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Mattarella nomina 25 Cavalieri del Lavoro, anche Marina Berlusconi

ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto con il quale, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro. Tra i nuovi Cavalieri c’è anche Marina Berlusconi, come riferisce una una nota del Quirinale. “Desidero esprimere la mia profonda gratitudine al capo dello Stato Sergio Mattarella e al Consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro per avermi onorata con questo prestigioso riconoscimento”, afferma in una nota Marina Berlusconi.
“Lo dedico a Silvio Berlusconi, mio padre – aggiunge -, che è stato e sempre sarà “il Cavaliere”. Ha creduto in me, mi ha sostenuto e mi ha dato la possibilità di fare il mestiere che ritengo il più bello del mondo, quello dell’editore. Da oltre vent’anni ho l’onore di presiedere un grande gruppo come Mondadori, vero e proprio patrimonio del nostro Paese, che ha fatto della libertà e del pluralismo la sua ragion d’essere.
Voglio quindi condividere questo riconoscimento con ciascuna delle persone che lavorano in Mondadori, e, più in generale, con le persone di Mediaset e di tutto il Gruppo Fininvest. La mia nomina di oggi è allo stesso tempo un premio al loro impegno, alla loro energia, alla loro passione”.
Gli insigniti del riconoscimento sono: Lucia Aleotti, Eufrasio Anghileri, Giovanni Arena, Pietro Beccari, Marina Elvira Berlusconi, Paolo Bertazzoni, Maria Chiara Boni, Giorgio Campagnolo, Carmine Caputo, Caterina Imelde Caselli, Carlo Cimbri, Graziano Giordani, Raffaella Leone, Matteo Bruno Lunelli, Fausto Manzana, Giuseppe Marino, Francesco Giovanni Muntoni, Duilio Paolino, Vito Antonio Primiceri, Fabio Ravanelli, Edoardo Roncadin, Enrico Samer, Antonio Serena Monghini, Giovanni Sgariboldi, Carlo Villano Aquilino.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Schlein “Difendiamo la sanità pubblica da tagli e privatizzazioni”

ROMA (ITALPRESS) – “Difendiamo la sanità pubblica dai tagli e dalle privatizzazioni che sta facendo il governo Meloni.
Liste d’attesa infinite e carenza di personale sanitario: vogliono una sanità in cui solo chi ha il portafogli abbastanza gonfio riesce a saltare l’attesa curandosi direttamente nel privato”. Lo afferma la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, in un video su Instagram.
“Non possiamo permetterci – aggiunge – che milioni di persone siano costrette ad aspettare anni per esami essenziali, come una mammografia o una gastroscopia. Servono più investimenti per la nostra sanità e un centro di ricerca comune e europeo per un’Europa della salute. Questa è l’Europa che vogliamo”.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Salvini “L’Italia non è in guerra con la Russia”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia non è in guerra con la Russia, la nostra Costituzione ripudia la guerra”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini a Radio Anch’io su Rai Radio 1. “Noi fin dal primo minuto dell’invasione, dell’aggressione scatenata dalla Russia – aggiunge – abbiamo difeso l’Ucraina con ogni mezzo possibile, aiuti militari, economici, umanitari, abbiamo spalancato le porte delle case e delle scuole italiane a migliaia di donne, di bimbi e di malati in fuga dall’Ucraina. Mai permetterò a nome mio e della Lega che un solo missile, una sola bomba, un solo proiettile italiano colpisca in Russia perché non voglio lasciare ai miei figli la terza guerra mondiale alle porte”.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Fontana “Lo scranno di Matteotti non sarà più occupato”

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi la Camera dei deputati onora Giacomo Matteotti, uno dei padri della nostra democrazia, vittima dello squadrismo fascista. Esattamente 100 anni fa, dallo scranno di quest’aula, dove è stata apposta una targa in suo ricordo, Giacomo Matteotti pronunciò il discorso che gli sarebbe costato la vita. A perenne ricordo del suo sacrificio questo scranno non sarà più assegnato ad alcun deputato”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel corso delle celebrazioni, che si sono svolte nell’aula di Montecitorio, a cent’anni dal discorso del 30 maggio 1924 in cui Giacomo Matteotti denunciò in Parlamento le violenze perpetrate dai fascisti durante le elezioni politiche del 6 aprile di quell’anno. All’evento hanno partecipato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il vicepresidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso. In apertura la Banda Interforze ha eseguito l’inno italiano e l’inno europeo. Circa 300, inoltre, gli studenti nel pubblico. Sono intervenuti, ricordando la figura di Matteotti: Bruno Vespa, il professor Emilio Gentile e l’ex presidente della Camera Luciano Violante.
Dopo la premiazione degli studenti vincitori del concorso “Matteotti per le scuole” (la III A dell’Istituto Alta Val di Sole di Ossana di Trento, la IV B del Liceo Artistico Buccini di Marcianise, la I B della scuola secondaria “Maria Gaetana Agnesi” di Casatenovo), in chiusura l’attore Alessandro Preziosi, dallo scranno da cui il deputato Matteotti svolse il proprio intervento il 30 maggio 1924, ha riletto un estratto del testo. Prima della cerimonia, il Presidente Fontana e il Presidente Mattarella hanno inaugurato l’esposizione dedicata a “Matteotti parlamentare” in Transatlantico. La mostra – organizzata in collaborazione con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti – raccoglie una sintesi dell’attività del deputato attraverso i documenti dell’archivio storico e della Biblioteca della Camera, i resoconti parlamentari, altri documenti e una selezione dello scambio epistolare con la moglie Velia Titta, forniti dalla Fondazione di Studi storici “Filippo Turati” e dalla Fondazione Giacomo Matteotti ETS.

– Foto ufficio stampa Camera dei Deputati –

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Urso inaugura a Catania la Casa del Made in Italy

CATANIA (ITALPRESS) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha inaugurato a Catania la Casa del Made in Italy, sede dell’ispettorato territoriale del Mimit in Sicilia.
“Vogliamo essere un punto di riferimento per le imprese e questa inaugurazione dopo quella di Torino vuole essere un modo per tornare a rendere Catania la Milano del Sud”, ha sottolineato Urso, che ha aggiunto: “Stiamo mettendo in campo risorse molto importanti, sia italiane che europee. Imprese che innovano i loro impianti ai fini della transizione digitale. Domani metteremo una pietra importante per il più grande polo digitale dell’Europa Mediterranea alla StMicroelectronics. Maggiore efficientamento con minore utilizzo del suolo. Tutto questo permetterà di fare sorgere in poco tempo il polo più significativo dell’Europa Mediterranea per la produzione di energia fotovoltaica”.
“I poli di Priolo e Gela – ha proseguito Urso – saranno importanti nella parte green. Non ci scoraggiano gli ostacoli e siamo convinti che a Termini Imerese possa nascere un grande polo produttivo. Una Sicilia che possa diventare il cuore industriale del Mediterraneo attraverso la duplice transizione, la chimica green e il comparto industriale”.
Nel corso della cerimonia di inaugurazione sono intervenuti Amerigo Splendori, direttore generale della struttura territoriale degli ispettorati dell’Italia, Benedetto Mineo, capo dipartimento della Casa del Made in Italy, Giuseppe Sofia, dirigente dell’ispettorato della Casa del Made in Italy Sicilia e Calabria, il sindaco di Catania, Enrico Trantino, e la prefetta Maria Carmela Librizzi.
“Prosegue così – si legge in una nota del Ministero – il percorso, iniziato ad aprile con l’apertura del primo ufficio di Torino, verso la costruzione di una cabina di regia che funga da raccordo tra le sedi territoriali e le direzioni generali centrali del Ministero. L’obiettivo è di lavorare in sinergia con gli stakeholders e fornire risposte alle esigenze del territorio diventando così sempre più un punto di riferimento per cittadini e imprese”. “A questi compiti si aggiunge, inoltre – prosegue la nota -, un osservatorio sui trend economici, tecnologici delle filiere del territorio nonchè la formazione ad hoc del personale Mimit in materia di appalti pubblici, al fine di agevolare le imprese interessate all’utilizzo degli strumenti negoziali Consip. Nel medio termine è prevista anche la creazione di un portale delle Case del Made in Italy che dovrà garantire l’erogazione all’utenza di servizi informatici”.
– foto ufficio stampa del Mimit –
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Meloni “Matteotti uomo libero ucciso da squadristi fascisti”

ROMA (ITALPRESS) – “Il 30 maggio 1924, Giacomo Matteotti ha pronunciato nell’Aula della Camera il suo ultimo discorso, che gli sarebbe poi costato la vita. In quel discorso, Matteotti difese la libertà politica, incarnata nella rappresentanza parlamentare e in libere elezioni. Oggi siamo qui a commemorare un uomo libero e coraggioso ucciso da squadristi fascisti per le sue idee”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della cerimonia celebrativa del centenario della morte di Giacomo Matteotti presso la Camera. “Onorare il suo ricordo è fondamentale per ricordarci ogni giorno a distanza di 100 anni da quel discorso il valore della libertà di parola e di pensiero contro chi vorrebbe arrogarsi il diritto di stabilire cosa è consentito dire e pensare e cosa no. La lezione di Matteotti, oggi più che mai, ci ricorda che la nostra democrazia è tale se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto, sulla libertà, non sulla violenza, la sopraffazione, l’intolleranza e l’odio per l’avversario politico”, conclude Meloni.
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– Foto: ufficio stampa Palazzo Chigi –

Giustizia, Tajani “Da Forza Italia nessun attacco ai magistrati”

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“La riforma approvata ieri in Consiglio dei ministri, che corona un impegno di tanti anni di Forza Italia, esalta il ruolo del magistrato giudice. Se questa riforma verrà approvata, il magistrato che giudica è al di sopra delle parti e sarà lui a decidere se ci sono più prove a favore dell’accusa o più prove a favore della difesa e il pubblico ministero sarà sullo stesso piano della difesa, come dev’essere un processo giusto, nè a favore nè contro”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite di “Agorà” su Rai3. “Oggi il magistrato che fa l’accusa e quello che fa la difesa sono parte della stessa famiglia. Di fatto – ha aggiunto – non c’è una vera indipendenza, sono comunque persone che hanno lavorato insieme. Possiamo fare qualcosa contro i magistrati noi di Forza Italia se abbiamo candidato come capolista in Sicilia e in Sardegna Caterina Chinnici? Nessuno attacco ai magistrati, ma tutela per i cittadini di essere giudicati in maniera equilibrata. Non era una riforma a difesa di Berlusconi ma a difesa di ogni cittadino”.
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– Foto: Italpress –

Lupi “Oggi più che mai c’è bisogno di un’Europa popolare e moderata”

MILANO (ITALPRESS) – “Oggi più che mai c’è bisogno di un’Europa popolare e moderata. Infatti, l’Europa in questi cinque anni è cambiata totalmente. Subito dopo le elezioni del 2019 è arrivata la pandemia e ci si è accorti che o si affrontavano i problemi insieme oppure saremmo poco alla volta morti tutti, anche economicamente. Allora l’Europa per la prima volta ha messo da parte le burocrazie e deciso che bisognava avere un debito pubblico in comune per sanare le ferite di tutti. E poi si sono presentate altre sfide come la guerra” in Ucraina. Così il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, durante un’intervista di Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni europee 2024” dell’agenzia Italpress. “L’Europa deve essere popolare perchè deve mettere al centro il benessere dei popoli. Vuol dire che ognuno non è che va per conto proprio. Una politica estera comune e un esercito comune ci devono essere. Anche perchè se no continuiamo a dipendere da altri. Questo vuol dire fare un passo in avanti”, ha proseguito poi, riferendosi al via libera del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del presidente francese Emmanuel Macron all’utilizzo delle armi Nato per colpire obiettivi in Russia.
“La guerra in Ucraina ha messo in discussione uno dei principi fondamentali dell’Occidente: il valore delle nazioni e del rispetto del diritto internazionale”. Perciò, serve “un’Europa popolare a fianco dell’Ucraina, che non entra in guerra nel senso che non manda uomini e armi per attaccare la Russia e che cerca l’idea della diplomazia”.
Secondo Lupi, un’altra delle principali sfide attuali per l’Unione Europa è il calo demografico. “Se andiamo avanti così nel 2050 l’Italia avrà solo 51 milioni di abitanti e l’Europa raddoppierà la popolazione sopra gli 80 anni – ha sottolineato – . Questo vuol dire che tutti insieme dovremmo spendere di più per salute e welfare. Sono soldi da mettere in campo che valgono come gli investimenti e quindi devono essere fuori dal Patto di Stabilità”. Sulle politiche per la natalità, anche l’Italia deve “avere il coraggio di concentrare le risorse e non di disperderle. Lo dico perchè anche noi” del centrodestra “non è che abbiamo fatto tutto bene. In questi 30 anni abbiamo anche governato e siamo stati all’opposizione. La politica dei bonus non va da nessuna parte. Nessuno mette al mondo più figli se non è sicuro che, per esempio, il bonus asilo nido durerà più di un anno. E credo che per il centrodestra questa sia una sfida. Non è una battaglia ideologica, qui c’è il futuro”.
Il leader di Noi Moderati ha poi precisato che il centrodestra al governo vuole “ammodernare le istituzioni”, per questo è assolutamente necessario “andare avanti con il premierato”. “E’ una sfida nuova, bisogna percorrerla. Così come la a riforma della giustizia” perchè “così com’è non funziona. Io dico alla sinistra: invece di criticare, collaborate per il cambiamento”, ha concluso.

– foto Italpress –
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