Home Politica Pagina 626

Politica

ZINGARETTI “IL GOVERNO NON HA UN’ANIMA E RISCHIA”

0

“La manovra finanziaria ha un’anima. Il governo ancora no. E se non la trova rischia. Tra tweet, post e rivendicazioni può finire come nel film Wargames, giochi di guerra. Alla fine non ci sono vincitori. In questo caso ce ne sarebbe uno ma non dentro la maggioranza: Salvini”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Non si può governare insieme da avversari. Alleati è un concetto diverso. Dico di più: chi esercita il potere, cioè occupa posti di responsabilità, scrive leggi e fa le nomine, deve sentire il compito etico di portare avanti un progetto comune. È tutto il contrario, questo, delle alchimie politiche e delle alleanze”, aggiunge. Per Zingaretti “l’esecutivo ha ottenuto importanti risultati, ma la cornice politica è stata troppo litigiosa e in certi casi paralizzante. Crediamo in questa alleanza ma serve una svolta. Abbiamo chiesto al premier di preparare un’agenda comune che metta al centro l’urgenza di riaccendere l’economia e la giustizia sociale”. Poi, osserva: “Per me è naturale chiedere a Conte di fare la sintesi, perché non ci interessa piantare le bandierine. Al dibattito parlamentare sulla Finanziaria arriveremo con le nostre idee ma anche lì è necessario un coordinamento dei gruppi di maggioranza per selezionare insieme gli emendamenti”. Sulla possibilità di tornare alle urne, il segretario dem dice: “La nostra posizione è matura, seria, responsabile. Prima di tutto vengono l’Italia e l’Europa. Ognuno può esprimere le proprie idee, ma se si è deciso di governare insieme serve la sintesi. È l’unico modo per guidare un Paese. Non possiamo abbracciare la cultura dell’esecutivo giallo-verde. Che infatti è naufragato dopo quindici mesi. Se qualcuno si illude adesso di fare la corsa da solo, e in modo strumentale, gli italiani lo puniranno”.
(ITALPRESS).

TRENTA “MIO MARITO RINUNCIA ALL’ALLOGGIO”

0

“Non mi sono arresa. Mio marito, che è titolare dell’alloggio e che ne ha il diritto, come ha già fatto nel passato quando l’ho demansionato, fa un altro passo indietro: ma lo fa per tutelare me e la mia serenità, perché in tre giorni sono stata oggetto di una ingiusta gogna mediatica e passerò i prossimi giorni a fare le querele”. Così a Radio Capital la ex ministra Elisabetta Trenta, torna sulle polemiche per l’assegnazione dell’alloggio a Roma.
“Non è giusto – aggiunge – che una privata cittadina sia sottoposta a tutto questo per non aver fatto nulla, quindi io mi devo difendere e facendo questo mi rafforzo, facendo vedere a tutti che c’è qualcuno che ha la faccia pulita fino in fondo. Mio marito per amore sta rinunciando a un suo diritto”.

CONTE “SUL CALO DELLE TASSE SI PUÒ FARE DI PIÙ”

0

“Sto lavorando con il ministro dell’Economia Gualtieri perché voglio ridurre ancora di più le tasse, come ad esempio quella sulle auto aziendali. Faccio un appello ai gruppi parlamentari di maggioranza a collaborare con il governo, perché tutti ci si impegni a raggiungere questo risultato. Completiamo l’opera e chiudiamo il cerchio, possiamo essere ancora più ambiziosi”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un colloquio con il Corriere della Sera.
“Dopo i notevoli sforzi fatti da tutti noi con la sterilizzazione delle clausole Iva per 23 miliardi, non posso accettare la falsità che questa possa essere descritta come una manovra che aumenta le tasse – aggiunge il presidente del Consiglio -. La pressione fiscale infatti non è aumentata. Deve vincere la verità, contro le mistificazioni e le menzogne”. Conte sottolinea come le tasse siano “appena il 5 per cento” di una manovra da 30 miliardi, e ricorda le “numerose misure a favore delle famiglie e delle imprese, i tre miliardi ai lavoratori e i tre come superbonus”.
(ITALPRESS).

DI MAIO “IUS SOLI? LE PRIORITÀ SONO ALTRE”

0

“Alleanza con il Pd? Stiamo lavorando bene su punti come la legge di Bilancio, quando si tratta di affrontare i temi concreti il governo procede”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e capo politico del M5S, Luigi Di Maio, ospite di Rtl 102.5. “E’ chiaro che abbiamo delle emergenze come il dissesto idrogeologico, abbiamo l’Italia sott’acqua, la questione Ilva, non c’è nel programma di governo lo Ius Soli quindi sono sconcertato dalla proposta di Zingaretti, non ne abbiamo mai discusso e ci sono altre priorità”, ha aggiunto Di Maio.
Sulla manovra “accolgo l’appello del presidente del Consiglio, vogliamo ridurre le tasse ma dobbiamo anche aumentare i tagli degli sprechi – ha proseguito Di Maio -. Oggi pomeriggio avrò un incontro con i ministri del M5S, abbiamo delle idee e proposte sull’abbassamento delle tasse. Con Conte c’è piena sintonia”.
(ITALPRESS).

MATTARELLA “SIAMO LEGATI DA UNA SORTE COMUNE”

0

“Il nostro Paese ha una grande realtà di risorse generose, di persone che si impegnano generosamente. Il vostro è un esempio primario in questo versante, perché lo fate senza richiesta di riflettori, di notorietà, di riconoscimenti, ma per lo spirito di solidarietà che chiama le coscienze e le spinge ad aiutare chi è in difficoltà e chi ha bisogno di aiuto”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l’incontro con una delegazione del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico.
“Siete un’eccellenza del nostro Paese, voi fate parte primaria del volto più bello dell’Italia, di quello che si presenta con generosità – ha aggiunto Mattarella -, con un senso di comunità e la consapevolezza che siamo tutti legati da una sorte comune. Chi non lo comprende non sa cosa si perde. Chi lo comprende si impegna con generosità. Complimenti per quello che fate e grazie”.
(ITALPRESS).

ALL’UNPLI IL PREMIO PAESTUM ”MARIO NAPOLI”

0

L’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia è stata insignita del premio Paestum “Mario Napoli” assegnato dalla “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico” che si è conclusa oggi a Paestum. Il riconoscimento è stato ritirato dal presidente dell’Unpli, Antonino La Spina.
La “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico” promuovere i siti e le destinazioni di richiamo archeologico, favorisce la commercializzazione, contribuisce alla destagionalizzazione e a incrementare le opportunità economiche.
“Il premio – si legge nella motivazione – è stato assegnato quale riconoscimento per l’impegno che esercita attraverso le 6.300 Pro Loco iscritte, in rappresentanza dei 600.000 soci volontari, a favore della promozione delle destinazioni e della valorizzazione dei prodotti e delle bellezze del territorio”.
La motivazione richiama anche “le iniziative dedicate alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio culturale immateriale nazionale, che hanno determinato il riconoscimento dell’Unesco quale Consulente del Comitato Intergovernativo previsto dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale del 2003”.
“E’ un’attestazione di prestigiosa importanza, attribuita da un’autorevole manifestazione, che evidenzia l’impegno e l’azione quotidiana profusa dai nostri volontari e dalle nostre associazioni, in ogni luogo d’Italia. Un premio per la straordinaria operosità a vantaggio dei territori” ha commentato il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina, ricevendo il riconoscimento.
(ITALPRESS).

IL PD APPROVA LA RIFORMA DELLO STATUTO

0

Il Pd di Nicola Zingaretti riparte da Bologna. I tre giorni della kermesse, organizzata dal partito e della fondazione Costituente di Gianni Cuperlo, per ragionare su come saranno gli anni 20 del Duemila si sono conclusi con l’Assemblea nazionale che, nel pomeriggio, ha adottato le modifiche allo Statuto. La riforma dello statuto Pd è stata approvata con 566 voti favorevoli e solo un voto contrario e 5 astenuti.
Le principali novità sono: la piattaforma digitale deliberativa dei democratici, più forza ai circoli e più apertura anche con i circoli on line, quelli tematici, i punti PD e la rete dei volontari. Più spazio ai sindaci che entrano di diritto nell’assemblea nazionale e si organizzano con un coordinamento nazionale e un coordinatore che entra in segreteria nazionale. Confermate le primarie e introdotta la novità del ballottaggio: gli iscritti nei circoli sceglieranno i due candidati che andranno al voto degli elettori con gazebo. Nasce la fondazione di cultura politica nazionale. E ancora parità di genere in tutti gli organismi dirigenti PD a ogni livello.

Superato anche l’automatismo segretario-candidato premier. Pochi minuti dopo la conclusione dell’Assemblea Zingaretti ha twittato: “Dopo 12 anni approvata la riforma dello statuto del @pdnetwork. Ora un partito più aperto alle persone, più forza ai circoli e ai territori, ai sindaci, ai circoli tematici e più opportunità di partecipazione con i punti Pd. Per essere utili all’Italia”. Parole che testimoniano come quella di oggi sia una svolta che segna un passaggio importante nella vita del partito guidato da Zingaretti, anche se non sono mancate le critiche. Dario Corallo, già candidato alle primarie Pd, ha parlato di “un arroccamento di un gruppo dirigente”. E’ stato lo stesso Zingaretti, però, a mettere un punto fermo nella discussione rispondendo dal palco alla lettera dei 300 militanti, dirigenti e segretari di circolo che in un appello avevano lamentato di essere stati poco coinvolti prima di una decisione così importante per la vita del partito.

“Il tempo – ha detto il segretario dem – per discutere è fondamentale, ma siamo a una prima riforma generale dello statuto”. E ancora: “Non dobbiamo fermarci adesso. C’è grande attesa ma anche la necessita di cambiare regole che ci hanno ingessato. C’è l’Italia che ci guarda. Ci siamo dati del tempo, ora proviamo ad andare avanti. Non abbiamo risolto i problemi ma abbiamo iniziato a cambiare“.
L’Assemblea nazionale è stata preceduta in mattinata dalla terza e ultima sessione di “Tutta un’altra storia. Gli anni 20 del 2000”. Sul palco della sala convegni di Fico, il parco alimentare di Bologna creatura di Oscar Farinetti, hanno preso la parola i big del Pd, ma anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che ha parlato della necessità di “coniugare crescita e interesse generale“.
A fare gli onori di casa Gianni Cuperlo che ha invitato a “riporre nel cassetto per sempre” la parola rottamazione. Poi, tra gli altri, sono intervenuti l’ex segretario Maurizio Martina, il ministro della Difesa Lorenzo Guarini, l’ex ministro Graziano Delrio e l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Infine, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in corsa per il bis alle elezioni regionali del 26 gennaio 2020, e Zingaretti.

“E’ il tempo del coraggio e della proposta, di ricostruire piuttosto che di distruggere. E’ il tempo del riformismo. I democratici che vogliamo sono quelli dello sviluppo e della giustizia sociale”, ha detto il segretario dem. La ricetta di Zingaretti è “dare vita a un partito aperto e dinamico”. La parola della giornata è cambiamento, come ha detto anche Matteo Orfini incontrando i giornalisti: “Da queste giornate di Bologna emerge la voglia di un cambiamento radicale. Abbiamo l’occasione di farlo non solo nei convegni e nelle assemblee ma anche nel fuoco di una battaglia politica“. La battaglia, però, non è solo quella del governo giallorosso, ma anche della campagna elettorale che in Emilia-Romagna è entrata ormai nel vivo. “Se – ha spiegato il presidente della Regione Bonaccini in corsa per il bis – la destra continua a dire che vuole vincere per mandare a casa Conte, allora è davvero plastica l’idea che non abbiano un progetto per l’Emilia-Romagna e per non parlare di Emilia-Romagna parlino di qualcos’altro che non c’entra nulla perché si vota per questa Regione. Votiamo per l’Emilia-Romagna e noi continueremo a parlare di Emilia-Romagna“.
(ITALPRESS).

LAMORGESE “A ROMA È ALLARME BABY GANG”

0

A Roma “il contesto criminale evidenziato anche dagli episodi di Manuel Bortuzzo e Luca Sacchi – oggetto giustamente di un grande risalto mediatico – evidenziano la presenza di bande giovanili, fuori da logiche criminali più strutturate, sulle quali bisogna intervenire con un approccio sinergico che veda il coinvolgimento anche delle istituzioni educative”. Lo dice in un’intervista a “Il Messaggero” il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, all’indomani del vertice sulla sicurezza nella Capitale. “Roma – aggiunge – è sottoposta a dinamiche presenti in tutte le grandi città europee e nordamericane accentuate, nel nostro caso, da un contesto davvero particolare. Un’area metropolitana con 121 comuni e cinque milioni di abitanti che equivale alla somma dei territori di Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Catania”.
“Purtroppo – evidenzia Lamorgese – la diffusione dell’uso di sostanze stupefacenti riguarda sempre di più fasce di giovanissimi. È un fenomeno preoccupante che chiama in causa in primis le famiglie e il ruolo educativo della scuola”.