“Non sono all’ordine del giorno altri patti regionali e tantomeno patti nazionali. A me più che i patti interessano i fatti, in Umbria il fatto importante è che chi vota Bianconi vota una persona che non ha tessere di partito”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a L’intervista di Maria Latella su Sky Tg24. “Scissione nel M5S? Gli unici che parlano di scissione sono alcuni giornali che hanno provato a indurla per provare a compensare la grande crisi del Pd dopo la scissione di Renzi”, ha sottolineato il capo politico dei 5 Stelle, ricordando che “in ogni Italia a 5 stelle abbiamo un dibattito sempre forte all’interno del Movimento, quest’anno è importante perchè compie dieci anni e arriva con una grande vittoria che è il taglio dei parlamentari. Nel M5S non ci sarà solo il capo politico ma circa 80-90 persone in tutta Italia che aiuteranno a gestire il Movimento. Abbiamo bisogno di organizzazione e di responsabilità”.
FICO “IL GOVERNO NON TRABALLA”
“L’Esecutivo traballa? No, non mi pare affatto. Credo anzi stia lavorando per attuare i punti dell’accordo di governo”. A dirlo il presidente della Camera, Roberto Fico, in un’intervista al “Corriere della Sera”. “Se questa manovra rilancerà l’economia? Il primo obiettivo è quello di non aumentare l’Iva. Serve inoltre avviare un percorso solido che rilanci in chiave sostenibile la nostra economia dando adeguate risposte a cittadini, imprese, lavoratori”, risponde Fico, secondo cui “la lotta all’evasione va fatta a tutti i costi. Sono convinto che vadano portate avanti misure incisive verso i grandi evasori, a partire da pene più pesanti”.
Parlando del Movimento 5 Stelle, Fico evidenzia che “la nostra organizzazione è sempre stata fluida. Ora deve cambiare ulteriormente, la maggiore collegialità è importante”. In Campania, “un asse M5S-De Luca è un’ipotesi che non esiste assolutamente”.
UE, MATTARELLA “SUI MIGRANTI GESTIONE COMUNE”
“Dobbiamo usare politiche di gestione comune, sostenibile naturalmente, ma senza la rimozione del problema. Senza una gestione comune l’Europa sarebbe travolta dal fenomeno nei prossimi decenni, e non solo i Paesi di primo ingresso”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando di immigrazione nel corso del 15° vertice informale dei Capi di Stato del Gruppo Arraiolos, ad Atene. Alla riunione prendono parte i presidenti di Bulgaria, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Ungheria, Lettonia, Malta, Polonia, Portogallo, Slovenia.
“Dobbiamo costruire degli strumenti per affrontare e governare insieme il fenomeno”, ha sottolineato il capo dello Stato, per il quale “è un dovere morale salvare vite umane, stroncando il traffico di esseri umani”.
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DI MAIO “L’UE NON ACCETTI I RICATTI DI ERDOGAN”
“Sugli accordi presi in passato per il blocco dei flussi dei migranti in Turchia avevamo già sollevato perplessità e non eravamo noi al governo. Lunedì sarò in Lussemburgo e chiederò che l’Europa agisca con una sola voce”. Lo dice in un’intervista al quotidiano La Repubblica il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che sulla minaccia rivolta ieri dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan all’Unione Europea sull’arrivo di milioni di profughi in caso di ostacoli all’operazione contro i curdi. “L’Ue non può accettare ricatti e spero che nessuno Stato membro si faccia latore di questo ricatto”, spiega Di Maio. In merito agli equilibri in Europa, il ministro sottolinea: “Ursula von der Leyen nel suo discorso programmatico ha toccato punti molto importanti: salario minimo, migranti, ambiente. Abbiamo dato una fiducia condizionata al suo programma, ma non è illimitata. Penso sia necessario anteporre ai pregiudizi e alle dietrologie gli interessi strategici del Paese. Anche a rischio di sacrificare il consenso del Movimento”.
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CONTE “L’ATTACCO TURCO È INACCETTABILE”
“Se faremo qualcosa di concreto per i curdi? Senz’altro. L’attacco turco non è un’opzione accettabile e deve cessare”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenuto telefonicamente nel corso di “Piazza Pulita” su La7. Per il premier “l’Italia, l’Ue e gli organismi internazionali devono battere un colpo forte”. “Non possiamo consentire che vengano procurate ulteriori sofferenze alla popolazione siriana e a quella curda in particolare – ha sottolineato -. L’Ue non può cedere al ricatto di rimanere esposta alla dispersione dell’ingente numero di profughi siriani che sono in Turchia pur di acconsentire a questa iniziativa militare. Sono due cose che non sono sullo stesso piano, tanto più – ha evidenziato Conte – che dell’accoglienza dei profughi siriani in Turchia l’Ue si è fatta carico economicamente”. “I migliaia di foreign fighters sotto il controllo dei curdi rischiano di essere liberati. Quindi paradossalmente anzichè risolvere la questione dei terroristi la può aggravare ancora di piu'”, ha concluso.
VIA LIBERA AL DECRETO CLIMA, NUOVI INCENTIVI
E’ stato approvato in Consiglio dei ministri il decreto clima, fortemente voluto dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “E’ il primo atto normativo del nuovo governo – afferma il ministro – che inaugura il Green New Deal: il primo pilastro di un edificio le cui fondamenta sono la legge di bilancio e il Collegato ambientale, insieme alla legge Salvamare, in discussione alla Camera, e a ‘Cantiere ambiente’, all’esame del Senato. Tutto questo dimostra che il Governo sta realizzando una solida impalcatura ambientale, che guarda all’Europa e al miglioramento della qualità della nostra vita quotidiana, con misure come il potenziamento della graduale riduzione delle infrazioni per le discariche abusive e per la depurazione delle acque, il bonus mobilità, la riforestazione urbana. Tengo a precisare – aggiunge Costa – che la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, inizialmente prevista nel decreto clima, è contemplata nella legge di bilancio. La nostra idea è fare un taglio costante negli anni, da qui al 2040, ma senza penalizzare nessuno. Con le necessarie limature e concertazioni cercheremo di dar luce al miglior provvedimento possibile, con l’obiettivo principale di tutelare l’ambiente, salvaguardando al tempo stesso il nostro sistema produttivo”, ha concluso Costa.
Tra le principali novità introdotte dal decreto clima, il buono mobilità per le città e le aree sottoposte a infrazione europea per la qualità dell’aria per il quale vengono stanziati 255 milioni (fino a 1.500 euro per la rottamazione dell’auto fino alla classe euro 3 e fino a 500 euro per i motocicli a due tempi). Sono istituiti un fondo di 40 milioni per i Comuni per la realizzazione o l’ammodernamento delle corsie preferenziali e un fondo di 20 milioni per realizzare o implementare il trasporto scolastico per gli alunni delle scuole elementari e medie con mezzi ibridi, elettrici o non inferiori a euro 6. Inoltre, 30 milioni saranno destinati alla piantumazione e al reimpianto degli alberi e alla creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane. E ancora: saranno aumentati i poteri e le risorse dei commissari che si occupano delle bonifiche delle discariche abusive e della depurazione delle acque, per risolvere il problema storico delle infrazioni ambientali; venti milioni saranno destinati ai commercianti (fino a 5 mila euro per ciascuno) per la realizzazione di un “green corner” per la vendita di prodotti sfusi. Infine, l’Ispra, l’Istituto superiore per la ricerca ambientale di cui si avvale il ministero dell’Ambiente, realizzerà un database pubblico, grazie a una dotazione di un milione e mezzo di euro, per la trasparenza dei dati ambientali. I concessionari di servizi pubblici dovranno rendere disponibili in rete i risultati delle rilevazioni effettuate.
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CONTE “ITALIA LEADER NELLA GREEN ECONOMY”
“Va rafforzato il valore dei temi ambientali anche nella governance delle aziende. L’Italia ha un gap di competitività rispetto ad altri Paesi europei, ma nella green economy ha un ruolo di primato e vuole accelerare, coinvolgendo anche Paesi che hanno delle perplessità sulla transizione energegica. L’Italia può fungere da traino e stimolo per tutta l’Unione europea, per una stretta di mano tra economia ed ecologia”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel suo intervento alla “Hydrogen Challenge-Global Esg Conference”, organizzata a Roma da Snam.
“Affronteremo il tema dei cambiamenti climatici in modo strutturale – ha spiegato Conte -. L’idrogeno finalmente torna a essere centrale in una prospettiva di decarbonizzazione. Dobbiamo realizzare con l’idrogeno gli stessi risultati che abbiamo ottenuto con l’eolico, colmando il divario che ci separa dai Paesi del Nord Europa che sono già passati dalla sperimentazione all’attuazione”.
“L’Italia ha scelto la strada giusta per non tradire le aspettative dei giovani che sono scesi in piazza per il clima: ridurre a zero le emissioni dannose e rendere sostenibile la crescita socio-economica”, ha evidenziato il presidente del Consiglio, che ha aggiunto: “Non dobbiamo demonizzare modelli del passato, ma dobbiamo prendere atto del fatto che non sono più riproponibili”.
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FRACCARO “AMBIZIOSI SULLE RIFORME”
“La vecchia politica ha sempre chiamato antipolitica chi voleva cambiare le cose. Il M5S, il cui obiettivo era sostituirsi a una classe politica che aveva bloccato il Paese, ha realizzato una riforma promessa 40 anni fa da quasi tutte le forze politiche. Abbiamo scritto una pagina di storia”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, in merito al taglio dei parlamentari. “Non è un atto di democrazia diretta, ma di efficientamento delle istituzioni – aggiunge -. Con questa riforma, che ci avvicina alle altre democrazie europee, avremo un Paese più moderno. Faremo riforme più ponderate e con maggiore efficacia”. Quanto alle garanzie costituzionali ed elettorali promesse agli alleati di Governo del Pd, il sottosegretario spiega: “I capigruppo in commissione hanno sottoscritto un documento e io mi sento di garantire che il Movimento affronterà queste riforme con serietà e correttezza. Partiremo dalle modifiche dei regolamenti di Camera e Senato. Sulle riforme abbiamo un piano ambizioso e lo completeremo”. E sulla legge elettorale prosegue: “Ci siamo dati tre mesi per un confronto franco e corretto e troveremo la quadra politica entro i tempi indicati. Ci siederemo al tavolo e ci confronteremo, con le forze di maggioranza, ma anche e soprattutto con quelle di opposizione”.
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