“Stasera ci sarà un Consiglio dei ministri che approverà un passaggio importante della complessa manovra a cui stiamo lavorando”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, intervenendo alla presentazione della relazione sull’innovazione e ricerca del Cnr. “Ci ritroveremo, con la prossima legge di Bilancio, un’Agenzia nazionale per la ricerca, che avrà la funzione di coordinare i vari poli universitari e gli enti pubblici e privati di ricerca”, ha aggiunto.
Poi, a margine della presentazione, tornando sulla manovra Conte ha sottolineato come “è vero che stiamo rivedendo quota 100, ma vogliamo conservarla. Si era ragionato sulle finestre di uscita ma nulla è stato ancora deciso. Quota 100 rimane”.
Replica il leader di Italia Viva Matteo Renzi: “Stasera avremo il confronto Tv con Matteo Salvini. In questi giorni l’ex Capitano ci attacca su #Quota100. Luigi Marattin spiega perché questa misura è semplicemente iniqua”.
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CONTE “QUOTA 100 RESTA”
DI MAIO “SAREMO L’AGO DELLA BILANCIA NEI PROSSIMI 10 ANNI”
“I prossimi 10 anni saranno 10 anni al Governo. Vi assicuro che ormai è difficile tornare indietro. Il M5S sarà sempre l’ago della bilancia di ogni Governo, sempre al centro del parlamento e deciderà la linea politica. Abbiamo una grande forza che è essere postideologici. Abbiamo degli obiettivi da realizzare. Se vogliono fare le cose, ci siamo. Se vogliono perdere tempo a fare le cose di destra e sinistra, no”. E’ il mesaggio lanciato da Luigi Di Maio, intervenuto nell’ultima giornata a Napoli per Italia 5 Stelle. “Vederci tutti lì su quel palco ieri sera – conclude – con lo stesso entusiasmo di 10 anni fa a mettercela tutta per altri 10 anni per trasformare e cambiare il Paese è la miglior risposta a chi nei giornali in questi mesi parlava di scissioni”.
Di Maio si è quindi soffermato sulle cose più urgenti da fare:
“Da gennaio tre cose si devono fare: la legge sull’acqua pubblica, ci dobbiamo riprendere l’acqua. Una seria legge sul conflitto di interessi che aspettiamo da 30 anni e la legge che toglie dalle mani delle Regioni le nomine dei vertici della Sanità. Sono tre riforme a costo zero e si devono fare”. E sulla Legge Elettorale: “Noi restiamo al governo non perché costretti, ma per fare le cose per voi. Ma non è che per questo non c’è bisogno di una nuova legge eletorale. Dobbiamo creare nuove garanzie costituzionali dopo il taglio dei parlamentari”.
Di Maio ha puntaro sui temi ecologici: “nella legge di bilancio tutte le correzioni sulle tasse per dare ai nostri figli un Paese più verde, ecologico e pulito. Io sono orgoglioso che da ministro dello sviluppo economico, con Sergio Costa, abbiamo fatto sì che in Italia entro il 2025 chiuderanno tutte le industrie a carbone che sono altamente inquinanti. L’italia è in grado di usare le rinnovabili, dovremo usare il gas come strumento di transizione” E ancora sulla manovra: “Nella legge di bilancio dobbiamo iniziare ad abolire il superticket, uno dei tanti balzelli della Sanità che già si paga. In questa legge di bilancio all’inizio o a metà 2020 deve sparire per le famiglie italiane e lo facciamo pagare ai grandi evasori che hanno rubato alle casse dello Stato”.
Un fuoriprogramma non previsto da parte di Beppe Grillo che era intervenuto ieri sera all’Arena Flegrea. Il comico genovese ha colto tutti di sorpresa, presentandosi durante il discorso del sindaco di Roma, Virginia Raggi. “Daremo ancora tanto fastidio in futuro”, aveva detto poco prima la prima cittadina capitolina. Il suo arrivo alla Mostra era stato accompagnato da tensioni tra gli attivisti pentastellati e i giornalisti, soprattutto quando è arrivata la troupe de Le Iene col giornalista Filippo Roma. Beppe Grillo ha abbracciato Raggi sul palco: “è una guerriera, applauditela”. La Raggi si è poi scusata con i cronisti per quanto accaduto.
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SIRIA, DAL PAPA APPELLO AL DIALOGO
“Il mio pensiero va ancora una volta al Medio Oriente e in particolare all’amata e martoriata Siria. Giungono nuovamente notizie drammatiche sulla sorte delle popolazioni del nord-est del Paese, costrette ad abbandonare le proprie case a causa delle azioni militari”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus.
“Tra queste popolazioni vi sono anche molte famiglie cristiane”, ha ricordato il Pontefice, che ha rivolto “a tutti gli attori coinvolti e alla comunità internazionale un appello a impegnarsi con sincerità, onestà e trasparenza sulla strada del dialogo per cercare soluzioni efficaci”.
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BERLUSCONI “IL 19 OTTOBRE ANCH’IO IN PIAZZA”
“Avevamo annunciato una forte opposizione in Parlamento, forte ma responsabile e costruttiva, non credevamo fosse il caso di andare in piazza. Ma il governo porta un’insidia ai diritti di libertà, con il carcere per l’evasione sopra i 50 mila euro, e basteranno solo le accuse. Per questo il 19 sarò in piazza anch’io, per difendere i nostri diritti di libertà”. Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, intervistato da Alessandro Sallusti alla convention “#IdeeItalia”, a Milano.
“L’Italia è diventata bipolare: da una parte del centrosinistra e da una parte il centrodestra. Quella che per alcuni è una prateria al centro non arriva all’8 per cento, è molto ristretta – ha spiegato Berlusconi -. Il centrodestra l’abbiamo fondato noi nel 94, siamo noi che abbiamo cambiato la situazione della destra più a destra. La Lega era secessionista, voleva spezzare in due l’Italia, l’abbiamo portata noi al Governo e abbiamo convinto Bossi a trasformare l’idea del secessionismo in federalismo. Ancora oggi noi siamo il centrodestra, senza di noi non ci sarebbe il centrodestra, ma una destra destra estremista, non capace di vincere né di governare. Ne ho parlato con Salvini e se n’è convinto, così come Fratelli D’Italia”.
“Renzi è molto abile, ma non c’è nessuna possibilità di confluire in uno stesso partito con lui – ha poi ribadito l’ex premier -. È di sinistra ed è stato il principale artefice della formazione del governo delle quattro sinistre”.
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CONTE “LA MAGGIORANZA È COMPATTA”
“La maggioranza è compatta, ieri c’è stato un ottimo clima di lavoro, ci siamo confrontati e non c’è nessun conflitto”. Così il premier Giuseppe Conte, a margine di un appuntamento ad Avellino, dopo alcuni retroscena secondo cui ci sarebbe stata un’irritazione nei confronti del ministro Di Maio, dopo il vertice notturno. “Su quota 100 ci stiamo lavorando nei dettagli, siamo in contatto con i tecnici del Mef. Se si risolve qualche piccolo dettaglio andremo in Consiglio dei ministri stasera, altrimenti domani, stiamo lavorando sui dettagli”, ha aggiunto. Quanto all’Iva, il presidente del Consiglio ha ribadito che “non sarà rimodulata. Il punto qualificante di questa manovra e’ che abbiamo trovato delle risorse e questo senza rimodulare l’Iva. Queste ci permetteranno di dare un segno della direzione di marcia”.
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MORTI BIANCHE, MATTARELLA “COMBATTERE INERZIE”
“La Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro è un’occasione preziosa per riflettere sui dati, tuttora così preoccupanti, delle morti e degli infortuni dei lavoratori e per far crescere la cultura e l’impegno della sicurezza nei luoghi di lavoro. Purtroppo le notizie di incidenti mortali continuano a essere quasi quotidiane. Alla scomparsa di un congiunto segue una grande sofferenza, anche economica e sociale della sua famiglia”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente dell’ANMIL – Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, Zoello Forni.
“Ancor di più sono i feriti sul lavoro e non pochi subiscono invalidità permanenti con conseguenze fisiche e morali assai serie, talvolta persino drammatiche”.
“La sicurezza di chi lavora è una priorità sociale ed è uno dei fattori più rilevanti per la qualità della nostra convivenza. Non possiamo accettare passivamente le tragedie che continuiamo ad avere di fronte. Le istituzioni e la comunità nel suo insieme devono saper reagire con determinazione e responsabilità – sottolinea il capo dello Stato -. Sono stati compiuti importanti passi in avanti nella legislazione, nella coscienza comune, nell’organizzazione stessa del lavoro. Ma tanto resta da fare per colmare lacune, per contrastare inerzie e illegalità, per sconfiggere opportunismi. Punto di partenza è un’azione continua, rigorosa, di prevenzione. L’applicazione e il rispetto delle norme va accompagnata a una concreta attività di vigilanza, cui devono essere assicurate le forze e le risorse necessarie, e che può essere utilmente sostenuta da strumentazioni moderne e da banche dati”.
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SIRIA, LAMORGESE “SERVE RISPOSTA FORTE DELL’UE”
“La crisi siriana può essere affrontata soltanto con una risposta forte dell’Unione Europea che favorisca la stabilizzazione politica di quei territori”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. “L’intensificazione dei flussi migratori che stanno mettendo in crisi i Paesi della frontiera orientale richiede un approccio europeo solidale: non possono essere lasciati soli gli Stati più esposti”, aggiunge. Nelle sedi europee “ho registrato un rinnovato clima di solidarietà, necessario per una effettiva condivisione del problema – spiega la ministra -. Finora l’impegno del nostro Paese su questo fronte è stato eccezionale. Adesso solo una risposta coordinata e condivisa a livello europeo può consentire però una strategia efficace che coniughi il necessario rigore contro lo sfruttamento dei migranti e i trafficanti di esseri umani con il rispetto dei diritti fondamentali e dei principi di solidarietà che sono alla base della costruzione e dell’integrazione europea”.
Per Lamorgese il punto chiave deve essere “il superamento degli attuali squilibri nella ripartizione degli oneri tra gli Stati membri. L’introduzione di un meccanismo di redistribuzione dei migranti basato su procedure di ricollocazione automatiche, veloci ed efficaci, fa sì che non vi siano incertezze in merito alla gestione dell’accoglienza al momento dello sbarco e allo Stato membro che se ne debba fare carico. Questi elementi potrebbero rappresentare una svolta decisiva soprattutto nella prospettiva di una riforma del Regolamento di Dublino”.
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CONTE “NON FARÒ NESSUN PARTITO”
“Se faccio un nuovo partito? Ci sono già molto soggetti politici, dobbiamo lavorare con quelli che ci sono”. Così, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Italia 5 Stelle a Napoli. “Se mi iscriverò al Meet up? È la più felice intuizione del movimento: i focolai dal basso”.
Il ministro degli Esteri e capo politico del M5S, Luigi di Maio, sottolinea che “noi non vogliamo distruggere, ma governare per trasformare il paese. Noi siamo post ideologici né di destra né di sinistra, esiste una terza via, quando hai un problema non ragioni se è di destra o sinistra ma pensi a risolverlo”.
Nel corso della serata è intervenuto anche Beppe Grillo: “Non possiamo pensare che abbiamo la stessa identità di 10 anni fa”, ha detto.









