“Se mi condannano per il caso Gregoretti? Si vede che per qualcuno la lealtà e il lavoro di squadra valgono meno dell’interesse personale”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite di Rtl 102.5. “I Cinquestelle hanno cambiato idea perché ora sono alleati con il Pd, se mi manderanno a processo sarà un processo politico – ha proseguito Salvini -. Controllare i confini di un paese è un dovere, oltre a diminuire gli sbarchi abbiamo diminuito i morti e di questo ne vado orgoglioso. Se secondo loro sono un criminale me lo dicano ora, non dopo le Regionali. Forse si vergognano”.
Salvini si è detto “convinto che il 26 gennaio la Lega e il centrodestra vinceranno in Emilia Romagna e in Calabria, il 27 cambierà il mondo”.
“Il Financial Times ieri ha scritto che se Salvini e la Lega vincono in Emilia poi vincono nel paese – ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno -. Mi dispiace sentire che per Conte invece il voto degli emiliani, dei romagnoli, dei calabresi non conta nulla e non avrà ripercussioni sul governo”.
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GREGORETTI, SALVINI “SAREBBE UN PROCESSO POLITICO”
18 MILIONI AI PARTITI DAL 2 PER MILLE IRPEF
In base ai dati resi noti dal Dipartimento delle Finanze sulla scelta dei contribuenti per la destinazione del 2 per mille della propria imposta sul reddito al finanziamento di un partito politico all’atto di presentazione della dichiarazione dei redditi, il Pd si conferma in vetta alla classifica. Su un totale si 18.053.664 milioni e 1.358.085 scelte valide sono state, infatti, 572.686 le scelte valide, pari all’1,39% sul numero dei contribuenti, per un totale di 8.437.932 euro andati ai Dem. Segue, con un certo distacco, la Lega per Salvini premier (274.512 scelte valide) che ottiene un importo pari a 3.091.083, mentre 753.093 euro vanno alla Lega Nord per l’indipendenza della Padania (63.689 scelte valide). Supera il milione di euro Fratelli d’Italia (1.168.061) con 93.815 scelte valide. Si ferma invece a 623.076 euro Forza Italia (35.462 scelte valide) preceduta da Più Europa che, con 51.243 scelte valide, totalizza un importo pari a 809.273 euro. Da segnalare, infine, le scelte che hanno premiato Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana: rispettivamente 535.889 euro (52.061 scelte) e 499.257 euro (42.636 scelte). Chiude la classifica Idea con 20.095 euro e 2.103 scelte valide.
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LIBIA, CONTE-ERDOGAN “TREGUA SIA PERMANENTE”
Dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan e dal premier italiano Giuseppe Conte, che si sono incontrati ad Ankara, arriva un appello per un “cessate il fuoco” permanente in Libia.
“Con il presidente Erdogan la priorità è porre fine all’escalation sul terreno per un cessate il fuoco definitivo – ha spiegato Conte dopo l’incontro -. L’iniziativa turco-russa auspico che possa dare una tregua definitiva e dobbiamo lavorare tutti per questo obiettivo comune, avendo tutti la medesima agenda perché dobbiamo assicurare un dialogo duraturo”.
“Il cessate il fuoco può essere precario senza uno sforzo della comunità internazionale che dia stabilità. Si deve accelerare sul processo di Berlino e confidiamo di potere svolgere nei prossimi giorni questa conferenza. L’Italia – ha aggiunto il premier – ha sempre assunto una posizione molto chiara e questo ci dà credibilità. Faccio appello ai libici perchè ogni loro comportamento decide il loro futuro, quindi devono scegliere quale futuro vogliono: se sarà uno democratico troveranno nell’Italia sempre un alleato. Dobbiamo lavorare sul percorso sotto l’egida dell’Onu e l’Ue avrà un grande ruolo, così come la Turchia e la Russia e tutti gli attori coinvolti”.
“Con il premier Conte abbiamo parlato degli sviluppi in Libia e della Siria. Con Conte e Putin abbiamo la volontà di partecipare al vertice di Berlino, vogliamo che il cessate il fuoco in Libia sia permanente”, ha detto Erdogan. “Mi auguro che il più presto possibile si sottoscriva un cessate il fuoco e apprezziamo molto anche tutti gli sforzi dell’Italia per ottenere questo obiettivo”, ha aggiunto.
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CONTE “A FINE MESE LA VERIFICA DI GOVERNO”
Il voto in Emilia-Romagna “è importante, ma rimane espressione di una comunità regionale e non decide del destino del governo nazionale. Quanto alla verifica, si tratterà più esattamente di un ‘confronto’ con le varie forze di maggioranza per impostare l’Agenda 2023, sulla base di alcune priorità che io stesso ho individuato”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un’intervista al Corriere della Sera.
“Da un primo scambio con le forze politiche ho compreso che conviene attendere ancora alcuni giorni per dare il tempo a tutti di elaborare un’ampia riflessione. Oggi parte la riflessione interna al Pd – aggiunge -. Anche il M5S sta completando un’opera di riorganizzazione interna e chiede alcuni giorni per offrire il proprio contributo. È ragionevole che il confronto slitterà alla fine di questo mese. Ma questo non è un male. L’importante è ripartire con maggiore coesione, chiarezza di obiettivi, massima determinazione. Vogliamo che l’Italia torni a correre”.
Passando ai temi economici, “in soli tre mesi siamo riusciti a trovare 23 miliardi e, allo stesso tempo, abbiamo ridotto il carico fiscale per lavoratori, famiglie e imprese: in un anno faremo molto di più e l’Iva non aumenterà – sottolinea il presidente del Consiglio -. Realizzeremo un’ampia riforma dell’Irpef e accelereremo il piano degli investimenti, creando una più intensa sinergia tra pubblico e privato. Confidiamo molto nei frutti dell’azione di lotta all’evasione. Anche per questo abbiamo investito ben 3 miliardi di euro per incentivare i pagamenti digitali, perché se tutti pagano le tasse, tutti pagheranno meno. Avremo anche più tempo per operare un’oculata revisione delle spese improduttive”.
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SALVINI “SÌ AL MATTARELLUM, GARANZIA DI STABILITÀ”
“Sosteniamo il Mattarellum, legge elettorale già sperimentata, efficace, garanzia di stabilità e serietà. Niente passi indietro di trent’anni col proporzionale che resuscita venti partiti e partitini”. Così il leader della Lega Matteo Salvini.
Contro il proporzionale si schiera anche la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Vanno fatte le barricate – spiega al Corriere della Sera -. Riproporre il proporzionale è scandaloso, ma d’altra parte se uno come Franceschini rivendica la volontà di ‘fare i governi in Parlamento’, è chiaro che sono pronti a tutto. Vorrebbero una eterna ingovernabilità per poter essere sempre al centro di tutto, contro la volontà dei cittadini”.
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PARMA 2020, MATTARELLA “SARÀ VETRINA DELL’ITALIA”
“Rivolgo un saluto cordialissimo a tutti. Vorrei ringraziare anzitutto l’orchestra e il coro per la splendida esecuzione dell’Inno nazionale e del ‘Va’ pensiero’. Un saluto a tutte le autorità presenti. Ringrazio il Ministro dei Beni Culturali, il Presidente della Regione, il Presidente della Provincia, il Sindaco di Parma e, attraverso di lui, un saluto particolarmente cordiale a tutti i parmigiani e a tutti i parmensi. Un saluto riconoscente anche ai tanti che hanno collaborato e si propongono di contribuire alle molteplici attività che renderanno attraente e importante il programma di Parma capitale italiana della cultura per il 2020”. Ha esordito così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al teatro Regio, dove ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione di Parma 2020 Capitale italiana della cultura.
“Vorrei ringraziare della presenza e salutare molto i sindaci di altri comuni – ha aggiunto -, del territorio qui intorno, particolarmente i sindaci di Piacenza e di Reggio Emilia: questa presenza raffigura un aspetto importante del nostro Paese che è costituito da un tessuto culturale diffuso. In ciascuno dei vostri comuni vi sono segni culturali di grande rilievo, di grande importanza. E quindi essere capitale della cultura significa rappresentare e coinvolgere questo grande tessuto nazionale che in questa Regione è particolarmente ricco e affascinante”.
“Parma – ha ricordato il Capo dello Stato – lo è stata capitale, nella sua lunga storia. Abbiamo visto poc’anzi uno splendido filmato – e vorrei salutare e ringraziare i giovani protagonisti – concluso con una splendida rievocazione di colonne sonore di titoli del grande Maestro Bertolucci. Vorrei ringraziare l’assessore alla cultura del Comune di Parma per l’impostazione che questo filmato ci ha offerto. I segni di Capitale Parma li reca, nelle tante vestigia che vi sono nelle sue piazze, nei suoi monumenti, nelle opere d’arte, nell’architettura dei suoi edifici più celebri, in tante altre espressioni che sono oggi integrate pienamente nella modernità della vita cittadina”.
“Parma – ha aggiunto Mattarella – si è arricchita, nel tempo, di culture e saperi diversi; è stata crocevia di commerci, di incontri, e di confronti; ha conosciuto tante stagioni assai fertili e ha raggiunto eccellenze che, ancor oggi, ci è consentito di ammirare. La Parma romana. La Parma dell’epoca comunale. La Parma rinascimentale. Capitale del Ducato. La Parma borbonica e napoleonica. E la Parma protagonista della storia nazionale, dal Risorgimento alla Resistenza, agli anni della grande crescita economica e sociale, ai giorni nostri. Da Capitale della cultura avrà la grande opportunità di rinsaldare e far conoscere ancor di più le proprie radici, mostrandole agli italiani che verranno a visitarla, offrendole agli europei che di questa cultura sono partecipi”.
“La cultura d’Europa, con tanti articolati e diversi caratteri, è stata costantemente legata da una trama comune – ha proseguito Mattarella -. Questa trama diviene sempre più fitta e interconnessa, e anche per questo ancor più indispensabile ai nostri popoli per affrontare le grandi trasformazioni di questa epoca”.
“‘La cultura batte il tempo’: è davvero un bel titolo – ha detto Mattarella – quello che avete scelto per unire gli sforzi della città in questo anno, che certamente sarà per voi carico di soddisfazioni e conferirà una spinta che manterrà i suoi effetti oltre quest’anno. La cultura è davvero una sorta di metronomo della storia. E’ una chiave che ci consente di comprendere il passato, interpretare il presente e progettare il futuro per sentire la storia come nostra e per renderci protagonisti dei suoi cambiamenti. La cultura spinge all’innovazione. Nel renderci consapevoli del cammino percorso, ci dà il coraggio di andare avanti. Insieme. Come comunità. ‘Battere il tempo’ vuol dire anche questo: affrontare la modernità, essere capaci di guidarla verso traguardi di maggior civiltà, di benessere, di sempre più ampia diffusione delle conoscenze, mettendo in moto un circuito virtuoso in cui il testimone della vita e della responsabilità passi naturalmente da una generazione all’altra; e affinché i più giovani possano crescere progettando il futuro senza impedimenti. Non essere, in definitiva, superati e travolti dall’incedere del tempo”.
“La cultura – ha aggiunto Mattarella – definisce il segno distintivo di ogni comunità ed è tutt’altro che una condizione statica, immobile, inerte. Perché si nutre di creatività e di confronto, si sviluppa nel dialogo e nelle relazioni, è più ricca quando si apre alla conoscenza e al rispetto delle differenze. Proprio la storia ci manifesta grandi avanzamenti nelle scienze, nelle arti, nel pensiero, scaturiti da incontri, da scambi, da reciproche aperture alla conoscenza”.
“La cultura, che trasmette la memoria e offre spazio alla creatività, è risorsa preziosa – ha detto il Presidente della Repubblica -. Un patrimonio che rende tutti più ricchi. Di umanità anzitutto. La cultura, l’arte, non sono mai ambiti separati della vita. La scuola di pittura, che si sviluppò in città nel Cinquecento, attorno al Correggio e al Parmigianino, fu l’espressione di uno sviluppo e di un abbellimento di Parma che correva in parallelo con la crescita di ruolo della città e il suo profondo rinnovamento urbanistico. Il talento musicale – poc’anzi ricordato dal coro del Nabucco – impareggiabile di un illustre figlio di queste terre, Giuseppe Verdi – le cui opere continuano ad affascinare e coinvolgere in ogni parte del mondo – fu posto a servizio dell’ideale risorgimentale del nostro Paese. E un altro indimenticabile parmigiano, Arturo Toscanini, esule per la violenza fascista, diede un segno di rinascita al nostro Paese con il concerto della Liberazione per la riapertura del Teatro alla Scala, nel 1946”.
“L’esperienza della Capitale della cultura è una straordinaria opportunità per porre in sinergia le istituzioni, le forze imprenditoriali e sociali, i corpi intermedi, le intelligenze e le sensibilità presenti nella città e nel territorio in cui è inserita – ha aggiunto Mattarella -. Quando si realizza una felice collaborazione tra pubblico e privato – come qui è avvenuto ed è stato sottolineato dal sindaco e dall’assessore alla cultura – si rafforza il tessuto civile, oltre che quello economico. I risultati positivi sono così destinati a perpetuarsi, in termini di turismo, di capacità di iniziativa, di mobilitazione di risorse, di forze, di crescita della società. L’Ateneo di Parma è tra i più antichi del nostro Paese. Ha sviluppato un forte legame con la città e, due mesi fa, all’inaugurazione dell’anno accademico, mi è apparso evidente come la sua tradizione sia posta a servizio di moderni traguardi sociali e culturali. Il tema scelto in quella occasione – la sostenibilità dello sviluppo – costituisce orizzonte del nostro impegno culturale, ma anche economico e civile”.
“Parma – ha sottolineato il Capo dello Stato – sarà una vetrina dell’Italia. E questo impegno la porterà a sentirsi sempre più città europea. E’ sede dell’Autorità per la sicurezza alimentare e questa istituzione dell’Unione, così integrata nel tessuto della città, non sarà estranea agli impegni di quest’anno. La sfida di un’alimentazione sana e di un’agricoltura sostenibile, sono grandi temi per il nostro futuro e possono essere affrontati con successo soltanto se sorretti da una crescita di consapevolezza e – appunto – di cultura. La qualità del cibo è cultura, e la catena agro-alimentare sarà settore cruciale dello sviluppo sostenibile della nostra Europa”.
“Nella prima metà dell’Ottocento, scriveva Stendhal ne ‘La Certosa di Parma’ parlando degli italiani che ‘le loro gioie sono più vive e durano più lungamente’ – ha ricordato Mattarella -. Stendhal, che amava il nostro Paese, e forse anche per questo non risparmiava delle critiche al costume italiano, ha formulato tuttavia un apprezzamento per l’intensità del nostro modo di vivere le gioie che ci vengono offerte e sottolinea un atteggiamento positivo che mi auguro si possa sempre rafforzare. È questo l’augurio che rivolgo a Parma, e con Parma a tutta l’Italia: di vivere con gioia, e con impegno, questa occasione. Buon 2020 a Parma, nostra Capitale della cultura!”, ha concluso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
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M5S, PARAGONE “DI MAIO SI TERRÀ IL POTERE”
“Di Maio non si dimette e farà di tutto per tenersi appiccicato a questo potere. E’ nella natura di un ragazzo di 33 anni che crede che è tutto merito suo”. Così Gianluigi Paragone ospite “di Mezz’ora in più” su Raitre. “Nel Movimento Cinque Stelle ci sono visioni diverse. Grillo è un progressista, Davide Casaleggio è invece un imprenditore che si scoccia di parlare di politica, è un ragazzo colto, preparato, che potrebbe essere valorizzato di più. È uno che legge ancora libri, cosa che il 90% del gruppo dirigente del movimento non fa più”, ha aggiunto il senatore ex M5S.
“Con Alessandro Di Battista vogliamo mettere in piedi qualcosa di culturale rispetto alle posizioni di un tempo – ha spiegato Paragone -. Quella predicazione antisistema, contraria alle logiche dell’austerity. Io sono no euro. Possiamo fare un gruppo di lavoro o uno spettacolo teatrale. Faremo una cosa non da un punto di vista politico, su questo abbiamo le idee chiare”.
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LIBIA, CONTE “LAVORIAMO PER CESSATE IL FUOCO”
“La visita di Fayez al-Sarraj ci ha consentito di potere scambiare in modo intenso delle riflessioni. A nome dell’Italia siamo estremamente preoccupati per l’escalation sul terreno libico; gli ultimi sviluppi stanno rendendo il Paese una polveriera dalle forti ripercussioni su tutta la regione mediterranea. Dobbiamo fermare il conflitto interno e anche fermare le interferenze esterne. L’Italia ha sempre lavorato per una soluzione politica, contrastando l’opzione militare, ritenendo che la soluzione politica sia l’unica prospettiva che possa garantire al popolo libico benessere e prosperità”. Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa al termine dell’incontro con il premier del governo di Tripoli al-Sarraj a Palazzo Chigi. “Sul piano concreto lavoreremo per la riuscita della Conferenza di Berlino, stiamo lavorando intensamente con il governo e in coordinamento con il ministro Di Maio per l’immediato cessate il fuoco e all’arrivo di una soluzione politica”, ha aggiunto Conte. “Ci adopereremo sempre più per un coinvolgimento ancora maggiore dell’Unione Europea, per non rimettere il destino del popolo libico alle volontà di singoli attori. Riteniamo che l’intervento dell’Unione Europea sia la massima garanzia che si possa offrire oggi all’autonomia e indipendenza del popolo libico”, ha chiosato il premier.
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