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SPERANZA “VIA I SUPERTICKET SANITARI”

“Si chiude la stagione dei tagli alla sanità. Ci saranno 2 miliardi in più per il fondo nazionale. L’aumento del fondo sarà dell’1,7%, il doppio rispetto agli anni precedenti. Tutti questi soldi si tradurranno in soldi per il personale e per abbattere le liste d’attesa. C’è poi il piano dell’edilizia sanitaria e c’è un piano per l’innovazione tecnologica. Da ultimo, dall’1 settembre in Italia nessuno pagherà più il super ticket. Tutti i cittadini che fino a oggi hanno pagato 10 euro in più per accedere al servizio sanitario nazionale, non li pagheranno più. Si cureranno più persone e si cureranno meglio”. Così, Roberto Speranza, ministro della Salute, ospite a “Radio anch’io” su Rai Radio1. In merito alle aggressioni ai danni degli operatori sanitari, ha aggiunto: “Dobbiamo tutelare gli operatori sanitari. Uno Stato serio si cura di chi si prende cura di noi. C’è già una legge che si sta discutendo in Parlamento. Bisogna approvarla nel più breve. C’è inoltre un Osservatorio per monitorare la situazione e trovare soluzioni”.
(ITALPRESS).

MANOVRA, DI MAIO “LETTERA UE NON CI PREOCCUPA”

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“Il ministro Roberto Gualtieri ha fatto un grande lavoro di mediazione con Bruxelles, la lettera l’hanno ricevuta altri Paesi europei. Daremo risposte, non siamo affatto preoccupati, è una legge di bilancio equilibrata su cui è stato fatto un grande lavoro di coordinamento da parte del ministero dell’Economia, che ringrazio”. Lo ha detto Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e capo politico del M5S, ospite di “Dimartedì” su La7.

Nella maggioranza sulla manovra “io non ho visto uno scontro, ho visto una discussione su alcune questioni. Siamo quattro forze politiche in questo governo, che discutono e che non stavano insieme prima delle elezioni”, ha aggiunto Di Maio.

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CONTE “LA MANOVRA NON POTRÀ ESSERE STRAVOLTA”

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“Il confronto di ieri è servito a raccogliere meglio le sensibilità e le istanze delle forze politiche. D’altra parte nell’operare una sintesi di differenti sensibilità, di differenti premure di varie forze politiche, è normale che ci siano confronti e dialoghi e che ci possa essere un supplemento di riflessione”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al termine di un incontro a Torino, in merito alle tensioni nella maggioranza dovute alla manovra.
“Certo, una volta che questo supplemento c’è e lo continueremo ancora perché il decreto fiscale lo abbiamo chiuso ma non ancora il disegno di bilancio, una volta operata la sintesi – ha osservato il premier – non possiamo poi, durante l’iter parlamentare riaprire completamente le prospettive”.
“Ci sarà la possibilità di interloquire con i parlamentari da cui possono venire proposte migliorative della legge di bilancio ma non potrà essere stravolta perché allora vuol dire che la sintesi che abbiamo raggiunto viene messa in discussione”, ha concluso Conte.

Il presidente del Consiglio ha anche risposto a una domanda sulla Tav. “Il progetto prosegue, non ci sono gli spazi per rimetterlo in discussione, non può essere interrotto”, ha detto Conte.

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PER L’UE LA MANOVRA NON RISPETTA I PATTI

ROMA (ITALPRESS) – L’Ue ha inviato una lettera al governo con la quale chiede spiegazioni sulla manovra. In particolare, nella missiva a firma di Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis e indirizzata al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, si sottolinea come “il documento programmatico di bilancio prevede una variazione del saldo strutturale nel 2020, che equivale a un peggioramento dello 0,1% del Pil, sia in valore nominale sia come ricalcolato dai servizi della Commissione, che non rientra nell’adeguamento strutturale raccomandato dello 0,6% del Pil. Il DBP prevede un tasso di crescita nominale primario netto di spesa dell’1,9%, che supera la riduzione raccomandata di almeno lo 0,1%. Complessivamente, questi elementi sembrano non essere in linea con i requisiti di politica di bilancio, poiché indicano un rischio di deviazione significativa. Il piano italiano non è conforme al parametro di riduzione del debito nel 2020”.
L’Ue, comunque, si dice lieta “di ricevere ulteriori informazioni sulla composizione precisa delle modifiche al saldo strutturale e sugli sviluppi della spesa previsti per il 2020”, e “gradiremmo ricevere le vostre opinioni entro il 23 ottobre, per consentire alla Commissione di prenderle in considerazione prima di esprimere il suo parere formale”.
(ITALPRESS).

MANOVRA, FRANCESCHINI “DISCUTERE SENZA RISSE”

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“Quando si affronta una manovra è normale la discussione tra le forze politiche in Parlamento”. Così il ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini, intervenuto agli Stati generali della cultura al Palazzo Reale di Napoli. “L’importante – conclude Franceschini – è che i partiti usino il buon senso e non si scatenino risse nella maggioranza”.
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SALVINI “NASCE LA COALIZIONE DEGLI ITALIANI”

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“Sabato è stata una di quelle date che cambiano un’epoca. È davvero nata la ‘Coalizione degli italiani'”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il leader della Lega Matteo Salvini. “Dopo mesi di chiacchiere penso che tutta Italia e persino i palazzi della politica abbiano capito dove sta la maggioranza del consenso”, aggiunge. “Il centrodestra era nel 1994, oggi siamo nel 2019. Il nostro popolo ci chiede di fare bene, di fare insieme e di fare in fretta – sottolinea il leader leghista -. Peraltro ci saranno diverse novità, da Toti ad altre formazioni dell’area laica, liberale e socialista che credo vedremo già in Emilia Romagna”. In merito alle elezioni in Umbria, Salvini afferma: “Domenica avremo un primo test di rilevanza nazionale. Devo dire che Conte si è rivelato per… quello che è. Lui pensa a pettinarsi. Quando ha detto che il voto umbro non è così rilevante perché l’Umbria ha gli abitanti della Provincia di Lecce… Una cosa squallida. Comunque, l’Umbria è dove la sinistra ha governato per 50 anni e dove oggi esordisce l’alleanza Pd-M5S. Secondo me sarà molto interessante. E credo che subito dopo ci saranno novità”.

“Fermo restando che noi non andiamo a cercare nessuno, capisco i problemi di coscienza di molti elettori ed eletti che si sentono traditi e delusi dai loro partiti. Se qualcuno vorrà continuare con noi le sue battaglie, sarà il benvenuto”, aggiunge. “A gennaio si vota in Emilia-Romagna e in Calabria. Per il 14 novembre, abbiamo già chiesto il palazzetto di Bologna. E in Calabria si può vincere; chiediamo solo agli amici di FI di indicare una candidatura che non abbia indagini o processi in corso. Giusto per distinguerci dalla sinistra… E poi, c’è il referendum sulla legge elettorale della primavera prossima, il presidenzialismo”, dice ancora Salvini, che alla domanda se sia davvero convinto che il Governo cadrà per le Regionali, risponde: “Cadranno, cadranno… dopo un mese sono già agli ultimatum, Di Maio e Renzi stanno già preparando la buonuscita per ‘Giuseppi'”.

ZINGARETTI “GLI ITALIANI NON SONO COG…”

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“Noi saremo molto responsabili e diciamo agli alleati che si può andare avanti ma nessuno ricominci a mettere bandierine su identità, perché gli italiani sono stanchi e non sono dei coglioni. Bisogna mantenere le parole sennò si arrabbiano e ci sarà una rivolta”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ospite di “Non è l’arena” su La7.

“Questa legge di bilancio – ha aggiunto – è stata votata nel Consiglio dei ministri da tutti i partiti, sono stati fatti gli emendamenti e si è approvata. Se in questo governo qualcuno si illude che facendo il furbo un giorno dice sì e poi il giorno dopo fa polemica l’interesse ad andare avanti viene meno. Non accetto un gioco a chi la spara più grossa”.

“Nei quindici mesi precedenti – continua Zingaretti – sono stati bruciati per la non credibilità del governo precedente 20 miliardi di euro di interessi bancari sul debito. Quando è cambiato il Governo lo spread è calato. Non ricominciamo con gli sgambetti. In un governo solo per occupare le poltrone non ci rimango”.
(ITALPRESS).

DI MAIO “SENZA DI NOI IL GOVERNO NON ESISTE”

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“Se va a casa il Movimento Cinquestelle è difficile che possa esistere ancora la coalizione di governo, anzi e’ quasi impossibile”. Lo ha detto a Matera il leader M5S Luigi Di Maio.

“Non c’è stato – ha detto Di Maio – nessun ultimatum o contro-ultimatum”, piuttosto “bisogna fare in modo che nel governo ci siano meno nervosismo, meno prese di posizione dure, e mettere al centro le persone e non le opinioni personali”.

“L’obiettivo – ha aggiunto il ministro degli Esteri – è aiutare i commercianti, gli imprenditori, le partite iva, e fare una vera lotta agli evasori, piccoli e grandi. In Italia per anni si sono perseguiti i piccoli con strumenti che non hanno raggiunto l’obiettivo e si sono ignorati totalmente gli strumenti per perseguire i grandi”.