Home Politica Pagina 625

Politica

MATTARELLA “VIGILI DEL FUOCO E SANITÀ ESEMPI SOLIDARIETÀ”

0

“Vigili del fuoco e sanità sono due versanti che si assomigliano, perchè intervengono su stati di necessità di aiuto: la salute e per chi ha problemi di emergenze e calamità. Sono due esempi della capacità della nostra società di organizzare la mutua solidarietà istituzionalmente sostenuta”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Catania, dove ha partecipato, dapprima, alla cerimonia di chiusura delle celebrazioni dell’80^ anniversario della fondazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, al Teatro ‘Vincenzo Bellini’. Il Capo dello Stato si è poi recato nel quartiere Librino per l’inaugurazione dell’ospedale San Marco.

Mattarella, nel capoluogo etneo, ha conferito la medaglia d’oro al Merito civile alla bandiera del corpo nazionale dei vigili del fuoco. La cerimonia si è svolta al teatro ‘Bellini’, alla presenza del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, del capo dipartimento, prefetto Salvatore Mulas, e del capo dei vigili del fuoco, Fabio Dattilo. Nel corso della cerimonia è stato rivolto un pensiero ai pompieri morti ad Alessandria (Antonino, Marco e Matteo) e a tutti coloro che hanno perso la vita nello svolgimento del proprio dovere.

“Nel corso degli 80 anni di attività il corpo nazionale dei Vigili del fuoco, con generosa abnegazione e straordinario impegno, ha quotidianamente assicurato le fondamentali missioni del soccorso pubblico e della difesa civile, a salvaguardia della vita umana, dell’incolumità pubblica, dell’integrità dei beni e dell’ambiente, entro i confini nazionali e in territorio estero – si legge nella motivazione -. Il personale tutto con esemplare coraggio ed encomiabile slancio solidaristico, è intervenuto con tempestività ed efficacia, anche con l’ausilio di mezzi e strumenti tecnologici sempre più sofisticati, in tutti gli scenari emergenziali, salvando migliaia di persone, recuperando beni, anche di pregevole valore artistico, e mettendo in sicurezza numerose e importanti strutture”.

“Per la straordinaria vocazione all’altruismo e la naturale prossimità anche alle giovani generazioni, sempre più coinvolte in percorsi educativi sulla prevenzione degli incendi e sulla sicurezza per l’incolumità pubblica – conclude la motivazione – il corpo nazionale dei Vigili del fuoco ha suscitato l’unanime gratitudine e ammirazione del Paese e della Comunità internazionale, rinsaldando, in ogni occasione, il profondo legame con le popolazioni”.

Il presidente della Repubblica ha poi raggiunto il nuovo ospedale San Marco nel quartiere periferico di Librino. Assieme al capo dello Stato erano presenti, tra gli altri, il governatore siciliano Nello Musumeci e l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

“Vorrei rivolgere un saluto ai medici e a tutto il personale di questo grande ospedale” per “la considerazione che ha nei confronti del paziente” facendo “registrare alcune punte di autentica eccellenza nella ricerca scientifica sanitaria internazionale per i risultati e i successi ottenuti”, ha detto Mattarella, nel corso della cerimonia di inaugurazione.

“È importante l’attività che qui si svolge – ha aggiunto il capo dello Stato – e questo ospedale rappresenta per Catania, la Regione e il nostro Paese uno dei tasselli importanti del sistema sanitario nazionale e della frontiera della cura del paziente da parte della nostra struttura sanitaria. Questo ospedale rinverdisce una lunga tradizione, è del 1336 il primo documento che attesta la storia ospedaliera di Catania. Questo ospedale la traduce nella modernità dei suoi impianti e la proietta nel futuro e la responsabilità è grande e anche il merito è grande”.
(ITALPRESS).

MELONI “ABOLIRE IL REDDITO DI CITTADINANZA”

0

“Noi crediamo che questa manovra di bilancio sia una dichiarazione di guerra contro chi produce e chi lavora, non c’è niente che riguardi la crescita, niente che riguardi il tentativo di creare nuovi posti di lavoro e si vedono i risultati: l’Italia anche nel 2020 sarà fanalino di coda per crescita economica in Europa”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel corso della presentazione degli emendamenti di Fdi alla legge di Bilancio.
“E’ una manovra che crea deficit, che mette diverse nuove tasse, è una manovra fatta per vessare chi lavora e non ci sono investimenti – ha aggiunto Meloni -. La proposta di Fratelli d’Italia è: deficit al 3% per gli investimenti, allo 0% per la spesa corrente, per noi va bene fare deficit ma per gli investimenti, non per coprire la spesa corrente. Ci sono soldi spesi in deficit per pagare il reddito di cittadinanza e altre marchette elettorali”.
Tra le proposte più “qualificanti” di Fdi c’è proprio l’abolizione del reddito di cittadinanza, aiutando i veri bisognosi e chi lavora. “Nei nostri emendamenti ci sono proposte per utilizzare le risorse del reddito di cittadinanza per favorire la crescita dei posti di lavoro, incentivi all’occupazione – ha spiegato Meloni – o per aiutare i veri bisognosi. Siamo contrari anche al tetto dei contanti e all’obbligo dei pagamenti con la moneta elettronica, un regalo alle banche”.
(ITALPRESS).

L’ITALIA RIELETTA NEL CONSIGLIO UNESCO

0

L’Italia è stata rieletta dalla Conferenza Generale UNESCO tra i 58 membri del Consiglio Esecutivo dell’Organizzazione, per il sesto mandato quadriennale consecutivo (2019-2023). Con 162 voti, l’Italia è risultata la seconda migliore eletta, dopo la Svizzera, di tutta la Conferenza Generale.
“Questo eccellente risultato conferma il riconoscimento per l’impegno dell’Italia sui temi della protezione e valorizzazione del patrimonio culturale, dell’educazione inclusiva e della cooperazione scientifica internazionale – commenta il ministro degli Affari Esteri Luigi di Maio -. L’Italia, che custodisce il maggior numero di siti iscritti nella Lista del patrimonio dell’Umanità, si pone come attore di riferimento per la Comunità Internazionale per la promozione dei valori del dialogo inter-culturale e della tolleranza reciproca. L’importantissimo numero di voti ricevuti premia l’efficacia dell’azione dell’intera rete diplomatica e della Farnesina, costituisce uno stimolo ad agire in Unesco con coerenza e determinazione, consapevoli della responsabilità nei confronti di quanti hanno avuto fiducia in noi”.
Nel corso del suo mandato, l’Italia sarà impegnata per rafforzare la capacità dell’Unesco di rispondere alle sfide dello sviluppo sostenibile, a partire dall’impatto del cambiamento climatico sui siti del patrimonio e sulle comunità. Altri campi d’azione comprenderanno la diplomazia scientifica, attraverso in particolare l’azione dei centri di ricerca Unesco basati a Trieste, la gestione delle risorse idriche, la promozione della parità di accesso alle risorse educative, il sostegno alla libertà di espressione e alla sicurezza dei giornalisti.
(ITALPRESS).

INFANZIA, MATTARELLA “NON ABBASSARE LA GUARDIA”

0

“Trenta anni fa l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvava la convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza riconoscendo i diritti umani dei bambini, dei fanciulli e dei ragazzi, la necessità di politiche e strumenti adeguati a tutelarne la vulnerabilità e promuoverne la crescita. Grazie a quanto fatto, le condizioni in cui vivono bambini e ragazzi hanno registrato nel mondo e nel nostro Paese progressi importanti. Tuttavia, molto resta ancora da fare per i bambini che vivono in contesti difficili o in condizioni di fragilità e nell’implementazione dei diritti basilari in un mondo in trasformazione”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. “Non possiamo abbassare il livello di guardia nella tutela dei minori vittime di conflitti armati, di quanti appartengono a minoranze, di coloro i quali necessitano di specifica protezione e sostegno per situazioni di vita o condizioni fisiche. L’indice di progresso di una società – aggiunge il capo dello Stato – si misura dal modo in cui tutela i minori, nonché dalle risorse e dalle scelte che dedica loro. In questo ambito è il futuro stesso della società a essere in gioco”.
(ITALPRESS).

SCONTRO CONTE-SALVINI SUL FONDO SALVA-STATI

0

Il premier e l’ex vicepremier litigano sulla riforma del Mes, il fondo Salva Stati dell’Unione Europea. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a margine dell’Assemblea nazionale dell’Anci ad Arezzo, ha attaccato il leader della Lega Matteo Salvini.

“Sembra un delirio collettivo. Oggi abbiamo scoperto che c’è il Mes, un negoziato da un anno e rotti che è in corso. Questo delirio collettivo è stato suscitato dal leader dell’opposizione, lo stesso che qualche mese fa partecipava ai tavoli dove si discuteva proprio del Mes – ha detto Conte -. Da marzo a giugno 2019 abbiamo avuto vertici di maggioranza con i massimi esponenti della Lega, quattro incontri in cui abbiamo discusso di Mes, del negoziato e di tutti i risvolti”.
“Oggi la stessa persona e lo stesso partito scopre il Mes e grida allo scandalo. Questo è un atteggiamento irresponsabile – ha aggiunto -. È giusto che i cittadini pretendano dal Governo un atteggiamento responsabile, come lo è il Governo sedendosi ai tavoli, difendendo gli interessi nazionali in modo serio, rigoroso, studiando i dossier. Quando invece si partecipa ai tavoli a propria insaputa e poi si fa finta di nulla e si assumano questi atteggiamenti non è responsabile. Pretendo un’opposizione seria e credibile, così si difendiamo tutti gli interessi nazionali, maggioranza e opposizione, altrimenti è un sovranismo da operetta”.

A stretto giro arriva la replica dell’ex vicepresidente del Consiglio. “Il signor Conte è bugiardo o smemorato – afferma Salvini -. Se fosse onesto direbbe che a quei tavoli, così come a ogni dibattito pubblico, compresi quelli parlamentari, abbiamo sempre detto di no al Mes. Non è difficile da ammettere e del resto, se necessario, ci sono numerose dichiarazioni a testimonianza della contrarietà espressa da tutti i componenti della Lega, ministri compresi, su questo argomento. Cosa teme il presidente del Consiglio? Ha forse svenduto i risparmi degli italiani?”.

(ITALPRESS).

DI MAIO “GOVERNO ANDRÀ AVANTI MA BASTA SLOGAN”

0

“Per il Movimento, dare un’anima a questo governo significa dare tutto per gli Italiani. Se ci sono delle difficoltà è normale perché siamo nati in poche settimane, ma vedo un clima positivo: non roviniamolo con slogan per il nostro elettorato. Dopo la manovra mi auguro che ci siederemo a un tavolo e lavoreremo a un calendario per il 2020. A partire da salario minimo, legge sul conflitto di interessi e riforma della sanità”. Così il ministro e leader del M5S, Luigi Di Maio, che in un’intervista al Corriere della Sera risponde all’avvertimento lanciato ieri dal segretario del Pd Zingaretti. Sulla manovra secondo Di Maio non c’è l’eco del fuoco amico ma “la voglia di apparire da parte di qualcuno sì. A ogni modo non deve spaventare il numero di emendamenti. I regolamenti parlamentari permettono una scelta oculata da parte delle forze politiche”. Quanto alla vicenda del Mes, il fondo europeo salva Stati, osserva: “Ho chiesto la convocazione del vertice. In Europa siamo stati abituati a colpi bassi in passato, che non abbiamo più intenzione di subire. Conte non ha firmato nulla e questo non è un vertice contro di lui, anzi lo sosteniamo. Ma è giusto fare il punto. Una riforma del Mes che stritola l’Italia non è fattibile”.
Sullo ius culturae, il capo politico del M5S, taglia corto: “Per le strade la gente non mi ferma per chiedermi lo ius soli. Mi chiede lavoro, meno tasse, liste di attesa negli ospedali più veloci. L’Italia non è un prodotto da campagna elettorale. Milioni di famiglie aspettano risposte”. Sullo stato di salute del governo e della maggioranza, dopo l’avvertimento del Pd, Di Maio chiosa: “Zingaretti e Franceschini non mi hanno detto mai nulla del genere. E non ho letto nulla in proposito. Di retroscena ne leggo tanti, ma il governo andrà avanti se lo vorranno gli italiani. Non credo che da parte di qualcuno ci sia l’intenzione di sacrificare il Paese per il proprio interesse. Già lo ha fatto Salvini”.
(ITALPRESS).

CONTE “MANOVRA RENDERÀ PAESE PIÙ GIUSTO”

0

“Diciamo la verità agli italiani. Questa è una manovra economica per le famiglie, i lavoratori e le imprese. Per chi chiede più innovazione e più tutela dell’ambiente. Vogliamo migliorare la vita di tutti i giorni e renderla più semplice: con le nostre misure abbiamo evitato un aumento di tasse per 23 miliardi, circa 540 euro l’anno di Iva risparmiati, che non peseranno sulle spalle delle famiglie italiane. Inoltre, con il taglio del cuneo fiscale, abbiamo ridotto 3 miliardi di tasse sul lavoro”. Lo scrive su Facebook il premier Giuseppe Conte. “Aiutiamo le giovani coppie che vogliono avere un bambino intervenendo sul bonus bebè e sugli asili nido, anche attraverso un voucher fino a 3 mila euro per famiglie in difficoltà. Sosteniamo i lavoratori – aggiunge il presidente del Consiglio -: in media 500 euro in più l’anno per rendere la busta paga più pesante e la quotidianità più leggera. E le partite Iva non si toccano. Vogliamo un Paese più giusto, più equo, più sicuro. Combattiamo l’evasione fiscale: se tutti pagano le tasse ognuno paga di meno, se usi la carta lo Stato ti restituisce fino a 1.000 euro l’anno, direttamente sul conto corrente”.
“Difendiamo la Sanità: cancelliamo il superticket da 10 euro su esami e visite specialistiche come la mammografia o la risonanza magnetica. Tendiamo la mano alle persone con disabilità, incrementando complessivamente i fondi. Abbiamo istituito l’Agenzia nazionale per la Ricerca. Investiamo più risorse sul Sud e sui giovani che vogliono rimanere nel Mezzogiorno per far crescere i loro territori – sottolinea il premier -. Il ‘bonus facciata’ per la casa rappresenta un volano per il settore, un volto nuovo per le nostre città. Vogliamo accendere il semaforo “verde” alla crescita economica con 10,5 miliardi sul Green New deal: la voce dei ragazzi dei cortei di Fridays for future entra in manovra, meno tasse e più incentivi per le imprese innovative; ambiente ed economia alleati di questa svolta. Questi sono i fatti. Realizziamo il più grande taglio di tasse degli ultimi tempi rispetto allo scenario a politiche invariate, in un quadro di finanza pubblica complicato. Chi dice il contrario o è un bugiardo o è in malafede. Siamo al lavoro insieme ai gruppi parlamentari di maggioranza con l’obiettivo di migliorarla ulteriormente in Parlamento, a partire da una maggiore riduzione delle tasse come quella sulle auto aziendali. Il Paese per rialzarsi ha bisogno di visione di lungo periodo e senso di responsabilità. Ce la stiamo mettendo tutta”, conclude Conte.
(ITALPRESS).

DECARO CONFERMATO PRESIDENTE DELL’ANCI

0

Il sindaco di Bari Antonio Decaro, è stato rieletto per acclamazione presidente dell’Anci dai 686 delegati – sindaci e amministratori comunali – eletti nella fase precongressuale in rappresentanza degli 8 mila Comuni italiani. Il congresso dell’associazione precede i lavori dell’assemblea annuale, che sarà aperta nel pomeriggio alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Voglio ringraziare tutti i sindaci e gli amministratori per la fiducia che mi è stata rinnovata oggi Mi impegnerò dal primo all’ultimo giorno per non deluderla e per portare avanti le sfide che ci attendono”, ha dichiarato Decaro dal palco qualche minuto dopo l’elezione. “Lavoreremo insieme per le nostre comunità, per i nostri cittadini e per rendere questo Paese un posto più giusto e più bello dove vivere. Voglio ringraziare tutti gli amministratori che ho conosciuto e con cui ho lavorato in questi tre anni, per me è stato un onore condividere con loro battaglie importanti che abbiamo portato avanti e che in alcuni casi meritano ancora i nostri sforzi”, ha aggiunto.
“In questi tre anni – ha proseguito Decaro – ho imparato che l’Italia si racconta attraverso gli occhi, il lavoro e la passione dei suoi amministratori locali. E attraverso questo impegno, le esperienze che facciamo, ogni giorno, a contatto con i nostri concittadini, abbiamo potuto condividere alcune questioni importanti che hanno caratterizzato il lavoro dell’Associazione in questi anni. Penso alla legge sui Piccoli comuni che oggi necessita di una dotazione finanziaria, alla proposta di legge sull’introduzione dell’educazione alla cittadinanza nelle scuole, ai fondi per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma, agli investimenti sulle periferie su cui abbiamo fatto una battaglia determinante per il futuro del nostro Paese, tutti insieme, tutti dalla stessa parte, senza distinzioni di provenienza geografica o politica. Perché l’Anci non è e non sarà mai un partito né avrà mai un colore politico. Perché all’Anci un colore non basta. Noi sindaci di colori ne abbiamo tre: il verde, il bianco e il rosso, i colori della fascia tricolore che indossiamo con orgoglio e che rappresenta le nostre comunità”, ha concluso Decaro.
(ITALPRESS).