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RENZI “AL GOVERNO NESSUN ULTIMATUM. SOLO IDEE”

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“Proporre idee non è fare un ultimatum, è fare politica”. Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervenendo alla Leopolda.

“Non è arrivato neanche un  ultimatum al governo da questo salone. È arrivato il
riconoscimento del primato della politica”, ha aggiunto Renzi che poi su quota 100 ha ribadito: “Quota 100 è uno spot, costa 20 miliardi in tre anni. Salvini lo ha fatto per dire che ha risolto i problemi dei pensionati. È la politica dell’annuncio, dello slogan. Lo stesso
se fermo un barcone. Non importa se centinaia di barchini nelle stesse ore arrivano sulle coste italiane”.

CONTE “FUORI CHI NON FA SQUADRA”

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“Il piano anti evasione non puo’ essere smantellato. Io ho iniziato l’impegno in politica e l’esperienza di governo perche’ ho avuto piena fiducia nel M5S e il Movimento piena fiducia in me. Adesso abbiamo un contesto politico favorevole a realizzare un piano anti evasione, che significa consentire l’emersione dell’economia sommersa senza penalizzare nessuno. Però, questo piano non può essere toccato nè smantellato, perchè io ho iniziato con un Movimento che gridava ‘onestà onestà’ e continuera ancora a gridare ‘onestà’ e tutte le altre forze politiche sono e devono essere in questa direzione. Dobbiamo essere univocamente orientati. Dobbiamo fare squadra e chi non la pensa così e’ fuori dal governo”. Così il premier Giuseppe Conte, a margine di Eurochocolate.

“La manovra e’ stata approvata, approvata salvo intese tecniche, significa che ci sono ancora dettagli tecnici sui cui ci possiamo ancora soffermare. Nello stesso tempo pero’ e’ stata deliberata, valutata, preceduta da tanti vertici. Approvata da tutti i ministri anche del M5S. Abbiamo comunicato i saldi complessivi a Bruxelles, quindi non c’e’ da approvare una manovra. Salvo intese vuol dire che ci sono verifiche e approfondimenti tecnici che si possono fare e li valuteremo”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).

CENTRODESTRA IN PIAZZA, SALVINI “INSIEME SI VINCE”

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“Altro che estremismo e razzismo, qui ci sono donne e uomini dal volto pulito. Mi dicono che siamo in duecento mila, duecento mila volte grazie a ognuno di voi. Ringrazio Meloni e Berlusconi perché insieme si vince”. Così il leader della Lega Matteo Salvini, nel corso del suo intervento alla manifestazione del centrodestra #Orgoglio italiano a piazza San Giovanni a Roma. Un bagno di folla per i tre leader del centrodestra, Salvini, Meloni e Berlusconi, una piazza piena di tricolori e bandiere, dai maxischermi le parole di Oriana Fallaci e l’aria “Nessun dorma”. “La giornata di oggi verrà ricordata come una giornata di festa nazionale, di energia e di positività”, ha detto Salvini, assicurando che il centrodestra tornerà al governo presto “torneremo dalla porta principale senza trucco e senza inganno. Questa non è piazza di estremisti, è una piazza di italiani orgogliosi di essere italiani”. Da Salvini un durissimo attacco al governo sulla questione migranti: “Domani qualcuno dirà messa dicendo che chi vota Lega è un assassino e non un buon cristiano. Chi applica l’insegnamento della Bibbia e del Vangelo è colui che evita che questa gente si metta sui barconi, meno partenze e meno morti. Al Governo abbiamo gente con mani sporche di sangue”.

Giorgia Meloni sulla questione migranti ha rincarato la dose: “Costruiremo un governo che dice che l’immigrazione illegale non si puo fare in Italia. Se servono i muri si costruiscono, se servono i blocchi navali, si fanno i blocchi navali”. La leader di Fratelli d’Italia ha poi aggiunto: “Un tempo qui sventolavano bandiere rosse, adesso sventolano le bandiere tricolore, cari compagni siete stati sconfitti dalla storia. Il M5S dovevano aprire il palazzo come una scatoletta di tonno ora sono stipati nelle auto blu come delle sardine in salamoia”. Prendendo la parola, anche il Cavaliere ha ricordato la piazza del 2006: “Oggi ripartiamo insieme da questa bellissima piazza, la piazza che nel 2006 ha mandato l’avviso di sfratto al governo delle tasse, al governo di Prodi. Da qui mandiamo l’avviso di sfratto al governo non scelto dagli italiani, statene certi presto saremo ancora noi a governare l’Italia. Forza Lega, Forza Fratelli d’Italia, Forza Italia. Per vincere siamo tutti indispensabili, siamo i continuatori della tradizione liberale, cristiana è garantista. Noi tutti che siamo qui – ha detto Berlusconi – crediamo nella democrazia e nel diritto alla libertà. Noi uniti siamo la maggioranza vera e naturale degli Italiani, solo uniti possiamo cambiare l’Italia. Questo governo oltre alla mania delle tasse hanno aggiunto l’amore per le manette e pensano: ti spremo come un limone. Questo è pericolosissimo, siamo qui per dire no al governo delle tasse, delle manette, del giustizialismo fuori controllo”, ha concluso.
(ITALPRESS).

RENZI ”STOP ALLE CORRENTI NEI PARTITI”

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“Quando diciamo che quota 100 non va bene non stiamo attaccando gli anziani, ma che 20 miliardi di euro per 120 mila persone, per Salvini 190 mila, sono un’assurdità, un’ingiustizia. Non abbiamo niente contro quelli di quota 100. Tutti fanno una polemica e contestano, noi facciamo una proposta”. Lo ha detto il senatore di ‘Italia viva’ Matteo Renzi aprendo i lavori della ‘Leopolda’.
“Questa attenzione per i figli da parte di ‘Italia viva’ non e’ un’attenzione contro gli anziani. Ieri Grillo ha detto che bisogna togliere il voto agli anziani. Secondo me bisogna togliere il fiasco a Beppe Grillo. Ma come si fa a dire
che bisogna togliere il voto agli anziani?” ha continuato Renzi
che parlando di Italia Viva dice: “Da noi ci si iscrive solo on line. Ciao ciao correnti. Il primo partito decorrentizzato. Non voglio staccare la corrente al governo, voglio togliere le correnti al nuovo partito. Mai piu’ signori delle tessere”.
(ITALPRESS).

M5S CHIEDE UN VERTICE DI MAGGIORANZA

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“Il MoVimento 5 Stelle ha fiducia in questo governo e massima fiducia nel presidente Giuseppe Conte. Lo ringraziamo per avere difeso, come avevamo chiesto, quota 100, ma siamo in una Repubblica parlamentare, dove è il Parlamento a decidere. Pertanto, consegnate le opportune rassicurazioni all’Europa, adesso riteniamo opportuna la convocazione di un vertice di maggioranza per lavorare alle intese che ancora non ci sono”. Si conclude così un lungo post del M5S sul Blog delle Stelle sulla manovra.
“Se dovessero mancare delle risorse, visto che per noi non si possono recuperare alzando le tasse alle partite IVA, siamo pronti a metterci al tavolo e proporre nuove coperture, come ad esempio un maggior gettito dai concessionari autostradali che ogni anno ci alzano le tariffe dei caselli, magari senza nemmeno fare la manutenzione adeguata – aggiunge il M5S -, e per di più con contratti e rendimenti che non esistono in nessun altra parte del mondo. Questo è ciò che vogliamo e questo è ciò che chiediamo”.
(ITALPRESS).

GRILLO “E SE TOGLIESSIMO IL DIRITTO DI VOTO AGLI ANZIANI?”

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“In un mondo sempre più anziano, esperti, studiosi e politici propongono di abbassare l’età del voto (così come proposi anni fa), ma cosa dovrebbero fare le democrazie quando gli interessi degli anziani sembrano essere in contrasto con gli interessi delle giovani generazioni? Una proposta, già ampiamente discussa dal filosofo ed economista belga, Philippe Van Parijs – nonché tra i più grandi sostenitori del reddito universale – potrebbe essere quella di privare il diritto di voto agli anziani, ovvero eliminare il diritto di voto a una certa età (oppure dare ai genitori voti per procura per ciascuno dei loro figli a carico). E’ questa la teoria per una democrazia più efficace quale garanzia di giustizia sociale del professor Van Parijs, in un articolo della rivista accademica Philosophy and Public Affairs, che ai più potrà sembrare drastica, ingiusta e insensata”. Così Beppe Grillo in un post sul sui blog.
“L’idea nasce dal presupposto che una volta raggiunta una certa età, i cittadini saranno meno preoccupati del futuro sociale, politico ed economico, rispetto alle generazioni più giovani, e molto meno propensi a sopportare le conseguenze a lungo termine delle decisioni politiche. In tal caso, i loro voti dovrebbero essere eliminati del tutto, per garantire che il futuro sia modellato da coloro che hanno un reale interesse nel vedere realizzato il proprio disegno sociale”, spiega.
“Le decisioni prese dalle generazioni più anziane influenzano gli interessi delle generazioni più giovani e non ancora nate. Ma privare il diritto al voto dei cittadini più anziani sarebbe giusto? La prima opposizione sarebbe quella della discriminazione, fondata sull’età. Ma è falso, affinché vi sia discriminazione vi deve essere un trattamento diverso tra due o più gruppi/identità basato su alcune caratteristiche arbitrarie. In questo caso, le politiche differenziate per età non dividono la popolazione in due o più gruppi, poiché tutti, alla fine, diventiamo anziani. Quindi non c’è ingiustizia”, osserva il co-fondatore del M5S.
(ITALPRESS).

CONTE “GIÀ AL LAVORO PER LA RIFORMA DELL’IRPEF”

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“Stiamo lavorando come matti. C’è una task force già all’opera sulle simulazioni per la riforma dell’Irpef. Non possiamo realizzarla quest’anno, abbiamo solo poche settimane. La approveremo nel 2020. Pagare tutti, pagare meno. Ridurremo il numero delle aliquote e abbasseremo la pressione fiscale”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un colloquio con il quotidiano La Repubblica.
Il premier vuole accorpare le due aliquote Irpef più basse, quelle al 27% e al 23%, in una soltanto al 20% per i redditi fino a 28 mila euro: “Questo è un bell’obiettivo a cui ambiamo”, afferma. Un altro obiettivo è “abbassare le tasse pure ad autonomi e liberi professionisti, anche al di sopra dei 65 mila euro”.
Sulla manovra “formalmente non è assolutamente necessario un nuovo Consiglio dei Ministri”, afferma Conte, per il quale il tetto al contante non si tocca: “Non è che si riporta in Cdm e si riapprova il meccanismo delle soglie, non sarà così”.
“Se il M5S fa qualche osservazione, possiamo limare i dettagli. Abbiamo approvato il testo ‘salvo intese’, si può ancora migliorare”, aggiunge.
(ITALPRESS)

SALVINI “LA MANOVRA ENNESIMA FREGATURA”

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“Sicuramente c’è stata un po’ di ingenuità, di romanticismo, perché magari altri sarebbero rimasti incollati ai ministeri anziché chiedere di andare a votare visto che non ci volevano far fare il taglio delle tasse. Continuo, in attesa che gli italiani possano tornare a votare e si possa andare al governo con una coalizione diversa rispetto a quella con i 5 Stelle”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini ai microfoni di Radio Cusano Campus.
“Il 90% dei nostri sforzi sono dedicati al tema del lavoro, delle tasse, dello sviluppo. Avevamo tenuto il problema degli sbarchi sotto controllo, per questo volevamo dedicarci ad altro. Il problema immigrazione era uno dei 50 problemi italiani e purtroppo rischia di tornare ad esserlo”, aggiunge.
Alla domanda se abbia aperto la crisi per paura di affrontare la manovra d’autunno, l’ex vicepremier risponde: “E’ vero l’esatto contrario. Avevamo già pronta una manovra più coraggiosa, con 12 miliardi di tagli fiscali, che ovviamente avrebbe richiesto un confronto con l’Europa ben più serio di quello che Conte sta portando avanti. In questa manovra tutte le nuove tasse entrano in vigore dall’1 gennaio. Gli eventuali aiuti alle famiglie, alle imprese, entrano in vigore tutti dal prossimo autunno. Gli italiani scemi non sono, è l’ennesima fregatura”.
(ITALPRESS)