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IL “METODO MACHIAVELLI” RACCONTATO DA FUNICIELLO

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È stato presentato a Roma, a Palazzo Besso, presso la sede capitolina di A2A, il libro di Antonio Funiciello, ‘Il metodo Machiavelli. Il leader e i suoi consiglieri: come servire il potere e salvarsi l’anima’. All’incontro, oltre all’autore erano presenti il direttore della Luiss Business School, Paolo Boccardelli, il direttore delle Relazioni Istituzionali di A2A, Giuseppe Meduri, il capo di Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Alberto Stancanelli, il capo della segreteria di Matteo Salvini, Andrea Paganella e Raffaele Luise, decano dei vaticanisti Rai. Ha moderato l’incontro il giornalista Claudio Brachino.

Funiciello, giornalista e già capo di Gabinetto dell’ex Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, prende spunto da Machiavelli e dalla sua convinzione che la prima idea che ci si fa “del cervello d’uno signore è vedere li uomini che lui ha d’intorno”.

Nel suo libro, l’autore spiega quindi come la leadership sia difficile da amministrare e che in ogni caso si eserciti per delega. “I primi delegati di un leader – sottolinea Funiciello – sono proprio i suoi consiglieri, dai quali dipende la ‘prudenza’ del principe”. Chi svolge questo lavoro, di conseguenza, ha il compito delicato di ‘consigliare’ nel giusto modo chi il potere lo deve gestire con oculatezza e capacità, nel completo interesse, sia chiaro, della comunità.

Secondo Funiciello, che ha alle spalle una lunga esperienza per aver lavorato accanto a tanti personaggi politici, dei quali conosce aneddoti e storia, “quello del consigliere rappresenta un ruolo di primo piano, che bisogna amministrare con intelligenza, capacità professionale e sapienza, anche se a volte capita di non condividere le decisioni finali”.

La presentazione è stata promossa da Assocomunicatori, Cre (Club Relazioni Esterne), Aicp (Associazione Italiana Collaboratori Parlamentari). L’evento è stato organizzato da Ital Communications, fondata da Attilio Lombardi.
(ITALPRESS).

LAMORGESE “LIBIA PRONTA A RIVEDERE IL MEMORANDUM”

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“L’Italia ha formalmente proposto alle autorità libiche la convocazione di una riunione della commissione italo-libica al fine di concordare l’aggiornamento dell’intesa attraverso modifiche volte a migliorarne l’efficacia. Tale proposta è stata immediatamente e favorevolmente accolta con la comunicazione della disponibilità della controparte libica a rivedere il testo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, nel corso dell’informativa urgente alla Camera sul Memorandum Italia-Libia.
“L’obiettivo dal punto di vista del nostro paese dovrà essere quello di migliorare le condizioni dei centri e quelle dei migranti ospitati, in vista della graduale chiusura dei centri attualmente esistenti, per giungere progressivamente a giungere a centri gestiti direttamente dalle Nazioni Unite”, ha proseguito il ministro, che ha spiegato: “Le iniziative previste dal Memorandum si sono progressivamente evolute, si sono contratti i dati dei flussi in partenza e c’è stato un decremento del 97,2% nel 2019, le partenze dalla Libia hanno subito il calo più marcato. C’è stata anche una forte riduzione del numero delle vittime in mare, sono convinta che il Memorandum abbia contribuito a questi risultati”.
(ITALPRESS).

ZINGARETTI “NON DISPONIBILI A GOVERNARE DA NEMICI”

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“Ci sono troppe polemiche, tutti i giorni si litiga, e questo non va bene. Si può governare insieme da alleati, non si può governare insieme da nemici. Quando si governa insieme da nemici c’è un prevalere di interessi particolari che danneggia la qualità del governo, e su questo non siamo disponibili”. Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti, ospite di Dimartedì su La7.
“Non chiediamo a nessuno di stare zitto, è giusto che tutti portino un contributo in un’alleanza, ma aprire una polemica su una legge di bilancio che tutti avevano sottoscritto per indicare che qualcuno sarebbe il partito delle tasse e uno contro le tasse, è a mio giudizio un’operazione di basso livello che gli italiani giudicheranno come una furbizia”, ha sottolineato Zingaretti parlando di Italia Viva di Matteo Renzi.
“Se mostriamo alle persone un litigio continuo la destra che si è presentata a piazza San Giovanni crescerà sempre di più. Io combatto anche per Matteo Renzi. Se pensa che fare polemiche sia un modo per conquistare voti ha capito male”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).

MATTARELLA “LA POLITICA NON PUÒ ESSERE DISUMANA”

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“Vorrei ricordare alcune parole del suo ultimo discorso in pubblico alla fine dell’ottobre 30 anni fa: Zaccagnini parlò dell’esigenza, del dovere di offrire ai giovani un orizzonte di ideali, una prospettiva di valori per evitare l’inaridimento. Inaridirsi è il pericolo che si corre. È un messaggio forte per oggi, per il nostro momento presente”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto a Ravenna alle commemorazioni di Benigno Zaccagnini a 30 anni dalla sua scomparsa.
“Un senso di umanità profondo lo muoveva – ha aggiunto Mattarella – perché la politica non può essere disumana”. “La ricerca del bene comune è quello che Zaccagnini ha fatto in tutta la sua vita. Per questo gli siamo davvero profondamente riconoscenti”.
(ITALPRESS)

CONTE “IN MANOVRA PASSI AVANTI SUL WELFARE”

“Tutti eravamo convinti, io stesso, che saremmo riusciti a stento a trovare i 23 miliardi per la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia dell’Iva. Ciononostante, siamo riusciti a fare varie altre cose, perché vogliamo far compiere passi significativi in avanti al nostro Paese”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Milano. “Partivamo da un quadro di finanza pubblica molto complicato e non vorrei che lo dimenticassimo. Non voglio dire che abbiamo fatto un miracolo, altrimenti i giornali dicono che sono troppo ottimista, ma abbiamo dato segnali molto significativi di una politica economica e sociale che vogliamo”, ha aggiunto. “Stiamo lavorando, abbiamo una sensibilità e la stiamo esprimendo, pur in un quadro di finanza pubblica che ci ha costretto a operare scelte molto limitate, però quelle che abbiamo compiuto le riteniamo molto significative in termini di welfare”, ha sottolineato citando il diritto allo studio, gli asili nido, l’abolizione del super-ticket e il fondo famiglie numerose.
(ITALPRESS).

DI MAIO “LA PLASTIC TAX GUARDA AL FUTURO”

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“La plastic tax aiuta finalmente l’Italia a inquinare di meno e convertire la produzione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel corso di una visita alla Comau di Shanghai.
“E’ chiaro che da una parte tassi i prodotti più inquinanti e dall’altra con quei proventi devi aiutare le aziende a convertire la loro produzione – ha aggiunto Di Maio -. I politici guardano alle prossime elezioni, gli statisti alle prossime generazioni. Se vogliamo lavorare con serenità al programma di governo noi dobbiamo guardare alle future generazioni. Quando si parla di plastic tax guardiamo alle prossime generazioni, non alle prossime elezioni”.
(ITALPRESS).

CONTE “ENTRO FINE ANNO UN PIANO PER IL SUD”

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“Il Governo intende promuovere un piano strutturale di investimenti e di misure di rilancio per il Mezzogiorno. Entro la fine dell’anno sarà varato un Piano per il Sud”. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, intervenendo alla presentazione del Rapporto Svimez 2019. “Una delle priorità del nostro Piano – ha aggiunto – è realizzare un vero riequilibrio territoriale della spesa ordinaria per investimenti che, negli ultimi decenni, non è stata distribuita tra le Regioni italiane in misura proporzionale alla popolazione residente”.
“Se riparte il Sud, riparte l’Italia, non è uno slogan, è una fondata consapevolezza, supportata da evidenze storiche, che guida la nostra azione di Governo – ha sottolineato Conte -. Nell’ultimo ventennio, la politica economica nazionale ha disinvestito dal Mezzogiorno, ha svilito, anziché valorizzare, le sue interdipendenze con il Centro-Nord. Questo progressivo disimpegno della leva nazionale delle politiche di riequilibrio territoriale ha prodotto conseguenze negative per l’intero Paese”.
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VESTAGER “MAGGIORANZE VARIABILI IN UE”

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“Speriamo di sì, dipende dalla Romania, lo sapremo in settimana”. Così Margrethe Vestager, commissario europeo per la Concorrenza, risponde alla domanda se il primo dicembre la nuova Commissione entrerà in carica, in un’intervista a La Repubblica e altri sette quotidiani europei.
“È una situazione senza precedenti con tre candidati rigettati. Penso che tutti abbiano avuto modo di riflettere e capito che le istituzioni devono riprendere a funzionare. Lo chiedono i cittadini. Quindi sì, penso che avremo una Commissione il primo dicembre o al massimo un po’ più tardi”, aggiunge.
“Questo è il Parlamento che abbiamo, lo hanno scelto gli elettori. I cittadini si aspettano che i gruppi lavorino insieme. Da noi in Danimarca è normale avere una maggioranza con diversi partiti che spesso non sono d’accordo, ma poi negoziano e trovano compromessi capaci di rappresentare tutti. Certo, Ppe e socialdemocratici prima governavano in due e ora devono lavorare in tre insieme a Renew. Una nuova situazione per loro”, sottolinea Vestager che prosegue: “A seconda dei dossier inviteremo i gruppi a collaborare e chiederemo i loro voti. Non porteremo in aula proposte prendere o lasciare. Al contrario, saremo in contatto da subito con i maggiori gruppi dicendo cosa stiamo progettando e ascolteremo le loro idee prima di chiudere i testi”.
(ITALPRESS)