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ZINGARETTI “CAMBIEREMO I DECRETI SALVINI”

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“I decreti Salvini si cambiano, come ha già annunciato la ministra dell’Interno Lamorgese, a gennaio. Forse si sarebbe potuto fare prima ma siamo entrati dentro il tunnel della legge di bilancio e non è stato possibile. Però non chiamiamoli ‘decreti sicurezza’ perché con la sicurezza non avevano niente a che fare. Intanto fatemi dire che questo è l’unico governo che ha raddoppiato le risorse per il contratto delle forze dell’ordine e pagato gli straordinari a polizia e carabinieri”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti, ospite di Lilli Gruber a “Otto e mezzo” su La7.
“Uno dei modi secondo me sbagliati di questa maggioranza è quella di condurre battaglie più per visibilità personale che per risolvere problemi. Questo mettere bandierine, non serve. Con Di Maio abbiamo parlato della necessità di aprire una fase nuova per questo governo, per riaccendere motori dell’economia italiana – ha spiegato Zingaretti -. È stato un incontro molto utile”.
(ITALPRESS).

CONTE-MERKEL “STRETTO RACCORDO SU IRAN E LIBIA”

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“Si è svolta oggi una lunga conversazione telefonica tra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e la Cancelliera della Repubblica Federale tedesca, Angela Merkel, nel corso della quale sono stati esaminati in modo approfondito i dossier relativi alla Libia e all’Iran/Iraq”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

“Su entrambi gli scenari – sottolinea la nota – è stata confermata l’esigenza di uno stretto raccordo europeo e di un costante coordinamento sia a livello di Ministri, sia di Capi di Stato e di Governo”.

“Sulla Libia – puntualizza la nota – è stata ribadita la necessità di elevare al massimo la pressione diplomatica per promuovere quella soluzione politica che si vorrebbe affrontare nel corso della programmata Conferenza di Berlino. Su Iraq/Iran è stata condivisa l’importanza di mantenere il necessario impegno a favore della stabilizzazione della Regione e del contrasto al terrorismo, nel rispetto della sovranità irachena”.

“Il Presidente e la Cancelliera Merkel si sono riservati di mantenere uno stretto contatto anche nei prossimi giorni”, conclude la nota di Palazzo Chigi.
(ITALPRESS).

LAMORGESE “TELECAMERE SU AMBULANZE A NAPOLI”

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“É massima l’attenzione del Viminale sui gravissimi episodi di violenza ed aggressione agli operatori del 118 in città e in provincia di Napoli, avvenuti in questi ultimi giorni”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

“Dal 15 gennaio saranno attive le prime telecamere sulle ambulanze in servizio nel territorio di Napoli come sollecitato il 16 dicembre scorso in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica mentre é prevista la realizzazione da parte dei presidi ospedalieri di sistemi di videosorveglianza collegati con le centrali delle Forze di polizia. Uno sforzo operativo che verrà rafforzato per garantire sicurezza e tutela al personale sanitario quotidianamente impegnato a servizio della comunità”, ha aggiunto la titolare del Viminale.
(ITALPRESS).

DI MAIO “SU IRAN E LIBIA NON RIPETERE ERRORI”

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“Negli ultimi giorni le vicende che riguardano l’Iran e la Libia ci riportano a ricordi di un passato di guerra, un passato non lontano, che ci parla di distruzione, di morti, di paura. E che rinnova una paura che nessuno di noi vorrebbe vivere. In entrambi gli scenari, pur con tutte le relative differenze e specificità, il faro che ci guida è sempre e solo un’unica, semplice verità: la guerra genera altra guerra, la violenza chiama altra violenza, la morte altra morte”. Lo scrive in un lungo post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
“Come Movimento 5 Stelle, questa verità ce l’abbiamo ben chiara, è una sorta di legge fisica. In tanti conflitti, in tante scelte sbagliate, a partire dalla guerra in Libia nel 2011 e dagli errori già compiuti in Iraq, c’è scritto ciò che non dobbiamo ripetere – aggiunge -. Vite umane sacrificate, civili e militari, attacchi terroristici, flussi migratori di disperati che non hanno scelta, e che l’Italia non può gestire. Ogni azione che porta a un peggioramento di queste situazioni non è la risposta giusta”.
“Ora non è più il tempo di rischiare morte, terrorismo, ondate migratorie insostenibili, ora è il momento di scommettere sul dialogo, sulla diplomazia e sulle soluzioni politiche. Il dialogo crea, il dialogo è per chi sa costruire e, come forza di governo, questa è la risposta che scegliamo per l’Italia”, aggiunge.
“Questo non è un gioco, e non abbiamo nessuna intenzione di ripetere gli errori del passato. È semplice? No, ma le conquiste più grandi non sono mai semplici, richiedono determinazione e tempo. Sicurezza, prosperità, pace: ne abbiamo diritto, ma abbiamo anche il dovere di lavorare per questi obiettivi. E lo stiamo facendo, individuando le opportune priorità. Una di queste è sicuramente la Libia, che dista a poche centinaia di chilometri dalle nostre coste”, conclude Di Maio.
(ITALPRESS).

CASO GREGORETTI, SALVINI “MI PROCESSINO”

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“Mi vogliono mandare a processo per sequestro di persona perché ho bloccato per 4 giorni uno sbarco? Lo facciano. Sono un uomo libero e tranquillo“. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Bologna prima di partecipare alla festa della Befana del poliziotto organizzata dal sindacato di Polizia Sap.
“Io penso – ha aggiunto – che non processeranno solo Matteo Salvini, ma processeranno la stragrande maggioranza degli italiani. Non vedo l’ora di guardare negli occhi quei giudici che mi dicono che merito quindici anni di carcere”.
“Il Senato della Repubblica voterà che Salvini bloccava gli sbarchi per suo interesse personale e non per interesse nazionale? Facciano, neghino l’evidenza, vadano contro la storia. Mi processino, mi condannino e poi vediamo con chi sta il Paese – ha incalzato il senatore -. Se sarà l’occasione per parlare una volta per tutte di riforma della giustizia, faccio da cavia. Mi offro. Di mezzo c’è il voto dei senatori che devono decidere al di là delle simpatie per Salvini se ho agito per l’interesse nazionale o per interesse personale. Io penso di aver difeso gli interessi del mio Paese. Se la sinistra vuole usare parte della magistratura per regolare i conti che non riesce a regolare in cabina elettorale peggio per loro”.
(ITALPRESS).

IRAN, CONTE PREOCCUPATO “L’UE OFFRA IL SUO CONTRIBUTO”

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Si dice estremamente preoccupato il premier Giuseppe Conte sull’escalation della crisi in Medio Oriente dopo l’uccisione in Iraq del generale iraniano Soleimani in un raid Usa. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio lancia l’appello alla “moderazione, al dialogo e al senso di responsabilità”. Secondo le stesse fonti, il premier vede nell’Unione Europea un ‘player’ importante nello scacchiere internazionale per evitare una possibile esplosione della polveriera mediorientale. “In questa prospettiva l’Ue può giocare un ruolo fondamentale e offrire un contributo determinante”, osserva Conte. Per tale ragione il premier, secondo quanto si apprende, si sta “prodigando affinché l`Europa possa esercitare tutto il proprio peso diplomatico per evitare sviluppi imprevedibili e vanificare così tutti gli sforzi per stabilizzare l`area”. Palazzo Chigi assicura intanto che c’è “massima attenzione per i nostri militari nella regione”.
(ITALPRESS).

VERTICE DI MAIO-ZINGARETTI “CLIMA COSTRUTTIVO”

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Il capo politico del M5S Luigi Di Maio e il segretario del Pd Nicola Zingaretti hanno avuto un incontro a Palazzo Chigi. Al centro del colloquio, durato 45 minuti e svoltosi in un clima molto positivo e costruttivo, si è parlato della situazione politica generale ed è stato un primo confronto sul percorso da avviare per definire i prossimi obiettivi di governo. Lo si legge in una nota congiunta degli staff dei due leader politici.
(ITALPRESS).

DI MAIO “LA PRIORITÀ RESTA LA LOTTA ALL’ISIS”

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“In queste ore siamo al lavoro come Governo sugli ultimi sviluppi della situazione in Iraq, che ovviamente preoccupano tutto il mondo. In quella regione la nostra priorità è e resta la lotta al sedicente Stato Islamico”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Ci sono nostri militari che sono stati gravemente feriti o sono morti per combattere Daesh, in ogni sua forma. Uomini e donne in uniforme che rischiano la vita per garantire la nostra sicurezza. Il nostro pensiero – prosegue Di Maio – va al loro operato e alla loro incolumità. Negli ultimi giorni come Italia abbiamo lanciato un forte appello al dialogo e alla responsabilità, invitando a mantenere aperti i canali con tutti gli interlocutori, evitando atti che possano avere gravi conseguenze. Ma se vogliamo essere davvero incisivi, l’Unione Europea deve saper parlare con una sola voce. Ed è per questo che ho apprezzato l’invito alla moderazione e alla de-escalation dell’alto rappresentante Ue, Josep Borrell”.
“L’uso della forza – scrive ancora Di Maio – non ha mai portato da nessuna parte. Al contrario, ha sempre provocato ulteriore destabilizzazione ed effetti devastanti sia sul piano umanitario, sia su quello migratorio. Come ho già ribadito: la nostra priorità è combattere Isis e in primavera, in Italia, ospiteremo la riunione della coalizione anti-Daesh. Vanno intercettati e colpiti i finanziamenti alle cellule terroristiche. Bisogna accrescere la collaborazione tra Stati. La comunità internazionale deve guardarsi in faccia e deve parlarsi chiaro, senza ulteriori ipocrisie”.
(ITALPRESS).