 50 mila firme per il progetto di legge”

ROMA (ITALPRESS) – Abbiamo raggiunto in tre giorni le firme necessarie per depositare la legge sul Nucleare. Siamo a oltre 50.000 adesioni. Un grande risultato ottenuto grazie al lavoro di tutte le associazioni e le personalità che hanno lanciato la proposta insieme ad Azione ma soprattutto alle migliaia di giovani che si sono mobilitati per una battaglia che sentono loro. Continueremo a raccoglierle per dare peso alla proposta. Mentre si discute di dossieraggi, amanti, e gossip c’è una parte d’Italia che vuole occuparsi di cose serie. Avanti!”. Così il segretario di Azione, Carlo Calenda.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Zaia “L’autonomia grande progetto per la trasformazione del Paese”

ROMA (ITALPRESS) – “Chi crede che l’autonomia differenziata non serva o peggiori lo stato delle cose è fuori dal mondo. Siamo al bivio di un inarrestabile programma di decentramento amministrativo già avviato negli anni Novanta: chi tornerebbe indietro oggi rispetto all’autocertificazione? L’autonomia è il booster per avviare la trasformazione del Paese”. Così il governatore del Veneto, Luca Zaia in un’intervista a La Stampa.
“La riforma sarà un nuovo rinascimento. Non è vero che il Sud ci perde anzi il salto che potrà fare è superiore a quello del Nord. Il Mezzogiorno ha tutto da guadagnarci. Non è una guerra tra regioni ricche e povere, Tra Sud e Nord. E’ un grande progetto per il Paese intero”, aggiunge. Secondo Zaia “chi è autonomista mette al centro i cittadini, chi è centralista predilige la burocrazia di uffici lontani. Sarà una fase lunga almeno fin quando, sulle materie che chiediamo, non si metterà nero su bianco. Basta, però, leggere il primo articolo della legge Calderoli per capire che ci sono tutte le risposte alle perplessità. Sarà un reset totale, un nuovo big bang”.
Poi, ossera che “l’autonomia è uno dei pilastri del programma di governo di questa coalizione. Agli scettici ricordo che siamo ancora agli inizi del percorso. Per utilizzare una metafora calcistica siamo nella fase di riscaldamento a bordo campo, la vera partita deve ancora iniziare”.
Infine sulla impossibilità di un terzo Mandato, Zaia chiosa “Spiace che nella maggioranza ci sia qualcuno ch dica che con il terzo mandato se creano centri di potere. E’ un’anomalia tutta italiana, dove le due uniche cariche elettive che i cittadini eleggono, sindaci e presidenti di Regione, in virtù di questa anomalia non possono essere rieletti. Vediamo quale sarà l’epilogo, dopodichè mi regolerò di conseguenza”.
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-Foto: Agenzia Fotogramma-

Nordio “Stiamo lavorando per alzare livello di efficienza della giustizia”

MESTRE (VENEZIA) (ITALPRESS) – “E’ un ambito vitale perchè la lentezza della giustizia civile compromette il 2 per cento del Pil italiano. Stiamo lavorando molto e siamo molto avanti e di questo ringrazio i magistrati che stanno lavorando con grande energia per eliminare l’arretrato”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio in occasione dei “2 anni di Governo Meloni. L’Italia torna a correre” l’evento promosso dal centrodestra all’NH Laguna Palace di Venezia per celebrare i due anni del governo Meloni. Il Ministro ha affrontato diversi temi legati alla Giustizia, sottolineando come uno degli ambiti sui quali si stia lavorando con maggiore intensità è quello della riforma della giustizia civile. “Nel nostro programma c’è la riforma relativa alla separazione delle carriere e la riforma relativa al consiglio superiore della Magistratura” ha precisato ancora Nordio che poi ha affrontato anche la questione carceri.
“E’ un’attenzione enorme quella che stiamo dedicando al problema carceri, un problema che stiamo cercando di risolvere attraverso tre strategie: l’espiazione della pena nei paesi di origine; la detenzione differenziata per quei tossicodipendenti che prima di essere dei criminali sono dei malati; la riduzione della carcerazione preventiva attraverso la riforma della custodia cautelare. Ci sono tante altre riforme in piedi: la riforma sulla responsabilità medica, la riforma del Codice di Procedure penale, la riforma sui diritti delle imprese. Si tratta di un lavoro intenso per alzare il livello di efficienza della giustizia italiana e adeguarla ai parametri internazionali per quanto riguarda i diritti dei cittadini e la presunzione di innocenza, la quale peraltro non deve mai essere disgiunta dalla certezza della pena”. Il Ministro Nordio ha pure affrontato il tema della del braccio di ferro tra Governo e Magistratura. “Non lo definisco tale” ha affermato il Ministro della Giustizia. “Per le esternazioni di alcuni magistrati ci sentiamo in dovere di ricordare le parole del presidente Mattarella che sottolineano come ‘esiste una divisione di poteri e i magistrati devono essere e anche apparire imparzialì”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Urso “Lavoriamo per il futuro, per cambiare la politica industriale europea”

MESTRE (VENEZIA) (ITALPRESS) – E’ intervenuto anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a “2 anni di Governo Meloni. L’Italia torna a correre”, evento proposto, all’NH Laguna Palace di Venezia nel pomeriggio di sabato 26 ottobre, dalla coalizione di centro destra per celebrare i due anni del governo Meloni. Urso ha esordito sottolineando come “l’inflazione, che quando siamo arrivati al governo due anni fa era al 12%, oggi è allo 0,7%”. “E’ scesa drasticamente l’inflazione e, al contempo, in questi due anni è cresciuto il Pil, Pil che continua a crescere anche in questo 2024 e cresce di più rispetto alle nazioni con le quali in Italia dobbiamo confrontarci, in particolare Francia e Germania – ha sottolineato -. Contestualmente, in questi due anni, da quando abbiamo tolto il reddito di cittadinanza, abbiamo allargato la base occupazionale, creando un milione di posti di lavoro e, dato rilevantissimo, come paese esportatore abbiamo prima superato la Corea del Sud, quinto paese per export, e ora stiamo superando il Giappone, quarto paese esportatore”.
“Stiamo inoltre lavorando per il futuro, per cambiare la politica industriale europea e le nostre ragioni cominciano a farsi largo in Europa” ha aggiunto ancora Urso. “Occorre cambiare la politica europea del green deal, coniugando le esigenze ambientali con le necessità industriali e garantendo che la tecnologia dell’elettrico sia realizzata nel nostro continente”.
“Le sfide del futuro l’Italia potrà vincerle tenendo conto che il principale differenziale per il nostro paese è il costo dell’energia: abbiamo presentato ai nostri diversi interlocutori, dalle istituzioni ai sindacati alle associazioni d’impresa, un documento nel quale si evidenzia come, accanto allo sviluppo sempre più importante di tutte le fonti rinnovabili, è necessario che il nostro paese ritorni a produrre energia nucleare” ha detto ancora Urso. “Stiamo lavorando per definire, entro la conclusione dell’anno, un contesto legislativo dedicato e per definire un soggetto che produca impianti nucleari di terza generazione avanzata e di quarta, impianti poi li possa fornire a chi, in Italia e nel mondo, abbia necessità. L’Italia ha i brevetti, la scienza, la tecnologia e le imprese per realizzarli. Possiamo rientrare nel novero dei paesi capaci di creare impianti nucleari: dobbiamo garantire al nostro paese e al nostro continente l’autonomia strategica. Le vicende di questi ultimi anni lo insegnano”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Fontana “De Gasperi artefice ricostruzione e pioniere Europa unita”

ROMA (ITALPRESS) – “Alcide De Gasperi è stato artefice della ricostruzione postbellica del nostro Paese e pioniere dell’Europa unita e pacificata. Egli ha svolto un ruolo cruciale nella scelta euroatlantica dell’Italia e nella promozione del processo di integrazione europea”. Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel corso della cerimonia commemorativa a 70 anni dalla morte di Alcide De Gasperi.
“Tenace oppositore di qualsiasi totalitarismo, pagò a caro prezzo la sua ostilità nei confronti del fascismo. Perseguitato dal regime, rimase a lungo isolato ai margini della vita civile, affrontando anche la terribile prova del carcere. Ma quelle sofferenze non riuscirono a scalfire la tempra di un uomo che, sempre ispirato dal messaggio evangelico, tornò a svolgere un ruolo di primo piano negli anni cruciali della Resistenza. Nel difficile panorama del secondo dopoguerra, la risolutezza e la visione strategica di grande statista furono decisivi per la ricostruzione del Paese e per la riaffermazione del suo prestigio internazionale”, ha aggiunto Fontana.
“Esemplare fu la gestione della delicata fase della transizione istituzionale dopo la proclamazione dei risultati del referendum. Gli esecutivi presieduti da De Gasperi ebbero il merito e la capacità di muoversi sul terreno delle riforme, senza cedere a derive di stampo reazionario o rivoluzionario. In questo modo riuscirono a creare le premesse di una stabilizzazione di segno moderato, essenziale per una comunità uscita lacerata dalla guerra”, ha sottolineato il presidente della Camera, per il quale “De Gasperi affermò l’importanza di una pace stabile e duratura tra i popoli, da perseguire in un clima di solidale collaborazione tra Nazioni libere e indipendenti. In un mondo diviso in blocchi contrapposti, la scelta euroatlantica si rivelò una delle più felici intuizioni della sua politica estera. In un’epoca come la nostra connotata da conflitti e dall’instabilità, la sua visione di un’Europa come protagonista nelle relazioni internazionali è estremamente attuale. A 70 anni dalla sua scomparsa, il grande patrimonio ideale politico e morale lasciato da Alcide De Gasperi conserva dunque intatto il suo valore. A lui dobbiamo la nostra gratitudine, per lo spirito di servizio, la dedizione verso le Istituzioni repubblicane e la lungimiranza con la quale ha contribuito ad assicurare anni di pace e prosperità”, ha concluso Fontana.

– Foto ufficio stampa Camera dei Deputati –

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Giustizia, Varchi “Grazie al Governo più rapida, digitale ed equa”

ROMA (ITALPRESS) – “Riduzione della durata dei processi civili e penali, digitalizzazione di oltre 5 milioni di fascicoli giudiziari, oltre 7 mila assunzioni nella polizia penitenziaria e 250 milioni di euro per l’edilizia carceraria, 7 trattati bilaterali in materia di cooperazione giudiziaria internazionale e più fondi per il rimborso delle spese legali in favore degli imputati assolti in via definitiva con formula piena. Sono soltanto alcuni dei provvedimenti approvati e avviati dall’esecutivo Meloni in due anni di Governo in campo di riforma della Giustizia”. Così la deputata di FdI, Carolina Varchi, capogruppo in commissione Giustizia alla Camera.
“Abbiamo lavorato con determinazione per ridurre i tempi della giustizia e fornire strumenti più moderni, avvicinando il nostro sistema giudiziario agli standard europei e rafforzando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”, ha aggiunto.
“Il Governo Meloni ha mantenuto la parola data: una giustizia più efficiente e con maggiori risorse. Abbiamo messo la parola fine all’abuso d’ufficio che limitava l’attività degli amministratori locali, al fine di ridare slancio all’azione amministrativa e all’economia dei territori e, grazie all’attenzione del ministro Nordio, è stato possibile avviare la riforma sulla separazione delle carriere, in modo da differenziare finalmente il percorso di chi è chiamato a giudicare i cittadini da quello di chi ha l’incarico di muovere le accuse e rendere così più equilibrato il rapporto tra difesa e accusa nel corso del processo. Nelle carceri, lasciate per troppo tempo all’abbandono, abbiamo garantito la sicurezza degli agenti e del personale che ogni giorno si adoperano con impegno, portando anche al completo le piante organiche degli educatori. Con l’istituzione di un gruppo di intervento operativo contro le rivolte e l’introduzione del reato di rivolta negli istituti penitenziari, abbiamo posto fine a un vuoto legislativo che metteva a rischio l’ordine e la sicurezza all’interno delle strutture carcerarie”, ha concluso Varchi.
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-Foto: ufficio stampa Varchi-

Mattarella “Non ci sono più parole per la poca sicurezza sul lavoro”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Non vi sono più parole adeguate per esprimere l’allarme e l’angoscia per gli incidenti che colpiscono chi sta lavorando. Per l’insufficienza della sicurezza per chi lavora”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in apertura della Biennale dell’economia cooperativa in corso a Bologna, riferendosi al tragico incidente sul lavoro che ieri è costato la vita a due operai.
Il capo dello Stato ha anche espresso solidarietà ai territori colpiti dal maltempo in Emilia-Romagna: “Gli alluvioni sull’altro versante stanno colpendo queste terre con una frequenza e una intensità che non si conosceva. Conseguenza di evidenti mutamenti climatici. Ma i danni che attraversano migliaia di famiglie sono anche conseguenza di trasformazioni del territorio intervenute da lungo tempo. Dal passato”. Per questo secondo Mattarella “è necessario un intervento di carattere straordinario, che coinvolga istituzioni e società civile, imprese e cittadini, e che non sottovaluti misure di salvaguardia”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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M5S, Conte “Con Grillo qualcosa si è incrinato in modo irreversibile”

ROMA (ITALPRESS) – “Qualcosa si è incrinato in maniera irreversibile”. Così Giuseppe Conte risponde alla domanda di Bruno Vespa se il rapporto con Beppe Grillo si è concluso in via definitiva. L’intervista è nel nuovo libro di Vespa “Hitler e Mussolini – L’idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell’Italia nella nuova Europa)” in uscita il 30 ottobre da Mondadori – Rai Libri.
“Umanamente sono molto colpito da come si comporta – dice il presidente del Movimento 5 Stelle a Vespa -. Già in passato ha avuto atteggiamenti velenosi nei miei confronti, ai quali non ho dato peso perchè su tutto prevalevano gli interessi della comunità. Vedere oggi che contrasta in maniera così plateale un processo di partecipazione democratica che ci riporta agli ideali originali di Casaleggio mi ha rattristato moltissimo. Perchè, al contrario di quel che scrivono i giornali, lo scontro non è personalistico (Grillo contro Conte), ma vede Grillo battersi contro la sua stessa comunità”.
“Beppe Grillo è responsabile di una controcomunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale”, spiega l’ex premier, annunciando la sua decisione di non rinnovare il compenso di 300 mila euro al fondatore del Movimento 5 stelle.
“Grillo ha rivendicato il compenso come garante anche nelle ultime lettere che mi ha scritto – dice Conte nel libro di Vespa -. Io non ho mai accettato che fosse pagato per questa funzione, che ha un intrinseco valore morale e non è compatibile con alcuna retribuzione”. Dopo aver chiarito che fu raggiunto “un compromesso retribuendo la sua nota abilità comunicativa per rafforzare l’immagine del movimento”, il presidente del M5S dice a Vespa che “di fronte a un processo costituente che ha coinvolto l’intero movimento, Grillo sta portando avanti atti di sabotaggio compromettendo l’obiettivo di liberare energie nuove”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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